bugie a tarda età

7 risposte
quando dire bugie a una età adulta diventa psicopatologico? bugie per creare preoccupazioni, attirare l'attenzione, finte amicizie, un finto lavoro, essere sempre la vittima.
Salve, possiamo dire in generale che un comportamento diventa patologico, o molto nevrotico, quando non se ne riesce a fare a meno e questo determina problematiche alle proprie relazioni sociali o al proprio stato di salute psico-fisica, se ciò causa sofferenza a sè e agli altri. per quanto riguarda il tema delle bugie, la bugia può diventare, ahimè, una sorta di autotrappola, un comportamento dannoso alla lunga per chi le dice. questo in generale, per comprendere di più il caso specifico può contattarmi e comprenderemo insieme come affrontare la situazione contingente.

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Bugiardo patologico è colui che mente costantemente su uno o più ambiti della propria vita per ottenere qualcosa dagli altri o presentare all’esterno un’immagine di sé non corrispondente al proprio sentire effettivo, ad esempio per un forte senso di inadeguatezza o altro. Può trattarsi di una condizione egosintonica, quando il soggetto non lo percepisce come un problema né tanto meno come condizione patologica, oppure egodistonica, se il soggetto ne riconosce e ne vive la problematicità. Nel Suo messaggio Lei non chiarisce se faccia riferimento ad una persona specifica, in quel caso bisognerebbe andare a ricostruire il momento di vita dell’altra persona in cui avrebbe cominciato a raccontare le “bugie” e capire anche la natura di queste “bugie”, i contenuti, gli ambiti in cui vengono maggiormente costruite e la condizione emotiva che in quelle situazioni spinge la persona a farne ricorso.

Cordialmente.
Dott.ssa Cristina Lanza
Da un punto di vista psicologico, non è tanto rilevante capire se un comportamento sia o non sia patologico, quanto comprendere perché una persona senta la necessità di creare preoccupazioni alle persone con le quali vive e attirare in maniera eccessiva l'attenzione su di sé. Cosa è successo nella sua vita tanto da rendere necessario un atteggiamento vittimistico e la costruzione di finzioni relazionali e professionali? Questa persona ha perso il proprio lavoro? Non riesce a trovarne uno stabile? Ha vissuto eventi particolari che hanno stravolto il corso della sua vita? Vive problemi di dipendenza da sostanze o da gioco compulsivo tali da sentirsi isolata o incapace di riorganizzazione la propria vita? Oppure si sente giudicata e non accolta nel contesto familiare in cui vive? Questo è tanto altro sarebbe necessario comprendere, attraverso un percorso psicologico individuale, di coppia o familiare, per aiutarla e aiutare la cerchia di amici e familiari con la quale vive a trovare insieme una soluzione costruttiva.
Le consiglio perciò di consultare uno psicoterapeuta con il quale tracciare un percorso. Resto a sua disposizione per ogni altro chiarimento e non esiti a contattarmi, in modo che con più dati possa fornirle un aiuto più adatto alla sua situazione.
Posso dirle che diventa psicopatologico quando si perde di vista la realtà delle cose e si entra in un circolo vizioso per cui la bugia diviene l'unico modo per comunicare e relazionardsi. Sicuramente ricorrere alla menzogna per più ragioni nasconde una problematica che dovrebbe essere approfondita.
Drssa Maria Vittoria Greco
Non focalizzarti sul fatto che questo possa essere psicopatologico oppure no... ma sul fatto che questo limita di esprimerti per ciò che sei e vuoi e non lascia libero...
Le principali caratteristiche del bugiardo patologico sono:

mente gratuitamente anche se non è necessario,
è impaziente,
tende ad essere manipolativo nei confronti degli altri,
è seduttivo e disinibito,
è intollerante alle critiche,
pretende, perché è convinto che tutto gli sia dovuto,
non prova nessun rimorso,
è incapace di instaurare relazioni affettive mature.

Dott. Psicologa Dri Vanessa
La bugia secondo Paul Ekman viene definita come un "atto comunicativo consapevole e deliberato di trasmettere una conoscenza non vera ad un altro, in modo che quest'ultimo assuma false credenze sulla realtà dei fatti."

Esistono differenti tipologie di bugie: di evitamento, di difesa, di acquisizione, di autoinganno etc. talune delle quali utilizzate per ottenere un vantaggio personale o per migliorare ed incrementare l'immagine della persona che la racconta, altre, hanno lo scopo di non prendere consapevolezza del proprio funzionamento cognitivo e comportamentale, oppure altre ancora, sono vissute dal soggetto come reali, ma costruite su strutture fantasiose e complesse.

Per rispondere alla domanda, dovrei essere a conoscenza di ulteriori informazioni: costruire una anamnesi dettagliata e completa del soggetto, in relazione a colloqui, interviste, questionari, test, etc.
Successivamente, in relazione all'acquisizione dei dati, potrei indagare sugli aspetti e sulle motivazioni che spingono il soggetto a trasmettere conoscenze non vere agli altri, cercherei di comprendere, se questa modalità è ugualmente rivolta a tutti gli attori sociali o se investe solamente specifiche aree etc. etc.

Concludendo, sottolineo l’importanza dell’acquisizione di tutte le caratteristiche che strutturano l’atto del mentire: intensità, durata, motivazioni, aspetti relativi alla qualità e quantità, aspetti relativi a specifiche sfere sociali e/o personali, etc.

Un disturbo psicopatologico per essere tale deve soddisfare determinati e specifici criteri in più aree:
Chi soffre ad esempio di un disturbo narcisistico di personalità sommariamente desidera l'attenzione degli altri e ricerca solitamente lodi per la sua presunta superiorità, enfatizza la posizione economica o sociale, per essere diagnosticato deve però soddisfare specifici criteri;
chi soffre di disturbo istrionico di personalità, sommariamente, pur di ottenere attenzione è disposto anche ad apparire fragile e dipendente, per essere diagnosticato deve però soddisfare specifici criteri.

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