A dicembre 2019 sono caduta in uno stato di grave depressione a seguito di consigli avventati - iscr

Salve, mi spiace molto per ciò che scrive.
Ritengo sia fondamentale avere maggiori dettagli per chiarire ciò che scrive e per poter rispondere in maniera adeguata alla sua richiesta.
Capisco che le precedenti esperienze siano state a dir poco spiacevoli ma un intervento psicologico è in questi casi necessario al fine di trovare strategie utili per fronteggiare le situazioni particolarmente problematiche onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Cordialmente, dott FDL

Salve, credo che un percorso psicologico possa aiutarla a elaborare l'esperienza della terapia precedente. Inoltre, chi le ha fatto la diagnosi che descrive?
Buona giornata.
Dott. Fiori

Buongiorno, sono davvero dispiaciuta per le sue precedenti esperienze e mi auguro possa mantenere la fiducia verso i professionisti della salute mentale... e se pone domande in questa sede, credo ci sia ancora speranza! Non tutti i percorsi sono lineari, a volte ci sono ostacoli, errori di valutazione, incomprensioni, resistenze ed eventi a cui si reagisce negativamente. In psicologia è la relazione che cura ed è importante scegliersi ed affidarsi. Spero possa trovare un collega o una collega che l'aiutino a rimettere ordine nei suoi pensieri e vissuti, sostenendola nelle Sue scelte, magari ripartendo da una relazione in presenza.
Come ha fatto notare il collega nella precedente risposta, è importante che la sua diagnosi venga definita e confermata da un professionista al fine di aiutarla al meglio a ristabilire il suo benessere psicologico.
Un caro saluto Dott.ssa Elena Zito

Buonasera, sarebbe importante poter continuare a ricevere supporto psicologico. Può accadere che i percorsi non vadano a buon fine, ma questo non deve precluderle la possibilità di proseguire nel farsi aiutare.
Resto a disposizione, un caro saluto, dottoressa Paola De Martino

Buonasera Gentile Utente, da ciò che ho capito sembra che lei finisca in queste situazioni dove si affida ai suoi terapeuti, che nel tentativo di spronarla finiscono col darle invece dei consigli fuori dalla sua portata. È interessante, perché per certi versi chiedendo a noi cosa fare nella sua situazione, sta mettendo in atto lo stesso schema anche qui. Purtroppo non posso dirle cosa fare, non avrebbe senso in nessun caso. Piuttosto potrebbe essere utile per Lei parlare di questa situazione col suo terapeuta e, nel caso non si trovasse più a suo agio, potrebbe sempre decidere di cambiarlo. Cordialmente, dott. Simeoni

Gentile Utente, cosa intende per lavori folli propostigli al telefono? Potrebbe essere utile, per me e per i colleghi qui presenti, avere qualche informazione in più per comprendere meglio la situazione e eventualmente rassicurarla o chiarificarle meglio quanto le è accaduto. Ad ogni modo, se la persona che la sta seguendo è uno psicoterapeuta o uno psicologo, regolarmente iscritto presso l'albo degli psicologi della vostra regione, sarà pronta ad accogliere eventuali perplessità e suoi pensieri da lei qui riportati per migliorare la relazione terapeutica. Mi scriva pure qui su MioDottore o direttamente ai miei contatti per spiegare meglio quanto da lei vissuto: sarò lieto di accoglierla e di aiutarla. Dott. Nicolò Lasciato

Gentile Utente,
il suo racconto mi ha davvero colpito. Non si capisce molto bene cosa intenda per "lavori folli al telefono" o perché iscriversi all'università sia un "consiglio avventato".
In realtà non si comprende bene il suo disagio, che non ci racconta - certo non è obbligata, soprattutto in un forum pubblico.
Mi spiace che abbia fatto delle brutte esperienze di terapia: i fattori sono così tanti e le informazioni che ci fornisce così poche che è davvero difficile farsi un'idea. La incoraggio comunque a non perdere la voglia di riflettere su se stessa e risolvere i suoi disagi.
Spero che troverà qualcuno di sua fiducia, che sappia rispettare i suoi limiti e la sua autonomia, e con cui possa esplorare se stessa, la sua storia e le sue possibilità.

con i migliori auguri,
dr. Ventura

Carissima,
un professionista che fa il nostro mestiere non dà consigli e non propone lavori. Mi spiace che sia incappata in questo personaggi, ma le suggerirei di rivolgersi ad un/a collega che sia competente e ne sappia di questo mestiere. Si rivolga, per esempio, all'ordine degli psicologi e degli psicoterapeuti della sua regione per assicurarsi che ci sia quanto meno la formazione richiesta.

Salve il disagio che esprime e che definisce come "uno stato di grave depressione a seguito di consigli avventati" merita sicuramente attenzione. I precedenti tentativi effettuati da due diversi terapeuti sembrano e le ripeto sembrano confermare la necessità di lavorare su questi temi. Ovviamente la scelta è sua e quale sia dev'essere rispettata. Qui non si tratta di riproporre uno schema che sembra ben conoscere ovvero rappresentare un problema e delegare la soluzione ma valutare le possibili alternative che si hanno a disposizione e scegliere. La prima è sicuramente quella di rimanere in questa condizione con i vissuti che ha brevemente espresso nella sua nota, la seconda è legata alla possibilità di lavorare su questi temi secondo quelle che sono le attuali conoscenze scientifiche, ovvero le due tecniche che sembrano offrire delle buone possibilità le terapie farmacologiche e quelle psicoterapeutiche o ambedue in combinazione fra loro. Ora la scelta spetta a lei e non può essere delegata secondo quello schema di un facile consiglio che poi diventa non funzione e tutto è peggio di prima a cui bisogna aggiungere anche altri elementi che ora sono difficili da ipotizzare. Il fare in alcuni orientamenti teorici è un lavorare sui vissuti è un dare parole a ciò che parole non ha in questo momento. Pertanto ora che ha la conoscenza di alcuni elementi ha a disposizione più elementi per scegliere. Un cordiale saluto

Buon giorno
Non so la dinamica che si è creata con questi psicoterapeuti verso i quali ha riposto molta fiducia... Le consiglio di rivolgersi a un altro terapeuta magari le posso dare indicazioni se non è nella mia zona... Comunque prima di tutto sarebbe opportuno chiarirsi gli obiettivi che lei ha per un percorso... Anche se so che non è facile quando si soffre tanto

Buongiorno, mi dispiace per il disagio che sta vivendo. Non riesco a comprendere molto la sua situazione da quanto ha scritto... credo che se si rivolge ad una terapeuta sia opportuno essere sempre sinceri e fidarsi, altrimenti ci si ritrova a.pensare: non ho risolto niente e ho speso 3000 euro.... secondo me in un percorso terapeutico digli obiettivi andrebbero condivisi, se la.scelta di iscriversi all'università non le piaceva perché lo ha fatto? Ha provato a dire alla terapeuta che le proponeva "strani lavori" che lei non li capiva? Le auguro di riuscire a risolvere la sua situazione di sofferenza, mettendosi in gioco e mostrando i suoi vissuti.
Un saluto
Claudia m

Salve. In psicoterapia non si danno consigli. Si aiutano le persone a chiarire le cause dei loro problemi affinché possano trovare la loro strada attraverso la stimolazione della fiducia in se stessi. Valuti la possibilità di intraprendere un nuovo percorso psicoterapeutico con qualcuno che non le darà consigli ma che l'aiuterà a trovare dentro di sé la forza e la fiducia per affrontare la vita. Elaborando i vissuti emotivi collegati alle esperienze precedenti, sentendosi in diritto di esprimere le emozioni trattenute nella sua vita, il vissuto di invadenza e di ingiustizia subita, potrà pian piano iniziare a sentirsi in diritto di affermarsi, sentendosi meno sbagliata. Distinti saluti

Salve, è necessario essere sicuri dello specialista a cui si affida la propria salute mentale. Può consultare il sito dell'ordine nazionale degli psicologi per assicurarsi che non ci sia abuso della professione. Nelle consulenze a distanza è sempre meglio non farle solo vocali, ma anche video.
Mettendo da parte questi accorgimenti, credo che sia importante che si interroghi sul perchè non abbiate definito insieme obiettivi raggiungibili e cosa la frena nel dire "no" e nel fare domande per approfondire e/o chiarire.
saluti e buon proseguimento

Gentile, mi dispiace leggere di questa sua continuativa sofferenza. Non posso esprimermi sul lavoro delle colleghe ma mi sembra di capire che la principale fonte di disagio, nella sua vita, riguardi l'ambito della realizzazione accademica e professionale. Se è così, ha mai pensato di rivolgersi ad un consulente del lavoro? Nel caso lo abbia già fatto e visto comunque un protrarsi del suo stato di malessere, è possibile che si estenda anche ad altre aree della sua vita. A volte in ambito lavorativo sovvengono problematiche legate alla percezione che abbiamo di noi stessi, relative anche al nostro mondo interiore e relazionale. Se fosse questo il suo caso, le consiglio di cercare un professionista (psicologo e/o psicoterapeuta) con cui costruire una relazione di fiducia. Che cosa significa questo? Significa di chiarire insieme, dall'inizio, gli obiettivi a cui tutto il percorso sarà mirato. Altrimenti, se non c'è un orientamento preciso verso un fine, sarà difficile lavorare in modo efficace! Le auguro tutto il meglio e di iniziare un percorso per lei fruttuoso, che le porti ogni tipo di soddisfazione!

Buon pomeriggio, mi spiace per le sue precedenti esperienze non andate a buon fine. Mi auguro lei mantenga un sentimento di fiducia nella categoria in quanto ogni relazione è a se. Possono esserci delle incomprensioni, delle difficoltà, non dimentichiamo che fare un percorso di sostegno psicologico non è una passeggiata in discesa, anzi. A maggior ragione è importante che la relazione con il clinico sia funzionale e di buon livello affinchè, nonostante i momenti difficili possa esserci ancora il desiderio e la voglia di continuare a lavorare su di se senza arrendersi o farsi sopraffare da emozioni , pensieri o sentimenti negativi.
Inoltre, nonostante abbia sostenuto anche io degli incontri on line, sostengo fortemente che seguire il percorso in presenza dia molti più strumenti al fine di raggiungere i propri obiettivi.
Saluti,
Dott.ssa D.I.

Buongiorno, la sua domanda necessita di ulteriori chiarimenti. Sono dispiaciuta delle esperienze che ha avuto con le precedenti psicoterapeute e spero che non perda la fiducia negli interventi psicologici. Non avendo ben chiara la sua domanda, le propongo di rivolgersi a qualcuno per approfondire meglio. Resto a disposizione. Un caro saluto

Dott.ssa Sonia Zaccoletti

Strano che la sua terapeuta le abbia proposto dei lavori perchè non rientra nella terapia questa modalità di lavoro e strano anche che la precedente terapeuta le abbia dato consigli avventati tali da causarle una depressione...la terapia è una relazione di cura consenziente fra due adulti, lei ha sicuramente tutti gli elementi per scegliere bene a chi rivolgersi ed eventualmente interrompere quando vuole e quando sente che il trattamento è inefficace

Gentilissima utente, sarebbe consigliabile valutare attentamente la relazione terapeutica instaurata con la seconda psicoterapeuta e riflettere sulle dinamiche e sui modi in cui è stata gestita la situazione. È importante considerare se la terapeuta abbia agito in modo etico e professionale rispetto alle tue esigenze e alla tua situazione specifica.
Se ti senti insoddisfatta della terapia ricevuta e hai dei dubbi sulle proposte di lavoro folli che ti sono state fatte, potresti valutare la possibilità di interrompere la terapia e cercare un'altra figura professionale che si adatti meglio alle tue necessità.
Inoltre, potresti valutare la possibilità di parlare della tua esperienza con un supervisore o un'altra figura professionale esperta in materia, che possa aiutarti a fare chiarezza sulla situazione e a prendere decisioni consapevoli sul da farsi.
Infine, è importante prendere in considerazione anche la tua salute mentale e il benessere emotivo. Se ritieni di avere bisogno di supporto psicologico per affrontare la situazione, potresti valutare la possibilità di rivolgerti a un'altra risorsa terapeutica che possa accompagnarti in modo più adeguato e rispettoso delle tue esigenze. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba

Carissima spero tu stia meglio e ti sia ripresa dal periodo complesso che hai dovuto affrontare. Sarebbe opportuno approfondire in sede di colloquio le dinamiche interiori ed i sintomi del disagio ma in ogni caso mi sento di consigliarti di farti supportare da uno specialista e concederti uno spazio di riflessione per te stessa per ritrovare serenità ed equilibrio. Vedo particolarmente indicato nel tuo caso l'intervento con tecnica di esperienza immaginativa: una sorta di sogno ad occhi aperti che si avvale dell'immaginario e del simbolo. Questa tecnica indicata in caso di blocchi emotivi stati ansiosi e depressivi aiuta a vivere le emozioni insostenibili attraverso uno scenario simbolico in modo da sbloccare e risolvere anche perché non è un percorso che si compie soli ma insieme allo psicologo che partecipa emotivamente e trascrive tutto ciò che stai vivendo e narrando nella sequenza associativa di immagini. Spero di esserti stata d'aiuto, Un caro saluto. Sono a disposizione per necessità. Dott.ssa Anna Verrino