Avendo fatto ripetutamente cicli di Celebrex,posso sottopor i a implantologia dentale? Il Celebrex è

Salve C'è molta confusione e poca letteratura accertata e accettata sulle conseguenze reali che si possono avere con l'uso di bifosfonati. Per quel che riguarda la mia esperienza le posso dire di stare tranquillo, e che comunque la sospensione di tali farmaci può non essere nemmeno necessaria, in quanto, se deve dare problemi, purtroppo glieli darà anche se l'ha sospeso. Ma la probabilità è così bassa che le potrei dire di stare tranquillo. Inoltre, il problema si potrebbe verificare più con una estrazione che con l'inserimento di un impianto. Saluti Dottor Mario Minunno

Non sono del tutto d'accordo con il collega per i bifosfonati poiché, come perito, ho potuto visionare una sconvolgente, e purtroppo mortale, osteonecrosi del mascellare in una paziente sottoposta ad avulsione di un 26 ed in cura con bifosfonati. Il Celebrex, peraltro, non è un bifosfonato ''strictu sensu'', e quindi occorrerà un attento contatto con lo specialista che lo ha prescritto, per valutare insieme a lui la possibilità di complicanze cardiache od epatiche, anche in funzione dell'età del paziente. Occorre sempre ricordare che la medicina, e quindi l'odontoiatria, sono scienze che, soprattutto oggi, vanno considerate in modo ''globale'', con imprescindibile contatto tra i vari specialisti. Dott, Alessandro MARCOALDI

La sua età avanzata, e le tracce osteoporotiche che provoca il Celebrex sono controindicazioni non solo all'impianti ma anche ad interventi odontoiatrici meno complessi. Inoltre consiglio di verificare con TAC-SCAN non solo le ossa mascellari, ma anche la colonna vertebrale e femore , a scopo preventivo sui danni da bifosfonati. La malattia che da essi deriva è chiamata allo stato cronico, BRONJ e riguarda quasi tutte le ossa. Saluti.

Non mi risulta leggendo il "bugiardino" che il celebrex sia in nessun caso un bifosfonato..... Il Celecoxib è un Farmaco Antinifiammatorio Non Steroideo (FANS) che agisce sulla cicloossigenasi..... Quindi azione diretta sul metabolismo osseo non ne risulta. La controindicazione all'implantologia deriva piuttosto dalla patologia di base per la quale il farmaco è stato prescritto ( Artrite reumatoide, Spondilite anchilosante, Osteoartrite....)nel trattamento dei dolori cronici. Queste patologie se diagnosticate correttamente, pongono una controindicazione all'implantologia. Per quanto riguarda il capitolo bifosfonati, si considera che dopo 3 anni dalla sospensione del farmaco il rischio di osteonecrosi sia sovrapponibile alla norma.

CERTO CHE SI PUO FARE IMPLANTOLOGIA

Si può fare tranquillamente l'implantologia in pazienti con bifosfonati. Basta solo prendere tutte precauzioni ed essere sicuri che non ci sono vie alternative a quello. Per esempio la possibilità di fare protesi fissa su denti naturali. Una volta valutate tutte le situazioni del caso si può procedere ma bisogna sapere a cosa si potrebbe andare incontro e quali sono i rischi. Ne ho fatti tantissimi di casi. Ovviamente in pazienti che capiscono cosa devono affrontare e come gestire.

Devo fare visita e prev. , gratuiti.