allora io soffro di doc aggressivo e ultimamente quando sto a casa sento un impulso/ attrazione vers
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allora io soffro di doc aggressivo e ultimamente quando sto a casa sento un impulso/ attrazione verso la finestra ( elemento principale del mio pensiero ossessivo) con vertigini alle gambe e piedi. ultimamente non sto piu capendo il mio doc se è ancora un doc perche si è molto alleviato ma non ci sto capendo piu niente del mio stato mentale. premetto che vado da una psicologa. ma è possibile che il doc ti fa credere di essere una persona che invece non sei?.mi devo preoccupare? poi vorrei un altro consiglio come posso gestire la dipendenza da sesso? inoltre ho paure riguardo malattie mentali e ospedale psichiatrico
Salve, grazie per aver condiviso qua la sua storia. Mi spiace per quello che sta vivendo. Riporta molte questioni su cui bisognerebbe soffermarsi e comprendere meglio l' origine e la natura di questa attrazione; probabilmente potrebbe essere uno spostamento di un malessere già presente magari non affrontato e non risolto. Le consiglio di poter approfondire tutto questo con la sua psicologa, comprendendo, se eventualmente non l' avesse già fatto, come mai non ha affrontato certe tematiche con lei. Questo l' aiuterebbe maggiormente nel far chiarezza dentro di sé per comprendere meglio ciò che le sta succedendo.
Saluti, dott.ssa Angela Peronace
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Caro utente, tutte le paure e le tendenze che descrive possono essere tipiche di un DOC. Naturalmente è necessario rivolgersi a uno specialista qualificato nel trattamento di questo disturbo per avere una diagnosi e soprattutto un trattamento mirato, che possa consentirle di recuperare serenità. Lo stato di confusione e dubbio e il senso di perdita di identità, assieme alla paura di poter far del male a sé stessi o agli altri, sono solo alcuni dei vissuti più ricorrenti e più dolorosi che si accompagnano al DOC, che resta comunque un disturbo trattabile e dal quale si può uscire.
Gentile utente,
visto l'intrusività dei pensieri, se è seguito da una collega la invito a parlarne con lei al vostro prossimo appuntamento. Sicuramente la questione è complessa e non può trovare sollievo in questo canale. Mi sento di dirle che non siamo ciò che pensiamo. Anche se non amo le etichette e condividere le diagnosi, lei non è il suo DOC ma ha un DOC. Tra essere e avere scorre un'alienazione inconscia. Un caro saluto, Dott. Alessandro Esposito
visto l'intrusività dei pensieri, se è seguito da una collega la invito a parlarne con lei al vostro prossimo appuntamento. Sicuramente la questione è complessa e non può trovare sollievo in questo canale. Mi sento di dirle che non siamo ciò che pensiamo. Anche se non amo le etichette e condividere le diagnosi, lei non è il suo DOC ma ha un DOC. Tra essere e avere scorre un'alienazione inconscia. Un caro saluto, Dott. Alessandro Esposito
Gentile utente,
grazie per aer condiviso le sue preoccupazioni. Purtroppo in queste poche righe non è possibile comprendere bene quali sono le difficoltà, ma si comprende che vive costantemente con pensieri intrusivi e sofferenza che altera la sua quotidianità. Dimostra grande forza e consapevolezza nell'aver intrapreso un percorso con una professionista, la invito quindi a parlarne maggiormente con lo psicologo da lei scelto ed esprimere i vari dubbi o timori. Ricordando, come già esplicitato dai colleghi, che il Doc è un disturbo trattabile, che si ha, e che anche se inficia la vita non è identificabile con la nostra identità.
Con i miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
grazie per aer condiviso le sue preoccupazioni. Purtroppo in queste poche righe non è possibile comprendere bene quali sono le difficoltà, ma si comprende che vive costantemente con pensieri intrusivi e sofferenza che altera la sua quotidianità. Dimostra grande forza e consapevolezza nell'aver intrapreso un percorso con una professionista, la invito quindi a parlarne maggiormente con lo psicologo da lei scelto ed esprimere i vari dubbi o timori. Ricordando, come già esplicitato dai colleghi, che il Doc è un disturbo trattabile, che si ha, e che anche se inficia la vita non è identificabile con la nostra identità.
Con i miei migliori auguri,
Dott.ssa Aisha Battelini
Buongiorno, grazie per aver condiviso le sue preoccupazioni.
Il DOC è una condizione complessa che porta a pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi, i quali possono influenzare significativamente la qualità di vita... proprio come quelli descritti da lei.
Ci sono molte strategie di trattamento efficaci disponibili per il DOC. Il trattamento può includere la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che si concentra sul riconoscimento e sulla gestione dei pensieri ossessivi e dei comportamenti compulsivi. Inoltre, la terapia farmacologica può essere un'opzione per alcuni pazienti, e può essere valutata insieme al o alla sua terapeuta.
Intanto, si ricordi che avere pensieri intrusivi è normale, il 90% delle persone ha pensieri di questo tipo. La differenza è che non tutti li considerano reali o realtà. Il problema non sono le sue ossessioni, ma il modo in cui le valuta.
È importante comprendere che il trattamento per il DOC è un processo graduale e richiede impegno e pazienza. È normale incontrare ostacoli lungo il percorso, ma con il giusto sostegno e le adeguate risorse, è possibile ottenere miglioramenti significativi nella gestione dei sintomi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Cristina Olmi
Il DOC è una condizione complessa che porta a pensieri ossessivi e comportamenti compulsivi, i quali possono influenzare significativamente la qualità di vita... proprio come quelli descritti da lei.
Ci sono molte strategie di trattamento efficaci disponibili per il DOC. Il trattamento può includere la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), che si concentra sul riconoscimento e sulla gestione dei pensieri ossessivi e dei comportamenti compulsivi. Inoltre, la terapia farmacologica può essere un'opzione per alcuni pazienti, e può essere valutata insieme al o alla sua terapeuta.
Intanto, si ricordi che avere pensieri intrusivi è normale, il 90% delle persone ha pensieri di questo tipo. La differenza è che non tutti li considerano reali o realtà. Il problema non sono le sue ossessioni, ma il modo in cui le valuta.
È importante comprendere che il trattamento per il DOC è un processo graduale e richiede impegno e pazienza. È normale incontrare ostacoli lungo il percorso, ma con il giusto sostegno e le adeguate risorse, è possibile ottenere miglioramenti significativi nella gestione dei sintomi.
Un caro saluto,
Dott.ssa Cristina Olmi
Gentile utente, innanzitutto la ringrazio per aver raccontato queste situazioni che immagino le diano sofferenza. Credo che tutti quest pensieri ossessivi che ha, di varia natura, siano tutti l'espressione di un disagio interno che ha. Con queste poche righe che ha scritto, è impossibile fornire una risposta adeguata per la sua situazione. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico per vedere la causa di questi pensieri e cercare di migliorare la sua situazione al livello di qualità di vita perché i pensieri ossessivi, spesso sono molto difficili da sopportare.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente rispondere alle sue domande non è così semplice poichè le informazioni che abbiamo sono poche, e soprattutto andrebbero esplorati numerosi elementi. Ciò che mi sento di dirle però e di esporre tali quesiti alla sua psicologa con cui ha una relazione di fiducia e conosce il suo caso nei suoi diversi elementi. Cordialmente Dott.ssa Alessia D'Angelo
Gentile utente, ringraziandola per aver condiviso la sua storia vorrei anche io darle alcuni spunti da affrontare con la sua Psicologa. Sicuramente il DOC è uno dei disturbi più difficili da affrontare, sia perché è ciclico ed aumenta soprattutto nei periodi di stress sia perché, molte volte, anche se si effettua una cura farmacologica difficilmente viene estirpato. La terapia strategica dà degli ottimi risultati perché lavora molto sul prendere il controllo sulle compulsioni. Quindi la invito ad effettuare questa tipologia di terapia. Per quanto concerne gli altri sintomi andrei ad esaminare la sua insicurezza di base. Rimango a disposizione per altri chiarimenti. Cordialmente Dott.ssa Elena Petraccaro
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico.
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Buonasera. Il suo racconto è molto complesso. Con la sua psicologa potrà trattare sicuramente i temi che propone.
Di solito io lavoro in stretta collaborazione con una psichiatra, perché ritengo che ci siano situazioni che è utile affrontare in una sorta di équipe: è molto utile ed efficace. Può valutare anche questo con la sua psicologa.
Di solito io lavoro in stretta collaborazione con una psichiatra, perché ritengo che ci siano situazioni che è utile affrontare in una sorta di équipe: è molto utile ed efficace. Può valutare anche questo con la sua psicologa.
Gentile utente, grazie per la sua condivisione.
Leggendo le sue parole mi arriva una grane confusione. Posso immaginare la sofferenza che sente.
Le consiglio di affrontare queste domande con la sua terapeuta. È difficile trovare risposte in questo spazio. Ed è protettivo per lei cercarle in una relazione terapeutica in cui sperimenta fiducia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Leggendo le sue parole mi arriva una grane confusione. Posso immaginare la sofferenza che sente.
Le consiglio di affrontare queste domande con la sua terapeuta. È difficile trovare risposte in questo spazio. Ed è protettivo per lei cercarle in una relazione terapeutica in cui sperimenta fiducia.
Un caro saluto,
Dott.ssa Del Giudice Genoveffa
Gentile utente, dalla sua paura si percepisce la sua sofferenza; essendo lei già seguita le consiglio di parlare di questi suoi pensieri e preoccupazioni con la sua psicologa in modo che insieme possiate affrontarle. Restando a disposizione, un caro saluto. Dott.ssa Sonia Castagnolo
Gentile Utente, traspare molta angoscia da questo suo scritto. È stato coraggioso da parte sua condividerlo con noi e aver già iniziato un percorso di cura. Le domande che si pone sono molte e tutte legittime, oltre che tipiche del DOC. Mi chiedevo se ne avesse parlato direttamente anche con la psicologa che la segue. Nel caso in cui non le avesse condivise, potrebbe essere molto utile per lei domandarsi come mai. Entrando invece nel merito della questione posta, se ha un dubbio sulla validità della diagnosi potrebbe ripeterla presso uno specialista o un CSM, ma è comunque bene ricordare che le etichette (per quanto possano dare un certo sollievo) non definiscono ciò che siamo come esseri umani, ma solo il nostro stato di disagio. Resto a sua disposizione e le auguro il meglio. Dott.ssa E.B.
Buongiorno, dal suo messaggio si comprende che Lei è pieno di dubbi sulla sua condizione (ho ancora il DOC oppure non più?) e di paure non solo su quello che potrebbe fare, ma anche su quello che potrebbe succederle, come una dissociazione/credere di essere una persona diversa oppure finire in un ospedale psichiatrico. Gli impulsi sono solo impulsi, come i pensieri sono solo pensieri: lei non è tenuto a "ubbidire" a quello che le dicono di fare. Detto questo, si è chiesto come mai scrive su questo gruppo se è seguito da una psicologa? Forse non si fida del tutto? E' molto importante che Lei si chiarisca questo aspetto. Rimanendo a disposizione, La saluto caramente. Dott.ssa Silvia Guenzi
Gentile utente,
dal suo scritto parrebbe essere molto confuso e angosciato, tuttavia le suggerirei di raccontare tutto alla collega psicologa che sarà sicuramente aiutarla al meglio.
dal suo scritto parrebbe essere molto confuso e angosciato, tuttavia le suggerirei di raccontare tutto alla collega psicologa che sarà sicuramente aiutarla al meglio.
Buongiorno, grazie per aver condiviso la sua storia. Mi spiace per quello che sta attraversando. Bisognerebbe soffermarsi e capire al meglio l' origine e la natura di questa attrazione; probabilmente potrebbe essere uno spostamento (tipico nel DOC) di un malessere già presente magari non affrontato e non risolto. Anche per la dipendenza da sesso le consiglio il trattamento e se la sua psicologa non è specializzata in questo tipo di trattamento, può richiedere un consulto a specialisti di MiO Dottore e al Serd dell'Asl del suo paese di riferimento. Dr.ssa Versari Debora
Salve, le consiglio di lavorare sui suoi dubbi con la sua terapeuta
Buongiorno,
La sua domanda mi ricorda quella di un altro paziente, letta pochi giorni fa. Il suo dolore è palpabile, così come la sua richiesta di aiuto. Se non riesce più a parlarne con la sua psicologa non sarà facile comprendere e sciogliere per lei i suoi dubbi.
Ne parli con la collega che la segue, si affidi e si fidi.
Buon lavoro
La sua domanda mi ricorda quella di un altro paziente, letta pochi giorni fa. Il suo dolore è palpabile, così come la sua richiesta di aiuto. Se non riesce più a parlarne con la sua psicologa non sarà facile comprendere e sciogliere per lei i suoi dubbi.
Ne parli con la collega che la segue, si affidi e si fidi.
Buon lavoro
E' una situazione molto complicata da gestire da sola, se le va mi puo' contattare e possiamo fissare una chiacchierata conoscitiva così da espormi il problema e iniziare magari un percorso insieme. Buona giornata Elena Parodi
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