Ansia. È più di un mese che sto attraversando un periodo particolarmente ansioso. Come ben sapete

17 risposte
Ansia.
È più di un mese che sto attraversando un periodo particolarmente ansioso.
Come ben sapete uno dei principali tratti dell’ansia è quello di fare pensieri preoccupanti dai quali si diramano ulteriori pensieri catastrofici e che sfociano il più delle volte in veri e propri attacchi di panico.
Per questo motivo ho deciso di rivolgermi ad una psicologa, il nostro percorso è iniziato da pochissimo e dunque ancora non riesco a giovare di questa scelta, ma sono molto fiduciosa della strada intrapresa.
Spesso durante le giornate mi sento molto confusa, la mia sensazione preponderante come ho già detto è ansia, ansia che spesso mi crea attimi di smarrimento a tal punto da provare la sensazione di depersonalizzazione. E quando questo non succede comunque mi sento agitatissima e sempre spaventata di quel che potrebbe succedere.
Mi sembra di impazzire e ho paura che questo periodo non finirà mai, è possibile?
Buongiorno, mi spiace per il periodo che sta attraversando ,ma può capitare.
Sono disponibile ad aiutarla a superare questo momento per farla vivere più serenamente senza pensieri e paure.
Svariate sono le tecniche per affrontare l'ansia sicuramente anche lei ne avrà una più sua.
Mi contatti pure senza problemi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Laura Francesca Bambara

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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Cara utente, i sintomi che lei descrive sono assolutamente comuni in soggetti che soffrono di disturbi d'ansia. Sono certa che con la sua terapeuta svilupperete le giuste strategie per comprendere, gestire e tollerare tale malessere. Rimango a sua disposizione. Cordialmente dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente,
l'ansia, in psicoterapia della gestalt, è la manifestazione di un’eccitazione bloccata. Trattenere il fiato, ovvero limitare la profondità del respiro serve a inibire o ridurre
la percezione di sentimenti dolorosi o spaventosi, ad evitare il rischio del nuovo e a bloccare il movimento spontaneo attraverso la tensione muscolare o rigidità.
Pertanto, l'ansia compare nelle sue differenti forme col fine di far sentire alla persona uno specifico malessere sino a quel momento non adeguatamente ascoltato.
Un ottimo approccio verso essa diviene quello di considerarla e capirne la sua esistenza senza mettersi l’obiettivo di eliminarla.
Impariamo a vedere l’ansia come se fosse una persona, parliamoci, consideriamola e viviamo consultandoci sempre con lei. Se arriviamo ad avere il bisogno di eliminarla, questo potrebbe significare che per svariato tempo l’abbiamo trascurata, non ascoltata e ora giustamente si eroga il diritto di farsi sentire di più in una modalità da noi sperimentata come disfunzionale. Impariamo a prevenire e a non utilizzare il nostro corpo più di quanto esso possa fare.
La terapia la sosterrà in questa ricerca.
Un caro saluto
Sara Genny Chinnici

Buongiorno, purtroppo è possibile proprio perchè questa è la caratteristica dell'ansia, e dalla descrizione che fa sembra piuttosto elevata. La psicoterapia è efficace nel rimuoverne le cause, tuttavia se dovesse essere invalidante, nel frattempo potrebbe ricorrere ad un supporto farmacologico per evitare di stare così male.
Gentile Amica,

sì è possibile! finirà, abbia fiducia nella terapia. Le consiglio, se già non lo fa, di applicarsi a qualche tecnica di rilassamento o di meditazione, come la mindfulness.

Con i migliori auguri,
dr. Ventura
Buonasera. signora.
Capisco il suo disagio e la sua preoccupazione.
La psicoterapia (un percorso svolto con uno psicologo/a specializzato in psicoterapia), è la scelta più adeguata per affrontare le problematiche da lei avanzate.
trattandosi di dinamiche complesse sarebbe indicato un percorso di psicoterapia EMDR focalizzato. sulla elaborazione dei traumi che evidentemente generano una condizione. di ansia generalizzata e sintomatologie correlate.
A questa può affiancare pratiche di mindfulness (attenzione consapevole) che l'aiutano a mantenersi centrata e consapevole.
sono a sua disposizione
un saluto cordiale
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Buongiorno, in questi periodi di forte attivazione emotiva è normale sentirsi così.
Il percorso che ha intrapreso la aiuterà a gestire la sua ansia attraverso una consapevolezza del suo funzionamento e strumenti da utilizzare nella sua quotidianità.
Buon lavoro
Resto a disposizione per eventuali approfondimenti
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Buon pomeriggio
Gentile utente mi dispiace per il periodo che sta vivendo.
Le consiglio di intraprendere un percorso con uno psicoterapeuta per affrontare meglio il meccanismo disfunzionali dell ansia.
Pensiero emozione comportamento funzioniamo così.
La saluto cordialmente
Dott. Ssa supino alessia
Salve,

iniziare una psicoterapia è molto importante in situazioni come la sua. Allo stesso tempo, nel caso la sintomatologia ansiosa fosse troppo forte da non consentirle di fare cose ordinarie nel quotidiano le consiglierei di aprirsi alla possibilità di affiancare al percorso psicoterapico un trattamento farmacologico affidandosi anche ad uno psichiatra. Dai disturbi d'ansia è possibile guarire solitamente attraverso l'ausilio combinato di farmacoterapia e psicoterapia.

Cordiali Saluti
Dott. Diego Ferrara
Buonasera è l ansia che la fa sentire così anche pensare che non ci sia via d uscita da questo periodo. Ma dall ansia si guarisce o meglio si impara a gestirla e ad usarla in nostro favore. A volte può essere utile combinare la psicoterapia con la farmacoterapia ma sarà la sua stessa psicoterapeuta ad indirizzarla se dovesse averne bisogno. Un caro saluto,Rossella Chiusolo
Oltre all'aiuto delle psicoterapia, può trarre giovamento dall'ascolto del Podcast Le Stanze della Paura, disponibile gratuitamente su Spotify e altre piattaforme che trova su Google. E' un podcast rivolto alle persone che soffrono di disturbi d'ansia e ai loro famigliari. Oltre ad informazioni che la aiuteranno ad aumentare il grado di conoscenza dei disturbi, troverà anche diversi strumenti di auto aiuto , pratiche guidate che potrà utilizzare quotidianamente e nei momenti di maggiore difficoltà e malessere.
Buona serata. Bruno Ramondetti
Salve,
la parola ansia è usata ormai con molta facilità per descrivere svariate situazioni o individuata come la causa di una infinità di problematiche... e, in effetti, per la maggior parte delle volte è proprio cosi.
Ma cos'è l'ansia?
Con la parola "ansia" ho detto tutto e ho detto niente...come si dice.
L'ansia si può definire come un senso di oppressione, di paura non definita, qualcosa, quindi, di non chiaro rispetto al quale, proprio per questa indefinitezza, non riusciamo a trovare una soluzione.
E'come essere persi nella nebbia...non vediamo intorno a noi...non possiamo quindi neanche individuare eventuali pericoli, vivendo nel panico.
Ma è possibile, attraverso un percorso di psicoterapia, indagare su cosa ci sia alla base dell'ansia, dipanare questa nebbia, e, attraverso questa consapevolezza acquisita, prendersi carico delle problematiche sottostanti e trovare soluzioni...liberandosi e avere, cosi, la situazione chiara davanti a sè: essere finalmente saldi al timone.
Ci vuole pazienza e fiducia.
E'un percorso caratterizzato da alti e bassi fisiologici, ma mai perdere la speranza.
Poi, come le hanno già consigliato altri colleghi, se questa sintomatologia dovesse risultare oltremodo opprimente potrebbe valutare l'assunzione temporanea di farmaci, su controllo medico, che nell'immediato potrebbero darle un po' di sollievo e magari anche la lucidità necessaria per assumere quell'atteggiamento analitico necessario per portare avanti la psicoterapia.
Ne può parlare con il suo terapeuta.
Con i migliori auguri la saluto cordialmente.
Elisa Zironi
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente. dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Buongiorno, l'ansia è trattabile con la psicoterapia ed eventualmente con dei farmaci associati che possono ristabilire in breve tempo una qualità di vita buona. Io le suggerisco di rivolgersi ad uno specialista. Il tempo incancrenisce i sintomi, non li risolve magicamente. Tutta questa sofferenza è difficile da gestire e sopportare, si occupi di se stessa.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentilissima, già il fatto di aver iniziato con la parola ansia in maiuscolo fa comprendere quanto questa sia in primo piano nella sua vita in questo momento. Dico questo momento perchè lei l'ansia un mese fa non ce l'aveva. é successo qualcosa nella sua vita un mese fa? Anche qualcosa di apparentemente insignificante? O che non riguarda direttamente lei? Le dico tutto questo perchè l'ansia è come un rivolo d'acqua sotterraneo. Inizia a scorrere piano piano, quasi impercettibile, e poi si ingrossa e infine strabocca. Bene che ha iniziato un percorso, è molto buono che lei sia fiduciosa. Riporta quanto ha detto a noi in seduta? Che effetto ne ottiene? Un'ultima considerazione: i farmaci. Quando i sintomi sono devastanti, un aiuto farmacologico può fare solo bene. Ne parli con la sua terapeuta. L'associazione con la psicoterapia peraltro ha un effetto sinergico. Se lei è troppo provata, sfinita dai sintomi non ha neanche la forza per lavorarci e quindi neanche la psicoterapia può essere efficace. I farmaci poi si scalano, proprio perchè i sintomi non saranno eterni. Rimango a disposizione e la saluto cordialmente, dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, continui nel suo percorso con la psicoterapeuta, ma cerchi anche qualche percorso di gruppo dove vengono praticate discipline come la mindfulness preferenzialmente oppure il training autogeno o anche i rilassamenti guidati.
In questo modo si potrà dare una spinta in più.
Saluti, dott.ssa Sandra Petralli

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