Dott.ssa Caterina Fedele

Psicologo Altro

Corbetta 1 indirizzo

Esperienze

ETA' ADULTA:
- valutazioni neuropsicologiche (memoria, attenzione, linguaggio, orientamento spazio-temporale, attenzione, funzioni esecutive)
- screening cognitivi
- stimolazione e riabilitazione cognitiva.
- gruppi di sostegno/informazione per i caregiver dei pazienti con demenza.
ETA' EVOLUTIVA:
-trattamento riabilitativo rivolto a bambini/ragazzi con disturbi dello spettro autistico
- parent training
Altro

Indirizzo

POLIAMBULATORIO SAN MARCO S.R.L.
Via Oberdan 50g, Corbetta

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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Psicologo, psichiatra, neurologo o altro?

Buongiorno a tutti!
Spero di ricevere indicazioni non soltanto sulla patologia da cui potrei essere affetta (e come eventualmente curarla) ma soprattutto indicazioni sul professionista al quale rivolgermi.

Sono anni che ho problemi di concentrazione e soprattutto di memoria. Dapprima non vi davo troppo peso, credevo fossi io ad essere troppo distratta, e trovavo vari escamotage per sopperire a queste lacune. L'ambiente più ostile era quello accademico, ma riuscii a laurearmi in corso e con il massimo dei voti (in giurisprudenza, ergo ogni giorno studiavo almeno 14h al giorno, soprattutto di notte).
Negli ultimi mesi, tuttavia, la situazione è andata drasticamente peggiorando. Non soltanto la memoria mi sta sempre più abbandonando, facendo pessime figure in termini di impegni e scadenze sul lavoro, ma dimentico persino le cose che mi vengono dette solo 20 minuti prima. Non posso vivere senza prendere appunti altrimenti alle volte non ricordo nemmeno l'incarico che mi è stato dato. Associato a questo vi è un ulteriore circostanza, ovvero che talvolta, anche dinanzi a conversazioni che mi interessano molto o sono per me importanti, non riesco a seguirli e ho fasi in cui "mi assento". È come se per qualche istante mi perdessi, non so bene in quali pensieri (ex post non li ricordo), nonostante io mi imponga costantemente di concentrarmi, ma il mio cervello proprio non mi segue, e la cosa mi spaventa sempre di più. Ancor più imbarazzante è che io, che mi sono mangiata centinaia di libri durante gli anni accademici, negli ultimi tempi (non sempre per fortuna ma spesso) devo leggere un breve paragrafo anche 2/3 volte prima di comprenderlo, perché per assurdo è come se mi perdessi o non fossi concentrata su ciò che leggo. Potete ben immaginare il disagio che tutto questo possa comportarmi nell'ambiente lavorativo e quanto la mia autostima ne risenta.

Gli amici mi conoscono come una persona sempre attiva ma anche come "la smemorata", e per ridimensionare il disagio che provo mi prendo in giro da sola, ci rido sopra, ma sta diventando sempre più inabilitante e ho sempre più difficoltà a gestire questa situazione.
Preciso che questo mio essere "distratta" si riversa su molteplici aspetti della vita, dal perdere costantemente tutto, a sbattere contro ogni cosa, rompere le cose (che magia sarai mai?!), essere costantemente in ritardo, non ricordare mai nomi e date, dimenticarmi degli impegni presi e prendere impegni concorrenti ecc.. tutte cose che singolarmente non sono gravi e con le quali ci convivo serena da sempre. Se non fosse per la questione della memoria non vi darei alcun peso, ma essendo sempre più invalidante ho deciso di rivolgermi ad uno specialista.

Leggendo alcuni articoli ho appurato che anche gli adulti potrebbero soffrire di ADHD, ed in tal caso a quale specialista dovrei rivolgermi? Psicologo, psichiatra o neurologo? Se psicologo, quale specializzazione in particolare?
Naturalmente la mia è una mera "ipotesi" in quanto non ho competenze per effettuare diagnosi, pertanto, se avete suggerimenti diversi li ascolto volentieri.

Preciso che ho soltanto 28 anni, quindi non credo possa trattarsi di una qualche forma di demenza precoce, anche se a tratti l'ho temuto.

Vi ringrazio per il vostro tempo!

Buongiorno, comprendo benissimo il suo malessere e la sua frustrazione. Le consiglio una valutazione neuropsicologica effettuata da un neuropsicologo con la raccolta di dati snamnestici e la somministrazione di test ad hoc. Successivamente, se sarà necessario, è possibile effettuare un ciclo di “potenziamento”cognitivo.
In bocca al lupo

Dott.ssa Caterina Fedele

Salve,
sin da subito non ho mai posseduto un elevato senso di orientamento, per esempio, in auto, spesso sono costretto usare il navigatore per non perdermi soprattutto in strade che non conosco. E accanto a questo provo anche dell'ansia, ossia c'è già un timore di smarrirmi, e dell'imbarazzo se sono con altre persone. Esistono delle tecniche utili per allenare il senso dell'orientamento e migliorarlo? Ho 40 anni e temo di aver perso del tempo. Grazie.

Buongiorno, bisognerebbe capire se l’ansia è comparsa dopo ripetuti fallimenti nell’orientamento o se invece è stata il fattore scatenante. Indagherei in primis le funzioni cognitive globali attraverso una valutazione neuropdicologica: l’orientamento spaziale “si serve” anche dell’attenzione, della memoria, della concentrazione, del riconoscimento di determinati punti di riferimento. Successivamente mi rivolgerei ad uno psicoterapeuta per comprendere le origine dell’ansia.
In bocca al lupo

Dott.ssa Caterina Fedele

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