Dott. Antonio Russo

La visita ginecologica è un controllo medico che valuta la salute dell'apparato riproduttivo femminile, includendo utero, ovaie, cervice e vagina. È un esame fondamentale per la prevenzione e la diagnosi di eventuali patologie ginecologiche o infezioni. Cosa comprende la visita ginecologica: - Anamnesi: Il medico inizia la visita ponendo domande sulla storia medica della paziente, incluse informazioni sul ciclo mestruale, eventuali sintomi (dolore, irregolarità, perdite anomale), gravidanze, precedenti esami e condizioni mediche pregresse. - Esame esterno dei genitali: Viene esaminata la vulva (genitali esterni) per verificare la presenza di arrossamenti, lesioni, cisti o segni di infezioni. - Esame pelvico: Con l'uso di uno speculum, il medico apre delicatamente la vagina per osservare la cervice e le pareti vaginali. Durante questo esame, può essere eseguito il Pap test per raccogliere cellule dal collo dell'utero. - Altri esami: A seconda della situazione, il medico può raccomandare ulteriori test, come un'ecografia transvaginale per ottenere un'immagine dettagliata degli organi riproduttivi, o test per infezioni sessualmente trasmissibili. Quando effettuare una visita ginecologica: È consigliato effettuare una visita ginecologica regolare almeno una volta all'anno, anche in assenza di sintomi, per prevenzione. Le donne dovrebbero anche fare una visita in caso di sintomi come dolori pelvici, sanguinamenti anomali, cambiamenti nel ciclo mestruale, o sintomi di infezioni come prurito o perdite anomale. La visita ginecologica è essenziale per mantenere sotto controllo la salute riproduttiva e per diagnosticare tempestivamente eventuali patologie.

La biopsia della portio (o biopsia cervicale) è un esame diagnostico che consiste nel prelevare un piccolo campione di tessuto dalla cervice uterina, la porzione inferiore dell'utero che si apre nella vagina. Questo esame viene eseguito solitamente quando ci sono anomalie rilevate durante un Pap test, una colposcopia o altri esami ginecologici, e serve a valutare la presenza di cellule precancerose, cancerose o di altre condizioni anomale. Durante la procedura, il medico utilizza uno speculum per tenere aperta la vagina e accedere alla cervice. Dopo aver localizzato l'area sospetta, preleva un piccolo frammento di tessuto con uno strumento specifico.

La colposcopia è un esame diagnostico che consente di osservare in dettaglio la cervice, la vagina e la vulva attraverso uno strumento chiamato colposcopio. Questo esame viene solitamente eseguito per approfondire i risultati anomali di un Pap test o di altri esami ginecologici. Il colposcopio non ha alcun contatto con il corpo, ma permette al medico di esaminare la zona in modo più dettagliato grazie a una lente d'ingrandimento e a una luce intensa. Durante l'esame, il medico può applicare una soluzione speciale (acido acetico / Lugol) per evidenziare eventuali aree anomale e, se necessario, eseguire una biopsia prelevando un piccolo campione di tessuto per ulteriori analisi. La colposcopia è particolarmente utile per diagnosticare lesioni precancerose, infezioni o altre anomalie cellulari. L'esame può durare dai 10 ai 20 minuti e non è doloroso.

L'HPV test è un esame che serve a rilevare la presenza del papillomavirus umano (HPV), un virus a trasmissione sessuale associato al rischio di sviluppare lesioni precancerose e tumori, in particolare il tumore della cervice uterina. Questo test viene generalmente effettuato sulle cellule del collo dell'utero, prelevate con una procedura simile a quella del Pap test, ma ha lo scopo specifico di individuare il DNA del virus HPV ad alto rischio. Esistono diversi tipi di HPV, ma solo alcuni sono considerati ad alto rischio perché possono causare alterazioni cellulari che, se non trattate, possono evolvere in tumori. Il test HPV è particolarmente importante perché può rilevare il virus anche prima che compaiano cambiamenti cellulari anomali. L'esame viene solitamente raccomandato per le donne sopra i 30 anni, spesso in combinazione con il Pap test, perché in questa fascia d'età l'infezione da HPV ha meno probabilità di risolversi spontaneamente rispetto alle donne più giovani. Se il test HPV risulta positivo, non significa che ci sia un tumore, ma indica che è necessario un monitoraggio più attento o ulteriori esami, come una colposcopia o una biopsia.

La Laserterapia (o anche detta laservaporizzazione) per HPV è una procedura utilizzata per trattare le lesioni causate dall'infezione da papillomavirus umano (HPV), come le lesioni precancerose della cervice uterina, della vulva, della vagina o dell'ano. Il trattamento prevede l'uso di un raggio laser per "vaporizzare" e distruggere il tessuto anomalo infettato dal virus, eliminandolo in modo preciso e minimizzando i danni ai tessuti sani circostanti. In cosa consiste la procedura: 1. Preparazione: Il medico inserisce uno speculum per esporre la zona interessata (solitamente la cervice o la vagina). Prima della procedura, viene spesso applicato un anestetico locale per ridurre il dolore o il disagio. 2. Applicazione del laser: Viene utilizzato un laser a CO2, che produce un raggio di luce altamente concentrato. Questo raggio vaporizza il tessuto infetto, distruggendo le cellule anomale senza necessità di tagli o incisioni fisiche. 3. Rimozione del tessuto: Il laser brucia e rimuove lo strato superficiale del tessuto danneggiato, lasciando intatta la parte sana. Il calore del laser sigilla anche i vasi sanguigni, riducendo al minimo il sanguinamento. 4. Durata: La procedura è breve, solitamente dura tra i 10 e i 30 minuti, a seconda della grandezza e localizzazione delle lesioni. Vantaggi della laservaporizzazione: Precisione: Il laser è estremamente preciso e consente di trattare solo il tessuto infetto, riducendo il rischio di danni ai tessuti sani. Efficienza: È un trattamento efficace per rimuovere le lesioni precancerose causate da HPV, riducendo il rischio di progressione a tumore. È importante notare che, pur eliminando le lesioni, la laservaporizzazione non cura l'infezione da HPV, che può persistere. Per questo, è necessario un monitoraggio regolare per prevenire la formazione di nuove lesioni.

Il Pap test, o test di Papanicolaou, è un esame di screening ginecologico che ha lo scopo di individuare precocemente eventuali alterazioni cellulari del collo dell'utero (cervice), come lesioni precancerose o cancerose. Viene eseguito principalmente per prevenire il cancro cervicale, ma può anche rilevare infezioni o infiammazioni. Il Pap test è fondamentale per individuare precocemente le alterazioni cellulari della cervice che potrebbero evolvere in tumore, permettendo così di intervenire tempestivamente. Grazie a questo esame, il tasso di mortalità per cancro cervicale è notevolmente diminuito negli ultimi decenni. Come si svolge il Pap test: 1. Preparazione: La donna viene fatta sdraiare sul lettino ginecologico e il medico utilizza uno strumento chiamato speculum per dilatare leggermente la vagina e accedere alla cervice. 2. Prelievo di cellule: Il medico preleva delicatamente un campione di cellule dalla superficie della cervice utilizzando una spatola o un piccolo spazzolino. Le cellule raccolte vengono poi trasferite su un vetrino o immerse in un liquido (THIN PREP) per essere analizzate in laboratorio. 3. Analisi delle cellule: In laboratorio, le cellule prelevate vengono esaminate al microscopio per verificare la presenza di eventuali anomalie, come cellule displastiche (precancerose) o cancerose. Vengono inoltre osservate eventuali infezioni, come quelle causate da batteri, funghi o virus (incluso l'HPV). Se vengono rilevate anomalie, potrebbero essere necessari ulteriori esami, come la colposcopia o la biopsia, per approfondire la diagnosi.

L'HPV test è un esame che serve a rilevare la presenza del papillomavirus umano (HPV), un virus a trasmissione sessuale associato al rischio di sviluppare lesioni precancerose e tumori, in particolare il tumore della cervice uterina. Questo test viene generalmente effettuato sulle cellule del collo dell'utero, prelevate con una procedura simile a quella del Pap test, ma ha lo scopo specifico di individuare il DNA del virus HPV ad alto rischio. Il test HPV è particolarmente importante perché può rilevare il virus anche prima che compaiano cambiamenti cellulari anomali. Se il test HPV risulta positivo, non significa necessariamente che ci sia un tumore, ma indica che è necessario un monitoraggio più attento o ulteriori esami, come una colposcopia o una biopsia.