Dott.ssa
Chiara Pradella
Psicologo,
Psicoterapeuta,
Sessuologo
Altro
Milano 2 indirizzi
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Pazienti con assicurazione sanitaria e pazienti senza assicurazione sanitaria
Colloquio psicologico • 65 €
Consulenza psicologica • 65 €
Psicoterapia individuale • 65 € +3 Altro
Psicoterapia individuale (descrizione) • 65 €
Psicoterapia di coppia • 100 €
Psicoterapia di coppia (descrizione) • 100 €
Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Consulenza di coppia (descrizione) • 100 €
Psicoterapia di coppia (descrizione) • 100 €
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psicoterapia di coppia
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Esperienze
Mi dedico soprattutto al lavoro neuropsicologico (disturbi del neurosviluppo e disabilità sensoriale uditiva) e clinico (principali psicopatologie come disturbi d'ansia, umore, alimentari, stress,... difficoltà relazionali, problematiche identitarie o esistenziali legate a momenti di passaggio della vita od eventi critici, disagio sul lavoro, a scuola,...) in età evolutiva ed adulta. Ricevo individualmente o in coppia, presso il mio studio a Milano (anche online) e collaboro con altri centri nell'area di Milano.
Il mio approccio unisce elementi di psicologia positiva alla clinica cognitivo neuropsicologica (PCN), che segue gli ultimi sviluppi dell’indirizzo metodologico cognitivista, coniugando le più recenti evidenze scientifiche nell'ambito psicopatologico, delle neuroscienze e della medicina psicosomatica.
La mia attenzione va al singolo individuo con le sue caratteristiche uniche ed irripetibili, con i suoi modi propri di fare esperienza e con il suo bagaglio di risorse e potenzialità, che per via di determinate condizioni, non è in grado di riconoscere o non riesce ad esprimere.
L'obiettivo della terapia è di raggiungere un proprio equilibrio per stare bene con sè e con gli altri, aumentare l'autostima e poter guardare al futuro pro-gettandosi con maggior fiducia nelle proprie risorse e capacità personali.
Il percorso terapeutico PCN ha infatti lo scopo di rendere la persona più in grado di gestire autonomamente le esperienze critiche della vita quotidiana, a partire da una miglior comprensione dei motivi della propria sofferenza, modificando i propri modi esperienziali causa del malessere ed intervenendo sui propri orizzonti futuri, aprendo così a nuove autentiche possibilità di progettarsi ed essere.
Come avviene il percorso terapeutico?
Poichè qualsiasi forma di sofferenza implica una modificazione esistenziale dell'individuo, un suo riposizionamento nel mondo, il colloquio psicologico cerca di far emergere il senso (esordio e mantenimento) di questa sofferenza alla luce della storia di vita raccontata e dei contesi (storici, culturali ed esistenziali) che la rendono più comprensibile.
Già dai primi colloqui l'attiva collaborazione del paziente permette al terapeuta di rifigurargli la storia di vita, favorendo in lui una miglior comprensione e una trasformazione del senso della propria esistenza, aprendo nuovi e più identitari orizzonti d'attesa, cioè nuove possibilità di vivere e progettare la propria esistenza secondo traiettorie alternative e più autentiche.
Nel corso del processo terapeutico, grazie a strumenti e metodologie adeguate, il paziente viene supportato nello sperimentarsi nella quotidianità, mettendo in atto quei progetti riconosciuti come più identitari e viene favorito nella presa di coscienza degli eventi emotivamente più significativi e nella loro gestione.
È proprio il cambiamento di prospettiva sul futuro che rende possibile la trasformazione di sè, dei propri modi di fare esperienza e che rende possibile la psicoterapia.
16 recensioni
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Monica
molto dipsonibile, dialogo molto chiaro e interattivo
M.C.
Ho iniziato il mio primo percorso psicologico con la dottoressa Pradella più di 1 anno e mezzo fa, mi ha seguito e mi sta seguendo in diverse fasi della mia vita, affrontando insieme situazioni lavorative, familiari, amorose.
Sono arrivata perché avevo un bisogno forte di parlare con qualcuno e provare a gestire una situazione che non sapevo affrontare da sola, con lei ci sono riuscita!
Il percorso è sempre stato su misura per me, momenti in cui “sperimentavo” di più e vivevo la vita con i nuovi strumenti che avevo e momenti in cui intensificavamo le sedute per poter affrontare punti chiave, ovviamente sempre seguendo il consiglio della dottoressa.
Il suo approccio in questi anni è sempre stato rispettoso, aperto e informale, mi ha sempre saputo guidare e spiegare cose che non stavo capendo con estrema semplicità.
Ogni volta esco da lì con una piccola consapevolezza in più, la consiglio a chiunque voglia aiutarsi quando a volte da soli non c’è la si fa!
G.S.
La sua capacità empatica mi ha fatto sentire accolta, a mio agio, compresa. Ne ho apprezzato il modo profondo di ascoltare.
A.P.
Mi sono sentito ascoltato compreso. La terapia mi sta aiutando a vedere le cose da un’altra prospettiva. Super consigliata!
Marilena C.
Ho incontrato la dottoressa su consiglio di un' amica. Mi sono trovata molto bene e subito a mio agio. Non ho avuto problemi ad esporre i miei problemi ansia e attacchi di panico. Ho trovato una donna molto attenta e affabile. È stata una esperienza molto soddisfacente anche dal punto di vista della cifra pagata.
R.C.
Sono contenta di aver conosciuto la Dottoressa Chiara Pradella per la sua capacità di vero ascolto e profonda comprensione che mi hanno permesso di ripartire e rimettermi in gioco con una nuova prospettiva!
Andrea
Mi sono rivolto alla Dottoressa Pradella a giugno e per 5 mesi ho frequentato il suo ambulatorio. Il percorso fatto insieme mi ha sicuramente aiutato ad affrontare un momento difficile e a fornirmi gli strumenti per analizzare la mia situazione. Nonostante fosse per me la prima esperienza , non ho avuto difficoltà nel parlare ed aprirmi con la dottoressa, che durante i colloqui ha saputo guidarmi con garbo e discrezione nel capire ciò che stavo attraversando.
Flavio
Quando iniziai ero molto negativo riguardo le mere possibilità ed i tempi di ripresa del mio malessere. Il mio pensiero costante era "tornerò ad essere.....?". Gradualmente è stato un crescendo di riacquisizione della fiducia e consapevolezza a non rimanere vittima di schemi, delle regole fisse e tornare a sentirsi liberi azzardando un pò di felicità. Ovviamente è un percorso, quindi no miracoli ma tanto impegno a fronte delle sue indicazioni. Spicca la capacità nel far si che tu possa porti in maniera neutra di fronte ad un ragionamento, migliorando la propria capacità di analisi. Sapere che c'è mi da sicurezza.
A.
Sono molto contenta di aver scelto lei tra tanti medici proposti. Non posso ancora parlare di efficacia del trattamento perchè è presto, ma mi piace il suo approccio e mi sento seguita. Grazie
Paolo
Una persona splendida assolutamente empatica rasserenante comprensiva gentile al di là del suo ruolo medico una persona che ti mette nella condizione di parlare con serenità di qualunque problema possa darti ansia o angoscia
Risposte ai pazienti
ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, sono una giovane ragazza, avrei bisogno di chiedere se è normale questa cosa: premetto di non aver avuto vere e proprie esperienze con ragazzi, ma con me da sola si.
quando mi tocco con le dita sul clitoride non sento praticamente nulla e sento una sensazione quasi di fastidio. mentre se uso l'angolo di una sedia (o altro) riesco perfettamente a venire. è normale che toccando il mio clitoride con le dita mi dia molto fastidio?
Buongiorno, le motivazioni per cui proviamo piacere piuttosto che fastidio o dolore sono molte: legata alla modalità, alla situazione, al periodo ormonale, alle fantasie associate, se si indossano o meno indumenti e di che tessuto..un'adeguata lubrificazione (nella stimolazione clitoridea se non adeguata può essere motivo di fastidio). In ogni caso come suggeriscono le colleghe è importante la sperimentazione per conoscersi meglio, scoprire le reazioni fisiologiche del nostro corpo ai vari stimoli...andando anche a vantaggio di un'eventuale futura esperienza con un' altra persona.
Salve, ho una grande preoccupazione a riguardo mio figlio 22enne. Da qualche anno ha un disturbo ossessivo compulsivo abbastanza strano e raro (penso, perché non trovo informazioni in riguardo) : si sfilaccia i vestiti, un nuovo capo dopo una-due settimane è da buttare. Che ne pensate?
Buonasera,
Comprendo la preoccupazione per il figlio, la diagnosi é stata fatta da qualcuno o é solo un timore ? Capisco anche il bisogno di avere informazioni al riguardo, ma al di là dei sintomi, che sono spesso l' espressione di un disagio o difficoltà, é importante comprendere in che misura queste ultime vi siano e come suo figlio le viva. In tal senso può esser utile parlarne con lui, cercare di comprendere le motivazioni e se é fattibile/desiderabile proporgli un consulto con un professionista .
Rimango a disposizione
Una buona giornata
Dott.ssa Pradella
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