Esperienze
Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università di Torino nel 1985 e ho conseguito la specializzazione in Ortopedia e Traumatologia nel 1991 sempre a Torino.
Nel maggio 1988 è iniziata la mia carriera professionale presso l'Ospedale SS. Annunziata di Savigliano (CN) alla scuola del prof. Giacomo Massè. Fin dall'inizio la mia passione si è rivolta alla chirurgia proteica dell'anca svolgendo la tesi di specializzazione con un ampio studio clinico e radiografica di un sistema proteico in uso al tempo. Da allora, pur occupandomi di tutta la branca dell'ortopedia e della traumatologia, ho sempre più definito la competenza nel campo della chirurgia dell'anca fino a diventare responsabile per la protesica d'anca nel reparto di ortopedia nel 1999. Tale ruolo è continuato fino al 31/12/2010.
Dal 1° gennaio 2011 ho proseguito la mia attività clinica e chirurgica presso La Clinica Humanitas-Cellini con il ruolo di responsabile del servizio di chirurgia dell'anca, ruolo tutt'ora ricoperto.
Dal 2014 collaboro con l'azienda DePuy Johnson&Johnson quale consulente scientifico per condurre corsi e seminari sull'uso sicuro e corretto della chirurgia protesica basato sulle evidenze scientifiche.
Oltre all'attività clinica e chirurgica, cui dedico la maggior parte del mio tempo, amo anche coltivare l'hobby della musica e la pratica del golf.
Esperienze
Carlo Alberto Buratti
ortopedico
Patologie trattate
- Coxartrosi (artrosi dell'anca)
- Fallimento protesi totale anca
- Conflitto Femoro-Acetabolare Anca
Tirocini
- St. Luke Hospital (prof. Hadley) Phoenix USA 1997
Pubblicazioni
- Leonardi F, Schiraldi M, Mauro PP, Buratti CA, Todiere A. La frattura del femore nella protesi d’anca: soluzioni tecniche. Min. Ortop. e Traum. Vol.41, N 10, 519-523 Ott. 1990.
- Leonardi F, Buratti CA. La via laterale di Watson-Jones.Lezioni al Corso Internazionale di Chirurgia Protesica. Torino 10-12 Aprile 1991. Ed. Minerva medica
- Gallinaro P, Massè G, Brach del Prever E, Buratti CA: Protesi a geometria variabile. LXXIX Congresso GIOT Nov. 1994
- Buratti CA, Musselli M. Mode of failure and survivorship analysis of a threaded acetabular cup. EFORT Munich July 4-7 1995. Abstract book pag.42
- Massè G, Scagnelli R,Trossarello P, Buratti CA et Al. La protesi modulare nella reimplantologia dell’anca: esperienza con lo stelo Profemur. Estratto da LXXXI congresso SIOT. Milano 11-14 settembre 1996.
- Buratti CA, Scagnelli R, Trossarello P. La scelta della via d’accesso nei reimpianti d’anca. Lo Scalpello, Vol XI, Fasc.2:203-5; 1997
- Buratti CA, Scagnelli R, Trossarello P, Massè G. Cementless “Isoelastic” RM acetabular cup: a radiographic analysis on 278 cups with a minimum follow-up of 3 years. EFORT Barcelona April 24-27, 1997.
- Buratti CA, Scagnelli R, Schiraldi M. Il paziente giovane: nuova sfida nella chirurgia protesica dell’anca. GIOT 2000; 26(suppl.1): 1211-1216
- G.Massè, C.A. Buratti: I criteri per la scelta dell’impianto. La scelta dell'impianto femorale. In L’Artroprotesi Totale dell’Anca. SIOT 2000: Instructional CD-ROM a cura prof V. Salvi
- Buratti CA, Bardelli A, Zorzan, A, Borla M. Protesi totale d’anca in condizioni “difficili”: soluzioni tecniche. Minerva Ortop. Traumatol.; vol 53, N.2, Aprile 2002; 79.
- Massè A, Bosetti M, Buratti CA, Visentin O, Bergadano D, Cannas M. Ion release and chromosomal damage from total hip prosthesis with metal-on-metal articulation. J Biomed Mater Res B Appl Biomater. 2003 Nov 15;67(2):750-7.
- Buratti CA, Leonardi F. Experience with a femoral neck retention system: Stelcor- Artek. Hip International Vol.13; No.4; 2003
- Buratti CA, Bardelli A, Zorzan A. Le deformità post-chirurgiche dell’anca. Soluzioni in caso di protesizzazione. Minerva Ortop. E Traumatol. Vol.54, N.3, Giugno 2003; 237
- F.Leonardi, C.A. Buratti, D.Caldo, D. Testa, G. Delfino. Hip Revision surgery in cases with acetabular bone loss: PPR rings, homologous bone and platetlet gel. J.Orthopaed. Traumatol. (2004) 2:73-762007 Nov;30(11):954-8.
- Gallinaro P, Massè A, Leonardi F, Buratti CA, Boggio F, Piana R. Eight- to ten- year results of a variable geometry stem. Ortopedics. 2007 Nov:30(11):954-8
- Carlo Alberto Buratti, Carmelo D’Arrigo, Giulio Guido, Gian Domenico Logroscino, Gianpiero Magliocchetti, Claudia Mannocci, Silvio Patella, Vittorio Patella, Vittorio Salvi, Attilio Speranza, Domenico Speciale, Antonio Spinarelli,Domenico Topa. Assessment of the initial stability of the Symax femoral stem with EBRA-FCA: a multicentric study of 85 cases. Hip International. Vol. 19 no. 1, 2009. pp 24-29
Formazione
- Facoltà di Medicina, Università degli Studi di Torino
- Specializzazione in Ortopedia e Traumatologi presso Università degli Studi di Torino
Specializzazioni
- Ortopedia dell'anca
- Chirurgia Ortopedica
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ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve ho 37anni tutto e iniziato 4anni fa quando nel salire un gradino un forte dolore alla zona inguinale destra mi fece perdere le forze. Feci una visita da un ortopedico e mi disse che era il nervo sciatica fino a 8mesi fa ogni volta che il dolore ritorna a facevo punture e andavo avanti perché avendo un attività commerciale dovevo stare in piedi. 8mesi fa mi sono ritrovato ad andare da un altro ortopedico che disse che io avevo problemi alle anche, ho fatto i rx il referto diceva coxartrosi bilaterale che mi ha portato a fare 3infiltrazioni. Nell'arco di questi mesi la mia vita sta cambiando mi sveglio la mattina stanco spesso ho difficoltà di memoria e da 3mesi ho dolori ormai giornalieri all'altezza del rene destro che mi impediscono ormai di fare la metà di quello che facevo prima. Un endocrinologia mi ha fatto fare un sacco di analisi risultati tutte negative tranne la vitamina (d) che era molto bassa e in più facendo la mo femorale e stato riscontrato l'osteopenia. Di mia volontà sono andato da un reumatologo che mi ha diagnosticato la fibromialgia dicendo che non avevo nessuna coxartrosi. Che cosa ne pensate io non mi fido più che cosa posso fare?
buon giorno
il suo quadro clinico è piuttosto poliedrico coinvolgendo diversi distretti anatomici con conseguenti sintomi diversificati e apparentemente indipendenti. sicuramente prioritario il quadro reumatologico ed endocrinologico in quanto potrebbe influenzare anche lo stato articolare.
inquadrata e trattata la polimialgia e tenuta sotto controllo la osteopenia potrà essere valutata la patologia delle anche che può essere indipendente oppure conseguente ai problemi precedenti. ovviamente solo una valutazione clinica e radiografica potrà permettere un corretto giudizio clinico.
saluti
Mi hanno riscontrato un coxalgia destra con conflitto femore acetebolare...
che devo fare ?
Nel conflitto femori acetabolare l'indicazione al trattamento deriva da una serie di fattori. Tra i più importanti sono l'età e il grado di coinvolgimento della cartilagine articolare. Fondamentale è una artro-risonanza con mezzo di contrasto e una conseguente valutazione clinica.
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