Sintomi dell’ernia discale cervicale e possibilità di trattamento
Fisioterapia • 24 gennaio 2017 • Commenti:
La colonna vertebrale è costituita da una serie di ossa, chiamate vertebre, che sostengono la struttura dello scheletro e a proteggono da eventuali danni. Questo perché nella colonna vertebrale passano i nervi che consentono al cervello di inviare gli impulsi a tutto il corpo. Le vertebre sono interconnesse attraverso un disco e due piccole faccette ossee di unione. Il disco è formato da uno spesso tessuto connettivo che tiene attaccate le vertebre, agendo come una specie di cuscinetto. Il disco serve anche ad assorbire gli shock alla colonna vertebrale e, insieme alle faccette vertebrali, permette i movimenti della schiena e del collo. Con il tempo, il materiale che compone il centro del disco inizia a deteriorarsi e a perdere efficienza, portando a quella che viene chiamata ernia del disco, ovvero un disallineamento del disco dal suo spazio, il quale provoca in genere una pressione a danno dei nervi. Spesso l’ernia del disco è associata ad una sensazione di formicolio o debolezza alle braccia e qualche volta anche alle gambe. Mentre l’ernia discale può interessare tutta la spina dorsale, l’ernia cervicale colpisce nello specifico le prima sette vertebre della colonna vertebrale. Generalmente l’ernia discale cervicale colpisce soggetti dai 30 ai 50 anni.
Diagnosi dell’ernia discale cervicale
L’ernia cervicale può provocare una grande varietà di sintomi al collo, alle braccia, in particolare alle mani e alle dita, oppure alla schiena e qualche volta alle gambe. Il tipo di dolore e le disfunzioni neurologiche dipendono dalla posizione del disco disallineato. È fondamentale quindi che il medico analizzi l’intera colonna vertebrale per individuare dove e quale sia il problema. Per farlo bastano dei controlli sui riflessi e la debolezza o la mancanza di sensibilità delle zone interessate. Una eventuale diagnosi può essere confermata tramite la diagnostica per immagini (ad esempio con una radiografia), che mostra chiaramente il deterioramento del tessuto che compone il nucleo discale. Una risonanza magnetica è più completa e mostra anche eventuali ernie o disallineamenti dei dischi vertebrali, oltre ai nervi presenti. Un altro metodo per rilevare la presenza di ernie cervicali è lo studio della conduzione elettrica dei nervi, per cercare eventuali danni nel loro percorso.
Sintomi dell’ernia discale cervicale
Come già detto, i sintomi dell’ernia cervicale dipendono dalla posizione del disco danneggiato.
L’ernia può manifestarsi a vari livelli della colonna, in particolare l’ernia cervicale coinvolge le vertebre cervicali, denominate con le sigle C1, C2 e così via, a partire dalle vertebre più alte. Vediamo nello specifico i sintomi per ogni gruppo di vertebre:
- C4-C5: in questo caso la radice del nervo risiede nella vertebra C5 e può causare dolore al collo e alle spalle, in particolare al muscolo deltoide. In genere non si verificano addormentamenti o formicolio;
- C5-C6: il nervo interessato passa a ridosso della vertebra C6. L’ernia in questa posizione provoca debolezza ai bicipiti e ai muscoli estensori dei polsi, spesso accompagnata da addormentamento e formicolio che si irradia a partire dai pollici. È uno dei tipi di ernia discale più diffusa;
- C6-C7: il nervo risiede nella vertebra C7 e un eventuale danno causa debolezza nei tricipiti, includendo anche gli avambracci e i muscoli estensori delle dita. A partire dai tricipiti può verificarsi una diffusione di formicolio e addormentamento che arriva alle dita centrali delle mani. Anche questa è un’ernia molto frequente;
- C7-T1: la radice del nervo è nella vertebra T1, posizionata nella parte più inferiore del collo, cioè nel punto di unione tra la parte cervicale e quella toracica. L’ernia cervicale su queste vertebre causa spesso una perdita di sensibilità alle mani, associata alla difficoltà di afferrare oggetti e debolezza della presa. Si sperimentano anche formicolio e insensibilità dalle braccia ai mignoli.
Queste sono le tipologie di ernia riscontrate più di frequente, ma non sono le sole e i loro sintomi non sono universali, poiché ogni soggetto può sperimentare dolori diversi in durata e intensità.
Trattamenti dell’ernia discale cervicale
Sono disponibili diverse soluzioni per alleviare il dolore da ernia cervicale, tra cui anche la chirurgia, che però va riservata come ultima opzione. Sono invece preferibili i metodi naturali, come esercizi di ginnastica dolce, yoga e terapie con impacchi caldi o freddi. Alcuni farmaci possono essere utili per alleviare il dolore in modo immediato, ma non agendo sulla causa non risolvono il problema. È bene consultare il proprio medico per individuare una terapia specifica o per farsi consigliare un fisioterapista o un chiropratico esperto che possano aiutare ad effettuare i giusti esercizi e ad adottare uno stile di vita sano, con benefici a lungo termine per tutta la struttura scheletrica.