Buon giorno, è da inizio dicembre che presento, poco dopo un mal di gola con rigonfiamento di linfon

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Buon giorno, è da inizio dicembre che presento, poco dopo un mal di gola con rigonfiamento di linfonodi sottomadibolari, male al collo parte anteriore destra e sinistra che cambia localizzazione nei giorni e a volte arriva fino a sotto la mandibola e all'orecchio (più che male è un fastidio che si presente anche nella torsione del collo).
Il mio curante, a seguito di esami del sangue normali e tampone orofaringeo negativo, mi ha prescritto gli esami specifici per la tiroide che hanno evidenziato come unico dato anomalo gli anticorpi Anti-TG a 1978 UI/ml (range da 0 a 120); TSH, FT3, FT4 e Ab-anti TPO sono invece nella norma; l'ecografia della tiroide dimostra "la tiroide di dimensioni normali e assenza di lesioni focali o diffuse".
Sulla base di questi dati il mio curante (endocrinologo) ha diagnosticato una tiroidite acuta e mi ha prescritto una cura con cortisone (Medrol 16mg, 10 giorni pastiglia interna, 10 giorni 1/2 pastiglia, 10 giorni 1/4 di pastiglia) durante la quale sono stato bene, ma non appena finita i sintomi sono ricomparsi esattamente come prima.
La mia domanda è questa: è possibile fare una diagnosi di tiroidite acuta o subacuta solo con il male/fastidio al collo e gli anticorpi anti TG molto elevati, ma con ecografia nella norma o dovrebbero essere alterati anche i valori degli ormoni tiroidei.
Grazie per l'attenzione.
Gentile paziente,
a prescindere dal suo caso specifico, la diagnosi di tiroidite subacuta (il più delle volte di origine virale) si basa soprattutto sull'esame clinico, sull'evidenza ecografica, e sull'alterazione degli ormoni tiroidei e dei parametri infiammatori. Le forme classiche sono accompagnate da aumento degli ormoni tiroidei circolanti e della proteina tireoglobulina, mentre gli anticorpi anti-tireoglobulina - che pure possono essere alterati - non sono caratteristici esclusivamente di questa patologia.
Detto questo, il suo caso manca di alcuni elementi importanti per la diagnosi, che possono però essere colti soltanto attraverso una attenta anamnesi ed esame clinico.
Cordiali saluti

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Aggiungo a quanto già detto dal collega, che il cortisone, agisce su tutte le forme infiammatorie, quindi, il fatto che abbia risposto, non è segno che la diagnosi fosse di tiroidite.
Serve fare una diagnosi. A me sembra che la tiroide c'entri poco.
Saluti
Paola De Stefanis
la Tiroidite acuta (meglio definirla subacuta) si caratterizza per una VES ed una PCR molto elevate. In genere il TSH almeno nelle prime fasi é basso. Anche l’ecografia ha delle caratteristiche specifiche con vaste aree sfumare ipoecogene spesso presenti sui due lobi della tiroide. Non mi sembra che nel suo caso ci siano queste caratteristiche. Se non ha già valutato la VES e la PCR sarebbe utile valutarle . Buona giornata
gentile utente probbilmente il collega curante le ha prescritto cortisone per una probabile tiroidite subacuta ma la daignosi di suddetta tiroidite e assolutamente basata sulla clinica e sulle specifiche caratteristiche ecografiche.A mio parere lei ha una tiroidite di ashimoto che attualmente da come lei indicato nn necessita di terapia sostitutiva o steroidea e la linfoadenomegalia che ha avuto non è ascrivibile alla tiroide. Effettui una consuloenza endocrinologica adeguata,
Esegua emocromo, VES e PCR e ritorni dal collega curante.
La tiroidite acuta è assai rara,secondo me il collega pensava ad una tiroidite subacuta che spesso è una patologia ad eziologia virale.Per avere il quadro completo dovrebbe effettuare anche un controllo degli indici di flogisi (PCR, VES emocromo +formula, fibrinogeno)se aumentati allora la diagnosi è corretta come anche la terapia consigliata.
Comunque vista la positività anticorpale non si può escludere una tiroidite di Hashimoto associata, ma che di solito è silente dal punto di vista della clinico.
Come detto dai colleghi, la diagnosi di tiroidite acuta o subacuta si avvale di numerosi parametri oltre ai dati ormonali ed ecografici. Da quanto riporta non sembra probabile un quadro acuto ma piuttosto una tiroidite autoimmune, non responsabile dei sintomi riferiti. Consulti un altro endocrinologo.
Cordiali saluti

Confermo quanto già detto dai Colleghi riguardo gli indici di flogosi (PCR, VES, ecc). Se l'ecografia è stata effettuata da un "non-esperto" in materia è possibile / probabile che non abbia segnalato adeguatamente le aree sfumate ipoecogene tipiche della tiroidite subacuta. Se fosse davvero una tiroidite subacuta talvolta la terapia può durare anche 6 mesi e prima di sospenderla bisogna essere sicuri che non vi siano le aree suddette e che i markers di flogosi si siano normalizzati

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