Una guida per comprendere il mal di schiena

Fisioterapia • 24 gennaio 2017 • Commenti:

Il mal di schiena è un disturbo presente nella vita di tante persone, che può portare ad inabilità nella vita quotidiana. I fattori che causano il mal di schiena possono essere in tanti e spesso difficili da identificare, così come i sintomi possono essere diversi.  A molte persone mancano le informazioni adeguate su come reagire quando hanno un mal di schiena, quando andare dal dottore e come evitare o trattare questo problema.  

I tipi del mal di schiena

Il mal di schiena può essere classificato in base alla durata in:

  • acuto, quando dura pochi giorni o settimane, ma meno di tre mesi;
  • cronico, quando il mal di schiena dura per più di tre mesi.

A seconda della localizzazione, il mal di schiena può essere inoltre descritto come:

  • cervicale, oppure dolore al collo, può coinvolgere anche gli arti superiori;
  • dorsale, la forma più rara che interessa la parte alta, può coinvolgere le arcate costali e lo sterno;
  • lombare, la forma più comune del mal di schiena, che interessa la parte bassa della schiena e può coinvolgere anche gli arti inferiori.

I sintomi

La maggior parte delle persone hanno avuto problemi di mal di schiena almeno una volta nella loro vita. Le cause del mal di schiena sono tante e i sintomi dipendono in gran parte dai fattori causanti, ma nonostante questo il più delle volte esistono sintomi comuni per tutti i tipi del mal di schiena. Questi sintomi possono includere:

  • dolore o rigidità persistente lungo la colonna vertebrale;
  • dolore localizzato al collo, la parte alta o quella bassa della schiena, soprattutto dopo il sollevamento dei pesi o le attività faticose;
  • dolore cronico, che peggiora durante il sedersi o l'alzarsi in piedi;
  •  dolore alla schiena che si può irradiare alla natica, lungo la parte posteriore della coscia, nel polpaccio e le dita dei piedi (sciatalgia);
  • spasmi muscolari;
  • intorpidimento, formicolio o debolezza.

Quando preoccuparsi

Nella maggior parte dei casi, il dolore della schiena si riduce dopo alcuni giorni o settimane e non è necessario consultarsi con un medico. Ma quando bisogna preoccuparsi e rivolgersi al dottore? Quando il dolore è grave e non migliora o peggiora (con o senza l’uso dei farmaci e il riposo), se esiste una storia di trauma oppure quando sono presenti l’intorpidimento o formicolio, il meglio sarebbe consultarsi con un medico. Sintomi come difficoltà o incontinenza urinaria o fecale, debolezza, dolore, intorpidimento nelle gambe o la zona genitale, febbre e perdita di peso non intenzionale potrebbero segnalare un problema serio che richiede un trattamento immediato.

I fattori causanti e chi è più a rischio

Le cause del mal di schiena sono tante e diverse, alcune possono essere gravi mentre altre meno. Queste cause possono essere classificate in diverse categorie:

  • degenerative, che coinvolgono le strutture ossee, come la artrosi, l’ernia del disco, la scoliosi, l’osteoartrite, la stenosi spinale, ecc. Queste alterazioni degenerative della colonna vertebrale sono spesso dovute all'invecchiamento;
  • traumatiche, come i traumi ossei o muscolari. Fratture vertebrali causate da cadute oppure incidenti automobilistici, lesioni ai legamenti, muscoli o tendini a causa delle distorsioni o i spasmi durante il sollevamento dei pesi sono le cause più comuni del mal di schiena;
  • psicologiche, come lo stress e l’ansia, aumentano la tensione muscolare, causando mal di schiena;
  • lo stile di vita, può causare mal di schiena. Così, uno stile di vita sedentario oppure restare seduti a lungo, sollevare oggetti pesanti, essere sovrappeso e fumare sono tutti fattori di rischio per sviluppare il mal di schiena;
  •  altre cause, includono: la gravidanza, i tumori, l’endometriosi, calcoli e infezioni renali, ecc.

Da quanto già detto è evidente che le persone di un’età avanzata, coloro con uno stile di vita meno sano o sedentario, i soggetti che soffrono d’ansia o depressione, o che hanno subito un trauma, sono tutti più a rischio di sviluppare il mal di schiena.  Ci sono diverse evidenze che dimostrano che diversi disturbi della colonna vertebrale hanno una componente genetica, perciò persone che hanno un famigliare affetto dal mal di schiena sono più a rischio di sviluppare problemi della schiena.

Come trattare il mal di schiena

Anche se nella maggioranza dei casi il mal di schiena si risolve in poco tempo, l’ideale è sempre consultarsi con il medico per ricevere un trattamento ideale.

Il trattamento del dolore della schiena può essere:

  • non chirurgico, comprende il trattamento farmacologico e la fisioterapia. Il trattamento farmacologico comprende l’uso dei farmaci, come antidolorifici e antinfiammatori per alleviare il mal di schiena. La fisioterapia può consistere nell’uso del calore oppure il ghiaccio, massaggi, ultrasuoni, stimolazione elettrica, stretching e esercizi. La terapia manuale effettuata da un chiropratico aiuta ad alleviare il mal di schiena, riducendo la tensione muscolare;
  • chirurgico, viene preso in considerazione solo quando il trattamento non chirurgico non ha dato risultati. 

Bisogna sempre tenere presente che l'esercizio fisico regolare, una dieta equilibrata per evitare i chili in più, una buona postura e in generale uno stile di vita sano aiutano molto nel prevenire il mal di schiena.

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