28 anni. Uomo.Vorrei sapere se la terapia farmacologica prescritta dal neurologo è adeguata o sare
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28 anni. Uomo.
Vorrei sapere se la terapia farmacologica prescritta dal neurologo è adeguata o sarebbe consigliabile un consulto da uno psichiatra.
A Luglio vado dal neurologo per una fascicolazione all'addome ed ho il terrore di avere una malattia neurologica il neurologo mi visita, mi tranquillizza e per un po' il terrore passa.
Nelle settimane seguenti sorgono parestesie, tremori interni, scosse e fastidi a gambe e braccia uniti al terrore di essere malato: il neurologo mi prescrive pregabalin da 50 mg e la psicoterapia.
Seguo la terapia farmacologica e psicologica per un mese e i sintomi si attenuano.
Ci torno e la situazione è migliorata: i fastidi alle gambe e braccia sono calati dal 60-70 %.
Pochi giorni dopo inizio inizio ad avvertire un leggero ma quasi costante fastidio-parestesia-bruciore-indolenzimento intermittente e fluttuante nel petto e alle spalle, specialmente ad ascelle e sterno. A volte fitte e punture. Non ho senso di oppressione ma di forte e pesante fastidio. Alla sera a volte sento le braccia stremate quasi da uno sforzo. Non c'è dolore, non cambia con lo sforzo o la respirazione e non ho altri sintomi. Non penso di avere problemi cardiaci (feci lo scorso mese un elettrocardiogramma negativo per una nevrite) ma mi faccio prende dal panico vista la zona "sensibile" per il cuore. Immagino che sia psicosomatico e chiamo il neurologo che mi fa la ricetta per passare progressivamente a 75 mg poi a 100 mg al giorno.
Dopo dieci-dodici giorni non noto miglioramenti e l'ansia rimane costante. I fastidi pure e non poco invalidanti. Non riesco a convincermi che sia psicosomatico e sono terrorizzato dal cuore.
E' consigliato che mi rivolga ad uno psichiatra a questo punto?
Grazie
Vorrei sapere se la terapia farmacologica prescritta dal neurologo è adeguata o sarebbe consigliabile un consulto da uno psichiatra.
A Luglio vado dal neurologo per una fascicolazione all'addome ed ho il terrore di avere una malattia neurologica il neurologo mi visita, mi tranquillizza e per un po' il terrore passa.
Nelle settimane seguenti sorgono parestesie, tremori interni, scosse e fastidi a gambe e braccia uniti al terrore di essere malato: il neurologo mi prescrive pregabalin da 50 mg e la psicoterapia.
Seguo la terapia farmacologica e psicologica per un mese e i sintomi si attenuano.
Ci torno e la situazione è migliorata: i fastidi alle gambe e braccia sono calati dal 60-70 %.
Pochi giorni dopo inizio inizio ad avvertire un leggero ma quasi costante fastidio-parestesia-bruciore-indolenzimento intermittente e fluttuante nel petto e alle spalle, specialmente ad ascelle e sterno. A volte fitte e punture. Non ho senso di oppressione ma di forte e pesante fastidio. Alla sera a volte sento le braccia stremate quasi da uno sforzo. Non c'è dolore, non cambia con lo sforzo o la respirazione e non ho altri sintomi. Non penso di avere problemi cardiaci (feci lo scorso mese un elettrocardiogramma negativo per una nevrite) ma mi faccio prende dal panico vista la zona "sensibile" per il cuore. Immagino che sia psicosomatico e chiamo il neurologo che mi fa la ricetta per passare progressivamente a 75 mg poi a 100 mg al giorno.
Dopo dieci-dodici giorni non noto miglioramenti e l'ansia rimane costante. I fastidi pure e non poco invalidanti. Non riesco a convincermi che sia psicosomatico e sono terrorizzato dal cuore.
E' consigliato che mi rivolga ad uno psichiatra a questo punto?
Grazie
Direi senz'altro di si. Un cordiale saluto
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Gentile signore, le consiglio intanto di proseguire la psicoterapia. La terapia farmacologica che sta facendo le può essere di aiuto, ma potrebbe essere messa meglio a punto. Il neurologo dovrebbe essere in grado ma, se non è soddisfatto, è consigliabile un consulto psichiatrico.
Salve, considerate le prescrizioni del neurologo mi sembra abbia escluso che la sintomatologia sia di tipo neurologica, infatti le indicazioni che le sono state date sembrano di tipo psicopatologico (la psicoterapia e il pregabalin immagino come ansiolitico). Quindi, da quello che scrive, sembra probabile che il problema sia di competenza psichiatrica, nello specifico parrebbe un quadro di tipo ansioso-depressivo con una sintomatologia centrata soprattutto su quelle che tecnicamente si definiscono ‘somatizzazioni’ (depressione mascherata?). Sicuramente una valutazione specificatamente psichiatrica sarebbe opportuna.
Buongiorno, credo che per la tipologia di problema descritto sarebbe meglio consultare uno specialista in Psichiatria, che imposti una terapia farmacologica adeguata a contenere la componente ansiosa della sintomatologia. Quello che però credo la aiuterà maggiormente, a lungo termine, nella risoluzione del suo malessere, sarà proseguire il percorso di psicoterapia, per prendere consapevolezza dei nuclei emotivi sottostanti il sintomo prevalentemente somatico.
Se avesse qualche altro dubbio non esiti a contattarmi.
Se avesse qualche altro dubbio non esiti a contattarmi.
Una componente ansiosa di tipo ipocondriaco mi pare presente, anche se non escluso componenti fisiche. Calmanti e antidepressivi possono contribuire al miglioramento. La psicoterapia si, ma non sono tutte eguali, sia le tecniche che chi le applica.
Buongiorno,
Credo sia il caso di consultare uno specialista psichiatra per una valutazione globale del quadro è per impostare un percorso di cura che eviti la cronicizzazione del disturbo.
A disposizione.
Dott. Luca G. Reffoli
Credo sia il caso di consultare uno specialista psichiatra per una valutazione globale del quadro è per impostare un percorso di cura che eviti la cronicizzazione del disturbo.
A disposizione.
Dott. Luca G. Reffoli
Buongiorno, concordo con i miei colleghi, in effetti dalla sua storia emerge un quadro dove è stata escusa la problematica neurologica e anche quella cardiologica, anche il tentativo terapeutico fa pensare ad un disagio di natura psichica. Si rivolga con fiducia ad uno psichiatra e associ una terapia psicologica, è in un momento di vita importante vicino al passaggio dei 30 anni e sono tante le dinamiche in gioco.
Se vuole mi può contattare. Cordiali saluti
Se vuole mi può contattare. Cordiali saluti
Buongiorno, credo che debba rivolgersi a uno psichiatra.
Cordiali saluti, Maurizio Luppi
Cordiali saluti, Maurizio Luppi
Buonasera, prima di definire se tali sintomi abbiano un'origine psicogena devono essere escluse altre cause. Il neurologo le ha fatto fare degli accertamenti in merito o si è limitato alla visita con esame obiettivo ed anamnesi?
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