All improvviso mi si chiude il naso e devo respirare con la bocca e non riesco a fare respiri profon
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All improvviso mi si chiude il naso e devo respirare con la bocca e non riesco a fare respiri profondi. Soffro di ansia. E nanche uno sbadiglio profondo. Perche
Buonasera,
innanzitutto bisogna capire se questo sia una conseguenza dell'ansia o se invece sia da imputare a qualche problema (anche minimo) del sistema respiratorio.
Quindi consiglierei per scrupolo una visita medica.
Dando per scontato che fosse ansia, durante l'attacco è piuttosto difficile riuscire a fare respiri profondi. Più utile cercare di espirare l'aria in eccesso velocemente all'interno di un sacchetto di carta per pochi secondi e poi riprovare a immettere aria.
Le consiglio anche di parlarne con un bravo professionista, ci sono molte strategie e modi per tenere l'ansia sotto controllo.
innanzitutto bisogna capire se questo sia una conseguenza dell'ansia o se invece sia da imputare a qualche problema (anche minimo) del sistema respiratorio.
Quindi consiglierei per scrupolo una visita medica.
Dando per scontato che fosse ansia, durante l'attacco è piuttosto difficile riuscire a fare respiri profondi. Più utile cercare di espirare l'aria in eccesso velocemente all'interno di un sacchetto di carta per pochi secondi e poi riprovare a immettere aria.
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Buonasera, ci dà pochi elementi per valutare e non capisco se le abbiano già fatto una diagnosi di ansia o lo ha dedotto da solo.
Potrebbe essere, ma è sempre meglio che prima un medico valuti e poi si arrivi alla componente psicologica.
Se così fosse, per i disturbi d'ansia bisogna fare un percorso psicologico per aiutarsi a gestirla.
Nello specifico, io utilizzo l'EMDR e la MINDFULNESS particolarmente efficaci per questo disturbo.
Valuti a chi chiedere aiuto, ma lo faccia.
Un caro saluto.
Potrebbe essere, ma è sempre meglio che prima un medico valuti e poi si arrivi alla componente psicologica.
Se così fosse, per i disturbi d'ansia bisogna fare un percorso psicologico per aiutarsi a gestirla.
Nello specifico, io utilizzo l'EMDR e la MINDFULNESS particolarmente efficaci per questo disturbo.
Valuti a chi chiedere aiuto, ma lo faccia.
Un caro saluto.
Se ha già accertato che non sia un problema di tipo fisiologico la cosa migliore è rivolgersi allo specialista psicoterapeuta che la può aiutare a gestire l'ansia e la paura che precede per migliorare la sua qualità di vita.
Consiglierei una psicoterapia ipnotica o minfulness.
Buona Vita
Dott. Stefano Zenaboni
Consiglierei una psicoterapia ipnotica o minfulness.
Buona Vita
Dott. Stefano Zenaboni
Buonasera, esclusa la causa di un’affezione respiratoria, potrebbe trattarsi con buone probabilità di crisi di ansia. Il perché è da capire anche tenendo conto di quello che le sta succedendo in questo periodo nella sua vita. Resto a disposizione qualora decida per un colloquio di consultazione. Cari saluti.
Buonasera, i sintomi che descrive possono essere riconducibili ad uno stato ansioso. Bisognerebbe indagare più affondo come e quando questo problema si manifesta per poter dare una spiegazione del perché di questi episodi e trovare, di conseguenza, la via più breve per la sua risoluzione.
La terapia breve strategica si è mostrata particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia e degli attacchi di panico. Questo approccio si basa, non tanto sulle cause che possono avere dato origine al disturbo, quanto su come il problema funziona nel presente. Il cambiamento terapeutico viene indotto strategicamente sulla base dell’obiettivo da raggiungere e non sulla base di una teoria da rispettare. Per produrlo vengono usate tecniche specifiche messe a punto per ottenere quell’obiettivo, che sono state sperimentate sul campo sino ad essere validate e riconosciute a livello internazionale dalla comunità scientifica…per questo motivo la terapia riesce ad ottenere risultati in breve tempo.
Se pensa che questo sia l'approccio giusto per lei, mi contatti e sarò felice di poterla aiutare!
La terapia breve strategica si è mostrata particolarmente efficace nel trattamento dei disturbi d’ansia e degli attacchi di panico. Questo approccio si basa, non tanto sulle cause che possono avere dato origine al disturbo, quanto su come il problema funziona nel presente. Il cambiamento terapeutico viene indotto strategicamente sulla base dell’obiettivo da raggiungere e non sulla base di una teoria da rispettare. Per produrlo vengono usate tecniche specifiche messe a punto per ottenere quell’obiettivo, che sono state sperimentate sul campo sino ad essere validate e riconosciute a livello internazionale dalla comunità scientifica…per questo motivo la terapia riesce ad ottenere risultati in breve tempo.
Se pensa che questo sia l'approccio giusto per lei, mi contatti e sarò felice di poterla aiutare!
Buonasera, lei nella sua domanda non ci scrive delle notizie della sua vita molto importanti, per poterle rispondere in modo esauriente. Importante sapere la sua età, quando sono iniziati i suoi disturbi e che età aveva, quale avvenimento o trauma ha scaturito i suoi sintomi, che scrive nella sua domanda. I suoi disturbi potrebbero apparentemente dipendere da una forte ansia, ma il sintomo nasconde i veri motivi. Le consiglio d'intraprendere un percorso terapeutico per poter elaborare le vere cause che le provocano i sintomi da lei descritti. La terapia EMDR è giusta per elaborare i traumi, molto valida con i miei pazienti ho avuto molti successi, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli.
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Buongiorno, per quanto riguarda il naso che si tappa può contattare anche il medico di base affinché valuti se può esserci qualche fondamento di natura organica. Lei tuttavia nomina l'ansia che può essere causa di manifestazioni come quelle che descrive. Le suggerisco un percorso di terapia ad orientamento dinamico. Mi spiego meglio: la psicoterapia dinamica o analitica, è un intervento profondo ma estremamente puntuale che permette di affrontare la causa che genera il sintomo. Un sintomo è generato da una forza interiore che non trova il suo sbocco e genera frustrazione. Le spinte non appagate trovano "soddisfazione" nella generazione di sintomi. Se non si individua la causa, che è legata ai particolari significati che il soggetto attribuisce agli eventi della propria storia ed esperienza i sintomi, semplicemente, si spostano. Questo significa che se i nodi non vengono elaborati i sintomi
potranno sgonfiarsi temporaneamente per ricomparire con la stessa sofferenza o con nuovi segnali della stessa intensità, dello stesso stampo. Un saluto.
Daniela Bianchi
potranno sgonfiarsi temporaneamente per ricomparire con la stessa sofferenza o con nuovi segnali della stessa intensità, dello stesso stampo. Un saluto.
Daniela Bianchi
Buongiorno, dalle informazioni che scrive è difficile capire la motivazione di questa sua difficoltà. Potrebbe essere inscritta ad uno stato ansioso ma anche a difficoltà respiratorie di altro tipo. Le consiglio una visita medica generica per valutare la parte fisica ed un primo consulto psicologico per la componente ansiosa, che comunque sottolinea. Rimango disponibile per ulteriori chiarimenti. Saluti
Buongiorno, pochi elementi per spiegare perchè. Intanto andrebbe fatta una visita medica per escludere eventuali problemi fisici. Sicuramente se soffre di ansia la situazione peggiora. dovrebbe farvi fronte su un doppio binario, medico e psicologico. Cerchi qualcuno che possa aiutarla con tecniche di respirazione per regolare la sua attivazione psicofisiologica.
Un saluto
Un saluto
Buongiorno, premesso che per una più appropriata comprensione del problema sono necessarie maggiori informazioni, le suggerisco prima di tutto di contattare il suo medico di fiducia per escludere la natura organica della difficoltà respiratoria che descrive.
Afferma di soffrire d'ansia, sarebbe importante capire da quando e se le è stata già fatta una diagnosi da uno specialista
Tuttavia, la sua domanda mi porta a supporre che questa sintomatologia si è manifestata di recente ed è quindi nuova per lei. In questo periodo complesso sintomatologie ansiose possono manifestarsi o anche aumentare in chi già ne soffre.
L'ansia non è altro che il campanello d’allarme umano. Rappresenta una condizione fisiologica e psicologica non anormale in sé, un fenomeno cruciale per la nostra sopravvivenza che attiva le risorse individuali. Rappresenta la risposta all’aspettativa di una situazione temuta. In pratica mette in guardia l’individuo rispetto ad una situazione pericolosa, dandogli la possibilità di reagire con modalità che possono evitare il pericolo. Per fare un semplice esempio è la spia rossa che si accende nel quadro della nostra auto quando sta per esaurirsi la benzina!
Se rimane sotto una certa soglia l’ansia non comporta nessun rischio al contrario, stimola la “reattività” della persona, nel caso della spia rossa che si accende, mi fa pensare "devo fare rifornimento". Questa ansia normale, fisiologica è collegata ad esperienze presenti; è collegata a situazioni reali e non a situazioni immaginarie; non è ricorrente e non fa parte delle modalità abituali di comportamento.
Diventa disfunzionale quando le reazioni sono quantitativamente esagerate e arriva a compromettere, a condizionare la quotidianità, le relazioni, le normali attività della persona.
Pertanto, solo quando, ci troviamo di fronte al superamento di una certa soglia, e si manifesta una limitazione funzionale o una compromissione invalidante della qualità di vita, ci troviamo di fronte ad uno stato di ansia patologica e la richiesta di un intervento terapeutico diviene impellente per capirne la causa.
Le consiglio di rivolgersi anche ad uno psicoterapeuta per comprendere la natura della sua ansia e risolverla prima che diventi invalidante.
Resto a disposizione e le invio un cordiale saluto.
Dr.ssa Patrizia DeSanctis
Afferma di soffrire d'ansia, sarebbe importante capire da quando e se le è stata già fatta una diagnosi da uno specialista
Tuttavia, la sua domanda mi porta a supporre che questa sintomatologia si è manifestata di recente ed è quindi nuova per lei. In questo periodo complesso sintomatologie ansiose possono manifestarsi o anche aumentare in chi già ne soffre.
L'ansia non è altro che il campanello d’allarme umano. Rappresenta una condizione fisiologica e psicologica non anormale in sé, un fenomeno cruciale per la nostra sopravvivenza che attiva le risorse individuali. Rappresenta la risposta all’aspettativa di una situazione temuta. In pratica mette in guardia l’individuo rispetto ad una situazione pericolosa, dandogli la possibilità di reagire con modalità che possono evitare il pericolo. Per fare un semplice esempio è la spia rossa che si accende nel quadro della nostra auto quando sta per esaurirsi la benzina!
Se rimane sotto una certa soglia l’ansia non comporta nessun rischio al contrario, stimola la “reattività” della persona, nel caso della spia rossa che si accende, mi fa pensare "devo fare rifornimento". Questa ansia normale, fisiologica è collegata ad esperienze presenti; è collegata a situazioni reali e non a situazioni immaginarie; non è ricorrente e non fa parte delle modalità abituali di comportamento.
Diventa disfunzionale quando le reazioni sono quantitativamente esagerate e arriva a compromettere, a condizionare la quotidianità, le relazioni, le normali attività della persona.
Pertanto, solo quando, ci troviamo di fronte al superamento di una certa soglia, e si manifesta una limitazione funzionale o una compromissione invalidante della qualità di vita, ci troviamo di fronte ad uno stato di ansia patologica e la richiesta di un intervento terapeutico diviene impellente per capirne la causa.
Le consiglio di rivolgersi anche ad uno psicoterapeuta per comprendere la natura della sua ansia e risolverla prima che diventi invalidante.
Resto a disposizione e le invio un cordiale saluto.
Dr.ssa Patrizia DeSanctis
Buongiorno. Il suo perché non mi è chiaro, ovvero se riferito al perché soffre d'ansia o al perché le si blocca la respirazione. Il respiro è una funzione governata da meccanismi cerebrali esterni alla nostra consapevolezza, in quanto vitali, e quindi i circuiti neurali che lo regolano sono cosiddetti autonomi. Accade però che si possa agire, ad esempio mediante la respirazione diaframmatica, per incidere positivamente sulla sua ampiezza e regolarità. Esistono però diverse cause delle apnee, tra cui l'ansia, ma non solo, che andrebbero valutate prima in sede medica
Buonasera, la invito a rivolgersi al medico di base per escludere una causa organica. La difficoltà che lei descrive potrebbe essere legata all'ansia e la invito a pensare cosa sta accadendo in questo periodo che potrebbe essere all'origine dei sintomi ansiosi, cosa accadeva quando sono iniziati, quando e in che modo si manifestano. E' importate soffermarsi a notare l'emozione che prova per darle voce. L'ansia ci informa su un pericolo reale o percepito che stiamo correndo , cosa potrebbe accaderle in questo momento? C'è qualcosa che la preoccupa?Se il sintomo persiste e non ne comprende il significatola invito a rivolgersi ad uno psicoterapeuta. Cordiali saluti dott.ssa Casile Adrina
Buonasera! Per valutare se un sintomo è di origine psicologica occorre escludere, con visite specifiche, che non ci siano alterazioni organiche di un certo tipo. È necessario poi, sapere di più della sua vita. Dice di essere ansioso... Da quanto tempo? Con che intensità? In quali circostanze? Tutti gli elementi e un corretto inquadramento, aprono la strada a varie possibilità di cura psicologica.
Dott.ssa Valeria Randisi
Dott.ssa Valeria Randisi
Gentile Utente, ci sono poche informazioni per riuscire a rispondere alla sua domanda. Le consiglio di consultare il suo medico di base, per capire se la difficoltà a respirare può essere dovuta a problemi di origine organica, o se invece sono un sintomo legato all’ansia. In ogni caso per quanto riguarda l’ansia, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per capire in modo più approfondito quali e quanto siano intensi i suoi sintomi d’ansia, da cosa sono causati e apprendere le giuste strategie per regolarli. Resto a sua disposizione, dott.ssa Irene Capello
Salve,
le manifestazioni dell'ansia avvengono a livello corporeo, quindi ne parli con uno psicoterapeuta, in modo da capire cosa si cela dietro il sintomo "ansia" ed imparare a gestirla.
Saluti.
le manifestazioni dell'ansia avvengono a livello corporeo, quindi ne parli con uno psicoterapeuta, in modo da capire cosa si cela dietro il sintomo "ansia" ed imparare a gestirla.
Saluti.
Gentile utente, innanzitutto occorrerebbe escludere la presenza di cause organiche per le sue difficoltà respiratorie.
Se e soltanto se non vi sono cause organiche è possibile che la difficoltà a fare respiri profondi sia legata all'ansia di cui parla. In questo caso si può creare un "circolo vizioso" per cui l'ansia spinge a fare respiri profondi per "incamerare aria", ma questo porta ad un'accelerazione del ritmo respiratorio che scatena sensazioni corporee spiacevoli (tachicardia,capogiri) generando ulteriore ansia. Cerchi dunque di controllare la tendenza a fare respiri profondi o a sbadigliare. Potrebbe essere utile la tecnica del respiro lento. Per quanto riguarda l'ansia la invito a intraprendere un percorso di aiuto psicologico per comprenderne le cause e risolvere il disagio.
Un caro saluto
Se e soltanto se non vi sono cause organiche è possibile che la difficoltà a fare respiri profondi sia legata all'ansia di cui parla. In questo caso si può creare un "circolo vizioso" per cui l'ansia spinge a fare respiri profondi per "incamerare aria", ma questo porta ad un'accelerazione del ritmo respiratorio che scatena sensazioni corporee spiacevoli (tachicardia,capogiri) generando ulteriore ansia. Cerchi dunque di controllare la tendenza a fare respiri profondi o a sbadigliare. Potrebbe essere utile la tecnica del respiro lento. Per quanto riguarda l'ansia la invito a intraprendere un percorso di aiuto psicologico per comprenderne le cause e risolvere il disagio.
Un caro saluto
Gentile utente,
prima di attribuire all'ansia sintomi fisici, è bene escludere altre cause con una visita medica. Se fosse confermata l'assenza di una causa organica, potrebbe farsi aiutare da un professionista a comprendere il significato e l'importanza di questo sintomo nella sua vita. I sintomi sono spesso fastidiosi e irrompono nella nostra vita con prepotenza, chiedono ascolto e, ascoltandoli, ci possono dire cose importanti rispetto a bisogni che abbiamo e che stiamo trascurando. Restando a disposizione, le porgo i miei più cari saluti.
Marcella
prima di attribuire all'ansia sintomi fisici, è bene escludere altre cause con una visita medica. Se fosse confermata l'assenza di una causa organica, potrebbe farsi aiutare da un professionista a comprendere il significato e l'importanza di questo sintomo nella sua vita. I sintomi sono spesso fastidiosi e irrompono nella nostra vita con prepotenza, chiedono ascolto e, ascoltandoli, ci possono dire cose importanti rispetto a bisogni che abbiamo e che stiamo trascurando. Restando a disposizione, le porgo i miei più cari saluti.
Marcella
ciao, è importante prima cosa fare degli approfondimenti medici, può farsi consigliare dal medico di base. appurato che non ci siano patologie organiche, può pensare ad un percorso per la risoluzione dell'ansia: vedrà che le cose andranno bene!
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Gentile Utente, sono davvero poche le informazioni che ci fornisce per rispondere al suo "perché". Certamente, una volta esclusa la possibilità che il naso chiuso sia conseguenza di un problema a carico del sistema respiratorio, può risolvere il problema dell'ansia contattando uno psicologo che la aiuti a conoscerla e gestirla. Un caro saluto
Salve, il perché lo può scoprire facendo un percorso di terapia, in questo modo abbiamo troppe poche informazioni per poterle dare una risposta.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Salve,
la prima cosa da fare è escludere la causa organica.
Dopodichè può rivolgersi a un professionista per confrontarsi con questo suo stato ansioso.
Un saluto,
MMM
la prima cosa da fare è escludere la causa organica.
Dopodichè può rivolgersi a un professionista per confrontarsi con questo suo stato ansioso.
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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