Aiutare un giovane che fa uso di sostanze stupefacenti? Come muoversi?
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Aiutare un giovane che fa uso di sostanze stupefacenti? Come muoversi?
Buongiorno. Io credo che il desiderio di fare " il salvatore " di colui o colei che ha una dipendenza, non porta ad alcun risultato. In questo ambito è necessario sostenere la scelta di rivolgersi a degli specialisti che si occupano in modo specifico di dipendenze. Vi sono strutture del Servizio Sanitario Nazionale che lavorano proprio solo con questi pazienti .
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Buonasera, concordo con la mia collega che ha scritto prima, è molto difficile che la famiglia sia in grado di gestire i tanti problemi che la presenza di un tossicodipendente in casa comporta. Le suggerisco, in ogni caso, di appoggiarsi sempre a specialisti, enti e associazioni che conoscono il problema e possano garantire un programma educativo a medio-lungo termine.I genitori non possono affrontare da soli questo problema e si arriva quasi sempre impreparati; nessuno è pronto ad accettare di avere un figlio che si rifugia nella droga per colmare i suoi vuoti, le sue fragilità, la sua difficoltà a creare relazioni con gli altri o a fare i conti con se stesso.
Cordialmente, d.ssa Violeta Raileanu
Cordialmente, d.ssa Violeta Raileanu
Buonasera, mancano alcune informazioni per poter definire e contestualizzare il tutto nella "tossicodipendenza". In che modo e con che frequenza sono assunti gli stupefacenti? Si tratta di un familiare o di un amico/a o di un/a compagno/a? Il percorso inizia nel momento in cui la persona si rende consapevole del problema e dunque disponibile alla presa in carico. Fin tanto che quindi, non è percepito come problema, può essere difficile intervenire. Rimango a disposizione, un saluto
Salve, ritengo fondamentale che già la persona possa cogliere di avere un problema.
Ritengo fondamentale richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Ritengo fondamentale richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buongiorno, consiglio intanto di parlarne, in un momento dedicato e tranquillo, con lui. Dopodiché magari farlo seguire da uno psicologo.
dott Tealdi
dott Tealdi
Buonasera,
credo non sia semplice definire come muoversi esattamente. Servirebbero ulteriori informazioni.
Sta parlando da genitore? La persona è un giovane minorenne?
Di che consumo si tratta? Cosa ne pensa la persona in questione del suo uso? Ne intravede un problema ?
Per maggiori informazioni può rivolgersi ai servizi sul territorio: Il Servizio per le dipendenze (SerDP) svolge attività di prevenzione, cura e riabilitazione dei disturbi da uso/abuso. L'equipe di professionisti è multidisciplinare (medici, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, infermieri professionali, assistenti sanitari). Esistono anche servizi di supporto e assistenza di familiari.
Rimango a disposizione per ulteriori riferimenti (lavoro nell'ambito delle dipendenze patologiche)
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Malaguti
credo non sia semplice definire come muoversi esattamente. Servirebbero ulteriori informazioni.
Sta parlando da genitore? La persona è un giovane minorenne?
Di che consumo si tratta? Cosa ne pensa la persona in questione del suo uso? Ne intravede un problema ?
Per maggiori informazioni può rivolgersi ai servizi sul territorio: Il Servizio per le dipendenze (SerDP) svolge attività di prevenzione, cura e riabilitazione dei disturbi da uso/abuso. L'equipe di professionisti è multidisciplinare (medici, psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, infermieri professionali, assistenti sanitari). Esistono anche servizi di supporto e assistenza di familiari.
Rimango a disposizione per ulteriori riferimenti (lavoro nell'ambito delle dipendenze patologiche)
Un caro saluto
Dott.ssa Alessia Malaguti
Buonasera, la sua richiesta di aiutare pare troppo generica, riesce a fornire maggiori dettagli? Altrimenti si consulti con uno psicologo così da presentargli la situazione nel migliore dei modi. Cordiali saluti. Dott.ssa Debora Manoni.
Buongiorno, concordo con i colleghi che c'è bisogno di informazioni per dare una risposta soddisfacente. Intanto può sempre chiedere un consulto psicologico per capire come sia meglio muoversi. Sicuramente un professionista le saprà dare un aiuto anche in questo senso. Un saluto, Dott. Valerio Mura
Buongiorno. La domanda è un po’ ampia. Se il giovane da aiutare è lei che scrive, allora può rivolgersi ad un servizio per le dipendenze: dopo la prima accoglienza, si procederà a valutare il problema per poi concordare un piano terapeutico idoneo. Se invece è una persona che conosce, può suggerire la necessità di cura. Se è un suo familiare, può anche prendere in considerazione l’idea di rivolgersi in prima persona ad un servizio, iniziando a evidenziare una difficoltà interna alla sua famiglia e provando a esplorare qualche via per coinvolgere la persona direttamente interessata nel problema. In questi due ultimi casi, potrebbe però rivelarsi molto complicato ottenere l'adesione ad un percorso di cura, specie se la persona non intende prenderlo in considerazione. Qualora lo ritenesse opportuno, può anche decidere di consultare uno specialista per chiarire meglio le motivazioni di questa sua domanda e quali possibili orientamenti offrirle. SG
Innanzitutto è importante che i genitori che sospettano e sono certi che il figlio faccia uso di sostanze, si confronti con un terapeuta per mettere a fuoco il problema, capire di quali sostanze il giovane abusa, comprendere quali sono le conseguenze del consumo, verificare quale intervento diretto i genitori possono attivare in famiglia per aiutare il figlio. I passi successivi si definiranno dopo una prima valutazione. Importante focalizzare ciò che la famiglia deve fare così come ciò che non deve fare. Buona giornata. Bruno Ramondetti
Buongiorno, mancano un po' di informazioni per rispondere in modo esaustivo alla domanda. Il mio consiglio è di non porsi come il salvatore di nessuno; potrebbe però essere utile contattare professionisti, enti o associazioni che si occupano di queste problematiche. A disposizione, Federica Curci
Salve, mi dispiace per la situazione, si confronti con il diretto interessato e gli dica che cosa prova in questo momento.
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buona giornata.
Dott. Fiori
Buonasera, capisco che lei sia preoccupata per la persona probabilmente a lei cara, ma tale problematica richiede un aiuto specifico e mirato. Si rivolga al territorio di appartenenza della persona, i servizi che si occupano di dipendenza si chiamano SERD
Buona gironata.
Dott.ssa Sorce
Buona gironata.
Dott.ssa Sorce
Salve, non è semplice rispondere alla sua domanda perché dipende da tanti fattori, età del giovane, tipo di sostanze, frequenza di utilizzo. Però ecco se la persona interessata non è motivata a rivolgersi ad un professionista, potrebbe intanto chiedere lei un parere ad un esperto che le saprà fornire gli strumenti utili. Un caro saluto
Salve sig.ra, penso che sia proprio doloroso avere un figlio che faccia uso di sostanze ed è proprio per questo grande coinvolgimento emotivo che è necessario rivolgersi a dei professionisti che si occupano di dipendenze e alle strutture pubbliche del proprio Servizio Sanitario presenti sul suo territorio. La sua situazione è molto complessa e delicata che necessita un lavoro sia a livello personale (rispetto a suo figlio) che familiare.
Rimango a disposizione
Cordiali saluti
dott.ssa Bellavia
Rimango a disposizione
Cordiali saluti
dott.ssa Bellavia
In assenza di molti dettagli è difficile rispondere a questa domanda. Tuttavia, in linea di massima, le consiglierei in primis di parlarne con il diretto interessato, in un momento tranquillo e confortevole per lui. In un secondo momento può aiutare, se necessario, il consulto con uno psicologo.
Cordiali saluti, dott. Andrea de Lise
Cordiali saluti, dott. Andrea de Lise
Gentile utente, grazie per la domanda. Sicuramente aiutare una persona che fa uso di sostanze è complicato ed è bene affidarsi agli specialisti del settore. Sarebbe utile che lei richiedesse un consulto psicologico al fine di approfondire la situazione, capire meglio come muoversi e avere chiare le strategie da utilizzare. E' inoltre necessario ricordare che per aiutare qualcuno deve stare bene lei per primo. Il consiglio è sempre quello di non lasciarsi trasportare dalla problematica della persona che vuole aiutare, cercando di rimanere concentrato su se stesso e sulla sua salute.
Resto a disposizione per un eventuale consulto e le auguro una buona serata,
Dott.ssa Giulia Voghera.
Resto a disposizione per un eventuale consulto e le auguro una buona serata,
Dott.ssa Giulia Voghera.
Gentile utente, se riuscisse a fornire ulteriori informazioni su età, tipologia di sostanza, frequenza di utilizzo e se la persona in questione riesce a problematizzare l'utilizzo della sostanza in questione sarebbe più semplice aiutarla. In generale ritengo che il primo passo sia confrontarsi con la persona in questione per evidenziare insieme a lui la problematicità dell'utilizzo. Cercando di condurlo verso una richiesta di aiuto che può essere attraverso un consulto psicologico o i servizi presenti sul territorio (Serd). Resto a disposizione se avesse informazioni aggiuntive. Un saluto, Dott. Marco Squarcini
Affrontare il tema dell’uso di sostanze da parte di un giovane è sicuramente una sfida, e comprendo quanto possa sembrare difficile sapere da dove iniziare.
Prima di tutto, potrebbe essere utile provare a parlare con lui in un momento di tranquillità, offrendogli uno spazio di ascolto sincero. È essenziale che il giovane si senta compreso e accolto, senza il timore di giudizio o rimproveri. Cercare di comprendere le ragioni profonde che l’hanno portato a fare uso di sostanze può essere un primo passo per stabilire una comunicazione aperta.
Spesso la dipendenza nasce come tentativo di affrontare ansia, stress o sofferenze emotive. Mostrare vicinanza e disponibilità può aiutarlo a sentirsi meno solo in questo percorso, e creare un clima che lo motivi a chiedere aiuto.
Anche coinvolgere un professionista esperto in dipendenze potrebbe dargli un sostegno concreto. Il supporto psicologico è cruciale per comprendere le cause del comportamento e iniziare un percorso di cura adeguato.
Infine, una rete di affetti può aiutare a rendere il percorso di recupero più sostenibile e positivo.
È importante tenere a mente che spesso è un processo graduale, fatto di piccoli passi. Ogni gesto di supporto e comprensione può aiutarlo a riconoscere che c’è un’altra strada, una strada che porta al benessere e a un futuro diverso.
Cordialmente, Dott.ssa Laura Mangione psicologa
Prima di tutto, potrebbe essere utile provare a parlare con lui in un momento di tranquillità, offrendogli uno spazio di ascolto sincero. È essenziale che il giovane si senta compreso e accolto, senza il timore di giudizio o rimproveri. Cercare di comprendere le ragioni profonde che l’hanno portato a fare uso di sostanze può essere un primo passo per stabilire una comunicazione aperta.
Spesso la dipendenza nasce come tentativo di affrontare ansia, stress o sofferenze emotive. Mostrare vicinanza e disponibilità può aiutarlo a sentirsi meno solo in questo percorso, e creare un clima che lo motivi a chiedere aiuto.
Anche coinvolgere un professionista esperto in dipendenze potrebbe dargli un sostegno concreto. Il supporto psicologico è cruciale per comprendere le cause del comportamento e iniziare un percorso di cura adeguato.
Infine, una rete di affetti può aiutare a rendere il percorso di recupero più sostenibile e positivo.
È importante tenere a mente che spesso è un processo graduale, fatto di piccoli passi. Ogni gesto di supporto e comprensione può aiutarlo a riconoscere che c’è un’altra strada, una strada che porta al benessere e a un futuro diverso.
Cordialmente, Dott.ssa Laura Mangione psicologa
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