Avere un leggero fastidio-bruciore intermittente ad entrambi i grandi pettorali-deltoide (ma in prev

14 risposte
Avere un leggero fastidio-bruciore intermittente ad entrambi i grandi pettorali-deltoide (ma in prevalenza a sx) in particolare nelle vicinanze delle ascelle che a volte si irradia più in basso ad esempio sullo sterno per diverse ore e per diversi giorni senza dolore nè senso di oppressione ha cause psicomatiche?
Nessun altro sintomo. Non c'è relazione con la respirazione o sforzo fisico o digestione.
Ho fatto una vita cardiologica negativa due mesi fa. Sono in cura per disturbo generalizzato d'ansia somatoforme. Ho sofferto di nevrite.
Salve. Sarebbe opportuno visitarla, comunque faccia un elettromiografia degli arti superiori

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Buon giorno . La descrizione dei sintomi purtroppo non permette di dare una risposta esaustiva. Certamente il vissuto psicodinamico potrebbe far pensare all’ipotesi di disturbo psicosomatico . Ma la inviterei a consultarsi con il suo medico di assistenza primaria che alla luce dei dati anamnestici e dellla obiettività saprà consigliarla per il meglio .
Si, concordo con i colleghi medici. Credo che la cosa migliore, prima di valutare l'ipotesi psicosomatica, sia quella di valutare approfonditamente la questione da un punto di vista medico. Se lei ha vissuti d'ansia, credo se ne possa rendere conto e possano essere analizzati indipendentemente dall'eventuale correlazione con i disturbi somatici.
Buongiorno,
le consiglio di rivolgersi ad uno specialista in maniera tale da affrontare la sua situazione anche da un punto di vista psicologico.
Salve,
oggi è nota la correlazione tra i processi mentali e i processi corporei, spesso processi psicofisiologici possono esitare in vere e proprie forme di patologia organica.
E' importante prima di parlare di disturbi psicosomatici escludere le cause organiche.
Una valutazione attenta, che le consenta di fare una diagnosi accurata, le permetterà di comprendere quale potrà essere l'intervento più adeguato da un punta di vista organico e/o psicologico.
Cordialmente,
Celeste Chianese.
Buongiorno, conviene che si rivolga a uno specialista in medicina interna per escludere cause organiche; escluse quelle potrà rivolgersi a uno psichiatra.
Salve,
I sintomi, così come da Lei descritti, sembrano effettivamente ascrivibili a sindromi psicosomatiche. Ad ogni modo, è sempre bene escludere con certezza che la causa sia di natura organica. Le consiglio di rivolgersi, in primis, al suo medico di famiglia per tutti gli esami ed accertamenti diagnostici del caso e, successivamente, ad uno psicologo-psicoterapeuta della Sua zona per intraprendere un percorso che la porti a lavorare sull’ansia e sulla consapevolezza emozionale e relazionale.
Saluti,
GF
Buon giorno, concordo con i colleghi rispetto all'approfondimento di tipo medico e la invito a rivolgersi comunqua anche ad uno psicologo/psicoterapeuta per farsi sostenere in questa ricerca e comprensione di questi sintomi. Rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordialità, dott.ssa Melania Fanello
Buongiorno, il disturbo che lei descrive, nonostante la precisione dei termini, non è immediatamente chiaro. Perciò è consigliabile una visita dal suo medico della mutua, che potrà valutare la sua situazione con la dovuta competenza e attenzione. Potrebbe anche trattarsi di sensazioni soggettive di origine ansiosa. Per questo, la scelta di fare una psicoterapia è stata molto opportuna. Quindi le consiglierei di avere fiducia nel suo terapeuta e di proseguire. Cordiali saluti PG
Salve, la sintomatologia descritta potrebbe far pensare a un disturbo psicosomatico. Consiglio di fare prima delle indagini mediche per indagare circa possibili cause organiche.
Qualora queste fossero escluse, potrebbe iniziare un percorso psicoterapeutico per indagare sulle ragioni che muovono la sua ansia.
Cordiali saluti Dott.ssa Carmen Piantadosi
Salve, il sintomo potrebbe essere correlato a cio’ che lei ipotizza, ad esempio un’esofagite da reflusso può essere legata all’ansia e alla tendenza scaricare tensione e angoscia su determinati organi bersaglio in concomitanza con eventi interni ed esterni particolari. Tuttavia se ha già un terapeuta, le consiglio di parlarne con lui e congiuntamente sentire il suo medico di base. Saluti. Dottoressa Francesca Belgiovine
Gentile utente, la sintomatologia che descrive è vaga e può afferire a cause sia organiche che psicosomatiche. Prima di prendere in considerazione la seconda ipotesi, sarebbe opportuno escludere tutte le eventuali cause organiche. La stessa nevrite anamnestica che Lei riporta può concorrere alle sensazioni che riporta. Una volta escluse le cause organiche si può propendere per una causa psicologica, per la quale peraltro lei risulta già essere in terapia. L'azione congiunta tra il collega che La segue e il medico di base dirimerà la questione, non abbia timore a metterli in contatto se il terapeuta lo ritiene utile.

In bocca al lupo!
Cordialmente

DMP
Buonasera, sicuramente è consigliabile che indaghi ogni tipo di problematica dal punto di vista medico.
Corpo e mente sono due facce della stessa medaglia, ma prima di parlare di disturbo psicosomatico è auspicabile fare tutti gli accertamenti medici del caso.
In ogni caso, indipendentemente da questi, se è in cura per un disturbo d'ansia somatoforme, ne parli con il suo terapeuta.
Un caro saluto.
Buongiorno, si rivolga al suo medico di base per richiedere accertamenti e visite specialistiche, un'elettromiografia può essere una prima valutazione per valutare se ci sia o meno un riscontro organico di questo disturbo che descrive.
I sintomi potrebbero anche essere compatibili con il disturbo somatoforme, è dunque bene parlarne anche in terapia, cercando di prestare attenzione all'insorgenza del fastidio, e a possibili eventi incorsi nello stesso periodo, tuttavia è importante non sottovalutare l'aspetto organico, che è bene valutare con esami strumentali.
Un caro saluto, Dott. Mario D. Roffi

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