Buon giorno ho una figlia di 17 anni che pesa 75 kg ed è alta 1.67, pratica basket agonistico eppure
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Buon giorno ho una figlia di 17 anni che pesa 75 kg ed è alta 1.67, pratica basket agonistico eppure non riesce a perdere peso. Gli esami ormonali e tiroide sono perfetti. Solo con dieta drastica è riuscita a perdere 9 kg ma poi subito dopo li ha recuperati (nutrizionista che dava proteine alla sera e carboidrati a pranzo). Quale può essere il motivo, quali altri esami fare? Grazie Nadia Carolfi
buonasera signora, sono specializzata in disturbi alimentari e obesità, bisognerebbe avere più informazioni e capire anche se sua figlia segue un sistema alimentare adeguato anche quando lei non la vede. se vuole mi può fornire più informazioni in privato e sarò contenta di risponderle in maniera più specifica. grazie
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Buonasera, ha mai provato a fare un controllo della curva glicemica ed insulinemica? Qualora anche tali esami fossero nella norma bisognerebbe approfondire lo stile alimentare seguito da sua figlia. Spesso si crede di mangiar bene ma si commettono in realtà “errori” che non consentono di perder peso. Resto a disposizione per ulteriori informazioni.
Salve, effettivamente, come scrive la mia collega nella risposta precedente, poter aiutare la ragazza servirebbero più informazioni. Ad esempio, essendo specializzata in patologie alimentari, quando vedo una ragazza in sovrappeso è importante sapere il suo peso alla nascita, com'è stato il suo peso nei primi anni di vita, cioè se è un obesità di sviluppo o reattiva. Si parte da lì, sia come lavoro psicologico che fisiologico. I disturbi alimentari vanno curati in modo multifattoriali, dal medico generico, con analisi approfondite per controllare la tiroide, diabete, indice glicemico ed etc, inoltre da un dietologo o nutrizionista per un piano alimentare personale da seguire accuratamente, infine dovrebbe seguire una psicoterapia per essere aiutata ad elaborare la motivazione giusta per seguire un regime alimentare e cercare di non riprendere il peso. Inoltre dovrebbe tenere un diario alimentare scrivendo giornalmente ogni cosa che si mangia, molte volte involontariamente si fanno delle trasgressioni, quindi si vanno ad accumulare delle calorie senza rendercene conto, per qualsiasi aiuto e delucidazioni mi può scrivere, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Come dico spesso ai miei pz, in quest'ambito c'è sempre un perché. A volte però identificarlo diventa complicato.
Si rivolga ad un bravo nutrizionista che possa aiutarvi ad identificare il problema in modo da porvi rimedio.
Si rivolga ad un bravo nutrizionista che possa aiutarvi ad identificare il problema in modo da porvi rimedio.
Salve . Sicuramente non sono sufficienti le notizie che da sulla dieta seguita ed in quanto tempo sua figlia ha ripreso i 9 chilogrammi persi. Credo che parlando con la diretta interessata sia più facile cercare di risolvere il problema.
Cordiali saluti Paola Ruggiero.
Cordiali saluti Paola Ruggiero.
Buongiorno Nadia,
l’obesità si può trattare con un intervento integrato della nutrizionista (per quanto riguarda il programma alimentare specifico per sua figlia) e della psicoterapeuta. Una psicoterapia può infatti aiutare la ragazza ad indagare in maniera approfondita le cause del suo sintomo e prognosticamente la giovane età è un fattore a favore di una possibile remissione sintomatica. Perciò ne parli con sua figlia e mi contatti pure senza impegno qualora volesse maggiori delucidazioni. Un cordiale saluto, dott.ssa Margherita Maggioni.
Buongiorno,
quando non si riesce a dimagrire occorre valutare anche la componente psicologica ed emotiva.
Nel senso che ci possono essere motivi psicologici per cui la ragazza non riesce a perdere peso.
I chili in più possono rappresentare una difesa per la persona o semplicemente sono il risultato di un comportamento alimentare scorretto.
Accade spesso, infatti, che mangiamo per motivi diversi dall'appetito, motivi più prettamente emotivi (per noia, ansia, insicurezza, ..).
Per questo mi sembra utile affiancare l'aiuto del nutrizionista con quello della psicologa che potrà occuparsi di far emergere gli aspetti emotivi e trovare modi diversi per esprimerli.
Per qualsiasi chiarimento resto disponibile, un caro saluto, dr Katjuscia Manganiello
quando non si riesce a dimagrire occorre valutare anche la componente psicologica ed emotiva.
Nel senso che ci possono essere motivi psicologici per cui la ragazza non riesce a perdere peso.
I chili in più possono rappresentare una difesa per la persona o semplicemente sono il risultato di un comportamento alimentare scorretto.
Accade spesso, infatti, che mangiamo per motivi diversi dall'appetito, motivi più prettamente emotivi (per noia, ansia, insicurezza, ..).
Per questo mi sembra utile affiancare l'aiuto del nutrizionista con quello della psicologa che potrà occuparsi di far emergere gli aspetti emotivi e trovare modi diversi per esprimerli.
Per qualsiasi chiarimento resto disponibile, un caro saluto, dr Katjuscia Manganiello
Buongiorno, nella mia pratica clinica con problematiche alimentari uso far fare delle visite mediche generali, tra le quali col nutrizionista esperto in disturbi del comportamento alimentare (che sia capace di muoversi con delicatezza e sensibilità) ed eventualmente un endocrinologo. Fare una corretta diagnosi differenziale è fondamentale per poi poter muoversi più liberamente nell’ambito psicologico-clinico, qualora ce ne fosse il bisogno. Cordialmente, Flavia Salierno
Bisogna verificare che la ragazza non soffra di binge eating bulimia nervosa o altri disturbi del comportamento alimentare. Che necessitano di un intervento psicoterapeutico. Non nutrizionale. La invito a consultare il nostro sito. Buona giornata
Dr Claudia Bartoccii
Dr Claudia Bartoccii
Gentilissima, come altri colleghi hanno già evidenziato le situazioni riguardanti il comportamento alimentare si possono affrontate da più punti di vista. Sarebbe utile affiancare ad un percorso con un nutrizionista anche un percorso con uno psicologo psicoterapeuta, per poter fornire il miglior supporto possibile. Vi auguro di riuscire a trovare la soluzione migliore per voi. Buona giornata, Dott.ssa Ponziani Francesca
Gentilissima mamma, le diete drastiche non sono mai un buon punto di partenza per perdere peso. C'è da considerare inoltre e lei non lo specifica, se il peso di sua figlia è costituito da grasso. Mi spiego cara mamma, noi siamo tutti strettamente legati ai numeri, ma i numeri non ci indicano la situazione. 67 kg possono essere pochi e possono essere tanti e i fattori per comprenderlo sono una buona valutazione della massa corporea di sua figlia, quanta massa grassa, quanta magra? Probabilmente il peso di sua figlia che è una sportiva è data dalla massa magra, si ricordi che i muscoli pesano. Accanto a queste indicazioni che solo una visita specialistica le può indicare si ricordi che ci possono essere anche delle motivazioni emotive, magari sua figlia vede vani i suoi sforzi perché lega il suo aspetto e il suo valore a dei numeri e questo lo possiamo scoprire esclusivamente con un colloquio psicologico che guardi a sua figlia nell'interezza e che dia a sua figlia quello spazio contenitivo che le permetta di guardarsi veramente allo specchio. Le auguro buona fortuna e mi aggiorni. Cordialità.
Salve, sono perfettamente d'accordo con la collega: l'attività agonistica di sua figlia sicuramente comporta lo sviluppo di una massa muscolare che, sulla bilancia si traduce in un peso apparentemente superiore a ciò che sua figlia si aspetterebbe.
E' importante fare una valutazione della composizione corporea , individuare l'effettiva massa grassa e poi decidere il tipo di approccio. E' consigliabile un colloquio di tipo psicologico associato all'aiuto nutrizionale....la cura del nostro essere esteriore deve sempre partire dal benessere interiore.
Se ha bisogno sono a sua disposizione. Saluti
E' importante fare una valutazione della composizione corporea , individuare l'effettiva massa grassa e poi decidere il tipo di approccio. E' consigliabile un colloquio di tipo psicologico associato all'aiuto nutrizionale....la cura del nostro essere esteriore deve sempre partire dal benessere interiore.
Se ha bisogno sono a sua disposizione. Saluti
buonasera signora, ho un master in psicobiologia del comportamento alimentare e mi occupo in modo specifico di persona affette da disturbi alimentari. Quel che le consiglio è di rivolgersi ad un nutrizionista esperto per capire le cause di questo aumento di peso. Per qualsiasi approfondimento non esiti dal contattarmi. Cordiali Saluti
Salve,brevemente le consiglierei di rivedere la dieta di sua figlia,troppo giovane per diete drastiche che potrebbero comportare la non aderenza alla terapia.Rivaluterei anche il rapporto fra massa magra e grassa,insieme a nuove analisi e imposterei un colloquio a cuore aperto per capire se ci sono problematiche psicologiche.Proprio i più giovani vanno educati al raggiungimento di uno stile di vita sano attraverso una alimentazione equilibrata.Mi consideri a sua disposizione,saluti
Le cosidette " diete" non funzionano perchè neanche scalfiscono il vero problema insito nell'asse PNEIMA ( psico-neuro-endocrino-immuno-microbioma-ambientale). Certamente bisogna conoscere questi parametri per poter stilare un cambiamento in quest'asse. Faccio consulenze anche on-line
Buongiorno Sig.ra Nadia, le consiglio innanzi tutto di far eseguire delle analisi del sangue a sua figlia per avere un quadro generale del suo stato di salute. E' in una età particolare e gli aspetti da considerare sono molteplici, inoltre sua figlia farà degli allenamenti intensi che richiedono uno studio accurato dell'apporto calorico giornaliero e quindi l' elaborazione di un piano nutrizionale che tenga conto di tutte queste variabili. Sarà opportuno valutare la composizione corporea per sapere quanto di quel peso sia riconducibile a massa magra, massa grassa e acqua. Con una visita accurata, un' anamnesi corretta e un counseling nutrizionale che chiarisca le abitudini alimentari della ragazza sono certa troverà la soluzione del problema.
Resto a sua disposizione, un saluto
Lorenza Simoncelli
Resto a sua disposizione, un saluto
Lorenza Simoncelli
Buonasera gentile utente, si rivolga ad un nutrizionista esperto in disturbi del comportamento alimentare. Cordiali Saluti
Buongiorno!
Le variazioni di peso sono sempre il risultato di uno squilibrio tra l'energia in entrata (apporto calorico) e l'energia in uscita (dispendio energetico). Perciò è possibile non riuscire a perdere peso anche a fronte di un dispendio energetico elevato, come quello che caratterizza uno sport di tipo agonistico, se l'apporto energetico compensa il dispendio.
C'è un altro fattore da considerare:
dal momento che pratica sport a livello agonistico, sua figlia avrà una composizione corporea diversa di una qualsiasi altra ragazza della sua età con la stessa altezza e peso. È proprio a partire dalla valutazione della composizione corporea che un professionista della nutrizione dovrebbe valutare se sia il caso di intraprendere un percorso di perdita di peso (potrebbe non essere necessario) e quale debba essere l'entità della perdita di peso. L' obiettivo di una perdita di peso sana dovrebbe essere quello di preservare la massa muscolare, e questo può essere effettuato solo con una dieta lievemente ipocalorica elaborata da un professionista della nutrizione.
Le auguro una buona giornata!
Le variazioni di peso sono sempre il risultato di uno squilibrio tra l'energia in entrata (apporto calorico) e l'energia in uscita (dispendio energetico). Perciò è possibile non riuscire a perdere peso anche a fronte di un dispendio energetico elevato, come quello che caratterizza uno sport di tipo agonistico, se l'apporto energetico compensa il dispendio.
C'è un altro fattore da considerare:
dal momento che pratica sport a livello agonistico, sua figlia avrà una composizione corporea diversa di una qualsiasi altra ragazza della sua età con la stessa altezza e peso. È proprio a partire dalla valutazione della composizione corporea che un professionista della nutrizione dovrebbe valutare se sia il caso di intraprendere un percorso di perdita di peso (potrebbe non essere necessario) e quale debba essere l'entità della perdita di peso. L' obiettivo di una perdita di peso sana dovrebbe essere quello di preservare la massa muscolare, e questo può essere effettuato solo con una dieta lievemente ipocalorica elaborata da un professionista della nutrizione.
Le auguro una buona giornata!
Buongiorno,
Personalmente eviterei di togliere i carboidrati a cena, soprattutto ad un'adolescente. Le consiglio di contattare uno specialista in alimentazione che possa capire le esigenze di sua figlia e aiutarla a raggiungere i suoi obiettivi anche tramite una corretta educazione alimentare. Da evitare ASSOLUTAMENTE diete troppo drastiche in ragazze adolescenti.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Rebecca Regnoli
Personalmente eviterei di togliere i carboidrati a cena, soprattutto ad un'adolescente. Le consiglio di contattare uno specialista in alimentazione che possa capire le esigenze di sua figlia e aiutarla a raggiungere i suoi obiettivi anche tramite una corretta educazione alimentare. Da evitare ASSOLUTAMENTE diete troppo drastiche in ragazze adolescenti.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordialmente,
Dott.ssa Rebecca Regnoli
Nel vostro caso bisognerebbe valutare anche l'andamento del ciclo mestruale
Se questo non è costante allora vi sono della alterazioni ormonali
Io faccio prendere la temperatura a livello salivare per verificare proprio se vi sono delle alterazioni ormonali
saluti
Se questo non è costante allora vi sono della alterazioni ormonali
Io faccio prendere la temperatura a livello salivare per verificare proprio se vi sono delle alterazioni ormonali
saluti
Signora, al posto di continuare a fare esami si accerti che ciò che mangia sua figlia sia sano e ben bilanciato, se con una dieta ipocalorica del nutrizionista aveva perso 9 kg significa che è un soggetto che si sa impegnare e ottenere i risultati. Indaghi invece come ha recuperato il peso perso, che alimenti ha reintrodotto? In che quantità?
Fatto ciò si rivolga ad un nutrizionista della sua città per poter avere un piano personalizzato.
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Buonasera, le informazioni sono un po' scarse difficile individuare il problema con così pochi dati. Prima di tutto, vista l'attività fisica svolta sarebbe importante associare a peso, altezza ed età come minimo una bioimpedenziometria analisi utile a valutare le masse corporee (all'inizio e nel corso del tempo), poi bisognerebbe capire cosa fa la ragazza da un punto di vista alimentare dire che mangia bene è riduttivo cosa vuol dire? potrei mangiare tutto bio, a chilometro zero e di stagione, ma se l'alimentazione giornaliera è sbilanciata mangio male indipendentemente dall'ottima qualità dei prodotti! Inoltre, le diete restrittive e sbilanciate non sono mai un ottima scelta a maggior ragione se pratico tanto sport, possono determinare nel lungo periodo problemi alla tiroide e rallentare il metabolismo inficiando il calo ponderale. Detto questo potrebbe essere utile una curva glicemica per valutare l'andamento di glicemia ed insulina oppure delle analisi ormonali... Generalmente io consiglio di iniziare a seguire un piano alimentare personalizzato stilato appositamente per la persona che ho davanti se poi non si ottengono risultati soddisfacenti si indaga il perchè, cercando di capire se il problema è comportamentale o medico e a quel punto si valuterà lo specialista da contattare, psicologo se disturbo del comportamento alimentare (DCA) o medico per indagine analitica specifica e dettagliata. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti o visita. Cordialmente
Praticando sport in maniera costante non escludo che possa avere una buona massa muscolare .
Se con un regino ipocalorico ha perso peso , probabilmente l alimentazione di sua figlia è troppo calorica.
Più che una dieta restrittiva proverei con un regime alimentare più adatto alle sue esigenze e che in maniera graduale senza troppe privazione le faccia perdere peso
saluti
Se con un regino ipocalorico ha perso peso , probabilmente l alimentazione di sua figlia è troppo calorica.
Più che una dieta restrittiva proverei con un regime alimentare più adatto alle sue esigenze e che in maniera graduale senza troppe privazione le faccia perdere peso
saluti
salve, dall'indice di massa corporea si evince che sua figlia non è in stato di obesità ma al più un lieve sovrappeso; per essere in obesità dovrebbe pesare minimo 84 kg.
Perdendo 9 kg non significa che lei sia in normopeso, perché il totale sulla bilancia è formato da molteplici fattori, acqua, muscolo, tra i tanti!
Fermo restando ciò, il peso di sua figlia facendo sport a livello agonistico (ciò prevede allenamento intensivo, gare ecc.) con grande possibilità è composto prevalentemente da massa muscolare. Le diete drastiche potrebbero non funzionare perché potrebbero diminuire la massa muscolare che invece il corpo riforma appena mangia normalmente, o far diminuire troppo il grasso sotto il livello soglia, per cui si riforma sempre perchè il corpo ne ha necessità per far svolgere le sue funzioni a pieno. Inoltre ci tengo a sottolineare che una parte di grasso deve essere mantenuto perché, come detto prima, serve al corpo per svolgere tutte le sue funzioni una tra tante il ciclo mestruale che se si dimagrisce sotto la soglia di grasso tollerata il corpo blocca. Per cui le consiglio semplicemente di far fare una Bia in modo da vedere grasso, massa ecc e solo se è il caso allora cominciare una dieta che non sia drastica ma conforme alle sue esigenze.
Spero di esserle stata utile per qualsiasi altra informazione resto a disposizione.
Papa Valeria
biologa Nutrizionista
Perdendo 9 kg non significa che lei sia in normopeso, perché il totale sulla bilancia è formato da molteplici fattori, acqua, muscolo, tra i tanti!
Fermo restando ciò, il peso di sua figlia facendo sport a livello agonistico (ciò prevede allenamento intensivo, gare ecc.) con grande possibilità è composto prevalentemente da massa muscolare. Le diete drastiche potrebbero non funzionare perché potrebbero diminuire la massa muscolare che invece il corpo riforma appena mangia normalmente, o far diminuire troppo il grasso sotto il livello soglia, per cui si riforma sempre perchè il corpo ne ha necessità per far svolgere le sue funzioni a pieno. Inoltre ci tengo a sottolineare che una parte di grasso deve essere mantenuto perché, come detto prima, serve al corpo per svolgere tutte le sue funzioni una tra tante il ciclo mestruale che se si dimagrisce sotto la soglia di grasso tollerata il corpo blocca. Per cui le consiglio semplicemente di far fare una Bia in modo da vedere grasso, massa ecc e solo se è il caso allora cominciare una dieta che non sia drastica ma conforme alle sue esigenze.
Spero di esserle stata utile per qualsiasi altra informazione resto a disposizione.
Papa Valeria
biologa Nutrizionista
Buonasera, credo che bisognerebbe fare una valutazione molto più approfondita di tutta la situazione riguardante sua figlia affidandosi ad un professionista della nutrizione (che possa fare una valutazione dello stato nutrizionale della ragazzo e lo studio della composizione corporea in modo che capire le sue reali necessità) che eventualmente collabori anche con uno psicologo che possano valutare insieme il quadro generale.
saluti
saluti
Buongiorno, a volte le diete troppo drastiche non sono la soluzione, soprattutto per una ragazza giovane che pratica sport a livello agonistico. Il deficit calorico prolungato viene inteso dal nostro organismo come un fattore di stress.
Se volesse altre informazioni mi tengo a disposizione, buona giornata.
Se volesse altre informazioni mi tengo a disposizione, buona giornata.
Buongiorno, purtroppo le informazioni fornite sono incomplete e sarebbe necessario parlare con la ragazza per verificare effettivamente le sue abitudini alimentari. Potrebbe essere utile affiancare al percorso nutrizionale anche un percorso psicoterapeutico per ottenere i migliori risultati.
buonasera
in quanto tempo ha perso 9 kg?
quanti ne ha ripresi?
segue un regime alimentare adatto alle sue condizioni fisiologiche e legate allo sport praticato?
ha fatto una bia per vedere la sua composizione corporea ?
resto a disposizione per eventuali dubbi
in quanto tempo ha perso 9 kg?
quanti ne ha ripresi?
segue un regime alimentare adatto alle sue condizioni fisiologiche e legate allo sport praticato?
ha fatto una bia per vedere la sua composizione corporea ?
resto a disposizione per eventuali dubbi
Buona domenica. In quanto tempo ha perso questo peso? Perdere peso assai velocemente determina una ripresa allo stesso modo piu facile. Inoltre quanti zuccheri assume attualmente? E fibre? Dovremmo approfondire attraverso un percorso insieme. Per qualsiasi cosa puo' contattarmi.
Buongiorno
Sarebbe interessante approfondire il piano che ha seguito per la perdita di peso (la descrizione proteine a cena e carboidrati a pranzo è molto generica). Vedendo il background della ragazza ovvero che è una sportiva anche a livello agonistico magari una analisi della composizione corporea ci potrebbe chiarire questo sovrappeso. Per il discorso citato da moltissimi colleghi ovvero quelli dei disturbi del comportamento alimentare anche questo potrebbe essere approfondito da specialista.
Per qualsiasi altra informazione non esiti a contattarmi
Buona giornata
Gianluca Gigli
Sarebbe interessante approfondire il piano che ha seguito per la perdita di peso (la descrizione proteine a cena e carboidrati a pranzo è molto generica). Vedendo il background della ragazza ovvero che è una sportiva anche a livello agonistico magari una analisi della composizione corporea ci potrebbe chiarire questo sovrappeso. Per il discorso citato da moltissimi colleghi ovvero quelli dei disturbi del comportamento alimentare anche questo potrebbe essere approfondito da specialista.
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Buona giornata
Gianluca Gigli
Salve, ha mai pensato di effettuare una bioimpedenziometria per analizzare l'effettiva composizione corporea di sua figlia?
Il numero sulla bilancia, non è indicativo circa l'effettiva percentuale di massa grassa, magra, acqua extra ed intracellulare ed altri valori che, invece, vengono rilevati con la bioimpedenziometria.
Inoltre, le diete "drastiche" sono altamente deleterie e possono dare risultati illusori che verranno recuperati alla velocità della luce!
Se sua figlia pratica uno sport a livello agonistico, deve essere preso in considerazione all'interno del piano nutrizionale, per recuperare le energie perse e mantenere la massa muscolare.
Inoltre il piano stesso deve garantire, prima ancora dell'obiettivo fisico, il benessere di sua figlia!
A volte si dimentica che anche in condizioni di deficit calorico, in un contesto di dieta ipocalorica, non bisogna mai scendere al di sotto del metabolismo basale, perché può verificarsi sì un'iniziale perdita di peso,ma subito dopo uno stallo, poiché l'organismo entra in una fase di "allarme" e cerca di preservarsi con le poche energie introdotte!
Facendo un esempio più pratico, è come voler mettere in moto a tutti i costi, una macchina, ma senza carburante!
In ogni caso, per maggiori info ed un consulto, non esiti a contattarmi.
Buona giornata
Dott.ssa Sara Di Rienzo
Il numero sulla bilancia, non è indicativo circa l'effettiva percentuale di massa grassa, magra, acqua extra ed intracellulare ed altri valori che, invece, vengono rilevati con la bioimpedenziometria.
Inoltre, le diete "drastiche" sono altamente deleterie e possono dare risultati illusori che verranno recuperati alla velocità della luce!
Se sua figlia pratica uno sport a livello agonistico, deve essere preso in considerazione all'interno del piano nutrizionale, per recuperare le energie perse e mantenere la massa muscolare.
Inoltre il piano stesso deve garantire, prima ancora dell'obiettivo fisico, il benessere di sua figlia!
A volte si dimentica che anche in condizioni di deficit calorico, in un contesto di dieta ipocalorica, non bisogna mai scendere al di sotto del metabolismo basale, perché può verificarsi sì un'iniziale perdita di peso,ma subito dopo uno stallo, poiché l'organismo entra in una fase di "allarme" e cerca di preservarsi con le poche energie introdotte!
Facendo un esempio più pratico, è come voler mettere in moto a tutti i costi, una macchina, ma senza carburante!
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Buona giornata
Dott.ssa Sara Di Rienzo
Buongiorno, il consiglio è quello di rivolgersi nuovamente ad un dietista/nutrizionista, in modo da approfondire il caso. Non sempre le diete drastiche sono la soluzione, in particolare a quest'età.
Cordiali saluti.
Dott. Federico Cirasino
Cordiali saluti.
Dott. Federico Cirasino
Salve Nadia, le parlo da Nutrizionista Sportivo e preparatore atletico di ragazzi agonisti. La dieta è la parte fondamentale, ma qui non si tratta di perdere del peso, ma più che altro di capire che tipologia di peso è presente, in quali percentuali, e in che conformazione. Le diete dissociate negli sportivi sono abbastanza se non molto, obsolete: una persona che svolge sport regolarmente con fini atletici/agonisitici ha bisogno di un rapporto completo di ogni nutriente finalizzato alla prestazione/giornata o tipo di stile di vita. Le consiglio di valutare non tanto ulteriori analisi, quanto un nutrizionista abile e competente nel mettere insieme la parte alimentare in funzione della parte sportiva. Il calo di peso o ponderale sarà un piacevole effetto collaterale. Rimango a sua disposizione
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Buongiorno, concordo con gli altri colleghi, le informazioni non sono purtroppo sufficienti. Sua figlia non solo è un'adolescente, ma anche un'atleta agonista. Sia la sua età che la sua condizione sono da trattare con delicatezza. Le consiglio di rivolgersi ad un dietista o nutrizionista sportivo, professionisti in grado di fare una valutazione nutrizionale accurata dei reali fabbisogni della ragazza (la dieta dissociata nello sport, come in precedenza sottolineato da altri colleghi non è probabilmente uno dei migliori approcci, specie a 17 anni) e del suo comportamento alimentare. Soprattutto dopo aver indagato quest'ultimo, si può valutare di affrontare anche qualche colloquio psicologico.
Saluti ed in bocca al lupo. Dott.ssa Veronica Giaché
Saluti ed in bocca al lupo. Dott.ssa Veronica Giaché
Sarebbe interessante conoscere la storia della ragazza. Ha sempre avuto problemi di sovrappeso? Qual é la struttura scheletrica e muscolare? I genitori sono robusti? Il problema delle.diete drastiche é proprio quello dell'effetto rebound successivo (non solo dal punto di vista della composizione corporea,ma anche circa il comportamento alimentare che ne consegue). Suggerisco di fare una BIA, esami del sangue (insulina basale e curva insulinica, ormoni sessuali) e magari una visita ginecologica.
Buongiorno, per darle un suggerimento corretto sarebbe necessario fare una visita conoscitiva in cui si assumano i dati delle analisi ematochimiche, di valutazione degli stili di vita, di recall delle 24h e di presa visione del precedente approccio nutrizionale e le sue criticità riscontrare dal paziente all'atto pratico.
Cordialità,
Biologo Nutrizionista Dott. Loris Fornagiari
Cordialità,
Biologo Nutrizionista Dott. Loris Fornagiari
Salve,
consiglio di ascoltare il pediatra e al massimo un endocrinologo. Oltre ciò una visita nutrizionale potrebbe essere utile per valutare la situazione. saluti
dott Stefano Carrara
biologo nutrizionista e massaggi per il benessere
consiglio di ascoltare il pediatra e al massimo un endocrinologo. Oltre ciò una visita nutrizionale potrebbe essere utile per valutare la situazione. saluti
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Salve,
le informazioni riportate sono troppo generiche pertanto sarebbe necessaria una visita con uno specialista della nutrizione per definire un piano alimentare personalizzato che sia adatto a sua figlia, senza troppe restrizioni ma che tenga conto delle eventuali problematiche 'nascoste'.
Saluti
le informazioni riportate sono troppo generiche pertanto sarebbe necessaria una visita con uno specialista della nutrizione per definire un piano alimentare personalizzato che sia adatto a sua figlia, senza troppe restrizioni ma che tenga conto delle eventuali problematiche 'nascoste'.
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Buongiorno, seguo diversi sportivi e spesso capita che la percezione dello sforzo o le pressioni per la performance sportiva influiscono sulle scelte alimentari, portando molti a superare l'apporto alimentare consigliabile. Tuttavia le informazioni riportate sono piuttosto generiche quindi le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista che possa aiutare sua figlia a gestire meglio la dieta in tutte le fasi della giornata. A disposizione Dott.ssa Rossella Ratto Biologa nutrizionista
Buongiorno, la dieta drastica a 17 anni è un po' troppo "invadente". Per prima cosa quello che consiglio è una valutazione della composizione corporea della ragazza. Il basket comunque predispone ad un importante sviluppo della massa muscolare, spesso più pesante rispetto alla massa grassa. Affidarsi solo ed esclusivamente al valore di BMI non è corretto. Sulla base dei risultati dall'esame bioimpedenziometrico potrà a quel punto stabilire un piano alimentare bilanciato secondo le necessità della ragazza, prendendo in considerazione i valori di massa grassa, magra, muscolare, cellulare e metabolismo basale. Resto a disposizioni per ulteriori chiarimenti, buona giornata, Dott.ssa Elena Bernardini
Salve. Nella sua richiesta ci sono un paio di puntualizzazioni da fare, a mio parere. La prima è pensare che l'attività fisica, per quanto intensa e continua, porti a una perdita di peso in tempi brevi. La seconda è che le diete drastiche e i dimagrimenti in tempi brevi difficilmente portano a risultati definitivi o protratti nel tempo. Il mio consiglio è di bilanciare correttamente i macronutrienti e l'importo calorico adeguandolo all'attività fisica, e avere pazienza! Se il lavoro del nutrizionista è corretto, i risultati non tarderanno ad arrivare. Spero di essere stato utile
Buongiorno, probabilmente la dieta che seguiva poteva essere troppo drastica, quindi nonostante i buoni risultati in poco tempo sua figlia ha rinunciato dopo pochi mesi. L'ideale sarebbe una perdita costante ma continua, con una dieta che preveda limitazioni ma senza troppe privazioni che alla lunga possono stancare il paziente. Bisognerebbe quindi valutare il fabbisogno energetico di sua figlia, sommando anche la quantità di energia spesa per l'attività sportiva, e capire qual è il piano nutrizionale ideale per ottenere i risultati voluti. Cordiali saluti, Dott. Luca Macchi.
Buongiorno signora, considerando le poche informazioni disponibili è difficile darle una risposta esaustiva.
È probabile che sua figlia non sia effettivamente in deficit calorico e questo potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, dai più “banali”, per esempio svariati spuntini fuori pasto che annullano il deficit, ai più critici, come la presenza di disturbi dell’alimentazione.
Per comprendere il motivo del mancato dimagrimento ritengo quindi essenziale l’intervento di un nutrizionista, che possa valutare in maniera precisa i suoi introiti alimentari e il dispendio energetico ed eventualmente far emergere problematiche sottostanti.
È probabile che sua figlia non sia effettivamente in deficit calorico e questo potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, dai più “banali”, per esempio svariati spuntini fuori pasto che annullano il deficit, ai più critici, come la presenza di disturbi dell’alimentazione.
Per comprendere il motivo del mancato dimagrimento ritengo quindi essenziale l’intervento di un nutrizionista, che possa valutare in maniera precisa i suoi introiti alimentari e il dispendio energetico ed eventualmente far emergere problematiche sottostanti.
Salve. Sua figlia in base al BMI è solamente di 1 punto nel sovrappeso. Essendo un'atleta mi chiedo se è stata valutata la sua composizione corporea, cioè come questo peso è distribuito tra massa grassa, massa muscolare e acqua. Il fatto che il peso perso con dieta drastica sia stato subito ripreso, mi fa pensare che la ragazza non avesse grasso in eccesso da perdere e che abbia quindi perso liquidi e massa muscolare, provocando un abbassamento del metabolismo che poi ha portato ad un subitaneo aumento di peso appena la dieta molto rigida è stata interrotta. Le consiglio, pertanto, di far fare a sua figlia una valutazione della composizione corporea, così da avere contezza sulla reale necessità di perdere peso.
Spero di esserle stata utile.
Dott.ssa Chiara Caffarata
Spero di esserle stata utile.
Dott.ssa Chiara Caffarata
Buonasera, purtroppo è impossibile darle una mano concreta in questo modo in quanto i fattori che possono influenzare tale condizione sono numerosi.
Le consiglio di prendere appuntamento con uno specialista così da poter valutare bene la situazione e potervi essere d'aiuto.
Cordiali saluti
Le consiglio di prendere appuntamento con uno specialista così da poter valutare bene la situazione e potervi essere d'aiuto.
Cordiali saluti
Buongiorno, sarebbe opportuno approfondire le abitudini alimentari di sua figlia per fornirle eventuali accorgimenti e consigli dietetici nutrizionali finalizzati ad ottenere un calo ponderale graduale con l'obiettivo a lungo termine di mantenere i risultati ottenuti nel tempo.
Salve, come altri colleghi hanno già evidenziato le situazioni riguardanti il comportamento alimentare si possono affrontate da più punti di vista. Ti consiglio oltre ad un percorso con un nutrizionista anche un percorso con uno psicologo ed endocrinologo, per poter fornire il miglior supporto possibile.
Dott.ssa Brigida Iescone
Dott.ssa Brigida Iescone
Buongiorno
Sicuramente come primo step ci sarebbe quello di analizzare il pregresso della situazione di sua figlia. Come dice lei le diete drastiche non portano mai a risultati duraturi nel tempo ed è quindi bene analizzare insieme ad un esperto la situazione e procedere nella giusta direzione.
Resto a disposizione per essere d'aiuto
Bonola Paolo, biologo Nutrizionista
Sicuramente come primo step ci sarebbe quello di analizzare il pregresso della situazione di sua figlia. Come dice lei le diete drastiche non portano mai a risultati duraturi nel tempo ed è quindi bene analizzare insieme ad un esperto la situazione e procedere nella giusta direzione.
Resto a disposizione per essere d'aiuto
Bonola Paolo, biologo Nutrizionista
Buonasera,
Per un'adolescente di 17 anni che pratica sport, come nel caso di sua figlia, ci possono essere diverse ragioni per cui la perdita di peso risulta difficile. È importante considerare che diete drastiche, sebbene possano portare a una perdita di peso temporanea, spesso non sono sostenibili nel lungo termine ed è più difficile mantenere i risultati.
Come nutrizionista specializzata in disturbi alimentari, suggerirei innanzitutto di affrontare la questione direttamente con sua figlia, ascoltando le sue esigenze e valutando il suo stile di vita e le sue abitudini alimentari. Questo approccio può aiutare a capire meglio la situazione e a individuare eventuali comportamenti che potrebbero ostacolare il suo benessere.
Anche il sonno e lo stress possono influire.
Se non dovesse emergere un problema specifico di tipo alimentare o comportamentale, potrebbe essere utile consultare uno specialista per ulteriori esami.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore supporto.
Dott.ssa Giulia Francini
Biologa Nutrizionista
Per un'adolescente di 17 anni che pratica sport, come nel caso di sua figlia, ci possono essere diverse ragioni per cui la perdita di peso risulta difficile. È importante considerare che diete drastiche, sebbene possano portare a una perdita di peso temporanea, spesso non sono sostenibili nel lungo termine ed è più difficile mantenere i risultati.
Come nutrizionista specializzata in disturbi alimentari, suggerirei innanzitutto di affrontare la questione direttamente con sua figlia, ascoltando le sue esigenze e valutando il suo stile di vita e le sue abitudini alimentari. Questo approccio può aiutare a capire meglio la situazione e a individuare eventuali comportamenti che potrebbero ostacolare il suo benessere.
Anche il sonno e lo stress possono influire.
Se non dovesse emergere un problema specifico di tipo alimentare o comportamentale, potrebbe essere utile consultare uno specialista per ulteriori esami.
Resto a disposizione per qualsiasi ulteriore supporto.
Dott.ssa Giulia Francini
Biologa Nutrizionista
Buongiorno Nadia, le consiglio di rivolgersi ad un nutrizionista che possa correlare la dieta con l'attività sportiva che sua figlia pratica, spesso l'aumento di peso o lo stallo di peso dipendono da piccoli errori alimentari.
Inoltre le faccia fare una Bioimpedenziometria per capire se l'eccesso di peso è dipeso dalla massa grassa o dal muscolo, spesso quando si fanno sport a livello agonistico è il muscolo a crescere troppo.
resto a disposizione
Saluti, Dott.ssa Roberta Iacomino
Inoltre le faccia fare una Bioimpedenziometria per capire se l'eccesso di peso è dipeso dalla massa grassa o dal muscolo, spesso quando si fanno sport a livello agonistico è il muscolo a crescere troppo.
resto a disposizione
Saluti, Dott.ssa Roberta Iacomino
Forse le quantità sono superiori alla sua spesa energetica !
Saluti, Lucia Bondi
Saluti, Lucia Bondi
Salve, se gli esami del sangue sono tutti ok non c'è da preoccuparsi, basta semplicemente acquisire corrette abitudini alimentari che possano essere portate avanti nel tempo. Spesso diete troppo drastiche fanno perdere tanti kg rapidamente ma una volta cessate non fanno altro che far riprendere quei kg (classico effetto jo-jo). Dato che sua figlia fa anche sport è necessario che venga seguita da una persona in questo ambito, in modo da effettuare un percorso di dimagrimento senza causare cali delle performance atletiche. Per ulteriori dubbi resto a disposizione, buona giornata
Buongiorno Nadia, il fatto che sua figlia non riesca a mantenere la perdita di peso nonostante l'attività fisica intensa potrebbe essere legato a vari fattori, come uno squilibrio metabolico, abitudini alimentari non sostenibili o stress. Poiché gli esami ormonali e tiroidei sono regolari, sarebbe utile approfondire con un'analisi più completa della composizione corporea e del metabolismo basale. Inoltre, l'approccio dietetico potrebbe non essere ottimale per le sue esigenze specifiche. Le consiglio di prenotare una visita nutrizionale con me, anche online, per esaminare più da vicino il suo caso e individuare un piano alimentare personalizzato e sostenibile nel tempo.
Dott. Mangiafico
Dietista Nutrizionista
Dott. Mangiafico
Dietista Nutrizionista
mi verrebbe da pensare che possa essere il suo peso. ognuno di noi ha pesi e forme differenti. è una ragazza giovane che fa sport a livello agonistico...farei molto attenzione a proporre diete a una ragazza di questa età facendole pensare che il suo corpo non vada bene. meglio piuttosto lavorare sull'educazione alimentare, sull'ascolto dei segnali e dei bisogni del corpo, sulla consapevolezza alimentare, sulla cultura della dieta, e su tanto tanto altro piuttosto che concentrarsi su un numero sulla bilancia. buon tutto
Salve, la risposta è già nella frase che lei ha scritto. Una dieta drastica fa perdere molto peso in poco tempo ma è altrettanto vero che si possono recuperare subito. Bisogna valutare molti aspetti prima di stilare un piano alimentare personalizzato: dalle sue abitudini alimentari al suo stile di vita, in questo caso sportiva agonistica. Per questo motivo il piano alimentare deve essere studiato sulla base delle informazioni date in fase di prima visita, tenendo presente non solo le richieste della paziente ma anche il fattore psico-fisico. Per quanto riguarda esami è sempre meglio rivolgersi al proprio medico curante che saprà indicarvi eventualmente gli esami da fare, ma solo se lo ritiene opportuno.
Buona sera signora, in fase di sviluppo e nella pratica di attività agonistiche non sono consigliate diete altamente ipocaloriche. Possiamo studiare insieme l'approccio nutrizionale più adatto a lei. L'aspetto
salve non so che tipo di dieta ha provato sua figlia senza risultato prima della drastica ma non avendo problemi ormonali e praticando sport a livello agonistico è sconsigliata una dieta fortemente ipocalorica ma bisognerebbe tentare ragionando a gruppi alimentari migliorando la qualità della dieta e dando le giuste quantità di carboidrati per l'energia da usare negli allenamenti e di proteine per preservare e migliorare la massa muscolare, anche perchè con una dieta drastica continuando ad allenarsi sua figlia non riuscirebbe a continuare a mangiare poco dato l'elevato dispendio energetico. se non l' ha già fatta consiglio di sottoporla a plicometria ed un esame bioimpedenziometrico per valutare la ripartizione tra grasso e muscolo e riprendere a mangiare seguendo uno schema non ipocalorico.
Buongiorno,
il ciclo mestruale è regolare? I livelli di cortisolo sono normali? Io sentirei un endocrinologo.
il ciclo mestruale è regolare? I livelli di cortisolo sono normali? Io sentirei un endocrinologo.
Salve signora, non sempre è rilevante la perdita di peso quando si parla di sportivi, soprattutto agonisti come in questo caso. Bisognerebbe capire la composizione corporea e la distribuzione dei tessuti per darle una risposta precisa, ma se gli esami ormonali sono nei range non mi preoccuperei, magari può approfondire con una valutazione nutrizionale specifica. Saluti
Se la tua figlia pratica sport agonistici, potrebbe trattarsi di un equilibrio tra muscoli e grasso corporeo che non viene facilmente riflesso sulla bilancia. Una possibile causa del blocco potrebbe essere l'alimentazione che non è bilanciata per il suo fabbisogno energetico. Ti consiglio di consultare un nutrizionista sportivo per valutare un piano nutrizionale più adatto alla sua attività fisica.
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Distinti saluti,
Dr. Luca Agostini
Peso e statura equivalgono ad un indice di massa corporea pari a 26,9. Questo valore definisce una condizione di sovrappeso. Poiché, però, si tratta di un’atleta bisognerebbe stimare la sua composizione corporea (ovvero la quantità di massa grassa e di massa libera da grasso). Tra le metodiche più semplici c’è la bioimpedenza.
Potrebbe darsi che sua figlia non perda peso perché la quantità di grasso corporeo è già nel range di normalità. Ad esempio potrebbe avere 15 chilogrammi di grasso corporeo e 60 chilogrammi di massa magra. Vale la pena sottoporsi a questo tipo di valutazione per poi stabilire se è necessario o meno perdere peso.
Una considerazione interessante è la seguente. Le diverse discipline sportive possono venire divise in “lean sports” e “non lean sports”. Gli sport detti “lean” sono quelli che promuovono il raggiungimento di un basso peso corporeo perché si pensa che un fisico magro corrisponda ad una performance migliore. Esempi di lean sport sono la danza, il judo, il nuoto e gli sport di endurance come la corsa sulle lunghe distanze. Diversamente, gli sport detti “non lean” sono quelli in cui non vi è correlazione tra fisico magro e miglioramento della prestazione sportiva e tra questi c’è il basket.
Tornando al caso specifico se la composizione corporea dovesse rivelare la presenza di grasso in eccesso vale la pena indagare se siamo in presenza di di insulino-resistenza. Questa condizione clinica può essere responsabile della mancata risposta a diete ipocaloriche e non si può dedurre dagli esami di routine. Occorre infatti dosare sia la glicemia basale che l’insulinemia basale. Noti questi due valori si può calcolate l’indice HOMA (Homeostasis Model Assessment). Quando la glicemia è espressa in mg/dl e l’insulinemia in mU/L, il calcolo da fare è (glicemia*insulinemia)/405.
Un soggetto adulto non è insulino resistente quando il test esprime valori compresi tra 0,23 e 2,5.
Se, come mi auguro, il valore dovesse rientrare nel range bisognerebbe capire se il peso è in stallo a causa di un adattamento metabolico. Quando l’apporto calorico giornaliero è al di sotto del metabolismo basale il corpo reagisce risparmiando energia. A seguito di questo fenomeno la dieta non può portare ad una perdita del peso corporeo.
Spero di esserle stata utile con la mia risposta.
Roberta
Potrebbe darsi che sua figlia non perda peso perché la quantità di grasso corporeo è già nel range di normalità. Ad esempio potrebbe avere 15 chilogrammi di grasso corporeo e 60 chilogrammi di massa magra. Vale la pena sottoporsi a questo tipo di valutazione per poi stabilire se è necessario o meno perdere peso.
Una considerazione interessante è la seguente. Le diverse discipline sportive possono venire divise in “lean sports” e “non lean sports”. Gli sport detti “lean” sono quelli che promuovono il raggiungimento di un basso peso corporeo perché si pensa che un fisico magro corrisponda ad una performance migliore. Esempi di lean sport sono la danza, il judo, il nuoto e gli sport di endurance come la corsa sulle lunghe distanze. Diversamente, gli sport detti “non lean” sono quelli in cui non vi è correlazione tra fisico magro e miglioramento della prestazione sportiva e tra questi c’è il basket.
Tornando al caso specifico se la composizione corporea dovesse rivelare la presenza di grasso in eccesso vale la pena indagare se siamo in presenza di di insulino-resistenza. Questa condizione clinica può essere responsabile della mancata risposta a diete ipocaloriche e non si può dedurre dagli esami di routine. Occorre infatti dosare sia la glicemia basale che l’insulinemia basale. Noti questi due valori si può calcolate l’indice HOMA (Homeostasis Model Assessment). Quando la glicemia è espressa in mg/dl e l’insulinemia in mU/L, il calcolo da fare è (glicemia*insulinemia)/405.
Un soggetto adulto non è insulino resistente quando il test esprime valori compresi tra 0,23 e 2,5.
Se, come mi auguro, il valore dovesse rientrare nel range bisognerebbe capire se il peso è in stallo a causa di un adattamento metabolico. Quando l’apporto calorico giornaliero è al di sotto del metabolismo basale il corpo reagisce risparmiando energia. A seguito di questo fenomeno la dieta non può portare ad una perdita del peso corporeo.
Spero di esserle stata utile con la mia risposta.
Roberta
Buongiorno, la dieta drastica ha funzionato ma non ha risolto il problema. Sicuramente sua figlia ha bisogno anche di fare esercizio fisico diverso da quello aerobico per stimolare il muscolo e aumentare il suo metabolismo basale. E' possibile che il suo organismo si sia adattato a consumare poco perché magari è sempre stata sotto regime alimentare restrittivo, quindi potrebbe provare a mangiare sano ma in quantitativi "normali" per riportare equilibrio. Il consiglio è di parlare con un professionista per capire bene il quadro e poi cercare di risolvere. Saluti, Davide.
Buongiorno Nadia,
Il peso stabile di sua figlia potrebbe essere influenzato dall’effetto delle diete drastiche che rallentano il metabolismo e portano a un rapido recupero del peso perso. Nonostante gli esami siano nella norma, è possibile che il piano alimentare seguito non fosse calibrato sulle sue esigenze di atleta agonistica. È importante costruire un percorso nutrizionale bilanciato e sostenibile, tenendo conto delle richieste energetiche e del recupero post-allenamento. Le consiglio di rivolgersi a un nutrizionista sportivo per un approccio personalizzato, evitando soluzioni estreme.
Il peso stabile di sua figlia potrebbe essere influenzato dall’effetto delle diete drastiche che rallentano il metabolismo e portano a un rapido recupero del peso perso. Nonostante gli esami siano nella norma, è possibile che il piano alimentare seguito non fosse calibrato sulle sue esigenze di atleta agonistica. È importante costruire un percorso nutrizionale bilanciato e sostenibile, tenendo conto delle richieste energetiche e del recupero post-allenamento. Le consiglio di rivolgersi a un nutrizionista sportivo per un approccio personalizzato, evitando soluzioni estreme.
un alimentazione sbagliata e un nutrzionista incompetente. prenda un appuntamento con un bravo nutrizionista
Fattori metabolici o genetici: Ogni corpo ha una risposta diversa a dieta ed esercizio fisico. Alcune persone potrebbero avere un metabolismo più lento o una predisposizione genetica a conservare il peso.
Equilibrio tra macronutrienti: La dieta deve essere bilanciata non solo in calorie, ma anche nei giusti rapporti tra proteine, carboidrati e grassi. Anche se i carboidrati sono limitati alla sera, sarebbe utile capire se la distribuzione dei nutrienti durante la giornata è quella giusta per supportare la sua attività fisica e i suoi obiettivi.
Fattori psicologici: A volte lo stress, l’ansia o altre dinamiche psicologiche possono influire sul comportamento alimentare, rendendo difficile mantenere un peso stabile.
Esami aggiuntivi: Potrebbe essere utile esplorare test per insulino-resistenza o disbiosi intestinale, che potrebbero influire sul metabolismo e sulla gestione del peso. Un consulto con un endocrinologo o un esperto di metabolismo potrebbe essere utile per escludere condizioni non evidenti nei test standard. ti potrebbe essere utile un nutrizionista sportivo, che meglio comprenda le esigenze nutrizionali della ragazza essendo una sportiva.
dott. alessandro tucci
Equilibrio tra macronutrienti: La dieta deve essere bilanciata non solo in calorie, ma anche nei giusti rapporti tra proteine, carboidrati e grassi. Anche se i carboidrati sono limitati alla sera, sarebbe utile capire se la distribuzione dei nutrienti durante la giornata è quella giusta per supportare la sua attività fisica e i suoi obiettivi.
Fattori psicologici: A volte lo stress, l’ansia o altre dinamiche psicologiche possono influire sul comportamento alimentare, rendendo difficile mantenere un peso stabile.
Esami aggiuntivi: Potrebbe essere utile esplorare test per insulino-resistenza o disbiosi intestinale, che potrebbero influire sul metabolismo e sulla gestione del peso. Un consulto con un endocrinologo o un esperto di metabolismo potrebbe essere utile per escludere condizioni non evidenti nei test standard. ti potrebbe essere utile un nutrizionista sportivo, che meglio comprenda le esigenze nutrizionali della ragazza essendo una sportiva.
dott. alessandro tucci
Buongiorno Nadia!
Purtroppo una dieta "drastica" non è la soluzione più idonea (per nessuno, figuriamoci per una ragazza di 17 anni sportiva): l'effetto nella stragrande maggioranza dei casi è proprio quello sperimentato da sua figlia (calo di peso, e recupero veloce del peso perso, a volte con gli interessi), oltre a numerosi altri effetti negativi. E non è di certo colpa del paziente se questo accade (ma della dieta in sè e/o del professionista)
Consiglierei un percorso meno rigido e con un tipo di approccio differente, per evitare di proseguire con il dannoso "effetto yo-yo" e per consentire a tua figlia di perdere peso gradualmente in maniera più serena, con l'obiettivo di costruire delle corrette abitudini alimentari che possa acquisire e portare avanti in autonomia e senza troppi sforzi o sacrifici.
Per fare questo è importante un percorso con un approccio differente da quello che mi hai raccontato (dieta drastica con proteine alla sera e carboidrati a pranzo), che parta dall'elaborazione di un piano alimentare personalizzato moderatamente ipocalorico, che tenga conto dell'attività fisica svolta, dell'età, delle abitudini, risorse, bisogni, obiettivi e preferenze di tua figlia e che non le faccia nè patire la fame nè rinunciare alla normale vita sociale nè sentire eccessivamente il peso di essere a dieta.
Fondamentale anche che durante il percorso ci sia un accompagnamento costante ed adeguato che la aiuti a gestire le difficoltà e che le dia strumenti concreti ed efficaci per risolvere le problematiche incontrate.
Spero di averti dato qualche spunto utile e di averti aiutato a vedere le cose da un punto di vista differente!
Un caro saluto a te e a tua figlia :)
Purtroppo una dieta "drastica" non è la soluzione più idonea (per nessuno, figuriamoci per una ragazza di 17 anni sportiva): l'effetto nella stragrande maggioranza dei casi è proprio quello sperimentato da sua figlia (calo di peso, e recupero veloce del peso perso, a volte con gli interessi), oltre a numerosi altri effetti negativi. E non è di certo colpa del paziente se questo accade (ma della dieta in sè e/o del professionista)
Consiglierei un percorso meno rigido e con un tipo di approccio differente, per evitare di proseguire con il dannoso "effetto yo-yo" e per consentire a tua figlia di perdere peso gradualmente in maniera più serena, con l'obiettivo di costruire delle corrette abitudini alimentari che possa acquisire e portare avanti in autonomia e senza troppi sforzi o sacrifici.
Per fare questo è importante un percorso con un approccio differente da quello che mi hai raccontato (dieta drastica con proteine alla sera e carboidrati a pranzo), che parta dall'elaborazione di un piano alimentare personalizzato moderatamente ipocalorico, che tenga conto dell'attività fisica svolta, dell'età, delle abitudini, risorse, bisogni, obiettivi e preferenze di tua figlia e che non le faccia nè patire la fame nè rinunciare alla normale vita sociale nè sentire eccessivamente il peso di essere a dieta.
Fondamentale anche che durante il percorso ci sia un accompagnamento costante ed adeguato che la aiuti a gestire le difficoltà e che le dia strumenti concreti ed efficaci per risolvere le problematiche incontrate.
Spero di averti dato qualche spunto utile e di averti aiutato a vedere le cose da un punto di vista differente!
Un caro saluto a te e a tua figlia :)
Salve ha mai fatto fare a sua figlia una curva glicemica e insulinemica?
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