Domande del paziente (650)
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, l'asma bronchiale può presentare sintomatologia di varia gravità e frequenza, consiglio in questo caso periodici controlli pneumologici.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, in questi casi è sempre meglio la visione diretta delle immagini radiologiche da parte di uno specialista.
Buongiorno, parto spiegando la mia storia. Nell'estate 2019 ho avuto 2 fenomeni di Pneumotorace sullo stesso polmone. il primo risolto con drenaggio e 7 giorni di ospedalizzazione e il secondo risolto con operazione in VATS di Talcaggio. Fin da subito, appena effettuata l'operazione, il polmone è tornato a parete in poco tempo e non ho avuto nessun problema. Dopo 7 giorni dall'operazione sono stato dimesso e non ho più avuto nessun problema. Piccoli dolori nelle prime settimane dopo l'intervento ma nessuna recidiva. Ho fatto anche molte lastre per paura di una recidiva ma, con tutta probabilità si trattava di dolori relativi a nervi infiammati dopo la chirurgia. Dal 2019 non ho più preso un aereo e a breve vorrei recuperare il tempo perduto facendo un viaggio negli USA. Ho un po' di paura per l'altro polmone, quello non operato, poiché , in TAC si poteva apprezzare la presenza di tante bollicine. Secondo la vostra esperienza, potrebbe essere pericolo il viaggio? Termino ringraziando chiunque legga questo post.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, certamente, dato il referto TC, vi può essere il rischio di un PNX controlaterale.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, vi può essere una accentuazione della trama vascolo bronchiale, reperto comune in soggetti fumatori o con bronchite cronica, consiglio comunque la visione diretta delle immagini radiologiche da... Altro
Questo è il primo anno che sto assumendo
Oralair vaccino anti polline quando comincerò a vedere qualche beneficio?
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, qualche beneficio si può già apprezzare dopo i primi mesi di assunzione della terapia.-
Egregio Dottore,
Donna di 89 anni (senza patologie particolari), come molti, é stata colpita a Dicembre da una forma influenzale che prende i bronchi e provoca catarro (senza febbre).
Una sindrome che ho vissuto anche io (il figlio)) per mesi (tosse molto insistente, catarro, persino problemini respiratori, assenza di febbre) e da cui sono uscito solo dopo 2 settimane di antibiotici a dosaggio pieno.
Il suo medico, dopo un temporeggiamento di diverse settimane, le ha prescritto, in aggiunta a sciroppi vari, una breve terapia antibiotica basata su cefalosporine.
5 compresse, una al giorno.
Co sono stati visibili miglioramenti con antibiotici, ma permane tutt'ora della tosse e del catarro.
Interpellato, il medico ha deciso di andare avanti con (costosi) sciroppi, di cui uno sedativo della tosse e l'altro una sorta di melassa di estratti naturali di vario tipo.
Vista l'assenza di effetti collaterali dopo le 5 compresse, non sarebbe stato meglio continuare con gli antibiotici fino ad assenza o quasi di catarro?
Che poi é quello che ha fatto il mio medico con me per risolvere la situazione.
Anche perché, da quanto mi é sempre stato detto dal mio medico, il ciclo antibiotico deve debellare pressoché completamente l'infezione, altrimenti si rischia di protrarla con batteri che nel frattempo diventano resistenti al primo antibiotico somministrato.
Che opinione ha in merito?
Grazie molte.
Cordiali saluti.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, in questa fase è utile solo terapia sintomatica con mucolitici e sedativi della tosse.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, in queesti casi è sempre utile la visione diretta delle immagini radiologiche per una completa comprensione del quadro clinico.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, anche se il gadolinio utilizzato nel caso della risonanza è difficile dia reazioni avverse può essere comunque utile data la storia clinica eseguire premedicazione con antistaminici e cortisone. Altro
Salve dottore. Ho carteggiato un muro con la carta vetrata, si tratta di neanche mezzo metro quadro di muro, il minimo per poter fare la posa del telaio di cartongesso che stavo montando per tappare il buco sul solaio soprastante, di una canna fumaria da poco demolita. Solo dopo ho saputo che la canna demolita pochi giorni prima (a scalpello e mazzetta) era in eternit. Volevo sapere secondo lei qualora nel muro sottostante ci fossero state fibre ancora attaccate, se la mia esposizione è considerabile a rischio. Parliamo veramente di 1 minuto scarso di carteggiatura. Il proprietario mi ha anche detto che dopo la demolizione ha lasciato tutto aperto per diversi giorni
La ringrazio.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, un minima esposizione non dovrebbe creare grandi rischi.
RISPOSTA DEL DOTTORE:
Salve, è un quadro radiologico comune consiglio comunque una valutazione specialistica per una visione diretta della immagini radiologiche.