Buon giorno. Scrivo perché vorrei capire. Mi sento incerta, su delle cose stupide, tipo mi chiedo pi

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Buon giorno. Scrivo perché vorrei capire. Mi sento incerta, su delle cose stupide, tipo mi chiedo più volte se quel tal colore mi piace oppure no, a volte riesco a dare una risposta ma mi sento insicura su quella risposta, cioè non la sento sicura.. Non sono sicura se mi piace oppure no quell'oggetto, quel paesaggio ecc. Poi a volte mi capita che alcune cose mi piacciano per il fatto che mi piacciono altre cose, cioè che una cosa mi piace ma perché in realtà mi "ricorda" un'altra cosa e quindi in realtà mi piace quella cosa che mi "ricordo". E questo fatto mi fa star male perché vorrei quell'oggetto, quella cosa mi piacesse veramente per quello che è. Per non parlare del fatto che non faccio una bella vita, non riesco a trovare un compagno, infatti non ne ho mai avuti per il semplice fatto che oggigiorno tanti sono dei bugiardi, poi tanti non sono tanto interessati a me ecc. Non ho nemmeno amici perché all'epoca ero timida, oggi invece parlo e posso vedere e conoscere le persone e di conseguenza rimango chiusa in casa, non esco,se non per visite o altre cose, gran poco insomma, perché anche lì si fatica a trovare persone per bene. Anche se avessi la patente non so se riuscirei ad andare in giro da sola. Riesco qualche volta ma proprio qualche ad uscire con mia madre tipo al mare ma lei mi sembra forse più interessata a fare pulizie in casa che né andare in giro, dunque anche con mia madre non riesco ad uscire. Tra l'altro per quanto riguardano i miei problemi di ansia, tra cui anche ansia ad andare lontano da casa, infatti non riesco a fare più di tot chilometri e/o ore, mia madre non vuole che io vada da uno psicologo, se glielo chiedo lei si irrita, forse non si rende conto che potrebbe essermi di aiuto. Avevo provato ad andare da uno psicologo ma non è riuscita la terapia, non so perché, ho anche provato a prendere per un periodo dei farmaci apposta prescritti da uno psichiatra ma niente, non vedevo benefici. Non so neanche se i miei problemi si possono risolvere. Non ci sto bene con me stessa, vorrei avere la vita degli altri, per me è difficile anche comprare una maglietta perché poi sono là che mi chiedo se mi piace veramente o no, certo è vero che forse a volte sono un po' troppo veloce nel senso che compro una cosa senza tanto pensarci però poi mi vengono i dubbi se mi piace oppure no. Per non parlare che ho avuto giorni in cui mi chiedevo sempre e "analizzavo" se c'è qualcosa, qualche metodo per non sentire i dolori psicologici, dell'anima.. Perché io voglio che ci sia una certezza che qualcosa almeno mi liberi dai dolori, anche perché non so se la mia vita possa cambiare.. Dovrei andare da uno psicologo lo so, se potevate intanto dirmi a cosa potrebbe essere dovuta questa mia incertezza? E cosa dovrei fare, cioè dovrei continuare a fare acquisti, anche se poi mi vengono i dubbi se una cosa mi piace veramente oppure no? Andare lo stesso in luoghi anche se non sono sicura al 100% che mi piacciano?
Salve, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso e comprendo quanto possa essere difficile per lei convivere con questa situazione riportata.
Sarebbe opportuno approfondire cause origini e fattori di mantenimento dei sintomi che descrive, probabilmente lei non riesce più a permettersi di effettuare una scelta in base a ciò che desidera ma ha l'esigenza di fare la cosa giusta ma siccome la vita è piena di incertezze lei non riesce più a tollerare l'incertezza.
Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta possa aiutarla ad identificare pensieri rigidi e disfunzionali che impediscono il cambiamento desiderato e mantengono la sofferenza in atto.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso alla genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

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Salve, è importante capire da cosa nasce questa incertezza, i motivi posso essere molti, ad esempio avere poca autostima di se.
Le consiglio di effettuare dei colloqui psicologici per avere il quadro più chiaro e trovare delle strategie per affrontare la situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Proietti
Salve ogni persona matura preferenze ed interessi secondo le proprie esperienze, i propri bisogni e valori. Non sempre tuttavia la persona riesce ad entrare in contatto con questa parte di sé. Sarebbe utile un percorso psicologico per capire cosa la ostacola così da individuare l'origine di questi dubbi che la bloccano in una situazione che le causa disagio e trovare nuove modalità per affrontare i suoi timori. In questo caso ritengo potrebbe esserle d'aiuto un percorso con l'approccio ACT
Gentile utente, e se fa una scelta qual è il problema? Potrebbe sbagliare. E mi fermo qui.
Noto la sua voglia di avere frequentazioni, ma non riesce a trovare un compagno, non ha mai avuto uno e TUTTI sono bugiardi e non sono tanto interessati. La mamma non vuole che consulti uno psicologo. Non è chiara la sua età come l'identificazione dei suoi bisogni e delle sue scelte. Il Sè con il tempo "matura", si individualizza e si separa dalle figure genitoriali. Indagherei sull'aspetto personologico. Resto disponibile.
saluti Dott.ssa Silvana Zito
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Gentile utente di mio dottore,

le manifestazioni ed il disagio di cui parla pare esser espressione di un disturbo d'ansia.
In genere per i disturbi d'ansia è fondamentale un approccio di tipo integrato. La farmacoterapia, e la psicoterapia devono camminare di pari passo. Entrambe le cose, possono nel tempo migliorare la qualità della vita del paziente. La chiave del cambiamento sta tutta li. Consulti quanto prima uno psicoterapeuta, ed inizi un percorso di psicoterapia, al fine di poter guardare ad un benessere più a lungo termine. Per quanto concerne i farmaci la invito a consultare uno psichiatra, figura che sulla base della sintomatologia descritta potrà somministrarle adeguato piano terapeutico; non sospenda i farmaci in autonomia. Sino a che non avrà acquisito degli strumenti con cui uscirne il farmaco in un primo momento le consentirebbe di tenere a bada i sintomi ad oggi presenti in maniera così forte ed acuta.

Cordiali saluti.
Dott Diego Ferrara
Salve, la domanda è piuttosto infdefinita e sottende una generale incertezza e sfiducia verso tutto quello che la circonda. Siccome non può essere tutto sbagliato deve partire da lei imparare ad ascoltarsi e capirsi meglio. Cosa vuol dire che tutti gli uomini sono sbagliati, sembra la classica frase generalista buttata lì e che non vuol dire niente. Dice che non ha la patente (avendone l'età giusta suppongo) come mai? Traspare una scarsa indipendenza, non deve essere sua madre a capire se ha bisogno dello psicologo, dovrebbe poterci andare invece per poter lavorare sulle sue paure e difficoltà.
Gentile utente,
spesso gli psicofarmaci richiedono un po' di tempo in termini di efficacia.
Le sue sono questioni importanti che ritengo possano essere affrontate fruttuosamente all'interno di un percorso terapeutico.
Cordialmente, EP
Buonasera, grazie per la sua condivisione.
La sua incertezza e la sua ansia sono i segnali che le consentiranno di cambiare in meglio la sua vita, ma non cerchi di fare tutto da sola. Sarebbe un peccato perdere quella parte di lei che ancora nutre fiducia negli altri, e nel poter essere aiutata. un approccio integrato (psicoterapia e farmacoterapia) potrebbe davvero aiutarla. un caro saluto.
Buonasera, la ringrazio della domanda e della sua sincerità nell'esporre la difficile situazione che sta vivendo. Trovare le parole giuste per descrivere una sofferenza dell'anima non è facile. Gli esempi che ci ha illustrato lasciano intendere che, alla base della sua incertezza, ci sia una domanda fondamentale: chi sono io? E' una domanda che tutti ci poniamo, consapevolmente o meno. Il chiedersi se qualcosa le piace oppure no è come interrogarsi e voler conoscere il suo vero Sè che, forse, non ha avuto la possibilità di emergere in questi anni. Per avere un punto da cui partire, potrebbe essere utile sostituire la domanda "mi piace veramente questa cosa?" , con "che voto do da 1 a 10?". Tra il mi piace e il non mi piace ci sono tante zone di grigi e forse proprio là che potrebbe trovare delle risposte.
Le auguro di continuare la sua ricerca.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento resto a sua disposizione anche online.
Cordialmente,
dott.ssa Notaro
La sua domanda rispetto all'origine dell'incertezza mi sembra centrale ma non può trovare una risposta esaustiva senza una conoscenza più approfondita di lei né in uno spazio così sintetico.
Un altro tema che dovrebbe approfondire è quest'aspettativa che l'altro che potrebbe incontrare sia molto probabilmente un bugiardo in quanto rappresenta un ostacolo rispetto al suo desiderio di trovare un compagno.
Come ha scritto lei dovrebbe riprendere una terapia, questo anche se la precedente "non è riuscita" anche per poter capire come mai ciò sia avvenuto.
L'appoggio di sua madre potrebbe farla sentire più sicura nel prendere questa decisione ciò non di meno sembra la decisione migliore per lei in questo momento.
Cordiali Saluti
Buongiorno, grazie per aver condiviso con noi i suoi vissuti. Sembra che lei abbia bisogno di imparare a conoscersi di più, capire chi è lei e quali sono i suoi desideri. L'unico modo per farlo è in un percorso psicoterapeutico in modo che possa essere incoraggiata a scoprire di più se stessa. Resto a disposizione, un caro saluto
Salve, lei ha esposto molti disagi ed è impossibile darle una risposta seria. In via del tutto generale senza nessuna pretesa diagnostica, appaiono sintomi legati al disturbo d'ansia e una bassa autostima . Si percepisce anche la volontà di un isolamento sociale che non può essere la giusta strada per nessuno e ancor di più per una ragazza giovane. Per questi motivi le consiglio vivamente di interpellare uno psicologo per analizzare con cura e nel dettaglio ciò che sta vivendo e la resistenza di sua madre deve essere scalfita coinvolgendola nell'incontro in modo tale comprenda la situazione che sta vivendo. Non faccia passare molto evitando così la sedimentazione di comportamenti e risposte sbagliate al suo problema che la isoleranno ancor di più. Cordiali saluti. Professor Antonio Popolizio
Buongiorno, sicuramente una psicoterapia potrebbe aiutarla a trovare le risposte che cerca. Non è sforzandosi o con la forza di volontà che si riescono a risolvere le difficoltà. A volte ci si riesce ma spesso il rischio è tanta fatica e frustrazione. L'ansia, le difficoltà di cui parla e le sue insicurezze potrebbero avere un'origine antica. Non è il motivo in sé che può aiutarla ma la ricostruzione di un punto di riferimento interno che la sorregga nel mondo. Provi nel servizio pubblico, non scrive quanto anni ha ma se è maggiorenne può rivolgersi al servizio senza bisogno di firme da parte dei suoi genitori.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera, grazie per avere condiviso un mondo così intimo. Sembrerebbe, da quello che descrive, che lei non abbia mai avuto la possibilità, nella sua crescita, di fare delle scelte e che qualcun altro le abbia fatte per lei. Da qui anche la necessità di chiedere il "permesso" a sua madre per fare una terapia, o la difficoltà ad allontanarsi da casa. Sarebbe molto utile per lei consultare uno psicoterapeuta, fornendogli anche il referto della visita psichiatrica con i relativi farmaci, in modo da trovare insieme il percorso più affine a lei. Grazie, Angela Merella
Mi sembra che la cosa più importante per lei in questo momento sia riprendere una terapia che possa aiutarla a gestire tutte queste ansie: toccherà far irritare sua madre, anche se a fin di bene. Riguardo la domanda esplicita che ha posto, gliela rigiro in questo modo: come può sapere se una cosa le piace davvero se non la sperimenta?
Cara ragazza? giovane donna? Lei chiede una consulenza assai difficile perchè non fornisce molti elementi per comprendere, a cominciare dalla sua età e dal suo ambiente di vita. Il suo modo di esporre il problema gira attorno al tema dell'incertezza e del piacere, del desiderio direi. Non sa se desidera e cosa desideri. Spero che il dubbio e la difficoltà di muoversi non le impediscano anche di lavorare/studiare ma forse sarà proprio così. Per affrontare le cose grandi si inizia da quelle piccole, a portata di mano, vicine. Si comincia nel suo caso dalla propria via, dove abita, dove si muove, dalle persone extra-familiari che ha conosciuto, compagne/i di scuola? vicini alla sua famiglia. Allora magari la domanda che lei fa si potrebbe spostare dalle "cose" (la maglietta se le piace o no, o che acquista pentendosi) alle persone che vorrebbe frequentare ma teme di essere fregata (come mai? cos'è già successo?)... Magari i suoi pensieri potrebbero uscire dal cortocircuito di cui parla.
Buongiorno, mi dispiace per la sua situazione.di eterna insicurezza e dolore.psicologico.
Dal.suo messaggio si capisce la.sua ansia, il suo continuo rimuginare sulle scelte.fatte....
Chiede se sia opportuno l'aiuto di uno psicologo, non posso che dirle di sì, avrebbe senso cercare di sbloccare la sua vita, di liberarsi da tutti questi pensieri.
Spero riesca a trovare un professionista che possa aiutarla a vivere bene la sua vita

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