67 anni, cuore sano, ma fibrillazione atriale parossistica diagnosticata di recente: meglio la terap
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67 anni, cuore sano, ma fibrillazione atriale parossistica diagnosticata di recente: meglio la terapia farmacologica con antiaritmici oppure la crioablazione?
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Gli studi più recenti, come quello pubblicato nel New England Journal of Medicine nel 2020 (EAST-AFNET 4), mostrano che l'approccio precoce all'ablazione è associato a migliori esiti rispetto alla terapia farmacologica in termini di riduzione delle ospedalizzazioni e degli eventi cardiovascolari. Le linee guida ESC del 2020 suggeriscono che l'ablazione può essere considerata come terapia di prima linea in pazienti selezionati con fibrillazione atriale parossistica, specialmente se vi è un'alta probabilità di successo e una bassa probabilità di complicanze. Considerando la sua situazione specifica, se i sintomi che sta vivendo sono significativi e preferisce una soluzione potenzialmente definitiva con un rischio accettabile, l'ablazione con radiofrequenza o crioablazione possono essere una valida opzione. Tuttavia, se preferisce evitare una procedura invasiva, la terapia farmacologica rimane una scelta ragionevole, con la possibilità di considerare l'ablazione in caso di fallimento del trattamento farmacologico.
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