Assumo eutimil dall'età di 20 anni per problemi di ansia dovuti allo studio. Oltre all 'ansia avevo
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risposte
Assumo eutimil dall'età di 20 anni per problemi di ansia dovuti allo studio. Oltre all 'ansia avevo mal di testa , diversi abbassamenti di umore e stanchezza ingiustificata mista a sonnolenza. Ora ne ho 27 e in questi anni ho assunto prevalentemente 10 mg di compressa stando tutto sommato abbastanza bene .
Da qualche periodo che mi sono accorto che 10 mg non fa più effetto avvertendo umore depresso quasi tutti i giorni.
Sono passato a 20 mg da circa 1 mese,sto meglio anche se non sono completamente sereno. In questi casi é consigliabile aspettare ancora, aumentare la dose , passare ad un altro ssri oppure passare ad un snri?
Da qualche periodo che mi sono accorto che 10 mg non fa più effetto avvertendo umore depresso quasi tutti i giorni.
Sono passato a 20 mg da circa 1 mese,sto meglio anche se non sono completamente sereno. In questi casi é consigliabile aspettare ancora, aumentare la dose , passare ad un altro ssri oppure passare ad un snri?
E' meglio evitare di prendere farmaci senza il controllo di uno specialista. Per cui le consiglio di prender un appuntamento con un bravo psichiatra e di seguire le sue prescrizioni. Le faccio i migliori auguri.
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buongiorno
condivido la risposta del collega : autogestirsi i farmaci non è mai una buona strategia. Nemmeno per uno psichiatra, che spesso si affida ad un collega per avere perlomeno un confronto sulla propria situazione ed uno sguardo più obiettivo sul suo problema. Ed un parere sulla effettiva necessità di un trattamento farmacologico quando forse la strategia più utile per lei potrebbe essere un'altra. Lei è giovane, prende antidepressivi da diversi anni, utilizza termini tecnici con una certa disinvoltura, come se desse per scontato che la soluzione alla sua ansia stia inevitabilmente nei farmaci. Spesso non è così. Per cui ribadisco il consiglio del collega e le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra che abbia anche una certa competenza psicoterapeutica.
buone feste
condivido la risposta del collega : autogestirsi i farmaci non è mai una buona strategia. Nemmeno per uno psichiatra, che spesso si affida ad un collega per avere perlomeno un confronto sulla propria situazione ed uno sguardo più obiettivo sul suo problema. Ed un parere sulla effettiva necessità di un trattamento farmacologico quando forse la strategia più utile per lei potrebbe essere un'altra. Lei è giovane, prende antidepressivi da diversi anni, utilizza termini tecnici con una certa disinvoltura, come se desse per scontato che la soluzione alla sua ansia stia inevitabilmente nei farmaci. Spesso non è così. Per cui ribadisco il consiglio del collega e le consiglio di rivolgersi ad uno psichiatra che abbia anche una certa competenza psicoterapeutica.
buone feste
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