Buon pomeriggio a tutti premetto che sto venendo da un anno di forti dispiaceri,soffro da una vita d
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Buon pomeriggio a tutti premetto che sto venendo da un anno di forti dispiaceri,soffro da una vita di attacchi di panico,venti giorni fa al PS mi e stata trovata tachicardia da stress e consigliata di farmi seguire da un psicologo ora il problema e uno,da 20 giorni circa anche soffro di sensazione di svenimenti,tutto e successo dopo che lessi cercando in internet delle cose brutte sul cuore che come sintomi c'era anche lo svenimento,due ore dopo mi venne pure a me quella sensazione e da allora sono schiava , sto curando anche l'anemia,quello che mi chiedevo era se questo senso di svenimento che a volte durante il giorno capita una volta o due altre di più sia una cosa mia ..purtroppo causata dall'ansia e dalla mia paura ormai perenne di svenire o stare peggio ..se possa rientrare tutto ciò anche come "attacco di panico"aiutatemi vi prego sono schiava ormai di questa cosa e mi rende ancora più ansiosa !!
Gentile utente, le consiglio di contattare il suo medico di fiducia e chiedere un suo parere e contemporaneamente intraprendere un percorso di supporto psicologico.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Mi dispiace molto che stia attraversando questo periodo difficile. Capisco quanto possano essere spaventosi i sintomi che descrive, specialmente quando riguardano sensazioni fisiche come quella di svenimento. Questi sintomi possono alimentare ulteriormente l'ansia, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
La sensazione di svenimento è un sintomo comune associato all'ansia e agli attacchi di panico. Spesso, quando siamo molto ansiosi, il nostro corpo può reagire in modi che ci sembrano spaventosi. Ad esempio, l'ansia può causare iperventilazione, che a sua volta può portare a una sensazione di stordimento o di svenimento. Questo non significa che stia per accadere davvero uno svenimento, ma la sensazione può essere molto intensa e reale.
È anche comprensibile che, dopo aver letto informazioni preoccupanti online, la sua mente abbia iniziato a concentrarsi su questi sintomi. Questo processo è noto come "somatizzazione", dove l'ansia e le preoccupazioni si manifestano attraverso sintomi fisici. La paura di svenire può diventare così forte che finisce per provocare la stessa sensazione che teme.
Considerando che al pronto soccorso le hanno trovato una tachicardia da stress e le hanno consigliato di rivolgersi a uno psicologo, potrebbe essere utile seguire questa indicazione. Uno psicologo o uno psicoterapeuta può aiutarla a comprendere meglio i meccanismi dell'ansia e degli attacchi di panico, oltre a darle strumenti e strategie per gestire queste sensazioni in modo più efficace.
Spero che queste informazioni le siano di aiuto e le auguro di trovare presto sollievo.
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Salve gentile utente,
Diffidi dai consigli online estrapolati da fonti indirette. Si affidi a professionisti sanitari.
I sintomi organici che ha descritto vanno indagati sicuramente per escludere qualche tipo di scompenso fisiologico. Per esempio, avere una anemia patologica, non transitoria, può essere una causa di svenimenti perché viene meno il normale apporto di ossigeno al cervello.
I fattori psicologici possono essere una delle cause dei sintomi fisici, oppure una conseguenza. Ecco perché è bene escludere le ipotesi organiche.
Detto ciò, gli attacchi di panico, che sono manifestazioni molto acute e improvvise di ansia, possono alterare i parametri cardiocircolatori e respiratori, anche al punto di causare perdita dei sensi. Però, è uno svenimento non improvviso e immotivato, ma sempre una possibile conseguenza di un momento di crisi psicologica, in cui si perde completamente il controllo emotivo, pensando concretamente di essere in imminente pericolo di vita.
Quelle sensazioni che lei descrive non sembrano una sindrome da panico, che, ripeto, ha manifestazioni molto acute. Piuttosto sembra una sindrome di ansia generalizzata, certamente focalizzata sul suo stato di salute. La paura generata dall'ansia può confondere la mente al punto di pensare che ci sia davvero qualcosa che non va a livello fisico, sebbene ciò non accada realmente.
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicologico che le consenta di comprendere meglio la sua ansia, le situazioni o le condizioni che fungono da innesco, le sensazioni e le reazioni comportamentali. Il supporto psicologico è fondamentale per acquisire metodi e strategie in grado di anticipare l'evento ansiogeno e codificare correttamente le informazioni, sia interne che ambientali, per gestire e, pian piano, eliminare la comparsa dei sintomi tipici dell'ansia.
Altro importante percorso riguarda la consapevolezza del suo corpo e la capacità di agire direttamente su di esso per riportarlo a uno stato di calma e armonia. Le tecniche di Mindfulness potrebbero darle un grosso aiuto in tal senso, consentendole di radicarsi più facilmente alle reali sensazioni e alla realtà circostante.
Per ulteriori informazioni o domande, non esiti a contattarmi, anche per una consulenza online.
Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
Diffidi dai consigli online estrapolati da fonti indirette. Si affidi a professionisti sanitari.
I sintomi organici che ha descritto vanno indagati sicuramente per escludere qualche tipo di scompenso fisiologico. Per esempio, avere una anemia patologica, non transitoria, può essere una causa di svenimenti perché viene meno il normale apporto di ossigeno al cervello.
I fattori psicologici possono essere una delle cause dei sintomi fisici, oppure una conseguenza. Ecco perché è bene escludere le ipotesi organiche.
Detto ciò, gli attacchi di panico, che sono manifestazioni molto acute e improvvise di ansia, possono alterare i parametri cardiocircolatori e respiratori, anche al punto di causare perdita dei sensi. Però, è uno svenimento non improvviso e immotivato, ma sempre una possibile conseguenza di un momento di crisi psicologica, in cui si perde completamente il controllo emotivo, pensando concretamente di essere in imminente pericolo di vita.
Quelle sensazioni che lei descrive non sembrano una sindrome da panico, che, ripeto, ha manifestazioni molto acute. Piuttosto sembra una sindrome di ansia generalizzata, certamente focalizzata sul suo stato di salute. La paura generata dall'ansia può confondere la mente al punto di pensare che ci sia davvero qualcosa che non va a livello fisico, sebbene ciò non accada realmente.
Il mio consiglio è di intraprendere un percorso psicologico che le consenta di comprendere meglio la sua ansia, le situazioni o le condizioni che fungono da innesco, le sensazioni e le reazioni comportamentali. Il supporto psicologico è fondamentale per acquisire metodi e strategie in grado di anticipare l'evento ansiogeno e codificare correttamente le informazioni, sia interne che ambientali, per gestire e, pian piano, eliminare la comparsa dei sintomi tipici dell'ansia.
Altro importante percorso riguarda la consapevolezza del suo corpo e la capacità di agire direttamente su di esso per riportarlo a uno stato di calma e armonia. Le tecniche di Mindfulness potrebbero darle un grosso aiuto in tal senso, consentendole di radicarsi più facilmente alle reali sensazioni e alla realtà circostante.
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Un caro saluto, Dott. Antonio Cortese
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Salve, la sua sofferenza e i suoi timori sono senz’altro forti e bucano lo schermo.
Provi a gestire questo momento iniziando una psicoterapia come consigliato.
I suoi timori e la sua sintomatologia possono essere gestiti in psicoterapia, cerchi per una psicoterapia a base corporea con l’ausilio di bioenergetica e mindfulness, Rimango a disposizione.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Saluti, dott.ssa Sandra Petralli
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Cara utente, è normale che dopo un anno di dispiaceri tu stia vivendo un momento di stress e di ansia. Questi sintomi provocano malesseri fisici e mentali, ti consiglio quindi di seguire le prescrizioni mediche e intraprendere subito un percorso di psicoterapia che possa aiutarti gestire queste ansie e limitare le sofferenze fisiche. Dedica tempo, impegno e pazienza a te stessa, ne avrai soltanto da guadagnare. Resto a disposizione per qualsiasi dubbio, necessità o consulenza psicologica anche online. Un caro saluto, d.ssa Cristina Sinno
Gent.ma, sarebbe meglio prendesse un appuntamento con uno psicoterapeuta (come indicato anche dal PS) e concordare un lavoro terapeutico che la possa aiutare a risolvere le sofferenze che da tempo si trascina. SG
Buongiorno gentile Utente, capisco quanto questa situazione possa essere angosciante e quanto l'ansia stia influenzando profondamente il suo benessere. Da quello che descrive, la sensazione di svenimento potrebbe effettivamente essere legata all'ansia e agli attacchi di panico, soprattutto considerando che ha già sofferto di questi disturbi in passato. Gli attacchi di panico, infatti, possono manifestarsi con sintomi fisici molto intensi, come tachicardia, sensazione di vertigine o svenimento, e una costante preoccupazione per la propria salute fisica.
È comune, in questi casi, che la lettura di informazioni preoccupanti possa innescare o peggiorare i sintomi. Questo fenomeno si chiama somatizzazione: quando la mente, a causa dell'ansia, amplifica o crea sintomi fisici che generano ancora più paura, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
La buona notizia è che l'ansia e gli attacchi di panico sono gestibili con il giusto supporto. La raccomandazione di farsi seguire da uno psicologo è un ottimo primo passo: uno specialista potrà aiutarla a riconoscere e gestire meglio questi episodi, magari attraverso tecniche di rilassamento, respirazione o tecniche cognitivo-comportamentali, utili nella gestione dei sintomi, ma anche psicodinamiche utili a scoprire e lavorare sulle dinamiche alla base di questi episodi.
Nel frattempo, potrebbe essere utile cercare di limitare la lettura di informazioni online riguardanti problemi di salute, soprattutto se alimentano le sue paure. Il confronto con un medico o uno psicologo, invece, le darà risposte più precise e personalizzate, aiutandola a ridurre l'ansia.
Infine, dato che sta anche curando l'anemia, è importante continuare a seguire le indicazioni mediche, perché una condizione fisica come questa può contribuire a sintomi di debolezza o stanchezza, che però sono ben gestibili con il giusto trattamento. Resti fiduciosa: con il supporto giusto e un approccio integrato tra medico e psicologo, può ritrovare un equilibrio e superare questo periodo difficile.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di intraprendere un percorso di supporto psicologico resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino
È comune, in questi casi, che la lettura di informazioni preoccupanti possa innescare o peggiorare i sintomi. Questo fenomeno si chiama somatizzazione: quando la mente, a causa dell'ansia, amplifica o crea sintomi fisici che generano ancora più paura, creando un circolo vizioso difficile da spezzare.
La buona notizia è che l'ansia e gli attacchi di panico sono gestibili con il giusto supporto. La raccomandazione di farsi seguire da uno psicologo è un ottimo primo passo: uno specialista potrà aiutarla a riconoscere e gestire meglio questi episodi, magari attraverso tecniche di rilassamento, respirazione o tecniche cognitivo-comportamentali, utili nella gestione dei sintomi, ma anche psicodinamiche utili a scoprire e lavorare sulle dinamiche alla base di questi episodi.
Nel frattempo, potrebbe essere utile cercare di limitare la lettura di informazioni online riguardanti problemi di salute, soprattutto se alimentano le sue paure. Il confronto con un medico o uno psicologo, invece, le darà risposte più precise e personalizzate, aiutandola a ridurre l'ansia.
Infine, dato che sta anche curando l'anemia, è importante continuare a seguire le indicazioni mediche, perché una condizione fisica come questa può contribuire a sintomi di debolezza o stanchezza, che però sono ben gestibili con il giusto trattamento. Resti fiduciosa: con il supporto giusto e un approccio integrato tra medico e psicologo, può ritrovare un equilibrio e superare questo periodo difficile.
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Dott. Luca Vocino
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Buongiorno. L'ansia può essere una attivazione fisiologica del nostro corpo, che ci prepara e ci avvisa di dover affrontare qualcosa di serio,di importante. Ci sono però momenti della nostra vita in cui da fisiologica diventa patologica e ci toglie la libertà di pensiero, di azione, di pianificazione. In questo caso in cui tutto è somatizzato a livello di cuore, respiro e svenimenti e lei sta incubando malesssere, le consiglio di intervenire attraverso consulenze psicologiche mirate. Magari il corpo sta cercando di esprimere un disagio...
dott.ssa Anzuini
dott.ssa Anzuini
Gentile utente la ringrazio per aver condiviso la sua situazione. Durante gli attacchi di ansia e di panico il nostro corpo reagisce inducendo malessere fisico e mentale. Lei stessa scrive che ha attraversato un anno molto complicato e questo ha sicuramente peggiorato la situazione.
Al pronto soccorso le hanno trovato una tachicardia da stress e le hanno consigliato di rivolgersi a uno psicologo e questo è sicuramente un suggerimento da seguire. Aver consultato su internet i problemi cardiaci ed aver trovato informazioni preoccupanti ha indotto i suoi pensieri a concentrarsi su di esse, a somatizzare e a manifestare gli stessi sintomi fisici temuti. Io consiglio sempre di non utilizzare internet per informazioni di carattere medico ma di rivolgersi sempre ad un professionista sanitario. Se già non l'ha fatto parli con il suo medico di base di tutto ciò e chieda se, oltre a seguire i consigli del PS, deve fare ulteriori indagini. Questo le toglierà altri dubbi e paure. Segua poi, appena possibile, un percorso psicologico. Questo la aiuterà ad alleviare e a gestire le sensazioni di ansia e panico e le darà sicuramente sollievo. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Al pronto soccorso le hanno trovato una tachicardia da stress e le hanno consigliato di rivolgersi a uno psicologo e questo è sicuramente un suggerimento da seguire. Aver consultato su internet i problemi cardiaci ed aver trovato informazioni preoccupanti ha indotto i suoi pensieri a concentrarsi su di esse, a somatizzare e a manifestare gli stessi sintomi fisici temuti. Io consiglio sempre di non utilizzare internet per informazioni di carattere medico ma di rivolgersi sempre ad un professionista sanitario. Se già non l'ha fatto parli con il suo medico di base di tutto ciò e chieda se, oltre a seguire i consigli del PS, deve fare ulteriori indagini. Questo le toglierà altri dubbi e paure. Segua poi, appena possibile, un percorso psicologico. Questo la aiuterà ad alleviare e a gestire le sensazioni di ansia e panico e le darà sicuramente sollievo. Spero di esserle stato di aiuto. La ringrazio. Un caro saluto. Dott. Stefano Recchia
Gentile utente, premetto che è importante avere maggiori elementi per formulare una qualsiasi diagnosi e che è sempre importante escludere prima eventuali cause organiche. Il mio suggerimento è quindi quello di capire se la sua sintomatologia è di natura organica o psicosomatica, per questo affidarsi al suo medico curante. Qualora i medici dovessero escludere cause organiche può considerare l'idea di intraprendere un percorso psicologico al fine di individuare le cause del suo malessere e poter fare una diagnosi più accurata.
Nella speranza di esserle d'aiuto cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico.
L'attacco di panico tipicamente si presenta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo proprio in momenti di calma. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad individuare la natura della sua ansia, capire il meccanismo degli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e del disturbo di panico. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Nella speranza di esserle d'aiuto cercherò di descrivere alcuni sintomi e il meccanismo del disturbo di panico.
L'attacco di panico tipicamente si presenta come un fulmine "a ciel sereno", quindi è normale sperimentarlo proprio in momenti di calma. Successivamente, Il panico si sviluppa perché c’è stato un primo attacco che viene percepito come un pericolo. Inoltre, le paure tipiche che emergono durante un attacco di panico possono essere quella di svenire, morire (di infarto o soffocamento), perdere il controllo o impazzire. E' importante poter affrontare tramite un percorso terapeutico queste paure e sviluppare la consapevolezza che si tratta, appunto, solo di paure. Le suggerisco di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla ad individuare la natura della sua ansia, capire il meccanismo degli attacchi di panico sviluppando maggiore consapevolezza e successivamente trovare delle strategie funzionali per fronteggiarli. L'approccio cognitivo-comportamentale propone i trattamenti e le tecniche più efficaci per la gestione dell'ansia e del disturbo di panico. Le auguro il meglio e resto a disposizione. Dott.ssa Arianna Savastio
Buongiorno, prima di tutto bisogna escludere che ci siano cause organiche, le consiglio dunque di rivolgersi al suo medico di base; se dovesse emergere che la causa è ansiosa allora è importante intraprendere un percorso psicologico per la gestione dell'ansia e valutare se affiancarlo ad un trattamento farmacologico, in quanto i sintomi da lei riportati sono stati molto invalidanti e presenti nell'arco della sua vita.
Resto a disposizione. Dott.ssa Manzini
Resto a disposizione. Dott.ssa Manzini
Salve, le suggerisco di rivolgersi ad un professionista per effettuare un approfondimento diagnostico al fine di individuare di quale problematica stiamo parlando. Ovviamente dò per scontato che si sia già esclusa la causa organica. Se non ha già fatto visite specialistiche in tal senso la invito a provvedere. Successivamente inizi una psicoterapia in modo da individuare l'origine delle sue difficoltà, elaborarle e acquisire strategie di fronteggiamento a situazioni stressanti. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Le auguro in bocca al lupo. Dott.ssa Simona Annunziata
Buongiorno,
Mi dispiace molto per quello che sta attraversando, posso immaginare quanto possa essere difficile convivere con queste sensazioni. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, quello che sta descrivendo è un esempio di come i nostri pensieri possano influenzare in modo potente le nostre emozioni e sensazioni fisiche. L’ansia e il panico possono creare una sorta di “circolo vizioso” che amplifica i sintomi fisici, facendoci sentire intrappolati.
Quando ha letto delle informazioni sul cuore che menzionavano lo svenimento, il suo cervello ha probabilmente interpretato quel dato come una minaccia immediata. Questa è una reazione molto comune: la nostra mente, in uno stato di allerta, tende a concentrarsi su informazioni percepite come pericolose. Così, poco dopo, ha iniziato a sentire quella stessa sensazione di svenimento, e da quel momento il suo corpo e la sua mente sono entrati in uno stato di ipervigilanza, dove ogni piccolo segnale fisico viene interpretato come un segno di pericolo imminente.
Questo può essere legato a quello che chiamiamo attacco di panico. Durante un attacco di panico, il corpo può manifestare vari sintomi, tra cui tachicardia, vertigini e sensazione di svenimento. Anche se questi sintomi sono reali, non sono pericolosi per la salute fisica, ma sono il risultato di una reazione intensa del sistema nervoso all’ansia.
Un passo importante che può aiutarla è quello di riconoscere che questi sintomi sono il risultato dell’ansia, non di una malattia fisica grave. Le nostre emozioni e i nostri pensieri possono influenzare in modo diretto il nostro corpo, e nel suo caso, la paura dello svenimento sta creando una sensibilità particolare verso quel sintomo, portando il cervello a percepirlo come reale, anche se non c’è una minaccia concreta.
Una tecnica utile in questi casi è quella della ristrutturazione cognitiva, che consiste nel mettere in discussione i pensieri che alimentano l’ansia. Ad esempio, quando sente la sensazione di svenire, potrebbe chiedersi: “Sto davvero per svenire o è l’ansia che sta amplificando questa sensazione? Quali sono le prove che mi dicono che sto effettivamente per svenire?”. Questo può aiutarla a interrompere il ciclo di paura che alimenta i sintomi.
Dal punto di vista comportamentale, potrebbe anche essere utile lavorare sull'esposizione graduale. Evitare situazioni o comportamenti che le provocano ansia (come il pensiero dello svenimento) può, infatti, rafforzare la paura. Esporsi gradualmente alle situazioni che teme, magari con il supporto di un professionista, può aiutarla a ridurre la reazione ansiosa col tempo.
So che questo può sembrare difficile, ma è possibile invertire questo processo. L'ansia è estremamente potente, ma con gli strumenti giusti può iniziare a riconoscere questi sintomi per quello che sono: un riflesso dell'ansia, non un pericolo reale. Inoltre, continuare a curare l’anemia e seguire le indicazioni mediche per il suo benessere fisico sono importanti, ma la sua ansia può essere affrontata con strategie specifiche che le permetteranno di riprendere il controllo.
Parlare con uno psicologo che la guidi nel percorso di gestione dell'ansia può essere un passo cruciale. Ha già fatto un grande passo condividendo queste preoccupazioni, ed è importante che continui ad affrontarle. Con il tempo e la pratica, potrà ridurre la presa che questi sintomi hanno su di lei e ritrovare un maggiore senso di calma e controllo. Dott. Andrea Boggero
Mi dispiace molto per quello che sta attraversando, posso immaginare quanto possa essere difficile convivere con queste sensazioni. Da un punto di vista cognitivo-comportamentale, quello che sta descrivendo è un esempio di come i nostri pensieri possano influenzare in modo potente le nostre emozioni e sensazioni fisiche. L’ansia e il panico possono creare una sorta di “circolo vizioso” che amplifica i sintomi fisici, facendoci sentire intrappolati.
Quando ha letto delle informazioni sul cuore che menzionavano lo svenimento, il suo cervello ha probabilmente interpretato quel dato come una minaccia immediata. Questa è una reazione molto comune: la nostra mente, in uno stato di allerta, tende a concentrarsi su informazioni percepite come pericolose. Così, poco dopo, ha iniziato a sentire quella stessa sensazione di svenimento, e da quel momento il suo corpo e la sua mente sono entrati in uno stato di ipervigilanza, dove ogni piccolo segnale fisico viene interpretato come un segno di pericolo imminente.
Questo può essere legato a quello che chiamiamo attacco di panico. Durante un attacco di panico, il corpo può manifestare vari sintomi, tra cui tachicardia, vertigini e sensazione di svenimento. Anche se questi sintomi sono reali, non sono pericolosi per la salute fisica, ma sono il risultato di una reazione intensa del sistema nervoso all’ansia.
Un passo importante che può aiutarla è quello di riconoscere che questi sintomi sono il risultato dell’ansia, non di una malattia fisica grave. Le nostre emozioni e i nostri pensieri possono influenzare in modo diretto il nostro corpo, e nel suo caso, la paura dello svenimento sta creando una sensibilità particolare verso quel sintomo, portando il cervello a percepirlo come reale, anche se non c’è una minaccia concreta.
Una tecnica utile in questi casi è quella della ristrutturazione cognitiva, che consiste nel mettere in discussione i pensieri che alimentano l’ansia. Ad esempio, quando sente la sensazione di svenire, potrebbe chiedersi: “Sto davvero per svenire o è l’ansia che sta amplificando questa sensazione? Quali sono le prove che mi dicono che sto effettivamente per svenire?”. Questo può aiutarla a interrompere il ciclo di paura che alimenta i sintomi.
Dal punto di vista comportamentale, potrebbe anche essere utile lavorare sull'esposizione graduale. Evitare situazioni o comportamenti che le provocano ansia (come il pensiero dello svenimento) può, infatti, rafforzare la paura. Esporsi gradualmente alle situazioni che teme, magari con il supporto di un professionista, può aiutarla a ridurre la reazione ansiosa col tempo.
So che questo può sembrare difficile, ma è possibile invertire questo processo. L'ansia è estremamente potente, ma con gli strumenti giusti può iniziare a riconoscere questi sintomi per quello che sono: un riflesso dell'ansia, non un pericolo reale. Inoltre, continuare a curare l’anemia e seguire le indicazioni mediche per il suo benessere fisico sono importanti, ma la sua ansia può essere affrontata con strategie specifiche che le permetteranno di riprendere il controllo.
Parlare con uno psicologo che la guidi nel percorso di gestione dell'ansia può essere un passo cruciale. Ha già fatto un grande passo condividendo queste preoccupazioni, ed è importante che continui ad affrontarle. Con il tempo e la pratica, potrà ridurre la presa che questi sintomi hanno su di lei e ritrovare un maggiore senso di calma e controllo. Dott. Andrea Boggero
Gentile utente, ma perchè cercare informazioni in internet su cose così importanti e personali? Non lo sa che c'è purtroppo la qualsiasi? Per una persona che soffre d'ansia è un autogol pazzesco.Per quanto riguarda gli svenimenti approfondisca con il suo medico a scanso di equivoci, ma contemporaneamente consulti uno/una psicoterapeuta che la prenda in carico. Dopo dispiaceri importanti, ansia, attacchi di panico è bene andare a prendersi cura di sè nel luogo deputato, con una persona che la contenga e l'aiuti a comprendere cosa sta succedendo dentro di lei. Rimango a disposizione, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Buongiorno, condivido quanto proposto dal PS, un percorso psicologico che possa sostenerla e aiutarla nel comprendere meglio il suo malessere e accompagnarla nel trovare altre modalità di vivere la quotidianità. Sarebbe molto importante per lei riuscire a condividere tutte le ansie e le angosce di cui ha brevemente accennato. Spero che riesca a trovare un professionista di fiducia con cui intraprendere un percorso alla scoperta di se stesso. Un caro saluto.
Cara utente,
capisco quanto tutto questo ti stia facendo soffrire e come possa sembrare difficile da gestire, specialmente dopo un periodo pieno di dispiaceri. È normale che, in momenti di forte stress, il nostro corpo reagisca amplificando certe sensazioni, come la tachicardia e il senso di svenimento. Sono segnali che ci manda quando l’ansia è molto forte.
Quello che descrivi sembra molto collegato a quello che chiamiamo attacchi di panico e ansia somatica, dove l'ansia prende la forma di sintomi fisici molto forti. La lettura di informazioni preoccupanti su Internet può aver innescato un circolo vizioso: hai letto del sintomo dello svenimento e da quel momento hai iniziato a sentirlo davvero. Questo accade perché, quando ci focalizziamo su una paura specifica, il nostro corpo può reagire in modo esagerato, come se fosse una minaccia reale.
Per aiutarti a riflettere su questo, ti pongo alcune domande: hai mai effettivamente avuto uno svenimento o è solo una sensazione? Spesso, nelle persone che soffrono di attacchi di panico, la sensazione di svenire è molto reale, ma non si verifica mai veramente.
Quando provi queste sensazioni, in che contesti ti trovi? Questo potrebbe aiutare a capire se ci sono situazioni particolari che scatenano l’ansia.
Cosa fai quando senti arrivare questa sensazione? Capire come reagisci potrebbe essere utile per trovare delle alternative che ti facciano sentire più in controllo.
Ti lascio alcuni consigli pratici per iniziare a gestire meglio questa situazione.
Prova con la respirazione profonda: quando senti arrivare l'ansia o la sensazione di svenimento, prova a concentrarti sulla tua respirazione. Inspira lentamente per 4 secondi, trattieni per 4, e poi espira lentamente per 6 secondi. Questo può aiutarti a calmare il sistema nervoso.
Puoi provare anche a focalizzarti sul presente: quando la paura prende il sopravvento, prova a concentrarti su qualcosa di concreto intorno a te. Osserva un oggetto, ascolta i rumori intorno a te, o fai caso a come ti senti fisicamente (i piedi a terra, il contatto delle mani). Questo ti aiuta a riportare la mente al presente e a distrarti dalle sensazioni di panico.
Ricorda che non sei sola in questo percorso e che ci sono strategie che possono aiutarti a ridurre questa schiavitù dalla paura. Se continui a sentire che questa situazione è troppo pesante da gestire, possiamo approfondire il lavoro su tecniche più specifiche per l'ansia e gli attacchi di panico e insieme possiamo lavorare per rompere questo ciclo e aiutarti a tornare a una vita più serena.
Un caro saluto, dott.ssa Carlotta Soldan
capisco quanto tutto questo ti stia facendo soffrire e come possa sembrare difficile da gestire, specialmente dopo un periodo pieno di dispiaceri. È normale che, in momenti di forte stress, il nostro corpo reagisca amplificando certe sensazioni, come la tachicardia e il senso di svenimento. Sono segnali che ci manda quando l’ansia è molto forte.
Quello che descrivi sembra molto collegato a quello che chiamiamo attacchi di panico e ansia somatica, dove l'ansia prende la forma di sintomi fisici molto forti. La lettura di informazioni preoccupanti su Internet può aver innescato un circolo vizioso: hai letto del sintomo dello svenimento e da quel momento hai iniziato a sentirlo davvero. Questo accade perché, quando ci focalizziamo su una paura specifica, il nostro corpo può reagire in modo esagerato, come se fosse una minaccia reale.
Per aiutarti a riflettere su questo, ti pongo alcune domande: hai mai effettivamente avuto uno svenimento o è solo una sensazione? Spesso, nelle persone che soffrono di attacchi di panico, la sensazione di svenire è molto reale, ma non si verifica mai veramente.
Quando provi queste sensazioni, in che contesti ti trovi? Questo potrebbe aiutare a capire se ci sono situazioni particolari che scatenano l’ansia.
Cosa fai quando senti arrivare questa sensazione? Capire come reagisci potrebbe essere utile per trovare delle alternative che ti facciano sentire più in controllo.
Ti lascio alcuni consigli pratici per iniziare a gestire meglio questa situazione.
Prova con la respirazione profonda: quando senti arrivare l'ansia o la sensazione di svenimento, prova a concentrarti sulla tua respirazione. Inspira lentamente per 4 secondi, trattieni per 4, e poi espira lentamente per 6 secondi. Questo può aiutarti a calmare il sistema nervoso.
Puoi provare anche a focalizzarti sul presente: quando la paura prende il sopravvento, prova a concentrarti su qualcosa di concreto intorno a te. Osserva un oggetto, ascolta i rumori intorno a te, o fai caso a come ti senti fisicamente (i piedi a terra, il contatto delle mani). Questo ti aiuta a riportare la mente al presente e a distrarti dalle sensazioni di panico.
Ricorda che non sei sola in questo percorso e che ci sono strategie che possono aiutarti a ridurre questa schiavitù dalla paura. Se continui a sentire che questa situazione è troppo pesante da gestire, possiamo approfondire il lavoro su tecniche più specifiche per l'ansia e gli attacchi di panico e insieme possiamo lavorare per rompere questo ciclo e aiutarti a tornare a una vita più serena.
Un caro saluto, dott.ssa Carlotta Soldan
Buongiorno, mi sembra che ormai si sia instaurato una specie di circuito dell'ansia dove tutto ciò che accade finisce per alimentarla. Attacchi di panico, stati ansiosi intensi, stress costante, sono tutte circostanze mentali che possono generare sintomi fisici di varia natura che possono colpire i più disparati sistemi e apparati (es. gastro-intestinale; muscolo-scheletrico; cardio-circolatorio; neurologico).
È ovvio che di base occorra accertarsi che non vi sia nulla di organico. Una volta però che risulti pressoché improbabile che sia una causa organica, c'è da interrogarsi e prendersi cura di questa ansia.
Mi sembra che l'interrogarsi lei lo stia già facendo e forse anche da tempo. Provi a trovare la spinta per contattare uno psicologo (se non l'ha già fatto), così da poter avere un aiuto nel gestire questo turbinio emotivo e queste preoccupazioni così pervasive. Aldilà del senso di svenimento, che è un sintomo nuovo, è da ben più tempo che soffre di ansia e attacchi di panico: sta dicendo a se stessa in tutti i modi che qualcosa non va. Si dia ascolto, ha diritto a stare meglio.
Un saluto
Dr. Luca Bacchiega
È ovvio che di base occorra accertarsi che non vi sia nulla di organico. Una volta però che risulti pressoché improbabile che sia una causa organica, c'è da interrogarsi e prendersi cura di questa ansia.
Mi sembra che l'interrogarsi lei lo stia già facendo e forse anche da tempo. Provi a trovare la spinta per contattare uno psicologo (se non l'ha già fatto), così da poter avere un aiuto nel gestire questo turbinio emotivo e queste preoccupazioni così pervasive. Aldilà del senso di svenimento, che è un sintomo nuovo, è da ben più tempo che soffre di ansia e attacchi di panico: sta dicendo a se stessa in tutti i modi che qualcosa non va. Si dia ascolto, ha diritto a stare meglio.
Un saluto
Dr. Luca Bacchiega
Cara utente, si sente chiara e forte la sua tensione (ansia, paura, stress) relativa ai sintomi fisici che racconta e ai pensieri che arrivano alla sua mente. Ci sono diverse strade da poter percorrere per stare meglio, bisogna trovare quella giusta per lei.
Iniziare un percorso psicologico, come già le è stato suggerito, potrebbe già essere una scelta che le porterà giovamento.
Si dia la possibilità di condividere questa sua tensione con un professionista, così da dare uno spazio sufficientemente adeguato alla sua storia.
Saluti Dott.ssa Di Mari Nicolina
Iniziare un percorso psicologico, come già le è stato suggerito, potrebbe già essere una scelta che le porterà giovamento.
Si dia la possibilità di condividere questa sua tensione con un professionista, così da dare uno spazio sufficientemente adeguato alla sua storia.
Saluti Dott.ssa Di Mari Nicolina
Gentile utente, la sintomatologia che lei descrive sembra essere ascrivibile ad una sintomatologia ansiosa, come già diagnosticato dai colleghi in PS. La cosa migliore che può fare per se stessa in questo momento è affidarsi ad un professionista che la possa accompagnare nel processo di comprensione dell'origine del suo sintomo, e che la possa aiutare a comprendere tutti i vissuti a esso correlati. Inoltre l'ansia se adeguatamente trattata può avere risoluzione in un tempo relativamente breve. Rimango a sua disposizione Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buongiorno,
mi spiace per la situazione che sta vivendo da molto tempo ormai.
Credo proprio che lei sia stanca/stanco e ha necessità di affidarsi ad un professionista perchè anche il suo corpo glielo sta chiedendo con i segni di malesseri fisici che riporta.
Se vuole sono disponibile anche da remoto.
Cordiali saluti
Dott.ssa. Grazia Chianetta
mi spiace per la situazione che sta vivendo da molto tempo ormai.
Credo proprio che lei sia stanca/stanco e ha necessità di affidarsi ad un professionista perchè anche il suo corpo glielo sta chiedendo con i segni di malesseri fisici che riporta.
Se vuole sono disponibile anche da remoto.
Cordiali saluti
Dott.ssa. Grazia Chianetta
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