AUMENTO METFORMINA IN SOGGETTO DIABETICO 76ENNE Un saluto ai dottori del sito e grazie per il bel
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AUMENTO METFORMINA IN SOGGETTO DIABETICO 76ENNE
Un saluto ai dottori del sito e grazie per il bel servizio che mettete a disposizione.
Scrivo per una situazione che riguarda mio papà.
Ha 76 anni, diabetico di tipo 2 da quando ne aveva 49. Diabete "ereditato" da sua mamma (mia nonna paterna), e scoperto in un periodo in cui era obeso (alto 1,67, pesava circa 90 kg). Cominciò una dieta ferrea e si iscrisse in palestra, cosi è riuscito, anche su consiglio del medico di famiglia, ad evitare la pillola per una buona decina d'anni, restando su valori "borderline" tra prediabete e diabete solo con dieta ed esercizio fisico.
Intorno ai 60 anni ha cominciato a prendere metformina a pranzo e cena, continuando a fare palestra fino ai 70. Dopo i 70 anni, in palestra non ci è andato piu, ma resta sempre molto ligio alla dieta, e comunque cerca di tenersi in esercizio con lunghe camminate, a volte fa le scale a piedi, ecc. Ad oggi, pesa una 70ina di kg, e grazie a Dio, nonostante 27 anni anni da diabetico, non ha avuto alcuna complicazione del diabete, come piede diabetico, retinopatia, o problemi ai reni.
A parte i controlli casalinghi che fa saltuariamente col glucometro, ai quali, a due ore dal pasto, quasi sempre la glicemia è inferiore o uguale a 140, si controlla due volte l'anno al laboratorio. Al penultimo controllo la glicemia a digiuno risultò 118 e la glicata a 6,1. L'ultimo (effettuato pochi giorni fa) glicemia a digiuno 136, glicata 6,4.
Il vecchio medico di base è andato in pensione. Il nuovo, vorrebbe aumentargli la pillola a 850 o 1000.
Mio padre, che è abbastanza "testa dura", è un po' scettico. E' uno di quelli non molto avvezzo ai farmaci se non necessari, e ha paura che, aumentando il dosaggio, possa derivarne una assuefazione da metformina per poi dover passare, a stretto giro, all'insulina. Il medico precedente, ormai pensionato, gli diceva che , un diabete ben compensato è quello con glicata inferiore a 7, se addirittura inferiore a 6,5, è ottimamente compensato.
Quindi si chiede se sia realmente necessario, essere "bombardato" di metformina, per arrivare magari a valori da persona "normale" (non diabetica), quando di per sè, a nessun diabetico si chiede tanto (per la serie, suo fratello, mio zio molto meno avvezzo alla dieta prescritta e perennemente quasi obeso, prende 1000 di metformina e ci metterebbe la firma ad avere i valori suoi).
Sperando di essermi riuscito a spiegare nel quesito che ho posto, ringrazio chi mi vorrà rispondere e auguro a tutti buone feste.
Un saluto ai dottori del sito e grazie per il bel servizio che mettete a disposizione.
Scrivo per una situazione che riguarda mio papà.
Ha 76 anni, diabetico di tipo 2 da quando ne aveva 49. Diabete "ereditato" da sua mamma (mia nonna paterna), e scoperto in un periodo in cui era obeso (alto 1,67, pesava circa 90 kg). Cominciò una dieta ferrea e si iscrisse in palestra, cosi è riuscito, anche su consiglio del medico di famiglia, ad evitare la pillola per una buona decina d'anni, restando su valori "borderline" tra prediabete e diabete solo con dieta ed esercizio fisico.
Intorno ai 60 anni ha cominciato a prendere metformina a pranzo e cena, continuando a fare palestra fino ai 70. Dopo i 70 anni, in palestra non ci è andato piu, ma resta sempre molto ligio alla dieta, e comunque cerca di tenersi in esercizio con lunghe camminate, a volte fa le scale a piedi, ecc. Ad oggi, pesa una 70ina di kg, e grazie a Dio, nonostante 27 anni anni da diabetico, non ha avuto alcuna complicazione del diabete, come piede diabetico, retinopatia, o problemi ai reni.
A parte i controlli casalinghi che fa saltuariamente col glucometro, ai quali, a due ore dal pasto, quasi sempre la glicemia è inferiore o uguale a 140, si controlla due volte l'anno al laboratorio. Al penultimo controllo la glicemia a digiuno risultò 118 e la glicata a 6,1. L'ultimo (effettuato pochi giorni fa) glicemia a digiuno 136, glicata 6,4.
Il vecchio medico di base è andato in pensione. Il nuovo, vorrebbe aumentargli la pillola a 850 o 1000.
Mio padre, che è abbastanza "testa dura", è un po' scettico. E' uno di quelli non molto avvezzo ai farmaci se non necessari, e ha paura che, aumentando il dosaggio, possa derivarne una assuefazione da metformina per poi dover passare, a stretto giro, all'insulina. Il medico precedente, ormai pensionato, gli diceva che , un diabete ben compensato è quello con glicata inferiore a 7, se addirittura inferiore a 6,5, è ottimamente compensato.
Quindi si chiede se sia realmente necessario, essere "bombardato" di metformina, per arrivare magari a valori da persona "normale" (non diabetica), quando di per sè, a nessun diabetico si chiede tanto (per la serie, suo fratello, mio zio molto meno avvezzo alla dieta prescritta e perennemente quasi obeso, prende 1000 di metformina e ci metterebbe la firma ad avere i valori suoi).
Sperando di essermi riuscito a spiegare nel quesito che ho posto, ringrazio chi mi vorrà rispondere e auguro a tutti buone feste.
Premettendo che non si parlerebbe comunque di "bombardamento" di Metformina, e considerando che non esiste una sorta di assuefazione ad essa (e prima di arrivare all'insulina ci sarebbero tante alternative), una glicata di 6.4%, data l'età del papà, va più che bene e quindi non riterrei necessario l'incremento di posologia.
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