Buon giorno, scrivo per avere delle rassicurazioni. Ormai ho preso consapevolezza di essere un sogge
2
risposte
Buon giorno, scrivo per avere delle rassicurazioni. Ormai ho preso consapevolezza di essere un soggetto predisposto alla formazione di calcoli renali, avendo anche una familiarità con mia sorella e mia cugina che tendono a formare cristalli di acido urico e fosfato di calcio. Il mio primo episodio di calcolosi renale lo ebbi 9 anni fa ma con sintomi completamente diversi. Mentre recentemente ho avvertito la comparsa di tutti i sintomi tipici , ovvero dolore micidiale al fianco destro, dolore al basso addome, inguinale, testicolare...la prima volta nulla di tutto ciò, solo bruciore alla minzione prima di espellerlo e ematuria. Come 9 anni fa, anche questa volta al passaggio del calcolo è subentrata infezione solo nel liquido seminale da escherichia coli (500000 ufc) che sto trattando con levofloxacina sotto indicazione del mio urologo che ha preso visione dell'antibiogramma. Purtroppo i miei calcoli hanno la tendenza a sfaldarsi una volta scesi nel tratto terminale dell'uretere e in vescica e ciò rende la loro analisi difficoltosa. Ho provato a contattare un centro nella mia zona per effettuare l'analisi ma avendo conservato solo un granellino di poco meno di 1mm mi hanno detto che è insufficiente ma visto la tendenza a sfaldarsi e l'assenza di cono d'ombra all'esame ecografico mi è stato riferito che molto probabilmente si tratta di cristalli di acido urico e mi è stato consigliato l'esame dell'uricemia per studiare le cause metaboliche. Avendo fatto Tac addome completo ed ecografia, mi risultano 3 calcoli tutti di 4 e 3 mm, di cui 2 al calice medio del rene destro e uno che sta scendendo dal bacinetto renale del rene sinistro. Ho chiesto più pareri da più urologi per le vie di estrazione dei calcoli e tutti erano concordi nel fatto che per calcoli di 4 e 3 mm la via da adottare, in assenza di idronefrosi, è la via espulsiva. Ora lungi da me contestare tale scelta, ma poiché il precedente calcolo c'ho impiegato 2 mesi prima di espellerlo sottoforma di renella, mettendo fortemente a dura prova le mie forze fisiche, solo l'idea di passare nuovamente quei dolori micidiali mi spaventa molto.
Il fatto che lei produca calcoli in continuazione ha una evidente ragione o nel malfunzionamento renale per gli equilibri di secrezione/riassorbimento o in uno squilibrio metabolcio-nutrizinale-ossidativo o in un difetto di deflusso urinario lungo la via pielo-ureterale. Nulla vieta che siano in gioco anche tutti e tre i fattori o due di essi. Certo è che vanno attentamente valutati con i dovuti esami. Poi non ha senso aspettare l'autoespulsione che rischia di produrre non pochi danni magari irreparabili. Fatti i dovuti esami citati (magari anche la urotac contrastografica che non riporta e quindi è presumibile non abbia fatto) la via urinaria andrà pulita anche solo per via endoscopica e va impostata la adeguata terapia di riequilibrio metabolico-ossidativo-nutrizionale o di recupero della funzione renale ove gli esami ne dimostrino la necessità. Ovvio che il tutto debba essere gestito come si deve da un urologo in associazione con un internista che dialoghino tra loro.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Semplicemente le consiglierei di incrementare la diuresi e per quanto riguarda quello che le è stato detto dai colleghi che la hanno visitata e studiata direi che concordo con loro. Saluti
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.