Esperienze
Nefrologo
Laurea in Scienze Biologiche, con il massimo dei voti, Università di Padova
Laurea in Medicina e Chirurgia, con il massimo dei voti e la lode, Università di Padova.
Specializzazioni: Nefrologia, Medicina Interna, Endocrinologia e Malattie del Ricambio
Già docente di Nefrologia, Università di Padova.
Già Dirigente Medico della Clinica Nefrologica, Azienda Ospedaliera di Padova.
(Responsabile del Modulo assistenziale: Nefropatie dell’anziano).
Autore di circa 500 lavori scientifici pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali, nella maggior parte come primo autore (NEJM, The Lancet, Kidney Intern, JASN, J. Urol.…).
Relatore e moderatore su invito a numerosi congressi internazionali e nazionali.
Durante la sua lunga carriera professionale, oltre ad occuparsi delle principali malattie renali (glomerulonefriti, insufficienza renale acuta e cronica, nefropatie dell’anziano e del diabetico, infezioni delle vie urinarie, nefriti interstiziali, infezioni delle vie urinarie, ipertensione arteriosa), si è occupato, tra i primi nefrologi italiani, della calcolosi renale da un punto di vista metabolico: ricerca delle varie cause della malattia (genetiche, familiari, stili di vita, diete errate, malattie endocrine/metaboliche e malattie renali e delle vie urinarie) e impostazione di terapie razionali e personalizzate per prevenire la formazione di nuovi calcoli.
In questo campo, ha acquisito una particolare competenza ed ha ricevuto vari riconoscimenti.
- Assegnatario dell’incarico di Alta Specializzazione dall’Azienda Ospedaliera di Padova: “Diagnostica e follow-up della nefrolitiasi”.
- Coordinatore nazionale delle Linee Guida della Nefrolitiasi su incarico della Società Italiana di Nefrologia
- Revisore delle Linee Guida della calcolosi renale per l’Associazione Urologi Italiani (AURO)
- Membro, come rappresentante italiano, del Consiglio Direttivo della “Società Internazionale della Calcolosi Renale” per 13 anni.
Recentemente, con il coinvolgimento di due colleghi specialisti (radiologo ed urologo) si è fatto promotore dell’istituzione di un Centro Clinico per la gestione integrata della calcolosi renale.
Presso questo centro, il paziente, affetto da calcoli renali, potrà, senza lunghe attese e senza peregrinare da un ambulatorio all’altro, in un unico pacchetto, essere sottoposto ad una ecografia renale e delle vie urinarie (Dr. Giovanni Tomasella), ad una visita nefrologica per lo studio metabolico e per l’indicazione di una terapia mirata a prevenire la formazione di nuovi calcoli (Prof. Bruno Baggio) e ad una visita urologica, nel caso dell’indicazione di un intervento chirurgico (Dr. Alessandro Crestani).
Esperto in:
- Endocrinologia
- Medicina Interna
- Nefrologia
Indirizzo
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Visita Nefrologica • 150 €
Visita nefrologica per calcolosi renale • 150 €
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ha risposto a 3 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno, ho 29 anni, e da 5 soffro di insufficienza renale, glomerulo nefrite di Berger, oltretutto monorene dalla nascita. sono costantemente sotto controllo con esami e visite durante l'anno. La mia situazione è leggermente peggiorata. Assumo a scopo preventivo ACE inibitore Triatec 2,5 al giorno, anche se la mia pressione è spesso bassa penso io, a 60 /100 ,65 /110. è possibile che la bassa pressione influisca sulla escrezione urinaria delle sostanze creatinina ecc e questo mi comporti un rialzo dei valori nel sangue? Qualche consiglio da darmi? Grazie per la gentile risposta.
Buon giorno.
Io ridurrei la dose di ACE Inbitore ed aggiungerei Omega-3.
Chiedo se qualche colelga nefrologo le abbia consigliato una terapia a base di cortisone
Buongiorno a tutti , sono ormai 4 mesi che ho un disturbo costante , urine schiumose , causa perdita di albumina nelle urine e dopo molto esami non riesco a trovarne la causa , i valori di creatinina e azotemia sono normali , ho fatto un ecografia addome totale che non ha evidenziato nulla , esami pcr e ves per valutare infezioni anch’essi nella norma , ho anche effettuato esame delle urine che ha evidenziato solamente la presenza di albumina ( 10 mg/dl ) , ho avuto nel corso di questi mesi qualche fastidio alla prostata che secondo il mio urologo era infiammata e mi dava problemi soprattuto post eiacualazione , la mia domanda è : può un fastidio alla prostata causare una perdita di albumina o la perdita va ricercata solamente in un problema renale che non è emerso dagli esami che ho fatto ? Anche L elettroforesi delle proteine comunque è buona e L albumina nel sangue nonostante la perdita nelle urine è rimasta buona intorno ai 64,7 su un range di 55/67 , comunque ho 23 anni e non assumo nessun tipo di farmaco
Egr. signore,
nella sua doamnda non ha chiarito la quantità di albumina e di proteine che elimina in un giorno.
Dovrebbe dosare l'albumina e le protenine nelle urine delle 24 ore.
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