A 31 anni sento di aver fallito come essere umano. Sono cresciuto in un ambiente per lo più sano, d

19 risposte
A 31 anni sento di aver fallito come essere umano.
Sono cresciuto in un ambiente per lo più sano, due genitori che non mi hanno fatto mancare niente e che mi vogliono bene, eppure sento di essere una delusione per loro perché sono arrivato a 31 anni e non ho né un lavoro, né una prospettiva per il futuro.
Questo perché ho sempre avuto un'indole molto introversa che negli anni mi ha come limitato in certe esperienze, per lo più concluse con delle delusioni personali che, come delle cicatrici, mi hanno segnato portandomi a distaccarmi completamente da certi temi per non riaffrontare altre possibili delusioni e quindi a soffrire inutilmente. Questo chiudermi sempre di più in me stesso mi ha anche privato di certe occasioni che, forse, avrebbero anche potuto giovarmi, ma purtroppo la mia natura pessimista mi fa vedere sempre gli scenari più negativi in qualunque ambito.
Mi sento sbagliato, mi sento un errore, mi sento inutile verso chiunque, dai miei familiari ai miei amici.
I miei genitori, giustamente, si preoccupano e cercano di spronarmi, talvolta anche con modi duri, a prendere in mano la mia vita e di trovarmi un lavoro, ma io, anche sforzandomi, anche cercando di dimenticare temporaneamente tutti i miei limiti, sento di non essere adatto a nessun lavoro... Ci sarebbe qualcosa in cui sarei bravo, nel campo "artistico" diciamo, ma anche a detta dei miei genitori, non sarebbe un lavoro che mi darebbe da vivere..o meglio, è molto raro che possa sfondare in quel mondo...Insomma, vivo la mia esistenza con un grande senso di amarezza, ci sono sempre piu giorni in cui preferirei di gran lunga passare tutto il tempo in camera mia al buio senza vedere nessuno piuttosto che affrontare lo sguardo dei miei, come se volessi liberare loro dalla mia presenza e come se volessi liberare anche me stesso da questo perenne stato di insicurezza e di inferiorità che mi porto dietro da decenni.. Cosa mi consigliate?
Gentile utente, traspare tanta tristezza e amarezza dalla sua lettera e una grande disistima nei suoi confronti. Pensi a quanto era introverso e pessimista Giacomo Leopardi. Ognuno è come è. Ogni vita merita un romanzo diceva un mio maestro. Qualche volta l'ambiente intorno ci fa del male, qualche volta l'ambiente non ci fa mancare nulla, come lei dice, eppure stiamo male. Ognuno con la sua genetica e il suo ambiente lotta per diventare se stesso. Come figli non dobbiamo essere la gratificazione dei genitori, nè rispondere alle loro aspettative. E' una trappola. Meno soddisfo le loro aspettative più mi sento incapace e in colpa e più mi allontano dalle mie risorse.
Sono decenni che sta male. E' ora di apportare un cambiamento alla sua vita. Se lo deve. Consulti uno/una psicoterapeuta di stampo esistenziale, valuti anche un percorso serio con l'arteterapia, viste le sue attitudini. Con questa capacità introspettiva e profondità, parte già da un buon punto di partenza. Vedrà che i suoi anni di sofferenza non saranno stati inutili. Tanti auguri per questo cammino. Sono a disposizione per approfondimenti, cordiali saluti dott.ssa Silvia Ragni
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Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Gentile utente, quanto dolore sento dalle sue parole. Mi dispiace tanto per questa situazione che ha raccontato. Le consiglio un percorso di supporto psicologico in modo da vedere quali sono le risorse che ha ed iniziare a costruire qualcosa, in questo modo migliorerà anche il suo umore.
Sarei felice di accompagnarla in questo percorso.
Le auguro il meglio!
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
Buongiorno, dalle sue righe traspare molta sofferenza. E' come se il suo percorso di crescita evolutiva avesse subito uno stop. Bisogna prendersene cura, da ciò che dice sembra importante affrontare il rapporto con i suoi genitori. Sicuramente una psicoterapia la può aiutare. Una sede dove lei possa sentirsi di esprimere, in un ambiente sicuro, tutta le difficoltà che vive e trovare, grazie all'aiuto di una/un psicoterapeuta il filo della sua vita. Se lo ritiene possiamo approfondire
Buongiorno, con l'aiuto di un terapeuta potrà affrontare questo stato di malessere che sta descrivendo, per comprendere meglio le cause, i pensieri e le emozioni ad esso collegate e ritrovare la serenità.
Un saluto
Dott.ssa Romina Cantarini
Carissimo. Chiedi ai tuoi genitori di aiutarti ad intraprendere un percorso psicologico. Da quello che scrivi ne hai bisogno e potrebbe decisamente aiutarti a fare chiarezza ed a capire che anche tu hai il tuo posto nel mondo. Se dovesse servire puoi contattarmi. Sono pronto ad offrirti anche un primo colloquio gratuito data la situazione.
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Salve,
Mi dispiace molto per quello che stai passando. È chiaro che stai vivendo un momento di grande difficoltà e di conflitto interiore. Voglio prima di tutto dirti che non sei solo in questo; molte persone attraversano fasi della vita in cui si sentono bloccate, senza prospettive e con un senso di fallimento. È importante riconoscere che questi sentimenti, per quanto intensi, non definiscono chi sei come persona.

Se ti senti a un punto morto, potrebbe essere utile iniziare a esplorare le tue risorse interne e a riflettere su piccoli passi che puoi fare per uscire da questa sensazione di stallo. Prova a considerare alcuni aspetti:

Accettare e accogliere le emozioni: È normale sentirsi sopraffatti, ma prova a non giudicarti per quello che stai provando. Riconoscere e accettare i tuoi sentimenti di delusione e frustrazione è il primo passo per poterli affrontare.

Riconsiderare il concetto di successo: Spesso, ci sentiamo falliti perché confrontiamo la nostra vita con gli standard della società o con le aspettative degli altri. Il successo, però, è qualcosa di molto personale. Forse è il momento di ridefinire cosa significa per te avere una vita appagante e soddisfacente, al di là delle pressioni esterne.

Esplorare il campo artistico: Anche se i tuoi genitori possono essere preoccupati per la stabilità economica, non significa che non dovresti esplorare il campo artistico che ti appassiona. Non è necessario sfondare immediatamente o fare dell'arte la tua unica fonte di reddito. Potrebbe essere utile iniziare come un progetto parallelo, qualcosa che coltivi accanto ad altre attività. Talvolta, seguire una passione può portare a opportunità inaspettate e a una maggiore autostima.

Piccoli passi, non grandi cambiamenti: Invece di concentrarti su un grande cambiamento che potrebbe sembrare schiacciante, prova a pensare a piccoli passi pratici. Ad esempio, potresti iniziare a cercare lavori che richiedono abilità che già possiedi, o potresti frequentare corsi o workshop legati alle tue passioni. Ogni piccolo passo avanti è un progresso.

Cerca supporto professionale: Parlare con un terapeuta o un counselor potrebbe aiutarti a esplorare questi sentimenti in modo più approfondito e a trovare strategie per affrontare la tua situazione. A volte, avere qualcuno con cui parlare che può offrirti una prospettiva neutra è di grande aiuto.

Non isolarti: Anche se può sembrare più facile ritirarsi dal mondo, cerca di non tagliare i ponti con le persone che ti vogliono bene. A volte, semplicemente parlare apertamente con qualcuno di fiducia può aiutarti a sentirti meno solo e a trovare nuova forza.

Ricorda che non sei definito dalle tue difficoltà attuali. Ogni persona ha un percorso unico e il tuo valore non è determinato solo da quello che fai o da quello che gli altri si aspettano da te. Dare a te stesso il permesso di esplorare chi sei veramente e cosa ti rende felice potrebbe essere il primo passo per uscire da questa fase e costruire una vita più soddisfacente.
Buongiorno, dalle sue parole percepisco chiaramente la profondità della sua sofferenza. Sembra che tutto ciò che ha dentro non trovi un posto nel mondo, ed è ancora più difficile quando ci si sente bloccati dalle proprie stesse paure e insicurezze. Però, il fatto che lei stia riconoscendo queste sensazioni e cercando aiuto dimostra una grande forza interiore.

È comprensibile che le delusioni passate l' abbiano portata a chiudersi in se stesso; il dolore può spingere a cercare rifugio, ma isolarsi non è una soluzione duratura. Anzi, può aumentare il senso di disconnessione e amplificare quel vuoto interiore.

Vorrei incoraggiarla a non sottovalutare l'importanza di questo momento nella sue vita. Queste sensazioni di amarezza, inutilità e inferiorità non sono da ignorare, e credo che potrebbe davvero essere utile parlare con qualcuno che possa aiutarla a esplorarle. Un terapeuta potrebbe offrirle uno spazio sicuro dove affrontare questi pensieri, dove non dovrà temere il giudizio e potrà lavorare su ciò che la trattiene dal vivere appieno la sua vita.

Per quanto riguarda la sua passione artistica, la invito a darle spazio. Anche se al momento sembra che non possa rappresentare una fonte di reddito stabile coltivarla potrebbe offrirle qualcosa di inestimabile: un senso di scopo e una via per esprimere chi è lei. Spesso, le cose che ci fanno stare bene non ci danno subito un guadagno economico, ma possono darci qualcosa di ancora più importante: un motivo per alzarci la mattina e continuare a cercare il nostro posto nel mondo.

Inizi da piccoli passi, magari provando a ritagliarsi del tempo per fare quello che le piace, per capire come quella passione potrebbe inserirsi nella sua vita in modo significativo. E nel frattempo, consideri l'idea di cercare un aiuto professionale. Non è obbligato a fare tutto da solo, e non c’è nulla di male nel chiedere una mano quando il carico emotivo diventa troppo pesante da sopportare.
Molte persone attraversano momenti di profonda insicurezza e incertezza, soprattutto quando si confrontano con aspettative (proprie o altrui) che sembrano impossibili da raggiungere.
Ciò che descrivi, questa sensazione di essere "sbagliato" o "inadeguato", è qualcosa che può diventare una prigione mentale. Il tuo malessere è reale e merita attenzione, hai fatto bene a chiedere aiuto.
È naturale cercare di proteggersi dalla sofferenza, ma evitare l’esposizione a una possibile frustrazione può trasformarsi in un blocco che ti impedisce di vivere una vita piena e soddisfacente.
Mi ha colpito il tuo interesse per il campo artistico, sicuramente una risorsa su cui puntare. Spesso, seguire le proprie passioni, anche quando sembra difficile o incerto, può portare a una vita più ricca e significativa. Non si tratta di "avere successo" ma di trovare qualcosa che dia un senso e scopo alla vita.
Inoltre, ti suggerisco di sperimentare le pratiche di mindfulness e ipnosi, che possono offrirti strumenti preziosi. La mindfulness ti aiuta a rimanere ancorato al presente, ad osservare i tuoi pensieri e le tue emozioni senza giudicarli. Invece di farti trascinare dalla spirale del pessimismo, impari a riconoscere i tuoi schemi mentali negativi e a rispondere ad essi con maggiore consapevolezza e compassione verso te stesso. L’ipnosi può essere particolarmente utile per lavorare a livello profondo sulle tue insicurezze e sulle ferite emotive. Attraverso l’ipnosi, puoi esplorare le radici di queste sensazioni di inadeguatezza e lavorare per trasformarle. Questa tecnica ti consente di accedere a stati di coscienza in cui è più facile ristrutturare le convinzioni limitanti e rafforzare la tua autostima.
Ti suggerisco di parlare con uno psicoterapeuta specializzato in queste tecniche, qualcuno con cui puoi esplorare il tuo sentire in un ambiente sicuro e non giudicante.
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"Cosa mi consigliate?", chiede Lei. Dalle Sue parole emerge un continuo pensiero negativo su di sé, ma ad un certo punto Lei scrive che qualcosa che le piace c'è: l'ambito artistico. Probabilmente non è un settore (come dicono i Suoi genitori) che Le possa dare una sicurezza finanziaria; ma anche questa convinzione è da verificare. Molti artisti vivono del loro lavoro, molti altri no ma questo accade anche per altri mestieri. In una situazione come la Sua di tristezza profonda agire qualcosa che piace è di primaria importanza. Fare qualcosa che Le piace senza valutare gli aspetti materiali rivitalizza e Le fa recuperare energia e fiducia in se stesso. Recuperi la Sua passione! Poi il lavoro verrà quando non sentirà più il bisogno di chiudersi in casa. Auguri!
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Gentile utente, dalle sue parole si percepisce l’intensità della sua profonda sofferenza e ne sono sinceramente dispiaciuta. È molto duro con sé stesso e traspare una forte svalutazione di sé. Ci sarebbero molti elementi da approfondire che meritano però uno spazio dedicato di accoglimento. Le suggerirei di individuare un professionista della salute mentale che possa supportarla adeguatamente in questa fase delicata e dolorosa, per ridare valore e ritrovare soddisfazione nella sua vita. Se avesse piacere ad approfondire insieme la questione, sono a disposizione. Le auguro il meglio!
Salve, la sua storia, non so come mai, porta una sorta di dejavu.
La crisi è sempre un terreno fertile, ma la terra è bassa, (così come è profonda la nostra psiche) e per lavorarla bene occorre tanto impegno, e voglia di mettersi in discussione.
Per cui, lo potrà mettere in atto con tutti gli ausili possibili ,anche con i farmaci, se è necessario.
L’importante è trovare costanza e voglia di esplorarsi fino in fondo, con i tempi giusti.
Un saluto, dott.ssaSandra Petralli
Carissimo dal suo racconto emerge la figura dei suoi genitori e la paura di deluderli. Introversione e timidezza possono essere un limite nei rapporti sociali ma nel suo caso potrebbe esserci un problema di autostima e identità lesa. I sintomi depressivi e di ritiro sociale non sono da sottovalutare. Le consiglio se non lo ga già fatto di farsi supportare da uno specialista ed affrontare il cambiamento. Un caro saluto sono a disposizione per necessità. Dott.ssa Anna Verrino
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Gentilissimo, percepisco molta sofferenza nelle sue parole. Il senso di fallimento personale che emerge dal suo breve racconto sembra totalizzante e paralizzante e soprattutto sembra alimentare un ciclo che si perpetua continuamente. Le consiglio vivamente di rivolgersi ad un professionista della salute mentale per poter intraprendere un percorso, investire su di sé e sulle sue capacità ed iniziare a vedere pian piano dei miglioramenti nel suo umore e nel suo modo di vivere la vita.
Le auguro di stare meglio, un caro saluto Dott. Marco Squarcini
Caro utente,
è chiaro che stai attraversando un periodo molto doloroso, in cui i tuoi sentimenti di delusione e inadeguatezza sembrano sopraffarti. È importante riconoscere il coraggio che hai mostrato nel condividere questi pensieri, che spesso possono sembrare insormontabili.
Il primo passo che mi sento di suggerirti è quello di essere gentile con te stesso. Il fatto che tu stia soffrendo non significa che tu sia un fallimento o che tu abbia deluso chi ti ama. Le difficoltà che stai affrontando sono reali e, purtroppo, molto comuni, soprattutto quando ci si sente bloccati o non sicuri del proprio futuro.
La tua indole introversa e le delusioni passate sembrano averti portato a costruire delle barriere per proteggerti dal dolore, ma queste barriere potrebbero anche averti limitato nelle opportunità di crescita e realizzazione. È normale avere paure e dubbi, ma è altrettanto importante ricordare che ognuno di noi ha il diritto di vivere una vita che lo appaghi, indipendentemente dal percorso che ci porta a questo.
Riguardo alle tue capacità artistiche, mi dispiace sentire che le consideri come un'opzione irrealizzabile. Nonostante le difficoltà del mondo artistico, se è ciò che ti appassiona e in cui senti di avere talento, vale la pena esplorarlo ulteriormente. Molte persone trovano un modo di conciliare la propria passione con altre attività che garantiscano una stabilità economica. Potresti, ad esempio, considerare di sviluppare le tue capacità artistiche mentre esplori altre strade lavorative che ti diano sicurezza nel frattempo.
Infine, è importante che tu non affronti questa situazione da solo. Parlare con uno psicologo o un terapeuta potrebbe aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti e a trovare nuove prospettive. A volte, il semplice fatto di poter esprimere ciò che proviamo con qualcuno che può ascoltarci senza giudicarci può essere di grande sollievo.
Ricorda che non sei un fallimento e che c’è sempre la possibilità di fare un passo avanti, anche piccolo, verso un futuro più sereno e soddisfacente. Il percorso potrebbe essere lungo e difficile, ma non sei solo, e ci sono persone pronte ad aiutarti.
Resto a tua disposizione per continuare questo dialogo, se lo desideri.
Cordialmente,
Dott.ssa Pinella Chionna
Ti consiglio di considerare la consulenza psicologica per esplorare le radici dei tuoi sentimenti di inadeguatezza e insicurezza. Lavora sull'autostima e sperimenta nuove prospettive. Valorizza le tue passioni artistiche e considera opzioni realistiche. Affronta i tuoi timori gradualmente. Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Francesca Gottofredi.
Buongiorno.
Mi dispiace tanto per questa situazione che ha narrato.
Le consiglio un percorso di supporto psicologico in in questo modo potrà migliorare anche il suo umore. Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo. Dr.ssa Versari Debora.
Caro utente, prima di tutto ti ringrazio per aver condiviso il tuo vissuto. Comprendo come quelle che hai narrato sia sofferenze molto profonde che ti accompagnano da molto tempo. Mi pare di comprendere che tu abbia un animo introverso e melanconico e che tu attribuisca a questi tuoi tratti la causa delle tue insoddisfazioni esistenziali. Ci tengo a rassicurarti che, pur non conoscendoti, sono sicuro che tu abbia molte risorse che puoi impiegare proficuamente. È noto, per esempio, che le persone introverse tendono ad osservare con più attezione e riflettere con più profondità; così come l'indole melanconica s'accompagna spesso ad uno sguardo più acuto su certi aspetti della realtà (il cosiddetto 'realismo depressivo'); e sono sicuro che il lato artistico cui alludi abbia del potenziale. È importante comprendere che modificare delle strutture di personalità profonde come quelle che hai descritto non è facile. Spesso ci sono sofferenze, traumi profondi nella storia di vita della persona. Ma un cambiamento è possibile. Procedendo con gradualità, puoi riprendere in mano la tua vita. Puoi iniziare a domandarti qual è il primo piccolo passo che puoi mettere in atto oggi per allontanarti dal tuo ieri e procedere verso il tuo domani. Quando bisogna ascendere una montagna, bisogna avere gli occhi puntati sul metro innanzi ai propri piedi, non verso la cima. Come si suol dire, un viaggio di mille miglia comincia con un piccolo passo. Sei ancora molto giovane, non perdere la speranza. Naturalmente, il supporto di un professionista empatico può esserti molto utile nell'affrontare un tale percorso di cambiamento. Spero di averti dato una risposta utile e non esitare a contattarmi se desideri approfondire il discorso. Un caro saluto, Dott. Alessandro Pittari
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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