AUTOTRAPIANTO DI CAPELLI: COSA C'è DA FARE DOPO? Un saluto a tutti i medici dello staff e grazie,
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AUTOTRAPIANTO DI CAPELLI: COSA C'è DA FARE DOPO?
Un saluto a tutti i medici dello staff e grazie, come sempre per questo bel servizio che offrite. Ho 43 anni, e familiarità con alopecia androgenetica. Sia da da parte di mio padre, che di mia madre, i componenti maschili della mia famiglia, hanno perso tutti i capelli prima dei 60 anni: la famiglia di mio padre è stata piu sfortunata, dato che sia mio nonno paterno, sia papà che mio zio suo fratello, erano quasi calvi gia intorno ai 30 anni, mentre da parte di mamma, diciamo che hanno "retto" piu o meno bene fino ai 40, e solo dopo è iniziata in modo piu lento.
Per fortuna ho preso dalla famiglia di mamma, infatti grossi problemi di alopecia non ne ho mai avuti fino a qualche anno fa.
Premetto che esteticamente , gia da quando avevo 20 anni, porto i capelli molto corti, spesso me li sono anche rasati a zero, quindi, a livello di look, in parte ci sarei anche abituato. Anni addietro, ogni tanto, ho usato il Bioscalin in autunno, ma senza grosse aspettative, e non ho mai voluto spendere soldi su soldi in lozioni anti-caduta di cosmetica, data l'esperienza indiretta di amici e conoscenti, che hanno speso un patrimonio e alla fine sempre calvi sono rimasti.
MEn che meno mi affiderei a soluzioni quali la finasteride, che pur essendo molto promettente da quanto ho avuto modo di documentarmi, in termini di anticaduta e (forse) anche una certa ricrescita, presenta rischi a livello di disfunzione erettile, e seppur precentualisticamente siano trascurabili, non intendo correrli comunque.
Proprio di recente, invece, un mio amico e collega è tornato dalla Turchia, entusiasta dell'autotrapianto che ha fatto con tencica FUE. Devo dire che il risultato è stato molto naturale. Mi ha tuttavia detto che, per molto tempo (non mi ha detto quanto), dovrà fare una terapia di "mantenimento" con lozioni e altro.
Non so se investirei del denaro per un intervento del genere,a prescindere che sia in Italia o all'estero. Sicuramente ha stimolato la mia curiosità. Vorrei però chiedervi qualche delucidazione in piu.
Ovvero vorrei capire innanzitutto se "ci si possa fidare" dei nuovi bulbi trapiantati, che non cadano. E poi come si gestisce il post-operatorio.
So che ci sono vari gradi di alopecia (Scala di Norwood)....se uno fa il trapianto con un grado medio, e continua a perdere i capelli (quelli non trapiantati), dovrebbe sottoporsi a un secondo intervento?
Dopo l'intervento, diventa soggetto a prendere pillole e lozioni di mantenimento a vita?
Se fosse cosi, data la mia pigrizia a prendere pure un'aspirina, non sarebbe fattibile, e mi terrei la mia "boccia" cosi com'è.
Ringraziando chiunque vorrà rispondermi, auguro a tutti, buon lavoro.
Un saluto a tutti i medici dello staff e grazie, come sempre per questo bel servizio che offrite. Ho 43 anni, e familiarità con alopecia androgenetica. Sia da da parte di mio padre, che di mia madre, i componenti maschili della mia famiglia, hanno perso tutti i capelli prima dei 60 anni: la famiglia di mio padre è stata piu sfortunata, dato che sia mio nonno paterno, sia papà che mio zio suo fratello, erano quasi calvi gia intorno ai 30 anni, mentre da parte di mamma, diciamo che hanno "retto" piu o meno bene fino ai 40, e solo dopo è iniziata in modo piu lento.
Per fortuna ho preso dalla famiglia di mamma, infatti grossi problemi di alopecia non ne ho mai avuti fino a qualche anno fa.
Premetto che esteticamente , gia da quando avevo 20 anni, porto i capelli molto corti, spesso me li sono anche rasati a zero, quindi, a livello di look, in parte ci sarei anche abituato. Anni addietro, ogni tanto, ho usato il Bioscalin in autunno, ma senza grosse aspettative, e non ho mai voluto spendere soldi su soldi in lozioni anti-caduta di cosmetica, data l'esperienza indiretta di amici e conoscenti, che hanno speso un patrimonio e alla fine sempre calvi sono rimasti.
MEn che meno mi affiderei a soluzioni quali la finasteride, che pur essendo molto promettente da quanto ho avuto modo di documentarmi, in termini di anticaduta e (forse) anche una certa ricrescita, presenta rischi a livello di disfunzione erettile, e seppur precentualisticamente siano trascurabili, non intendo correrli comunque.
Proprio di recente, invece, un mio amico e collega è tornato dalla Turchia, entusiasta dell'autotrapianto che ha fatto con tencica FUE. Devo dire che il risultato è stato molto naturale. Mi ha tuttavia detto che, per molto tempo (non mi ha detto quanto), dovrà fare una terapia di "mantenimento" con lozioni e altro.
Non so se investirei del denaro per un intervento del genere,a prescindere che sia in Italia o all'estero. Sicuramente ha stimolato la mia curiosità. Vorrei però chiedervi qualche delucidazione in piu.
Ovvero vorrei capire innanzitutto se "ci si possa fidare" dei nuovi bulbi trapiantati, che non cadano. E poi come si gestisce il post-operatorio.
So che ci sono vari gradi di alopecia (Scala di Norwood)....se uno fa il trapianto con un grado medio, e continua a perdere i capelli (quelli non trapiantati), dovrebbe sottoporsi a un secondo intervento?
Dopo l'intervento, diventa soggetto a prendere pillole e lozioni di mantenimento a vita?
Se fosse cosi, data la mia pigrizia a prendere pure un'aspirina, non sarebbe fattibile, e mi terrei la mia "boccia" cosi com'è.
Ringraziando chiunque vorrà rispondermi, auguro a tutti, buon lavoro.
Buongiorno,
ogni situazione è diversa e senza vedere ed esaminare il paziente, ogni consiglio che potrà ricevere può risultare approssimativo. Effettui una visita tricologica, eventualmente anche in un centro che fa trapianti, per conoscere tutte le sue possibilità.
Cordiali saluti,
MG
ogni situazione è diversa e senza vedere ed esaminare il paziente, ogni consiglio che potrà ricevere può risultare approssimativo. Effettui una visita tricologica, eventualmente anche in un centro che fa trapianti, per conoscere tutte le sue possibilità.
Cordiali saluti,
MG
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