Alla tenera età di 39 anni abbiamo deciso di avere una seconda gravidanza.Miomarito nn voleva, ne ab

22 risposte
Alla tenera età di 39 anni abbiamo deciso di avere una seconda gravidanza.Miomarito nn voleva, ne abbiamo parlato tanto.Il mio primo tesoro ha quasi 5 anni, bravo, la maternità ha richiesto sacrifici, rinunce, ma ne è valsa la pena. Mi sono annullata, ora la mia trasgressione è bere un cappuccino al bar. I nonni lavorano, poi ribadiscono che i figli sono di chi li fa.Ho sofferto x questo ma ora non più. Sto molto addosso a mio figlio, come hanno fatto con me, ma nn voglio fare questi errori.Perfortuna mio figlio mi ascolta il giusto, io i miei genitori li ho ascoltati troppo, anche ora. Per tutta la mia vita ho cercato di fare tutto bene. Un altro figlio aprirebbe una voragine di paure, la salute che nn è come un tempo, ernia al disco sotto controllo, antistaminici presi x mesi x orticaria da stress, perionissi frequenti alle dita, nulla di grave, ma piccole noie, poi la salute del bambino, eventuali problemi, I nostri lavori impegnativi e comunque dovercela fare sempre incastrando tutto. Ho pensato di lasciar stare, ma rinunciare mi rende tristissima. Ora sono ad un bivio e devo scegliere, o me ne pentirò x il resto della vita.... Grazie in anticipo.
Gentile utente, comprendo le sue paure che sono del tutto legittime seppur come ha lei stessa notato si stanno trasformando in qualcosa di invalidante per la sua vita. Dal suo racconto emergono diversi elementi. Innanzitutto il fatto che la maternità l'ha portata ad annullarsi ci permette di capire la sua grande capacità di sacrificarsi per il benessere degli altri. Se durante la prima gravidanza ha potenziato questa sua dote ora forse è arrivato il momento di ritagliarsi dello spazio per sé, di imparare a trovare un equilibrio tra i suoi bisogni e quelli degli altri, poiché si sa che la miglior mamma è una mamma serena e soddisfatta, in grado di "coccolare" gli altri ma anche e soprattutto se stessa. Un secondo elemento che emerge dal suo racconto è il suo tentativo di fare sempre tutto bene. A volte è proprio con le migliori intenzioni che si costruiscono i peggiori fallimenti. Nel suo caso mi sembra di capire che il suo tentativo di essere sempre perfetta l'ha stressata a tal punto da essere terrorizzata all'idea di una nuova gravidanza, poiché fatica ad accettare la possibilità di commettere anche il più piccolo errore. Eliminare la possibilità di errore tuttavia non può che portarla a vivere costantemente nella paura di sbagliare, questo probabilmente la porterà ad essere iper-vigile e attenta in tutto ciò che fa, magari riuscendo ad evitare parecchi errori ma rimettendoci dal lato della sua salute e benessere. Le chiedo quindi: secondo lei ne vale davvero la pena? Forse ciò su cui può focalizzarsi è l'imparare ad accogliere i suoi errori senza giudicarsi, perché sbagliare ci insegna, ci permette di crescere e migliorare.
L'elemento della paura è sicuramente il più significativo. In questo momento appare talmente immersa nella sua paura da non riuscire a vedere oltre. Le consiglio caldamente di iniziare un percorso psicologico che le permetterà di scegliere liberamente se avere o meno una gravidanza, superando l'influenza della sua grande paura. Si ricordi che ogni volta che agiamo in preda alle nostre paure non facciamo altro che alimentarle, l'unico modo per superare una paura è guardarla in faccia.
Spero di esserle stata utile e rimango disponibile per un confronto. Nel frattempo le auguro il meglio.

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Buongiorno, se la scelta riguarda avere o non avere una seconda gravidanza, nessuno potrà mai dirle ciò che è giusto fare o non fare.
Ognuna delle due scelte comporta una rinuncia. Ciò su cui le consiglio di riflettere è la capacità della vostra famiglia di tollerare una rinuncia, di rifletterci, di accettarla e inserirla nella vostra storia. Consideri che sempre, dico sempre, ciò che siamo è frutto di una mancanza.

Tanti auguri,
mg
Buongiorno, la gravidanza prima e il diventare mamma bis dopo, resta un momento della vita impegnativo e complesso , ma non impossibile.
Forse, nel caso specifico, tra le righe ovviamente, leggo delle chiavi di lettura appesantite e disfunzionali apprese, dei miti generazionali da portare dentro e addosso "da sopportare" che assorbono molta della sua energia vitale.
Non parlo solo da psicologa, ma anche da mamma, conosco bene tutte le complessità del caso, ma come ha detto lei deve imparare ad ascoltare più se stessa, meno le credenze degli altri, soprattutto capire se veramente lei vuole affrontare un'altra gravidanza che sembra essere solo una sua prerogativa o una sua sfida? Avere o non avere un altro figlio non deve essere una prova di forza, deve essere vista come una possibilità che lei e sua marito potete darvi per sentirvi ancora più vivi e felici insieme all'altro figlio.
Certo le paure non ci abbandonano mai, ma neanche la speranza e la voglia di vivere che oltremodo dobbiamo trasmettere ai nostri figli ci devono abbandonare, ma essere nostre alleate.
Le consiglio di imparare a pensarsi non solo come madre, moglie e figlia, ma molto di più come donna, riposizionarsi sulla sua unicità, imparare a non rinunciare a sè.
I figli ci guardano e amano vedere la propria mamma sorridente e bella.
Se non ci riesce da sola può chiedere una mano ad uno psicologo.
Buona fortuna, Dott.ssa Vincenza R.
Gentile utente, fin dalla lettura della sua domanda è percepibile lo stato emotivo che vive in questo periodo. Una forte ambivalenza tra il desiderio di una seconda maternità, al punto di convincere suo marito, e uno scenario di paure e incertezza circa i vari aspetti che corredano L eventuale arrivo di un secondo figlio. Tipico del diventare madri, è appunto, la contrapposizione tra il desiderio di vicinanza e distanza e separatezza invocati dalla fatica di accudire un neonato. Ovviamente queste perplessità portano con se uno stato di agitazione a cui è importante dare voce, uscire dalla solitudine e dal sentire unicamente il peso su di se, senza dubbio potrà restituirle la serenità necessaria in questo tipo di scelta. Non esiti a chiedere informazioni ad uno psicologo.
Cordialmente
Dottoressa Elisa Taverniti
Gentile utente,
Leggendola, traspare quanto debba essere faticoso per lei e per voi prendere la decisione di una nuova gravidanza. Fa una analisi molto lucida di pro e contro, valutando sia l'aspetto razionale, sia quello emotivo, sia l'esame di realtà.
Sembra che questo "bivio", come lo definisce, stia diventando una sorta di piccola crisi, nell'accezione positiva del termine: un momento di decisione, di scelta, dove vi trovate davanti due strade e dovete imboccarne una, lasciando in qualche modo da parte l'altra. Sono dell'idea che ogni "crisi" comporti la necessità di un discernimento, di un'acquisizione di maggior consapevolezza, che possono diventare preludio di un rifiorire prossimo: se leggiamo la cosa in questi termini, quello che sta attraversando potrebbe essere un momento molto prezioso della sua vita. Vale la pena cogliere l'occasione.
I migliori auguri,
Dott. Carrera
Salve, il senso di responsabilità generato dalla nascita di un figlio è talmente forte, che spesso genera ansie e timori di diversa natura.
Prendere una decisione in questo momento, significa confrontarsi con la paura di non fare la scelta adeguata.
Ma secondo me, ciò che la perturba ancor di più è la sua difficoltà nel trovare un equilibrio tra i suoi bisogni e le relazioni con le persone che le sono vicine (partner e genitori).
Pertanto, iniziare a confrontarsi apertamente con le sue necessità e desideri, la stimolerà a correre il rischio di mostrarsi per chi è.
Un caro saluto
Paola Uriati
Buongiorno. Dalla sua lettera, probabilmente , può emergere un vissuto di colpa. Non credo riferito ad un evento, ma più come una sensazione diffusa di fare sempre la cosa sbagliata! Ritengo possa essere un momento, questo suo, non tanto caratterizzato dalla necessita' della scelta giusta, quanto dalla paura di fare quella sbagliata. Le suggerisco, in merito, una vecchia lettura, sempre suggestiva: "Le madri non sbagliano mai" del caro Bollea. Poi passo passo deciderà che azioni intraprendere, ma intanto si fermi ad ascoltare un po' anche se stessa
Cara utente, le emozioni legate ad una scelta così importante sono tante e spesso possono risultare confusive e quindi difficili da affrontare. Per questo motivo non dobbiamo avere fretta, anzi dobbiamo fermarci e partire da noi, ascoltandoci davvero senza farci condizionare dall'esterno. Certo non è semplice, però probabilmente è proprio questo il momento giusto per appoggiarsi a qualcuno che possa aiutarla, ascoltarla, facendola lavorare sulle sue emozioni. Se ha bisogno sarò felice di rispondere alle sue domande e ai suoi dubbi, intanto le faccio tanti auguri.
Dott.ssa Federica Leonardi
Gentile mamma, la sua sembra più una scelta del non ritorno, in entrambi i casi, lei comunque perderà qualcosa, o la sua libertà di donna, visto che i figli saranno interamente a suo "carico" ,o la possibilità di avere un'altro figlio. Questo più che un conflitto, mi sembra un dilemma, ovvero qualsiasi scelta farò,pagherò uno scotto alto. Con un dilemma entrambe le scelte sono al 50% , ecco che non ci si muove più, e tutto inizia a ruotare intorno a questo pensiero fisso, peccato che il tempo passi lo stesso, e sceglierà per lei. Non faccia che questo accada, perché sarà una sconfitta ben più difficile da digerire, rispetto a qualsiasi scelta. Le consiglio quindi di farsi aiutare a trasformare questo dilemma , in un problema risolvibile. Le faccio i miei migliori auguri!
Buonasera, è molto difficile poter dare un parere sul suo dilemma, solo lei potrà risolverlo. Sicuramente se lei sente il desiderio di una nuova maternità nessun parere potrà dissuaderla, noi donne abbiamo un particolare istinto materno che è difficile da soffocare. Forse il suo dubbio riguarda l'impegno che comporta una seconda gravidanza, sia a livello fisico che di tempo. Certamente il desiderio di verder crescere accanto al suo bimbo di 5 anni un altro bimbo allargando la sua famiglia la ripagherà di tutta la sua fatica, buon proseguimento e soprattutto ascolti solo il suo cuore, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buon giorno,
È assolutamente comprensibile che, alla sua età e con l'esperienza che racconta, di sacrifici e solitudine, ma anche di forza di volontà nel crescere il suo primo figlio anche se con molte difficoltà legate al lavoro e alla salute, si senta di fronte ad un bivio. Vorrebbe un altro figlio ma al tempo stesso teme di rompere l'equilibrio che dopo tanti sacrifici è riuscita a costruire. Il dubbio è segno, a mio avviso, del desiderio di fare una scelta il più possibile consapevole e responsabile. Solo lei potrà darsi una risposta. Quello che mi viene da consigliarle è di ascoltare il suo istinto.
Un grosso in bocca al lupo
Salve cara signora, come lei scrive si trova ad un bivio e deve scegliere e la scelta comporta sempre una perdita di qualcosa. Deve domandarsi cosa è disposta a perdere in questa circostanza e non pensare se sia giusta o sbagliata la sua scelta. La scelta è sempre una decisione personale!! Potrebbe essere molto utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per essere sostenuta in questo periodo di disagio e malessere. Resto a sua disposizione. Cari Saluti. Dott.ssa Barbara Gizzi
Buonasera, si sente la sofferenza nelle sue parole e la difficoltà nel compiere una scelta molto complessa, che porterà con sé una rinuncia. All’inizio del messaggio sembrerebbe quasi una decisione già presa, poi entrano in gioco molti fattori che la fanno vacillare. Forse potrebbe valutare di appoggiarsi a un professionista per affrontare questa delicata situazione per non dover portare solo sulle sue spalle il peso di questa decisione. Un cordiale saluto Dott.ssa Elisa Galantini
Buongiorno. Sono completamente d'accordo con la collega che parla di mancanza. Queste scelte, così difficili perché importanti sono proprio frutto di rinunce, in un modo o nell'altro. Affrontate bene questa fase, evitando non detti o scorciatoie ed eventualmente sentite il parere di un tp coppia.

Cordialità

MT
Salve. Credo di poterle suggerire tranquillamente un sostegno psicologico anche in coppia per aiutare lei e suo marito a decidere con serenità e fare un quadro esaustivo della sua vita. Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli.
Buongiorno! In merito alla gravidanza non posso suggerirle nulla perché è una scelta che dovete fare insieme. Posso però dirle che un sostegno in tal senso sia fondamentale e che da ciò che scrive mi sembra ci siano aspetti ambivalenti. Inizialmente sembra risoluta e traspare il desiderio di questo secondo figlio; poi elenca alcuni momenti di "incastro" e di malesseri fisici che le fanno rivedere la decisione presa. Inoltre ha riportato alcuni appunti sul suo modo di interagire con il primo figlio, collegando alcuni suoi aspetti di maternità al suo passato di figlia. Direi che una chiarezza su tutto ciò non potrebbe che esserle utile. Intanto le suggerisco di dedicare un pò di tempo anche a sè stessa e non solo per un cappuccino al bar. I figli giovano anche di temporanee assenze rigeneranti dei genitori. Consideri anche di rivolgersi ad una psicoterapia erogabile online nel caso in cui gli incastri e il tempo diventino remore per affrontarlo. Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti in merito.
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile utente, le difficoltà vissute in passato e ciò che vive nell'oggi, le grandi responsabilità e pressioni, sono palpabili in ciò che scrive. Deve esser stato molto complesso affrontare tutto questo e le decisioni e responsabilità connesse alla gravidanza e alla crescita di un figlio. Oggi mi pare che ciò che riporta è una ambivalenza, un' indecisione riguardante una seconda gravidanza o meno. Le consiglio di riflettere adeguatamente considerando i suoi bisogni e desideri e se ne sente necessità può considerare un colloquio psicologico, in sede o online. Saluti.
Gentile Utente, emergono diversi elementi che meriterebbero un approfondimento, che purtroppo questo spazio non permette. Il vissuto di limitazione e sacrificio che la prima gravidanza ha comportato; la riattualizzazione di un modello genitoriale che da figlia ha sentito troppo presente, e da madre sente di non riuscire a limitare; timori legati alla seconda gravidanza, e la sensazione di non poter ricevere il supporto che le darebbe sicurezza, da parte di suo marito che si è prestato seppur con qualche remora, e da parte delle famiglie d'origine che in modo un po' fatalista vi rimandano alle vostre responsabilità. E' un mix pesante, e il suo smarrimento è comprensibile. Ma se sentisse che il livello che raggiunge fosse alto e costante, chieda un consulto psicoterapeutico, per dirsi ad alta voce quali siano i suoi obiettivi e comprendere cosa la ostacoli nel raggiungerli. Un caro augurio di buona fortuna
Gentile utente i miei colleghi le hanno date preziosi suggerimenti in merito alla sua condizione attuale. Le emozioni e le ansie che vive in questo momento storico della sua vita sono frutto verosimilmente di un conflitto tra i suoi dubbi e i suoi bisogni come madre e come compagna di vita. E' un momento in cui scegliere diventa la cosa più difficile ma attraverso un percorso di psicoterapia individuale o di coppia potrà sperimentare nuove prospettive del suo vissuto che sicuramente l'aiuteranno nella scelta più funzionale per la sua vita. La saluto cordialmente.
Buonasera, la scelta di avere un figlio è una scelta che la coppia fa a volte in modo tacito e a volte in modo esplicito e come in tutte le scelte non c'è un giusto o sbagliato. Mi ha molto colpito la sua frase "mi sono annullata, ora la mia trasgressione è bere un cappuccino al bar", che mostra il vissuto di rinuncia e sacrificio fatti con il primo figlio e per i quali "ne è valsa la pena". In questa sede non è opportuno e utile approfondire la questione legata sia ai suoi vissuti personali, ma anche di coppia e familiari, per cui le suggerisco di rivolgersi ad uno/a Psicologo/a in modo da poter essere sostenuta in tutti gli aspetti che le necessitano e in modo da avere uno spazio a lei dedicato dove poter esprimere tutte le sue preoccupazioni. Rimango a disposizione per ulteriori domande, dubbi o chiarimenti. Un saluto caro. Dott.ssa Sara Strufaldi
Salve,
tutte le decisioni sono tali perchè si deve rinunciare a qualcosa, altrimenti non sarebbe una decisione ...
Magari un sostegno psicologico per la vostra coppia può essere davvero utile in un momento simile.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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