A distanza di ormai poco più di 2 mesi dalla sospensione di un farmaco SSRI (Citolapram) a 20mg, ass
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A distanza di ormai poco più di 2 mesi dalla sospensione di un farmaco SSRI (Citolapram) a 20mg, assunto per 3 settimane, ho ancora disfunzioni sessuali. Ho assunto il farmaco per ansia e depressione, la seconda settimana in seguito a un abuso di alcolici e cannabis ho sviluppato i miei effetti collaterali nel giro di una notte (quel giorno non presi la mia dose per paura di interazioni che sono comunque avvenute), ritrovandomi la mattina del 23 ottobre con: deficit erettile, scomparsa di erezioni notturne e mattutine da sempre presenti, frenulo desensibilizzato, calo della libido e leggero fastidio/dolore interno al pene rilevabile già in fase di semi erezione. Ho 23 anni e non ho mai e sottolineo mai sofferto di problemi simili, anzi, al contrario ho sempre avuto una certa ipersessualità se così vogliamo definirla. A distanza di 2 mesi MI SEMBRA di star avendo dei piccolissimi miglioramenti sul vigore erettivo (tutt'ora non potrei avere un rapporto sessuale senza l'uso di farmaci, sia per la difficoltà di avere un vigore erettivo dignitoso sia per l'estrema difficoltà nel mantenerla) e il recupero della libido, anche il dolore che percepivo sembra lentamente scomparire.. ho anche iniziato una terapia riabilitativa proposta dal mio urologo a base di cialis da seguire per un mese, tale farmaco risolve quasi completamente il problema erettile, seppur temo temporaneamente purtroppo. La sensibilità del frenulo è ancora compromessa. Facendo una veloce ricerca sul web trovo solo notizie drammatiche riguardo una sindrome che si chiama PSSD. Se questo fosse il mio caso avrebbe degli impatti talmente invalidanti sulla psiche che potrei sviluppare istinti suicidi per la prima volta nella mia vita. Quali sono le vostre considerazioni in merito? Avete avuto pazienti con sintomi analoghi? Quanto tempo possono persistere questi sintomi? Aggiungo che non ho infiammazioni alla prostata o altri problemi analoghi, il tutto è stato causato fra l'interazione del farmaco e le sostanze abusate
Gentile utente, la descrizione puntuale della sua attuale problematica sessuale mi suscita due considerazioni importanti che vorrei condividere con lei: la prima è che molto probabilmente è accaduto qualcosa di emotivamente rilevante la sera in cui ha deciso di interrompere l’assunzione del farmaco e la seconda è che grazie a questa terapia stia avendo dei miglioramenti. Ma mi sembra piuttosto preoccupato rispetto alla possibilità di riacquisire la sua sessualità senza L uso dei farmaci, credo sia difficile dare con assoluta certezza una risposta in questo ambito poiché penso sia opportuno approfondire l’origine di questa difficoltà nell’ambito di un consulto psicologico. Mi sento di aggiungere altresì che sconsiglio vivamente l’auto-diagnosi tramite i motori di ricerca perché si potrebbe correre il rischio di amplificare delle paure recondite.
Le porgo i mei saluti
Dottoressa Elisa Taverniti
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Gentile, parli di ciò che sta vivendo con il suo medico curante e con chi le ha prescritto i farmaci, in questo modo potrà capire al meglio la situazione.
Chiaro è che se non ha mai affrontato tali preoccupazioni ed ansie ed inoltre il suo comportamento nei confronti delle sostanze di abuso all'interno di una psicoterapia, è il momento di farlo. Saluti.
Chiaro è che se non ha mai affrontato tali preoccupazioni ed ansie ed inoltre il suo comportamento nei confronti delle sostanze di abuso all'interno di una psicoterapia, è il momento di farlo. Saluti.
Salve, sarebbe bene che lei consultasse un medico sessuologo e spieghi dettagliatamente i medicinali che stava assumendo con l'interazione delle sostanze che ha assunto con abuso di alcolici.
Chiaramente un sessuologo la potrebbe tranquillizzare su i sintomi che ha percepito, inoltre potrebbe consultare uno psicoterapeuta ed elaborare tutti i sintomi psicologici che lei descrive nella sua domanda, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
Chiaramente un sessuologo la potrebbe tranquillizzare su i sintomi che ha percepito, inoltre potrebbe consultare uno psicoterapeuta ed elaborare tutti i sintomi psicologici che lei descrive nella sua domanda, la saluto cordialmente, dott. Eugenia Cardilli
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Buongiorno, occorre, quando si è in trattamento con farmaci come il Citalopram bisogna sempre informare il medico che ha prescritto circa le possibile conseguenze dovute al conflitto con altre sostanze, come in questo caso. Naturalmente per affrontare i timori legati al problema che ci sta portando, le consiglio di consultare un sessuologo e con lui, dopo un attenta raccolta anamnestica, decidere che tipo di percorso intraprendere.
Buona giornata
Massimiliano Trossello
Buona giornata
Massimiliano Trossello
Gentile utente, sicuramente avere una sessualità serena è un aspetto importantissimo nella vita di una persona e comprendo la sua preoccupazione. È importante però non allarmarsi e consultare il medico curante onde evitare preoccupazione eccessive e innescare un circolo vizioso in cui l'ansia potrebbe ostacolarla e favorire proprio le difficoltà che teme. Le suggerisco pertanto di parlare apertamente con il suo curante, chiedere delucidazioni circa quanto ha letto e affrontare la parte ansiosa con un professionista psicoterapeuta.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Buonasera! Le sue preoccupazioni per la sua vita sessuale sono senz'altro lecite e andrebbero approfondite da un andrologo per monitorare la situazione fisiologica. Le sconsiglio di cercare e valutare altro tramite ricerche personali perchè ciò non porta a nessuna certezza sulla diagnosi; otterrà solo un aumento di preoccupazioni e ansia di cui, mi pare di capire, abbia già sofferto. Online non posso dirle molto, ma l'uso di sostanze, di alcool e di farmaci come il citalopram mi fanno pensare al fatto che ci potrebbero essere tematiche irrisolte di umore e che queste potrebbero avere anche un impatto sulle preoccupazioni per la sua sessualità.
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Valeria Randisi
Rimango a sua disposizione per eventuali chiarimenti.
Dott.ssa Valeria Randisi
Gent.le utente,
le sue preoccupazioni riguardo alla sessualità sono comprensibili, come anche il timore di sviluppare un’intensa sofferenza emotiva di fronte alla possibilità che i problemi descritti non si risolvano. Le consiglio di consultare un medico andrologo e chi le ha prescritto il farmaco, in modo da capire se l’effetto dell’interazione tra il farmaco e le sostanze persiste ancora e se c’è un problema a livello organico. A volte le difficoltà nella sessualità sono anche legate a fattori psicologici, perciò se il medico dovesse escludere l’origine organica dei sintomi, sarebbe utile consultare uno psicoterapeuta esperto in sessuologia. Comprendere la natura del problema, se organica o psicologica, è fondamentale per capire che tipo di trattamento serve per risolverlo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Irene Capello.
le sue preoccupazioni riguardo alla sessualità sono comprensibili, come anche il timore di sviluppare un’intensa sofferenza emotiva di fronte alla possibilità che i problemi descritti non si risolvano. Le consiglio di consultare un medico andrologo e chi le ha prescritto il farmaco, in modo da capire se l’effetto dell’interazione tra il farmaco e le sostanze persiste ancora e se c’è un problema a livello organico. A volte le difficoltà nella sessualità sono anche legate a fattori psicologici, perciò se il medico dovesse escludere l’origine organica dei sintomi, sarebbe utile consultare uno psicoterapeuta esperto in sessuologia. Comprendere la natura del problema, se organica o psicologica, è fondamentale per capire che tipo di trattamento serve per risolverlo.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Irene Capello.
Gentilissimo utente, bisogna distinguere il suo problema in due parti : la prima interessa il lato medico, la seconda è psicologica. L'assunzione di SSRI ,alcoolici e cannabis potrebbe essere secondo il suo punto di vista il motivo del suo malessere fisico. Per cui sarebbe opportuno che lei da un lato si rivogesse ad un andrologo per chiarire la disfunzione che descrive e parallelamente consultasse uno psicoterapeuta per fare chiarezza riguardo al malessere che lei riferisce nella sua totalità. Cordiali saluti
Buongiorno la sua accurata descrizione della problematica fisica che sta vivendo mi ha trasmesso anche una profonda, e direi anche giustamente, paura per le conseguenze nel caso fossero immodificabili. Sicuramente l’uso concomitante di psicofarmaci e sostanze che ne possono alterare l’assunzione crea squilibri importanti.
Tuttavia ho avuto modo di lavorare con disfunzioni di questo tipo Approfondendo anche i significati che queste difficoltà comportano. Le consiglierei dunque di affiancare al suo progredire un percorso psicoterapeutico volto all’approfondimento di queste tematiche molto calde per lei al momento, per riuscire a accompagnare nel migliore dei modi le altre terapie che sta portando avanti.
Non demorda!
Tuttavia ho avuto modo di lavorare con disfunzioni di questo tipo Approfondendo anche i significati che queste difficoltà comportano. Le consiglierei dunque di affiancare al suo progredire un percorso psicoterapeutico volto all’approfondimento di queste tematiche molto calde per lei al momento, per riuscire a accompagnare nel migliore dei modi le altre terapie che sta portando avanti.
Non demorda!
Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta esperto in sessuologia.
Salve. Mi rendo perfettamente conto del suo sconcerto. Paradossalmente la vorrei addirittura rassicurare. Potrebbe trattarsi di un fenomeno transitorio a patto che lei sia disposto ad esplorare un minimo dal punto di vista psicologico le sue momentanee difficoltà.
La sua passata "ipersessualita'"(sarebbe da capire bene cosa intende) potrebbe non essere per forza segno di salute emotiva e sessuale e le sue attuali defaillances forse un momento di passaggio verso una sessualità differente. Un segno di maturazione. Ripeto queste ipotesi andrebbero verificate.
Le faccio i miei migliori auguri. Sono certo che potrà trovare il bandolo della sua matassa.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
La sua passata "ipersessualita'"(sarebbe da capire bene cosa intende) potrebbe non essere per forza segno di salute emotiva e sessuale e le sue attuali defaillances forse un momento di passaggio verso una sessualità differente. Un segno di maturazione. Ripeto queste ipotesi andrebbero verificate.
Le faccio i miei migliori auguri. Sono certo che potrà trovare il bandolo della sua matassa.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli
Concordo sulle affermazioni dei colleghi. È possibile che a monte vi sia una problematica emotiva non risolta che spiegherebbe sia l’ipersessualità (non per forza un segno di salute) e l’attuale condizione probabilmente favorita dall’assunzione del farmaco ma più legato a suoi vissuti emotivi. Dalla sua descrizione si evince molta ansia che spesso è alla base di difficoltà erettive. Si rivolga con fiducia ad uno psicoterapeuta dopo aver consultato l’urologo. I miei saluti
Buon sera a Lei. Ha accuratamente descritto la situazione facendo trasparire non poco la sua ansia e il suo disagio che ritengo essere più che comprensibili. Credo però che la situazione descritta e le informazione acquisite dal consulto dei medici e da internet possano incrementare in lei di non poco il livello di ansia. Credo che la soluzione più opportuna sia quella di affiancare all'utilizzo del cialis un percorso di psicoterapia che l'aiuti a maggiormente entrare in contatto con se stesso e con quelle che sono le sue risorse così da trovare assieme al suo terapeuta le strategie più efficaci per al meglio affrontare questa difficile situazione che si è creata. Le auguro di trovare o ritrovare al più presto il suo benessere psico-fisico. Cordialmente Gian Piero dott. Grandi
Buonasera caro utente, innanzitutto la ringrazio per aver posto la domanda e per la fiducia in noi riposta. Sono diversi i temi che ci porta: il citalopram, la disfunzione erettile e l'uso di sostenze. Lei è molto giovane, ha solo 23 anni e leggo che a seguito di ansia e depressione ha deciso di assumere tale farmaco per poi sospenderlo dopo tre settimane. Ha consultato il suo medico a seguito della sospensione? L'ansia e la depressione meritano a mio avviso anche un approfondimento di tipo psicologico, i farmaci possono aiutare ma forse una parte di lei ha bisogno di esprimersi, di emergere, di essere ascoltata vista e compresa. E' possibile che ci sia una correlazione fra ansia, depressione e disfunzione erettile e che non sempre possa dipendere solo dal farmaco. Inoltre anche l'uso di sostanze è indicativo, la cannabis può rappresentare uno strumento di fuga da qualcosa che emotivamente non è facile affrontare da soli. Un percorso di aiuto psicologico per aumentare la consapevolezza di Sé potrebbe essere un interessante supporto per la sua situazione.
Cordialmente,
Dott.ssa Monica Pesenti
Cordialmente,
Dott.ssa Monica Pesenti
I miei colleghi hanno risposto in modo completo e interessante, non ci resta che incontraci per poter approfondire quanto manca dalla sua, più che valida, prima descrizione.
Sono a sua disposizione per fornirle l’aiuto necessario alla comprensione completa del problema e per un intervento mirato alla soluzione
Saluti
Tiziana Vecchiarini
Sono a sua disposizione per fornirle l’aiuto necessario alla comprensione completa del problema e per un intervento mirato alla soluzione
Saluti
Tiziana Vecchiarini
Buonasera, non ho capito qual è la sua domanda. Teme di non poter assumere droghe e alcolici insieme a uno psicofarmaco? E' proprio così. Cosa ne è della sua depressione? Sta meglio? E' sufficiente per lei intensificare la sua ginnastica sessuale? Allora non c'è problema. Nel caso invece in cui la sua depressione continua e si alterna con stati di sovra eccitazione, farebbe bene a consultare un medico e uno psicoterapeuta. Cordiali saluti PG
Gent.mo leggo dalle sue parole una crescente preoccupazione per la situazione che sta vivendo. Mi rendo conto che gli effetti collaterali dovuti al SSRI divengono per lei ragione di compenso. Da come lei stesso definisce la sua è stata in passato una ipersessualità. Sarebbe interessante capire cosa intende Ma in ogni caso prima di preoccuparmi io valuterei la possibilità di aspettare ancora del tempo per poi rivolgermi a degli specialisti sia in campo sessuologico che medico.
Cordialmente M. Elena Cinti
Cordialmente M. Elena Cinti
buon pomeriggio.
è bene che lei sappia gli effetti possibili collaterali che il farmaco. l citalopram - come qualsiasi altro farmaco - può indurre vari effetti collaterali. Il tipo di effetti avversi e l'intensità con cui si manifestano variano fra un paziente e l'altro a seconda della sensibilità individuale nei confronti del farmaco. uno tra questi è che negli uomini, il trattamento con citalopram può provocare impotenza, disturbi dell'eiaculazione, mancata eiaculazione...
è importante che lei né parli con il suo medico e inoltre si faccia seguire da un sessuologo o psicoterapeuta esperto in quest'ambito per poter iniziare un percorso. Per maggiori informazioni mi contatti.
cordiali saluti
Dott.ssa Pecora
è bene che lei sappia gli effetti possibili collaterali che il farmaco. l citalopram - come qualsiasi altro farmaco - può indurre vari effetti collaterali. Il tipo di effetti avversi e l'intensità con cui si manifestano variano fra un paziente e l'altro a seconda della sensibilità individuale nei confronti del farmaco. uno tra questi è che negli uomini, il trattamento con citalopram può provocare impotenza, disturbi dell'eiaculazione, mancata eiaculazione...
è importante che lei né parli con il suo medico e inoltre si faccia seguire da un sessuologo o psicoterapeuta esperto in quest'ambito per poter iniziare un percorso. Per maggiori informazioni mi contatti.
cordiali saluti
Dott.ssa Pecora
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Buongiorno. E' nota l'incidenza di SSRI e sostanze sulla funzionalità sessuale; per comprendere se si tratta del Suo caso, è necessario un consulto andrologico. Anche un confronto con il medico che ha prescritto il farmaco sarebbe consigliabile. In seguito, ha la possibilità di chiedere un consulto psicologico o sessuologico per: 1) approfondire le cause del problema se non spiegabili del tutto con l'ipotesi eziologica farmacologica, e questo lo dirà l'andrologo; 2) supportarLa in questo momento di difficile riconoscimento di sè nel caso in cui esse lo siano. Il vissuto di angoscia è comprensibile, anche perché alla Sua età la perdita della funzionalità sessuale comporta una drastica riduzione di possibilità esistenziali, ma se fossi in Lei prima di fasciarmi la testa con improbabili diagnosi online chiederei semplicemente un vero consulto medico. In bocca al lupo! A disposizione. DP
Salve, le consiglio di rivolgersi ad un terapeuta specializzato in sessuologia, cosicché troverà le risposte che cerca.
Buona serata.
Dott. Fiori
Buona serata.
Dott. Fiori
Salve, per la parte medica può confrontarsi con il medico che la segue. Se volesse approfondire i suoi dubbi allora dovrebbe contattare uno psicologo.
Un saluto,
MMM
Un saluto,
MMM
Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini
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