Associare più proteine nello stesso pasto? Non sono d'accordo con quanto detto da tutti i dottori..
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Associare più proteine nello stesso pasto? Non sono d'accordo con quanto detto da tutti i dottori.. questo discorso per esempio non è valido per chi come me soffre di stitichezza cronica, acquisire una sola proteina al pasto associata a carboidrati e vegetali è la scelta più giusta per facilitare la difficile digestione
Associare proteine provenienti da alimenti diversi nello stesso pasto non costituisce di per sé un problema, neppure per chi soffre di stitichezza. Tuttavia, è utile analizzare alcuni aspetti che possono influenzare la digestione e la motilità intestinale.
Le proteine vengono digerite principalmente nello stomaco e nel primo tratto dell'intestino tenue, attraverso l'azione di enzimi specifici come la pepsina e la tripsina. La provenienza delle proteine (ad esempio da carne, pesce, legumi, latticini o uova, ma anche quelle contenute nei cereali, nelle verdure, nella frutta secca o fresca) non incide in modo diretto sulla motilità intestinale. Ciò che può fare la differenza è il contesto nutrizionale in cui le proteine sono inserite. Molti alimenti ricchi di proteine, specialmente quelli di origine animale, contengono poche fibre, il che potrebbe contribuire a un rallentamento del transito intestinale se non bilanciati con una sufficiente quantità di alimenti vegetali ricchi di fibre.
Un'alimentazione equilibrata deve includere non solo proteine, ma anche fibre provenienti da verdure, legumi o cereali integrali. Le fibre sono fondamentali per mantenere regolare il transito intestinale, mentre una dieta che enfatizzi eccessivamente gli alimenti proteici senza un adeguato apporto di fibre può peggiorare la stitichezza. La digestione delle proteine può talvolta risultare più lenta quando si combinano fonti diverse, come carne e legumi, ma questo non è un problema universale e varia a seconda della tolleranza individuale. La presenza di legumi, ad esempio, potrebbe causare produzione di gas in alcune persone, ma questa è una questione di sensibilità specifica e non rappresenta una regola generale.
È importante garantire un’adeguata idratazione, poiché l'acqua gioca un ruolo cruciale nel facilitare il transito intestinale. Suddividere l'apporto alimentare in pasti più piccoli e frequenti può aiutare a evitare un carico eccessivo sul sistema digestivo. Anche l'introduzione di alimenti contenenti probiotici, come yogurt con fermenti lattici vivi o kefir, può essere benefica, così come il consumo di cibi ricchi di fibre solubili, come l’avena o i carciofi. Al contrario, pasti ricchi di grassi o eccessivamente elaborati, come le fritture, possono rallentare la digestione.
In conclusione, a mio avviso, la combinazione di proteine diverse nello stesso pasto non rappresenta un fattore negativo per chi soffre di stitichezza.
Le proteine vengono digerite principalmente nello stomaco e nel primo tratto dell'intestino tenue, attraverso l'azione di enzimi specifici come la pepsina e la tripsina. La provenienza delle proteine (ad esempio da carne, pesce, legumi, latticini o uova, ma anche quelle contenute nei cereali, nelle verdure, nella frutta secca o fresca) non incide in modo diretto sulla motilità intestinale. Ciò che può fare la differenza è il contesto nutrizionale in cui le proteine sono inserite. Molti alimenti ricchi di proteine, specialmente quelli di origine animale, contengono poche fibre, il che potrebbe contribuire a un rallentamento del transito intestinale se non bilanciati con una sufficiente quantità di alimenti vegetali ricchi di fibre.
Un'alimentazione equilibrata deve includere non solo proteine, ma anche fibre provenienti da verdure, legumi o cereali integrali. Le fibre sono fondamentali per mantenere regolare il transito intestinale, mentre una dieta che enfatizzi eccessivamente gli alimenti proteici senza un adeguato apporto di fibre può peggiorare la stitichezza. La digestione delle proteine può talvolta risultare più lenta quando si combinano fonti diverse, come carne e legumi, ma questo non è un problema universale e varia a seconda della tolleranza individuale. La presenza di legumi, ad esempio, potrebbe causare produzione di gas in alcune persone, ma questa è una questione di sensibilità specifica e non rappresenta una regola generale.
È importante garantire un’adeguata idratazione, poiché l'acqua gioca un ruolo cruciale nel facilitare il transito intestinale. Suddividere l'apporto alimentare in pasti più piccoli e frequenti può aiutare a evitare un carico eccessivo sul sistema digestivo. Anche l'introduzione di alimenti contenenti probiotici, come yogurt con fermenti lattici vivi o kefir, può essere benefica, così come il consumo di cibi ricchi di fibre solubili, come l’avena o i carciofi. Al contrario, pasti ricchi di grassi o eccessivamente elaborati, come le fritture, possono rallentare la digestione.
In conclusione, a mio avviso, la combinazione di proteine diverse nello stesso pasto non rappresenta un fattore negativo per chi soffre di stitichezza.
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Hai sollevato un punto molto interessante. In effetti, l’assunzione di proteine in un singolo pasto può variare da persona a persona, e l’approccio universale di combinare più fonti proteiche potrebbe non essere adatto a tutti.
Nel tuo caso, è possibile che una sola fonte proteica, associata a carboidrati complessi e verdure, possa risultare più digeribile e meno gravosa per il sistema digestivo. Le proteine, specialmente quelle animali, sono più lente da digerire rispetto ai carboidrati, e se assunte in grandi quantità o in combinazione con altre proteine (soprattutto se queste contengono molte fibre o sono di difficile digestione), potrebbero aggravare la stitichezza.
Inoltre, i carboidrati complessi (come quelli presenti nei cereali integrali e nelle patate) e le fibre delle verdure possono favorire il transito intestinale, mentre l’associazione con una sola fonte proteica aiuta a evitare un eccessivo carico digestivo, che potrebbe rallentare il processo di digestione.
Quindi, se ti senti meglio seguendo questo tipo di approccio, potrebbe essere una buona strategia per te. L’importante è personalizzare la dieta in base alle proprie necessità e risposte del corpo, e non seguire un modello rigido imposto da linee guida generali. Se la tua scelta ti aiuta a gestire la stitichezza, probabilmente stai facendo la cosa giusta per il tuo corpo.
Nel tuo caso, è possibile che una sola fonte proteica, associata a carboidrati complessi e verdure, possa risultare più digeribile e meno gravosa per il sistema digestivo. Le proteine, specialmente quelle animali, sono più lente da digerire rispetto ai carboidrati, e se assunte in grandi quantità o in combinazione con altre proteine (soprattutto se queste contengono molte fibre o sono di difficile digestione), potrebbero aggravare la stitichezza.
Inoltre, i carboidrati complessi (come quelli presenti nei cereali integrali e nelle patate) e le fibre delle verdure possono favorire il transito intestinale, mentre l’associazione con una sola fonte proteica aiuta a evitare un eccessivo carico digestivo, che potrebbe rallentare il processo di digestione.
Quindi, se ti senti meglio seguendo questo tipo di approccio, potrebbe essere una buona strategia per te. L’importante è personalizzare la dieta in base alle proprie necessità e risposte del corpo, e non seguire un modello rigido imposto da linee guida generali. Se la tua scelta ti aiuta a gestire la stitichezza, probabilmente stai facendo la cosa giusta per il tuo corpo.
Salve. Si possono associare più proteine nello stesso pasto , purché non si superi il fabbisogno proteico giornaliero. Solo in questo caso, un eccesso di proteine , può dare problemi di digestione. Per la stitichezza cronica, ci possono essere varie cause. Spesso anche una bassa acidità di stomaco ,associata ad una sibo o ad una disbiosi , può portare alla stitichezza cronica e a problemi di digestione. Per cui , il mio consiglio, è quello di effettuare una visita gastroenterologica e poi successivamente una visita nutrizionale. Per qualsiasi dubbio sono a tua disposizione.
Dott.ssa Lucia Chierchia
Online , Milano
Dott.ssa Lucia Chierchia
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