ALTERNATIVE ALLA PSICOTERAPIA. Buonasera, so che il titolo potrebbe sembrare una provocazione, tutt

17 risposte
ALTERNATIVE ALLA PSICOTERAPIA.
Buonasera, so che il titolo potrebbe sembrare una provocazione, tuttavia volevo chiedere agli esperti: esiste un'alternativa alla psicoterapia?
Mi spiego meglio, non è una mancanza di fiducia nei confronti dei professionisti, anche perchè altrimenti non chiederei consiglio qui.
Tuttavia nell'ultimo anno e mezzo ho provato due terapeuti della mia ASL con scarsissimi risultati.
Potrei anche provare un nuovo percorso, sempre nell'ASL della mia zona, tuttavia ho un grande sentimento di sfiducia verso la terapia e "ritentare" significherebbe rubare il posto ad un altro che ne ha bisogno e magari renderebbe il percorso veramente utile.
Perciò mi chiedevo, esiste qualcosa che posso fare da solo per migliorare il mio stato ansioso e depressivo? L'ultimo professionista ha diagnosticato un'intensità media sia in ansia che depressione. In più una "sindrome dell'impostore" ma quello credo sia più un tratto caratteriale che una vera diagnosi.
Attualmente sto provando la palestra (grandissimi risultati) e la meditazione (eh...niente, non riesco granchè).
Ci sono vere alternative a riguardo?
Grazie a chi risponderà
Buongiorno, gli stati ansiosi e depressivi possono beneficiare da differenti opzioni terapeutiche. Già nell'ambito della psicoterapia stessa esistano svariati indirizzi (cognitivo-comportamentale, integrata, sistemico-relazionale etc.) per cui un'alternativa potrebbe essere intraprendere un percorso psicoterapico differente. Anche i trattamenti farmacologici, qualora indicati, hanno ottime evidenze scientifiche nella risoluzione di una sintomatologia ansioso o depressiva. L'attività fisica può aiutare in caso di una sintomatologia lieve, ma potrebbe non portare ad una risoluzione completa dei sintomi.
Cordiali saluti

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Comprendo il suo desiderio di trovare alternative alla psicoterapia, soprattutto dopo esperienze che non hanno portato i risultati sperati. La terapia è una delle vie per affrontare l'ansia e la depressione, ma non è l'unica. Esistono approcci complementari che può sperimentare autonomamente e che possono rivelarsi utili, specialmente se la terapia non è accessibile o non ha prodotto i risultati desiderati.

Attività fisica: Come ha già notato, la palestra sta avendo un impatto positivo. L’esercizio fisico regolare è scientificamente provato come uno dei migliori strumenti per migliorare l’umore, ridurre l’ansia e gestire i sintomi della depressione. Continui su questa strada, magari provando anche attività che combinano il fisico con la mente, come lo yoga.

Mindfulness e meditazione: Anche se inizialmente non ha avuto risultati con la meditazione, può essere utile esplorare altre forme o modalità, come la mindfulness o esercizi di respirazione profonda. Alcuni trovano più benefici con tecniche guidate o partecipando a gruppi di meditazione.

Routine e obiettivi quotidiani: La creazione di una routine giornaliera con piccoli obiettivi può aiutare a migliorare l'umore e a ridurre il senso di perdita di controllo che spesso accompagna ansia e depressione. Può iniziare con obiettivi semplici e concreti, aumentando gradualmente la complessità.

Comunità e supporto sociale: Trovare una rete di supporto, che sia attraverso amici, familiari o gruppi di sostegno, può essere molto importante. Spesso parlare con persone che condividono esperienze simili può essere catartico e di grande aiuto.

Dieta e sonno: Non va trascurata l'importanza di un’alimentazione sana e di un sonno regolare. Esistono correlazioni tra carenze nutrizionali (come quella di omega-3 o vitamina D) e sintomi depressivi. Valutare il proprio stile di vita da questo punto di vista potrebbe essere utile.

Approcci creativi: Molte persone trovano sollievo nell’arte, nella scrittura o nella musica. Potrebbe provare ad esplorare una forma creativa che le permetta di esprimere emozioni e pensieri in modo non verbale, ma altrettanto efficace.

Se, nel tempo, dovesse sentirsi pronto a dare una nuova chance alla psicoterapia, potrebbe considerare anche approcci diversi che potrebbero meglio adattarsi alle sue esigenze.

Spero che trovi queste alternative utili e, se dovesse voler approfondire qualche aspetto, sono qui per aiutarla.
Ci sono molte alternative alla psicoterapia e alcune le ha già sperimentate. La consiglio di riflettere però anche sull'ipotesi che lei non abbia costruito una vera alleanza terapeutica con nessuno dei suoi terapeuti. Forse non ne ha avuto il tempo o forse non ha trovato le persone giuste per lei. Cerchi ancora e non si arrenda. Auguri
Buongiorno cara utente, è comprensibile sentirsi frustrati quando un percorso terapeutico non porta i risultati sperati soprattutto dopo aver investito tempo ed energie. La psicoterapia è un percorso personalizzato e non tutti i terapeuti e gli approcci terapeutici sono uguali. Può darsi che i professionisti con cui ti sei approcciata non erano specifici per il tuo problema. Ricorda che la terapia richiede tempo e impegno e non sempre i risultati si vedono subito. Sono una psicoterapeuta con approccio fenomenologico, se hai bisogno di ulteriori chiarimenti non esitare a contattarmi. Sono disponibile anche per terapie online. Un caro saluto, dott.ssa Cristina Sinno
Gentilissimo,
come hanno scritto già i colleghi, esistono altre attività che possono avere un impatto positivo sul tono umorale, ma le mancherebbe la comprensione del meccanismo di innesco, quindi è difficile consigliarle qualcosa che sia una vera alternativa a un percorso di sostegno psicologico o una psicoterapia. Per prima cosa: è riuscito a capire che cosa non ha funzionato con i percorsi precedentemente intrapresi? che cosa rappresenta per lei questo sentimento di sfiducia e come si è formato? ha avuto possibilità di parlarne con i diretti interessati? Si parla sempre di un incontro tra due persone quindi, al di là dell'orientamento e della professionalità del dottore, può essere che non vi siate trovati dal punto di vista umano. Non si tolga la possibilità di riprovare, magari privatamente se può. In un certo senso la terapia è un po' come andare in palestra: servono impegno, regolarità e tempo, per ottenere dei buoni risultati e allo stesso tempo...può essere anche divertente! L'unica differenza è che non può, nel primo caso, fare a meno di un "personal trainer". Un saluto.

Gentilissimo, grazie per la sua domanda...
Dipende da quali sono i suoi obiettivi: una buona psicoterapia, si basa anzitutto su una relazione umana (quindi terapeutica) che non si può bypassare: spesso, è la relazione che cura, più che la terapia in sé...
Il fatto stesso di avere un interlocutore che ci possa ascoltare e accogliere senza giudizio, fa sì che la terapia possa avere successo!
Fino ad ora, nessuno è riuscito a "guarire" da solo: lo stesso Freud, ebbe bisogno di un interlocutore fidato nel suo tortuoso viaggio verso la conoscenza di sé...
Tuttavia, se lei reputa di essere all'altezza di tale compito, tentar non nuoce...
Ma saranno, ovviamente, pur sempre attività poco condivisibili con un altro soggetto: il rischio è che restino attività fini a loro stesse!
Certo, coltivare degli hobbies aiuta, così come aiuta la palestra...Ma sono attività per nulla paragonabili ad un percorso psicoterapeutico!
Si dia un'altra opportunità con la psicoterapia...
In bocca al lupo!

Cordialmente,
Dr. Nola
Gentile utente, posso immaginare il suo senso di sfiducia verso la terapia. Non conoscendo il tipo di approccio dei colleghi, posso solo ipotizzare che gli approcci da lei esperiti non erano forse adatti a lei. La terapia è un'esperienza molto personale, non tutti gli approcci sono adatti a tutti, e non tutti i terapeuti sono adatti a tutti. Per tanto potrebbe essere utile comprendere che approcci a provato per orientarsi su altro. Lei sta provando a prendersi cura di sé (palestra, meditazione) continui così sicuramente prendersi cura di sé stessi è un buon punto di partenza verso la ricerca del proprio benessere. Tutta via finché non comprenderà l'origine profonda del suo dolore esso potrebbe non risolversi completamente. Rimango a sua disposizione Dott.ssa Alessia D'Angelo
Buon pomeriggio,
in generale le "alternative" come un l'esercizio fisico, meditazioni, relazioni sociali ecc. sono molto importanti per conservare uno stato di equilibrio psico-fisico.
Alcuni malesseri tuttavia inquinano molti aspetti o profondamente il quotidiano, impedendo un vivere sereno. In tali occasioni è necessaria una presa in carico professionale.
Se non ha raggiunto il risultato che sperava La invito a rivolgersi a un ulteriore e differente professionista (anche nel privato se preferisce).
Nel linguaggio metaforico è come se ci fosse da sostituire un elemento del motore della Sua auto o intervenire su una carie: si va dal professionista.
Se ha piacere di interessarsi Le posso consigliare l'approccio strategico indicato per questo tipo di problematiche.
Saluti
Buonasera



Esistono diverse strategie che può adottare per gestire ansia e depressione, che non sostituiscono la psicoterapia ma possono essere utili complementi, soprattutto se si desidera lavorare in autonomia.

Attività Fisica: Come ha già notato con la palestra, l'esercizio fisico è uno strumento potente per ridurre l'ansia e migliorare l'umore, grazie al rilascio di endorfine e alla riduzione dello stress.

Tecniche di Respirazione e Mindfulness: Anche se la meditazione tradizionale non le risulta efficace, potrebbe esplorare esercizi di respirazione profonda o pratiche di mindfulness più orientate al movimento, come lo yoga o il tai chi, che potrebbero risultare meno impegnative mentalmente.

Scrittura Esplorativa: Tenere un diario in cui esplora i suoi pensieri e le sue emozioni può aiutarla a fare chiarezza e a ridurre il peso di ciò che la preoccupa. Esprimere per iscritto le sue esperienze può essere un modo per auto-riflettere e per elaborare il vissuto emotivo.

Attività Creative: Le arti, come il disegno, la pittura, o anche il teatro, possono rappresentare una via di espressione emozionale molto efficace. Anche lo psicodramma, come parte delle metodologie attive, potrebbe essere considerato in gruppi o laboratori a tema, se c'è la possibilità nella sua zona.

Gruppi di Supporto: Anche se non si tratta di una terapia formale, partecipare a gruppi di supporto può essere utile. Sentirsi meno soli nel proprio vissuto e condividere esperienze con altre persone in situazioni simili può fornire sostegno emotivo e una nuova prospettiva.

Biblioterapia: La lettura di libri sul benessere mentale o su argomenti come la gestione dell'ansia, la depressione e il miglioramento della fiducia in se stessi può offrire spunti di riflessione e tecniche pratiche che può provare a integrare nella sua vita.

In ogni caso, se dovesse decidere di ritentare con un percorso psicoterapeutico, potrebbe esplorare approcci diversi rispetto a quelli già provati, per trovare quello che meglio si adatta ai suoi bisogni. La terapia è un percorso che dipende molto dalla connessione con il terapeuta, e a volte richiede di sperimentare prima di trovare la persona giusta.
D.ssa Raileanu
Purtroppo interventi comportamentali e/o farmacologici senza il supporto psicoterapeutico spesso non danno i risultati desiderati sul lungo termine.
La meditazione, magari integrata con l'approccio della mindfulness potrebbe esserti di grande aiuto sia per la gestione dell'ansia che degli stati depressivi, ma devi sapere che è l'arte del "non fare" e proprio per questa sua dimensione va vissuta come un'esperienza che può variare di volta in volta e come tutte le esperienze non sarà mai la stessa due volte, dovrai lasciare andare la necessità di cercare risultati, perchè con la meditazione non bisogna arrivare da nessuna parte, a differenza della palestra e della psicoterapia in cui quei risultati li stai cercando , con la meditazione non ci sarà un obiettivo da raggiungere.
Salve. No, la sua non sembra affatto una provocazione. E la domanda è lecita. Sicuramente, forse abituati ai tempi di risposta delle più comuni farmacoterapie, i tempi di una psicoterapia posso apparire estremamente lenti, assenti forse. C'è da considerare che il tempo per ripristinare uno stato di cose che si è consolidato in anni - quelli in cui la nostra personalità era più duttile e recettiva - probabilmente possa durare anche esso anni. Entrare in terapia non è certo semplice: richiede una certa capacità di "affidarsi" e di nutrire fiducia. Diversamente la dinamica che si viene a creare è proprio quella della sfida "vediamo se tu sarai in grado di cambiarmi". Quello che sta facendo è molto buono. Uno stile di vita sano, il movimento e delle relazioni stabili e positive possono molto. Tuttavia il cambiamento - che è un fisiologico passo avanti nella propria evoluzione, una trasformazione naturale come quella del bruco che diventa farfalla - più stabile è quello che inizia in sé, piuttosto che da ciò che fuori possiamo modificare, con costante impegno. Questo si può realizzare solo all'interno di una relazione con una persona costantemente e completamente disposta ad accogliere e rispondere alle sfide evolutive chiamate in causa, cioè all'interno della relazione terapeutica. Mi fa piacere che il suo impegno le porta progressi, e che può avere la soddisfazione di averli raggiunti da solo, come mi dispiace sentire della sua sfiducia. Ha il sapore di una dolorosa e incommensurabile perdita che si ripete. Finché non sarà disposto a lasciar emergere e venire a patti, in sé prima che con qualsiasi altra possibile persona, con questo sentire, ha ragione lei: il tempo dedicato ad una psicoterapia in fondo è un tempo sciupato, che si potrebbe utilizzare meglio. Ma se questa consapevolezza di volercela fare da solo è il risultato della sua terapia, forse non ha affatto impiegato così male il suo tempo. Dipende da come lei è disposto a guardare alle cose.
Buongiorno, esistono svariati orientamenti terapeutici e sicuramente relazioni differenti in base al professionista che si trova davanti. Consideri che la sola competenza tecnica senza il lato umano della relazione non è sufficiente a definire l'esito del trattamento. Non si tratta solo di rimuovere il problema sintomatologico ma di comprende il perché si sia venuto a formare e quale sia la sua funzione. La psicoterapia risulta efficace anche se affiancata a trattamento farmacologico per i sintomi più invalidanti. Continui a cercare, il panorama delle psicoterapie è assai vasto.
Buona giornata.

Dott. Francesco Mangiafico - Psicologo
Gentile, per le condizioni cui accenna credo che la psicoterapia sia da prediligere (sicuramente insieme all alttivita fisica e alla mindfulness). Comprendo che le esperienze negative sono demotivanti e allontanano ma la invito caldamente a non demordere e provare ancora, sono certa che troverà il terapeuta con cui poter costruire una sana alleanza che fungerà da base sicura per iniziare a lavorare su se stesso!
Gentile utente, l'alternativa potrebbe essere, qualora ne avesse la possibilità, quella di rivolgersi ad un* Psicoterapeuta privato che risponda alle sue esigenze (sulla base dell'orientamento e dei feeback sul suo operato). Per quanto gli enti pubblici cerchino di offrire un servizio adeguato, son troppe le criticità che inficiano la qualità di un possibile percorso di cura.
Spero vivamente che lei possa trovare la soluzione più adeguata; cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Capisco perfettamente la situazione e la sua frustrazione. È importante trovare un percorso che potrebbe funzionare per lei. Esistono diverse alternative alla psicoterapia tradizionale che possono aiutare a gestire ansia e depressione: - Attività fisica, - EMDR, - Partecipare a gruppi di supporto, - Esercizi di respirazione, - Tecniche di rilassamento, - Strategie cognitive, - Attività creative.
Ogni persona è diversa, quindi potrebbe essere necessario sperimentare diverse strategie per trovare ciò che funziona meglio per lei.
Se ha altre domande o ha bisogno di ulteriori informazioni, sono qui per aiutare.
Gentile utente, comprendo i sentimenti di frustrazione e di demotivazione che probabilmente ha sperimentato a seguito dei percorsi che ha fatto.
Mi sento di dire che no, non esiste un'alternativa alla psicoterapia, se la psicoterapia è quello di cui ha bisogno. Se riconosce che sta vivendo un momento di difficoltà, in cui si sente in affanno, mi sento di dirle di intraprendere un percorso psicoterapeutico in cui possa sentirsi libero di poter condividere i suoi dubbi, preoccupazioni, elementi di criticità. So che non è facile, ma è possibile.
Ricevo anche online.
Un caro saluto,
dott.ssa Genoveffa Del Giudice

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