A stento riesco a scrivere, ormai non credo più che nessuno

30 risposte
A stento riesco a scrivere, ormai non credo più che nessuno possa darmi aiuto.Sono in cura con antidepressivi ma non ci sono che peggioramenti.Vorrei tanto guarire per uscire da questo stato e recuperare i miei affetti familiari ma tutto è diventato nero. Che fare?
Sono dispiaciuto che tu stia attraversando un momento così difficile. Sentirsi intrappolati in questo tipo di oscurità può essere davvero doloroso, e il fatto che tu abbia trovato la forza di condividere quello che stai provando dimostra un desiderio profondo di uscire da questa situazione. Non è raro che i trattamenti richiedano del tempo per mostrare risultati e che, inizialmente, possano non sembrare efficaci. In molti casi puoi affiancare alla terapia farmacologica la psicoterapia, come quello cognitivo-comportamentale, che può rivelarsi utile per lavorare sui pensieri che alimentano questa sensazione di scoraggiamento. Questa combinazione può fare la differenza nel trovare strategie per affrontare e migliorare la condizione che stai vivendo.

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Mi dispiace molto sentire che stai attraversando un periodo così difficile. Quello che stai vivendo è sicuramente molto doloroso e comprendo quanto possa sembrare che non ci siano vie d’uscita. I farmaci antidepressivi, purtroppo, non sono una soluzione immediata: ci vuole tempo prima che comincino a fare effetto e, durante questa fase, possono esserci dei momenti di difficoltà, come il peggioramento temporaneo dei sintomi. È normale sentirsi demotivati quando i miglioramenti tardano ad arrivare, ma è importante avere pazienza durante questo processo.

Tuttavia, oltre ai farmaci, può essere molto utile abbinare un percorso psicoterapico. La psicoterapia può offrirti un supporto concreto per esplorare le cause profonde di quello che stai vivendo, imparare a gestire i pensieri e le emozioni che sembrano sopraffarti e trovare strategie per affrontare le difficoltà quotidiane.

Anche se ora tutto sembra buio, ricorda che esistono dei percorsi di supporto che ti possono aiutare a sentirti meglio. Prendersi cura della propria salute mentale è un passo coraggioso, e il fatto che tu stia cercando aiuto è già un segno positivo. Ti incoraggio a parlarne con il tuo medico o psicoterapeuta per esplorare eventuali modifiche nella cura o l'inserimento di un altro tipo di supporto. Se possibile, non esitare a cercare anche il supporto di persone a te vicine: spesso, avere qualcuno con cui parlare può fare una grande differenza.
Car*, trovare un progetto di sè nella cura che può muovere poco alla volta la sua esistenza e non essere soli facendosi aiutare e fidandosi di sè. Un abbraccio forte.
Capisco quanto possa essere doloroso sentirsi in questo modo. Quando ci sembra che tutto sia "nero" e gli sforzi non portano miglioramenti, è normale perdere la speranza. Gli antidepressivi possono essere un supporto, ma spesso ci vuole tempo per trovare la combinazione giusta e integrarla con un percorso di psicoterapia, che può offrire uno spazio per esplorare le tue emozioni e trovare nuove modalità per affrontarle.

Non sei solo in questo. Anche se ora può sembrare difficile da credere, molte persone attraversano momenti simili e riescono a trovare sollievo con il tempo e con il giusto aiuto. Parlarne con il tuo terapeuta, spiegando come ti senti ora, può essere un passo importante per adattare il percorso ai tuoi bisogni e cercare strategie più efficaci.

Non esitare a fare un passo alla volta e a ricordarti che, anche nei momenti più bui, c'è la possibilità di trovare supporto e nuovi strumenti per andare avanti.

Un caro saluto,
Dott. Marco Di Campli, psicologo psicoterapeuta
Gentile utente, mi dispiace molto leggere della sua sofferenza e capisco quanto sia difficile affrontare questa situazione. È comprensibile sentirsi senza speranza quando il dolore è così profondo, ma questo non significa che la guarigione non sia possibile. Gli antidepressivi potrebbero necessitare di aggiustamenti o di un tempo maggiore per dare effetti positivi, e sarebbe utile discuterne con il medico che la segue. Inoltre, un percorso psicologico potrebbe offrirle uno spazio per esplorare il dolore e lavorare su come gestirlo, aiutandola a recuperare speranza e a migliorare le sue relazioni familiari. Le auguro di trovare presto il supporto necessario per fare questi passi. Rimango a disposizione e le auguro di cuore di poter trovare sollievo.
Buonasera, in questo momento la sua vita può sembrare insopportabile e senza via d’uscita, ma le assicuro che c’è speranza, anche se ora è difficile da vedere. Gli antidepressivi richiedono tempo per mostrare effetti, e a volte è necessario adattare il tipo o il dosaggio con il supporto del medico. La invito a parlarne apertamente con il suo terapeuta o psichiatra: è importante che sappiano come si sente e possano valutare altre possibilità, come terapie combinate o un supporto psicoterapeutico più mirato. Non deve affrontare tutto da sola, ci sono professionisti che possono aiutarla a ritrovare un po’ di luce in questo buio.
Buona fortuna, un caro saluto!
Gentile utente di mio dottore,
Affianchi al trattamento farmacologico un percorso di psicoterapia, la aiuterà a guardare ad un benessere più a lungo termine.
Cordiali saluti
Dott. Diego Ferrara
Carissimo, rispetto alle problematiche da lei lamentate e alla sua richiesta, le sarebbe utile intraprendere un percorso di psicoterapia Metacognitiva con evidenze empiriche di efficacia. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali saluti, Dott.ssa Daniela Voza
Salve, mi dispiace tanto sapere che sta affrontando un momento così difficile. Innanzitutto, voglio dirti che non è solo: ci sono tante persone che, come lei, hanno attraversato momenti simili e sono riuscite a venirne fuori, con un adeguato supporto. Anche se può sembrare difficile, aprirsi ai familiari o agli amici può fare la differenza ed aumentare la fiducia in se stesso e negli altri. Inoltre, potrebbe essere utile affidarsi ad uno psicoterapeuta, condividendo con lui le proprie emozioni e sentimenti e lavorando insieme per raggiungere uno stato di benessere.
Buongiorno,
Mi dispiace per la situazione estremamente dolorosa in cui si trova... La terapia farmacologica è utile ma non è risolutiva. Le consiglio di intraprendere un percorso psicoterapico.
Dott. Marco Cenci
Buonasera, comprendo la sofferenza di non vedere miglioramenti nonostante l'aver intrapreso un percorso farmacologico. Ci sono diversi aspetti da tenere sotto controllo e di parere medico (dosaggio del farmaco, effetti collaterali, tempistiche...). Controllata questa sfera compito dello psichiatra comunque occorre ricordare che i farmaci sono una base fondamentale ma che possono essere visti come la "benzina" di un auto che è rappresentato invece da un percorso terapeutico. Il cambiamento avviene quando iniziamo a voler cambiare i nostri schemi utilizzati fino ad adesso e che adesso non "funzionano più". Spero che queste indicazioni possano servire, dott.ssa Irene Ferrara
Ha scritto, e lo sforzo che le è costato è un passaggio che occorre valorizzare, ma in una sede protetta e in una modalità protetta:
le propongo un colloquio, anche online.
Mi potrà raccontare ciò che le sta accadendo.
salve, sono troppo poche informazioni che riporta sulla sua condizione. non si capisce se prende solo psicofarmaci o se segue una psicoterapia. di certo è consigliato accompagnare i psicofarmaci con un percorso di psicoterapia. rimango a disposizione per un approfondimento . cordialmente
Carlo Benedetti Michelangeli
Gentile utente, mi dispiace tanto per la situazione che ha raccontato. È importante che intraprenda anche un percorso di supporto psicologico; i farmaci agiscono solo sul sintomo, mentre con uno psicologo può capire le cause di ciò che ha descritto.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi e disfunzionali che mantengono in atto la sofferenza impedendole il benessere desiderato.
Ritengo altresì utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Buon giorno,
l’uso di antidepressivi, purtroppo, non offre sempre un miglioramento immediato e spesso è un processo che richiede un periodo di adattamento. Ti incoraggio a parlare apertamente con il professionista che ti segue, comunicando le difficoltà che stai sperimentando. Se non lo stai già facendo, ti consiglio di affiancare la psicoterapia al trattamento farmacologico, perchè può fare davvero la differenza.

Anche nei momenti più bui, trovare uno spazio in cui esprimere ciò che provi, con qualcuno disposto ad ascoltare senza giudicare, può offrire un sostegno prezioso. Non devi affrontare tutto questo da solo. Con il giusto supporto, passo dopo passo, è possibile che tu riesca a ritrovare quei legami e quella serenità che desideri.
Buongiorno e grazie per la sua condivisione così accorata. Percepisco profondamente il senso di sconforto che esprime con la sua richiesta di aiutio. È difficile, quando si affronta un momento così buio, riuscire anche solo a credere che sia possibile uscirne. Gli antidepressivi sono spesso solo una parte del percorso di cura e può volerci del tempo prima che si manifestino miglioramenti concreti. Dalle sue parole non è chiaro se parallelamente all'aspetto farmacologico sta affrontando il suo malessere anche da un punto di vista terapeutico. È normale provare impazienza o persino disperazione, ma le assicuro che con l’aiuto giusto, anche nei momenti più difficili, è possibile trovare nuove risorse e supporto.
Parlare apertamente di questi sentimenti con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o psicoterapeuta, potrebbe aiutarla ad affrontare il suo percorso in modo più personalizzato e a sviluppare nuovi strumenti per gestire la sofferenza. Non esiti a cercare un aiuto che possa sostenerla in questo percorso di cura e di ripresa.
Mi dispiace che tu stia attraversando un periodo così buio. Da quello che scrivi, traspare quanto desideri uscirne e riavvicinarti ai tuoi cari, anche se tutto ti sembra nero in questo momento. È una buona cosa che tu stia cercando aiuto e prendendo farmaci, ma so che quando sembra di non vedere miglioramenti, può essere profondamente frustrante e demotivante.

Quello che stai vivendo può essere parte di un processo che richiede più tempo del previsto, e a volte i farmaci non danno subito i risultati desiderati, o potrebbe volerci un aggiustamento della terapia. Potrebbe essere utile parlarne con lo specialista che ti segue e descrivere il peggioramento dei sintomi: la terapia farmacologica spesso necessita di aggiustamenti, e talvolta può essere efficace abbinare i farmaci alla psicoterapia, dove puoi esplorare meglio le cause e trovare nuovi strumenti per affrontare questo stato.

Anche se ora sembra difficile, prova a fare piccoli passi per coinvolgere chi ti è vicino. Puoi iniziare condividendo con una persona di fiducia, come un familiare o un amico, ciò che stai attraversando, chiedendo supporto o anche solo compagnia. Anche l’idea di uscire o fare una semplice passeggiata può sembrare impossibile in questo momento, ma gesti piccoli e concreti, uno alla volta, possono contribuire a ridurre il peso dell’isolamento e del senso di oppressione.

Sappi che non sei solo e che è possibile superare questa fase. Anche nei momenti più difficili, mantenere il dialogo con il terapeuta e le persone vicine può aiutarti a trovare nuovi spunti di forza.
Buonasera gentile Utente, posso immaginare quanto possa essere faticoso sentirsi così, con la sensazione che nulla possa davvero portare sollievo o cambiamento. Le difficoltà che descrive sono comprensibili, specialmente quando i miglioramenti tardano ad arrivare e i farmaci non sembrano aiutare come ci si aspetterebbe.
Anche se tutto appare “nero” in questo momento, ci sono strade e opzioni che può provare. Potrebbe essere utile confrontarsi con il suo terapeuta o medico sulla possibilità di aggiustare il trattamento, non solo a livello farmacologico ma anche integrando magari un percorso di psicoterapia se già non lo sta facendo. A volte, una combinazione di terapie diverse può fornire un supporto più completo rispetto al solo uso di farmaci. Non si tratta di una risposta rapida, ma di un percorso in cui, passo dopo passo, può trovare nuovi strumenti per affrontare e alleggerire il peso che sta portando.
Non perda la speranza: il percorso per stare meglio non è sempre lineare, e chiedere ulteriori chiarimenti o modifiche alla cura può essere un primo passo per provare un approccio diverso, rispettando i suoi tempi e le sue sensazioni. Le invio un grande incoraggiamento e spero possa trovare uno spiraglio per continuare su questo cammino, a cui sta dedicando tanto coraggio.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori consigli o di una consulenza resto a disposizione. Augurandole di superare al più presto questo momento di difficoltà le porgo cordiali saluti.
Dott. Luca Vocino

Posso solo immaginare quanto sia difficile trovare la forza per scrivere queste parole, e riconosco il peso che deve portare. È naturale che, quando i trattamenti non sembrano funzionare e tutto appare nero, la speranza vacilli. È importante sapere che non è solo e che ci sono vie per ottenere un supporto più efficace, anche se ora può sembrare distante.

Oltre a confrontarsi con il medico per valutare se il piano terapeutico attuale è ancora il più adatto, potrebbe essere utile esplorare percorsi di psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT). Questo approccio ha dimostrato spesso efficacia nel trattamento della depressione, aiutando a identificare e modificare i pensieri negativi e le abitudini che possono contribuire al disagio emotivo.

La sua determinazione a scrivere, anche in questo momento, è un segnale di quanto desideri recuperare la sua vita e i suoi affetti. Anche se può sembrare difficile da credere, esistono strumenti e professionisti in grado di aiutarla a vedere una luce oltre questa oscurità. Non affronti tutto questo da solo: l’appoggio di chi le è vicino e di esperti qualificati può fare la differenza.

Le consiglio di continuare a cercare un supporto che le permetta di ritrovare serenità e benessere,
Le auguro di trovarlo al più presto.
Dr. Nunzio Nasti
Purtroppo è l'ennesimo caso in cui affidandosi solo ai farmaci questi sono i risultati. Ha bisogno di una psicoterapia, ma anche questa non è una parola magica. Può funzionare solo se sarà disposta a lavorare e, pian piano, come dice Calvino, a capire cosa, nell'inferno, non è inferno, e a mettere il piede nella porta e ad estenderlo. Mi piacerebbe parlarne personalmente con lei.
Capisco quanto possa essere difficile e logorante vivere in questo stato, e il suo dolore arriva con tutta la sua forza. È normale sentirsi scoraggiati quando si prova a migliorare, ma non si vedono i risultati che si speravano, e anzi sembra che la situazione peggiori. Posso immaginare quanto possa sembrare tutto nero e privo di speranza. In momenti così difficili, è fondamentale ricordare che esistono altre strade e combinazioni di supporto che potrebbero fare la differenza, anche se ora può sembrare difficile da credere. Le terapie farmacologiche spesso richiedono del tempo per fare effetto, e talvolta è necessario trovare la combinazione giusta, cosa che purtroppo può richiedere più tentativi. Inoltre, affiancare la terapia farmacologica a un percorso psicoterapeutico, come la terapia cognitivo-comportamentale, può spesso dare un sostegno maggiore, perché può aiutare a gestire le emozioni e i pensieri negativi che a volte amplificano la sensazione di disperazione. Quando tutto sembra senza via d'uscita, provare a fare anche solo piccoli passi (parlarne con il proprio terapeuta, spiegando sinceramente quanto ci si sente scoraggiati e senza energie, oppure cercare momenti di sollievo breve nelle attività quotidiane) può essere un buon inizio. Potrebbe sembrare inutile adesso, ma ogni passo, anche minuscolo, ha un peso. Non è da solo in questo percorso, e mi auguro possa continuare a cercare aiuto per trovare un sostegno che, poco alla volta, la aiuti a uscire da questa oscurità. Non esiti a condividere questi sentimenti anche con il medico che la segue: ogni informazione sul suo stato d’animo può guidarli verso un piano di cura più adatto a lei. Resto a disposizione. Dott. Andrea Boggero
Buongiorno, grazie per aver scritto su MioDottore. Mi spiace saperla in questo stato, soprattutto con la convinzione che tutto stia peggiorando. La invito a pensare al fatto che se ha scritto qua parlando della situazione c'è una parte di lei che vuole uscirne. Mi colpisce che abbia parlato dei suoi affetti familiari e le chiedo se nelle relazioni con i suoi parenti si possano apportare delle modifiche che la indirizzino verso il suo benessere. Sa, il benessere infatti non è esterno a noi, ma interno. Se questo può portare a pensare che sia difficile ottenerlo è al contempo rassicurante in quanto ci dà la dimensione che per raggiungerlo basta partire da noi stessi. Gli elementi per stare bene già ce li abbiamo.
In merito agli antidepressivi, sono un buon supporto, ma è importante che il trattamento farmacologico sia affiancato da un supporto psicologico o da una psicoterapia (non so se questo sia già attivo).
La invito a contattarmi qualora ne sentisse il bisogno.
Le mando un caro saluto. Carlotta Massai
La ringrazio per aver condiviso la sua difficile situazione. Non conosco la sua storia quindi l'unica cosa che posso dirle, sulla base di ciò che ha riferito, è che accanto a un trattamento farmacologico è importante affiancare un percorso psicologico in cui concedersi uno spazio d'ascolto dedicato dove poter elaborare il suo vissuto e capire come affrontare il suo problema. Spero di essere stata d'aiuto, un caro saluto
Se ha trovato la forza di scrivere queste poche parole significa che ancora alle parole affida una residua speranza. Seppellire i sintomi sotto una coltre chimica può lenire la sofferenza al momento, ma se non si rende giustizia a ciò che la motiva la sofferenza è destinata a ripresentarsi, e con maggior intensità.
Trovi un terapeuta con cui iniziare un dialogo. Non se ne pentirà.
Buonasera, dovrebbe affiancare un buon percorso di psicoterapia alla cura farmacologica. I medicinali possono aiutarla ma ci saranno sicuramente schemi mentali che devono essere modificati e che alimentano il suo malessere. Vedrà che con il tempo e l'aiuto giusto riuscirà a vedere luce nel suo futuro. Non demorda ma provveda a cercare un supporto.
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Randisi
Buonasera,
Posso solo immaginare il dolore e la sofferenza provati in questo momento. Anche se la frustrazione è tanta e sembra non esserci una via d’uscita, le consiglio di valutare di intraprendere una psicoterapia cognitivo- comportamentale in associazione alla cura farmacologica prescritta dallo psichiatra. Per la sintomatologia depressiva, la terapia cognitivo-comportamentale ha numerose evidenze di efficacia, soprattutto con l’utilizzo di metodologie di mindfulness.
In bocca al lupo!
Buongiorno, queste sue frasi mi addolorano, spero davvero possa trovare pace e ricongiungersi con i suoi familiari come lei desidera. Quello che posso suggerirle è di associare la terapia farmacologica, che è un grande supporto e aiuta il suo umore a stabilizzarsi, alla psicoterapia. Ad ogni modo se osserva che non ci sono miglioramenti nonostante la somministrazione dei farmaci è opportuno contattare il suo psichiatra che valuterà se modificare la terapia.
Gentile Amica o Amico,
la depressione è una condizione così dolora e difficile: ci chiude le porte al mondo e ci allontana da chi amiamo, sia loro sia noi chiusi nell'impotenza a cambiare in positivo qualcosa!
Non disperi, abbia pazienza: oltre ai farmaci, la psicoterapia potrebbe fare la differenza e aiutarla a riaprire quel canale che ora è chiuso.

con i migliori auguri,
dr. Ventura
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