angio tc o angiografia?

Le linee guida riportano come gold standard l'angiografia ma che è evidente non poter essere considerato un esame privo di rischi. L'ecocolordoppler eseguito direttamente dal chirurgo vascolare che poi eseguirà l'intervento (sia "open" sia con lo stent) è già sufficiente per poter acquisire le giuste e doverose informazioni (ex. la percentuale di stenosi, le velocità del sangue, le caratteristiche morfologiche della placca, .....) per poter porre indicazione alla correzione dell'eventuale stenosi significativa. Ovviamente l'esecuzione dell'angio-TC TSA rimane un valido supporto qualora vi siano dei dubbi all'ecocolordoppler.

L'angio tc è l'evoluzione diagnostica dell'angiografia ed in quanto tale permette di definire al meglio una eventuale condizione clinica, ma questo non vuol dire che L'angiografia sia una metodica ormai superata in quanto può essere il primo livello di diagnostica che nel caso di situazioni cliniche complesse, per una migliore definizione in caso di successivo trattamento chirurgico, può essere integrata dall'angio tc

L'esame ECD in talune circostanze può non essere dirimente( dipende da chi esegue l'esame ECD) inoltre ci possono essere delle difficoltà tecniche nell'esecuzione(coni d'ombra per calcificazioni, Kinking o altro) per cui è opportuno eseguire l'angioTAC.
Inoltre un'angioTAC permette di valutare anche l'encefalo e considerare la vascolarizzazione endocranica e il parenchima evidenziando pregressi episodi ischemici o malacie che possono modificare la scelta chirurgica

L'esame di primo livello serve per fare una prima distinzione e per decidere in alcuni casi se è indicato l'intervento chirurgico. L'esame di secondo livello è dirimente sul tipo di intervento

A quale tipo di intervento si sta riferendo? Può riformulare la domanda in maniera più ampia? Grazie.

La questione posta in questi termini è molto ampia. Cercando di sintetizzare si può dire che al momento l'ecodoppler, se eseguito da operatore esperto e validato, è senz'altro l'esame di primo livello in quasi tutti i distretti vascolari in virtù della bassa (o nulla) invasività, della ripetibilità e dei bassi costi. Questo vuol dire che esso è sufficiente per porre o meno indicazioni al trattamento in gran parte dei distretti anatomici.
Nella gran parte dei casi in cui si giunga a porre l'indicazione ad eseguire un trattamento chirurgico o endovascolare diventa quasi sempre necessario un esame di secondo livello e questo nella patologia vascolare è quasi sempre rappresentato dall'Angio -TC.
L'angioTC in caso di patologia a livello dei TSA garantisce la conferma diagnostica (considerato la delicatezza di questo distretto) e permette di scegliere la strategia terapeutica migliore (EAC vs PTA).
In caso di patologia aneurismatica aortoiliaca essa permette di confermare la possibilità di eseguire un trattamento percutaneo (EVAR), progettarlo nei minimi particolari o di indirizzarsi verso un trattamento Open.
In caso di arteriopatia obliterante agli arti inferiori l'esame di secondo livello è invece quasi sempre l'arteriografia che in questo distretto permette spesso di eseguire già nel corso dello stesso esame il trattamento percutaneo ma che, in caso di fallimento del medesimo, produce immagini diagnostiche preziose per progettare la rivascolarizzazione chirurgica.
Bisogna infine ricordare che nella patologia vascolare del distretto toracico l'ecodoppler non trova per lo più applicazione clinica.