Buon pomeriggio a voi tuttə, sono una ragazza di 19 anni e vivo in provincia di Bari. Sono qui oggi

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Buon pomeriggio a voi tuttə, sono una ragazza di 19 anni e vivo in provincia di Bari. Sono qui oggi perché mi piacerebbe provare a parlare di ciò che mi sta succedendo da un bel po’ di tempo con degli specialisti, in parte l’ho già fatto con un mio amico che mi ha ascoltata e dato la sua opinione/consigli su certe cose però è come se non mi senta “completa” dato che sono consapevole di non avergli raccontato proprio tutto nel dettaglio in modo onesto al 100% quindi c’è ancora una parte di me che è rimasta inascoltata. Sento che gioverebbe molto alla mia salute mentale (soprattutto) essere ascoltata a 360 gradi senza filtri e magari ricevere dei consigli concreti da persone che hanno un po’ più di competenze in questo campo perciò cercherò di essere più concisa possibile.
Ogni volta che sto per iniziare un qualcosa di nuovo mi prometto di portarlo a termine con grande entusiasmo e voglia di fare poi però gradualmente inizio a perdere interesse fino ad arrivare ad un punto in cui procrastino il raggiungimento di quel determinato obiettivo o in “casi estremi” ci rinuncio direttamente, un po’ come è successo con l’università quest’anno, abbandonata perché principalmente non avevo più stimoli e devo dire neanche più l’interesse/piacere dell’inizio.
Ho notato anche che sto gradualmente perdendo interesse per cose che una volta mi facevano sentire bene come ad esempio ascoltare la musica, adesso mi sembra che tutto mi sia un po’ indifferente.
Non so precisamente il vero fattore che abbia scatenato in me questo disinteresse da un bel po’ di mesi però sono sicura che una persona sia collegata in parte a ciò.
Premetto che NON voglio assolutamente colpevolizzare questa persona di come mi sento.
È successo che con questa persona, che mi sta tutt’ora molto a cuore, ho litigato e perso definitivamente i rapporti a gennaio, ha smesso semplicemente di parlarmi e non sembra voglia cambiare idea. Ho anche notato ultimamente, o almeno così mi è parso, che non sembra dimostrare particolare importanza per quanto accaduto anche se probabilmente chiedo troppo, sono passi ben 5 mesi dall’ultima volta che ci ho parlato e può essere comprensibile che non stia più a pensarci a differenza mia.
Provo però una rabbia assurda per questa situazione, provo una rabbia che non riesco ad esprimere, una rabbia silenziosa che poi si riversa in certe situazioni (non sempre consone) verso persone che in realtà non c’entrano nulla con ciò. Questa rabbia mi consuma, si trasforma poi in stanchezza sia fisica che mentale.
La cosa però che mi più mi divora dentro e genera ancora più rabbia che poi reprimo e “caccio” fuori in momenti inopportuni è che per via di questa rabbia sproporzionata (a volte) ho perso questa persona.
Avevo già un problema con questa emozione poi dopo quant’è accaduto sono diventata ancora più irascibile, si è accentuata ancora di più. Adesso quando mi capita un contesto che possa provocare in me rabbia, cerco con tutta me stessa di stare calma (anche se molte volte in vano) e di non rovinare tutto con parole insensate che non penso e che possono ferire. Come è successo con quella persona. Ho ferito con le parole sia lei che me perché adesso non vuole più darmi modo di spiegare e pensa che non sia una persona che fa bene avere accanto, mi sento vuota e in colpa. Non trovo un modo per accettare tutto questo e per andare avanti. Mi sento sommersa da tutta questa situazione, ma anche da altre cose/pensieri ( essendo una persona abbastanza ansiosa e che pensa molto, troppo a volte anche a cose negative). Non vivo più, le cose mi “passano davanti” e basta, fisicamente ci sono ma dentro di me mi sento “bloccata”.
Ad aumentare questo mio malcontento ci sono le mie insicurezze, che mi impediscono di “buttarmi” in nuove cose per paura di sbagliare/fallire e sembrare un’incapace o fare brutte figure davanti alle altre persone.
È come se dentro di me qualcosa mi dicesse che ho la necessità di intraprendere un percorso e di sfogare tutte queste cose accumulate nel tempo che porto con me da molto prima che succedesse ciò che è successo che è stato come un po’ il punto di rottura.
Non saprei come fare economicamente dato che non sono ancora indipendente da quel punto di vista e ho vergogna oltre a non sapere come trovare il modo giusto per dirlo ai miei eventualmente. Spero di essermi spiegata anche se non è stato molto facile.
Spero anche in una vostra risposta, vi ringrazio di cuore per il tempo e per l’aiuto/supporto morale che mi darete anche solo con una semplice risposta. Buon proseguimento a voi!
Salve,
mi sembra di capire che stia passando un periodo emotivamente molto impegnativo dal punto di vista relazionale.
Ritengo che la consapevolezza di chiedere un aiuto specifico sia una risorsa e il primo passo per affrontare i disagi che riporta e dare spazio alle emozioni tra cui la rabbia.
Rispetto al tipo di percorso le consiglio di intraprendere una psicoterapia. Per quanto riguarda l'aspetto economico, può provare sia a rivolgersi a servizi pubblici, valutando se quanto propongono corrisponde alle sue esigenze, o far presente al professionista psicoterapeuta privato le sue esigenze. Rimango a disposizione. Bicchi

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Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Ritengo importante poter richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buonasera

Le consiglio un percorso di psicoterapia psicoanalitica che abbia come obbiettivi quelli di capire l'origine della sua rabbia e successivamente aumentare la capacita' di gestire le emozioni.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Saluti
Dott.ssa Claudia Castellani
Buonasera, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e capisco quanto possa essere dolorosa per lei. Come ha giustamente evidenziato, sarebbe importante per lei dedicarsi uno spazio nel quale poter esprimere liberamente i suoi pensieri e le sue emozioni senza essere giudicata. Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a trovare l’origine di tutta questa rabbia e a imparare a gestirla in modo più adeguato e sano. Per quanto riguarda l’aspetto prettamente economico, potrebbe provare a rivolgersi al servizio pubblico della sua zona, valutando bene però il tipo di servizio offerto e se esso possa rispondere alle sue esigenze. Per quanto riguarda, infine, la comunicazione con i suoi genitori riguardo a un eventuale percorso, sono convinta che la sincerità aiuti sempre e che ognuno di noi in qualche momento della vita senta il bisogno di un essere aiutato ad affrontare una situazione particolare. Per questo motivo, credo che parlare apertamente con i suoi genitori e comunicare loro il suo bisogno di un supporto psicologico potrebbe essere l’approccio migliore. Spero di esserle stata di aiuto. Rimango a sua disposizione. Un caro saluto, dr.ssa Sara Della Bella
buongiorno, si percepisce da ciò che scrive la sofferenza che questa situazione le crea. La rabbia di cui parla credo abbia bisogno di essere elaborata e compresa nel suo significato più profondo. Da quello che scrive è presente spesso nelle sue giornate e forse è la stessa rabbia che rende tutto il resto poco importante e/o da svalutare. Un percorso di psicoterapia la aiuterebbe sicuramente a capire perchè si sente così e anche a trovare risposte che la aiuterebbero a vivere meglio. Spesso sono presenti sul territorio servizi rivolti a ragazzi e giovani adulti a prezzi agevolati. Potrebbe provare ad informarsi tramite il consultorio per sapere se nel suo territorio ci sono questi servizi. Inoltre dovrebbe partire tra poco il bonus psicologico e potrebbe essere un aiuto iniziale per intraprendere un percorso psicologico. un caro saluto dr.ssa Rosa Gotti
Gentile utente,
la rabbia è un'emozione preziosa come tutte le altre che proviamo in situazioni molteplici (ingiustizia, non rispetto, torti subiti, invalidazione dei nostri diritti). Spesso dietro la rabbia c'è anche una nostra idea assoluta su come noi stessi, gli altri o il mondo dovremmo/dovrebbero essere. Ad esempio, gli altri devono sempre comportarsi in modo giusto con me; devo sempre mostrarmi adeguato; ho sempre assoluto bisogno di avere una considerazione positiva su di me; devo sempre fare tutto giusto.
Fermo restando quanto sopra, il problema con la rabbia è se questa diventa pervasiva, intensa, fuori controllo. Consideri l'opportunità di intraprendere un percorso di supporto psicologico. Un saluto.
Dott. René Galante
Gentile utente, mi dispiace davvero tanto per come sta, per tutta quella rabbia che ha dentro e per la situazione difficile che sta vivendo, per i sensi di colpa e il vuoto. Immagino sia assolutamente logico perdere gli interessi quando si sta male dentro, ma è stata davvero brava a fare questa analisi in autonomia. Ritengo di dirle che sa già quale strada intraprendere per stare meglio, uno spazio per sé. Ci sono enti che offrono prestazioni gratuite, non sono esperta della sua città nello specifico, ma provi a controllare se ci sono alcuni consultori o i servizi offerti dall'ospedale, magari riesce a trovare qualcosa. Le mando un caro saluto e rimango a disposizione
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo e capisco quanto possa essere difficile per lei convivere con questa sofferenza. Credo che iniziare un percorso psicologico possa esserle di aiuto ad esplorare la situazione, elaborando i pensieri e vissuti emotivi, iniziando magari dall'esplorare l'origine dell'emozione della rabbia; cercando poi di trovare le risorse e le strategie utili a fronteggiare momenti di difficoltà come questo. Per quanto riguardo l’aspetto economico, potrebbe rivolgersi al servizio pubblico della sua zona. Un caro saluto Dott.ssa Rosa Trillò
Buonasera,
sembrerebbe “come se” il tentativo di bloccare una rabbia di cui non si sente padrona (e che probabilmente esplode perché repressa troppe volte prima di trovar sfogo) blocchi anche la possibilità di potersi realizzare, anche solo portando a termine quanto si prefigge. C’è una relazione interrotta bruscamente e rispetto alla quale si attribuisce tutta la responsabilità…
Forse varrebbe la pena indagare sul “contributo” degli altri nel farla “arrabbiare”. Mi vien da pensare che se fatica a riconoscere nell’altro cosa le crea disagio non dubito che la rabbia si faccia sentire quando ormai è oltre soglia.
Le suggerisco un buon percorso di psicoterapia. Esistono enti pubblici e professionisti che applicano tariffe agevolate.
Se lo desidera sono disponibile ad un consulto online.
Un caro saluto
Dott.ssa Zena Ballico
Carissima, mi permetto di darti del tu. Hai fatto bene ad usare questo canale per raccogliere diversi suggerimenti competenti. Hai esternato molti punti importanti su cui sarebbe bello lavorare. La fine di una relazione, di qualsiasi tipo essa sia, è comunque una perdita e quindi è normale affrontare fasi emotive molto simili a quelle dell'elaborazione del lutto. In questo momento provi rabbia ed è diventata difficile da gestire in alcuni contesti perché necessita di seguire dei giusti canali di sfogo. È come se dentro di te ci fosse un contenitore per tutte le emozioni e fosse troppo pieno per poter sentire altro (ad esempio la motivazione per l'università). Ogni tanto poi le emozioni strabordano ed escono così come vengono (ad esempio gli sfoghi di rabbia). Ciò che ti sta accadendo è del tutto umano e posso comprendere il malessere che ri provoca. Qualora tu sia interessata a saperne di più su un'eventuale percorso su misura delle tue esigenze, resto a disposizione. Un caro saluto. Dott.ssa Alessandra Morosinotto
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Buonasera immagino che le sue giornata siano pesantissime dal punto di vista psicologico dovendo provare a contenere la rabbia che prova. Da quanto tempo si sente cosi? come ha detto un collega sopra la rabbia è un'emozione che in alcune circostanza aiuta ma se è pervasiva oltre a ledere le persone che le stanno accanto arreca dolore anche a lei. un consiglio che mi sento di darle è tentare un percorso psicologico per riuscire a prendere consapevolezza di questa emozione. magari ne parli prima con i suoi genitori provando a spiegare come si sente sarebbe già un primo passo nella sua cerchia relazionale... Comunque se desidera sono a sua disposizione.
Buona serata Dott.ssa Pesavento Dorilena
Carissima,
è ben comprensibile la sofferenza e le difficoltà che sta provando in questo momento. La sua consapevolezza, tuttavia, sono un'importante risorsa a cui può aggrapparsi. Il riconoscere il suo bisogno di un proprio percorso individuale è un primo atto di grande coraggio. Capisco la paura o la vergogna di esprimere il suo desiderio ai suoi genitori, ma solo lei può decidere quanto valga la pena che un simile timore le impedisca di prendere in mano la sua vita e fare la cosa migliore per sè stessa e per la propria serenità.
Le relazioni, e tutti i vissuti emotivi ad essere correlati, sono complicate. Spesso possono confondere. Possono farci sentire "smarriti", o persi.
Dia a sè stessa la possibilità di ritrovarsi, o, forse, scoprirsi per la prima volta, in un modo in cui non si è mai conosciuta.
Spero di esserle stata di aiuto in qualche modo.
Per qualunque cosa resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Erika Ragazzini
Salve, per esperienza di lavoro con le famiglie di adolescenti, sento di dirle senza mezzi termini che quando c'è la salute di un figlio, sia pure psicologica, i mezzi per intraprendere un percorso di aiuto si trovano. Si trova il professionista o il centro medico, o ancora il consultorio che venga più incontro alle condizioni economiche del caso, e il percorso viene attivato. Di proposito parlo delle famiglie, e non solo dei genitori, perché attorno ad essi spesso esiste una rete di sostegno che potrebbe aiutarli molto (nonni, zii, etc). Una rete inattivata, finché il nucleo familiare non sente l'urgenza di aiutare il figlio facendo fronte ad inaspettate risorse materiali ed emotive. Confido che anche lei, con i suoi 19 anni, abbia intorno a sé una rete di sostegno, fuori o dentro alla sua famiglia, che potenzialmente svolgerebbe un ruolo chiave nella ricerca di un aiuto professionale. Allora il mio invito è ad usare queste risorse, con lo stesso coraggio che ha usato per scrivere questo lungo ed intenso messaggio. Se avesse bisogno di ulteriore consulto, non esiti a contattare me o qualsiasi dei colleghi che le hanno risposto. Una soluzione è sempre possibile.
Mi dispiace molto per il periodo che stai attraversando e ti ringrazio per aver condiviso con noi questa situazione. Stai attraversando un momento di cambiamento, i cambiamenti ci destabilizzano sempre un po' e a volte sono difficili da accettare. Stai crescendo e le cose che prima ti piacevano adesso magari non hanno più la stessa importanza, può essere normale. In più a questo, la situazione con questa persona di cui parli ti sta mettendo alla prova e ti sta facendo provare delle emozioni forse difficili da gestire tutta da sola? I tuoi genitori penso che vogliano il tuo bene e ti vogliano vedere serena, proprio per questo non credo ci sia niente di male a chiedere loro aiuto economico per poter intraprendere un percorso psicologico. Ti informo comunque che presso l'ospedale o l'usl della tua zona potrebbero esserci dei servizi di psicologia gratuiti o a prezzi agevolati (pagando solo il ticket). Puoi provare a informarti, magari è presente il consultorio dove vengono fatte consulenze gratuite in specifici giorni rivolte alle ragazze fino a 25 anni.
Sicuramente il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicologico per poter comprendere il periodo che stai affrontando e riuscire a capire come uscirne al meglio e riprendere in mano la tua vita con nuove consapevolezze, anche rispetto al rapporto con questa persona.
Spero di esserti stata d'aiuto, resto a disposizione. Dott.ssa Fabiola Ribechini
Buon pomeriggio, da ciò che dici sembra esserci un disturbo depressivo in atto. Ti consiglio di trovare un buon professionista con il quale poter esplorare il perché di questi sfoghi di rabbia, le parole dette impulsivamente e l apatia emotiva e comportamentale che stai sperimentando. Io sono a disposizione anche online od in ufficio,, anche se in studio ri risulterebbe più caro, online offro pagamenti più accessibili.
Se vuoi contattami e vediamo come posso aiutarti anche per il livello economico se non sei ancora indipendente. Ho lo studio a Bari ma ti consiglio sessioni online.
Forza!
Dr.ssa Cristina Mitola
Gentilissima, nonostante abbia scritto molto di sé, delle sue emozioni e delle esperienze per lei significative, il suo vissuto meriterebbe di essere approfondito in uno spazio protetto, cercando anzitutto di mettere ordine tra ricordi, riflessioni ed emozioni. Porta una testimonianza preziosa, che in molti possono condividere: la fatica a gestire la rabbia! Come ogni emozione anche la rabbia, quando la sentiamo, ci offre molte informazioni su noi ed il modo in cui approcciamo alla realtà. Al contempo è importante essere consapevoli delle fatiche che incontriamo quando non riusciamo a gestirla e/o a condividerla senza che questo significhi perdere una relazione (a maggior ragione se per noi è importante). Considerando le difficoltà economiche che ha condiviso, le consiglio innanzitutto di valutare la spesa che ogni specialista richiede a seduta (se guarda bene ci possono essere notevoli differenze tra i vari professionisti), potrebbe inoltre valutare la possibilità di iniziare un percorso presso il Consultorio a lei più vicino.
Io sono disponibile online e per questo mese il primo incontro è gratuito (lo può prenotare direttamente tra le disponibilità in agenda). Con i migliori auguri!
dott.ssa Conti Francesca
Buongiorno, traspare dalle tue parole tanto dolore e malessere.
Gli aspetti di disagio riportati sono molteplici, sarebbe utile essere accompagnata in un percorso per ritrovare fiducia in te e mettere insieme i tasselli per capire cosa sta accadendo...

Non ti devi vergognare di chiedere aiuto, magari i tuoi gentiori saranno più comprensivi di quello che pensi.

Rimango a disposizione anche online

Dott.ssa Vittoria Savini Zangrandi
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Ciao, grazie per la tua apertura e per aver condiviso ciò che stai vivendo. Quello che descrivi sembra una situazione davvero complessa e dolorosa, e posso capire quanto possa essere difficile portare avanti queste emozioni senza sentirti compresa o trovando uno sfogo adeguato.

Ci sono vari aspetti che emergono dal tuo racconto:

Perdita di interesse e mancanza di motivazione: Il fatto che hai notato una graduale perdita di entusiasmo verso cose che un tempo ti facevano stare bene, come l'università o la musica, potrebbe essere collegato a uno stato emotivo complessivo, magari legato alla depressione o all’ansia. Spesso, quando ci troviamo in situazioni emotivamente pesanti, è facile sentirsi privi di energia e svogliati verso tutto, persino verso le cose che una volta ci appassionavano.

Rabbia repressa: Il conflitto con questa persona sembra aver avuto un impatto significativo su di te, e la rabbia che provi è una reazione comune in situazioni in cui ci sentiamo feriti o ingiustamente trattati. Quando non troviamo un modo sano per esprimere la rabbia, può accumularsi e manifestarsi in modi inaspettati, come hai notato, influenzando anche altre aree della nostra vita.

Sentirsi bloccata e vuota: Quando ci si sente bloccati a livello emotivo, può sembrare che la vita "scorra" senza che tu possa partecipare realmente. Questa sensazione di vuoto potrebbe essere una conseguenza della combinazione di più fattori, inclusa la rabbia non espressa, l'ansia e la perdita di motivazione generale.

Insicurezze e paura di fallire: Le tue insicurezze sembrano alimentare una sorta di circolo vizioso: la paura di sbagliare ti impedisce di provare nuove cose, e questo potrebbe portare a una mancanza di fiducia in te stessa. L’ansia è spesso legata a questi pensieri di giudizio e fallimento.

Cosa puoi fare?
Riconoscere i tuoi sentimenti: Il primo passo è dare legittimità a ciò che senti. Hai ogni diritto di sentirti arrabbiata, triste o frustrata per quello che è successo con quella persona e per come ti senti in generale. Questi sentimenti non devono essere giudicati, ma ascoltati e compresi.

Esplorare la possibilità di un supporto professionale: So che ti preoccupa l'aspetto economico, ma esistono soluzioni a basso costo o gratuite, come consultare uno psicologo attraverso il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) o rivolgersi a servizi di supporto per giovani. Può essere utile parlarne con i tuoi genitori, spiegando che hai bisogno di un supporto emotivo per affrontare le tue difficoltà attuali. Anche se può sembrare difficile, i tuoi genitori potrebbero comprendere e voler aiutarti.

Lavorare sulla gestione della rabbia: Puoi provare a trovare modi sani per sfogare la tua rabbia. Attività fisica, scrittura o meditazione possono aiutare a liberare questa energia repressa. Inoltre, lavorare sulla comunicazione assertiva potrebbe aiutarti a esprimere ciò che senti senza ferire te stessa o gli altri.

Prendere piccoli passi: Spesso la sensazione di essere bloccati può essere sopraffacente, ma cominciare a fare piccoli passi in direzione di qualcosa che ti interessa, anche solo a livello sperimentale, potrebbe aiutarti a recuperare un po' di motivazione. Non devi fare tutto perfettamente, e va bene fallire o sbagliare.

Accettare che certe cose non sono sotto il tuo controllo: In merito alla relazione che hai perso, sembra che ci sia un forte senso di colpa. Ma è importante ricordare che non tutto dipende da te. A volte le relazioni finiscono, anche se facciamo del nostro meglio. Perdonare te stessa e lasciare andare la rabbia verso quella persona potrebbe aiutarti a liberare energia emotiva.

Affrontare l'ansia: Anche se può sembrare difficile, potrebbe essere utile trovare delle tecniche per affrontare l’ansia, come la respirazione profonda o la mindfulness, che ti permettono di essere più consapevole del momento presente e ridurre i pensieri negativi.

Spero che queste riflessioni e suggerimenti possano darti un punto di partenza per affrontare la situazione. Ricorda che chiedere aiuto non è mai un segno di debolezza, ma un passo coraggioso verso il miglioramento della tua salute mentale. Se hai bisogno di altro, non esitare a scrivere.

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