Esperienze
La mia esperienza professionale si basa su una profonda fiducia nell'importanza delle relazioni umane nel contesto terapeutico ed educativo. Offro uno spazio sicuro e privo di giudizio per riflettere sulle difficoltà personali, esplorare le esperienze vissute e promuovere un processo di ascolto e conoscenza di se che possa sviluppare modalità più adattive di pensiero e azione, migliorare la qualità della vita e l'autostima.
Nelle situazioni di ansia eccessiva o sproporzionata rispetto agli eventi, aiuto ad alleviare il senso di tensione attraverso l’apprendimento di strategie e tecniche di rilassamento per raggiungere uno stato di calma e serenità. Sensibile ai temi della famiglia e consapevole che la qualità delle relazioni personali è determinante per il benessere di ognuno, intervengo nelle difficoltà relazionali e affettive, crisi di coppia e conflitti famigliari aiutando ri-costruire relazioni efficaci; questo diventa possibile grazie alla correzione di comportamenti e atteggiamenti disfunzionali e la sperimentazione di nuovi modi per stare in relazione.
Poichè le relazioni di coppia spesso si sviluppano in un contesto privato, è facile trascurarle fino a quando non emergono crisi. Per questo motivo, lavoro con le coppie su progetti di benessere relazionale, creando percorsi personalizzati basati su contenuti scientifici; questi percorsi sono rivolti a tutte le coppie per prepararle ad una vita di coppia stabile e duratura.
Se stai attraversando un momento difficile, hai bisogno di migliorare la tua autostima, o desideri lavorare sulle dinamiche relazionali nella tua vita, sono qui per aiutarti. Ogni percorso è unico e personalizzato, mirato a favorire il benessere e la crescita personale. Puoi scrivermi una mail a " bellanzon@virgilio.it" e verrai contattato/a in tempo breve.
Aree di competenza principali:
- Psicologia della salute
- Mediatore familiare
Principali patologie trattate
- Dipendenza affettiva
- Autostima
- Disturbi psicosomatici
- Ansia
- Difficoltà relazionali
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- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Via Democrazia, 19b, Massa 54100
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Viale Dante Alighieri, Sarzana 19038
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Via Marco Polo, Viareggio 55049
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Prestazioni e prezzi
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Colloquio psicologico
50 € -
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Mediazione familiare
80 € -
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Tecniche di visualizzazione
50 € -
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Tecniche di rilassamento
50 € -
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Sostegno psicologico adolescenti
40 € -
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Recensioni
7 recensioni
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A
anonimo
Ottimo professionista mi ha aiutata e mi sta aiutando ad uscire da un periodo non facile della mia vita. Attenta premurosa e con una grande dote di empatia. La migliore che abbia mai trovato
• Antonella Bellanzon • consulenza psicologica •
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A
A.S
Dottiressa con grande professionsllita' e tatto. Molto empatica. Consiglio vivamente
• Antonella Bellanzon • colloquio psicologico •
Dott.ssa Antonella Bellanzon
La ringrazio vivamente per queste parole
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A
A.F
Psicologa molto acuta ed emotiva capace di metterti a tuo agio fin dalla prima seduta. Riesce bene ad accompagnarti verso un percorso che per me è stato salvificante.
• Antonella Bellanzon • colloquio psicologico •
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L
Luciana
Dottoressa valida, empatica e competente. Consiglio vivamente a chiunque si trovi in un momento di empasse
• Antonella Bellanzon • colloquio psicologico •
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Grazie mille per la sua recensione. La sua testimonianza riflette l'impegno e la dedizione che metto nel mio lavoro. Sono felice di essere riuscita ad offrirle supporto in un momento di difficoltà.
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S
S.P
La Dott.ssa utilizza una varietà di tecniche terapeutiche, personalizzando il trattamento in base alle esigenze del paziente. Le sue intuizioni profonde e la sua sua capacità di cogliere le sfumature delle problematiche psicologiche hanno reso la mia prima seduta estremamente utile e arricchente.
• Antonella Bellanzon • colloquio psicologico •
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Grazie per le sue gentili parole; sono felice di sapere che la sua prima seduta è stata utile ed arricchente e di poterla supportare in ogni passo del suo percorso.
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M
M.P
Dottoressa molto empatica. Ha capito subito le mie problematiche e mi ha fornito informazioni molto utili. Consiglio vivamente
• Antonella Bellanzon • colloquio psicologico •
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Ho apprezzato moltissimo le sue parole; le auguro che le informazioni ricevute possano aiutarla a proseguire la sua strada in maniera più consapevole.
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A
A.
Mi sono trovata molto bene con la dott.ssa Bellanzon, grazie
• Antonella Bellanzon • colloquio psicologico •
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Grazie mille per le sue gentili parole, sono lieta di sapere che si è sentito a suo agio; la sua soddisfazione è molto importante per me.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 209 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve vorrei spiegare la mia situazione abbastanza particolare...
Io e la mia compagna madre di una figlia di ora 11 conviviamo da quasi 3 anni ma ora la bambina ha deciso di non volere in nessun modo ad avere a che fare con me e dorme dalla nonna con sua mamma perché capitando in alcuni litigi lei ha preso il sopravvento con la mamma...
La madre che non sa più che fare per convincere lei a ritornare a casa dove stavamo tutti e tre. Ora il problema però che lei non accetta nulla anzi prega la madre di non ritornare a casa.
Premetto che il loro rapporto è morboso perché dopo la separazione lei ha vissuto con la figlia in maniera molto attaccata vincendo solo loro due come un essere unico... Considerare anche che la bambina non vuole vedere il padre né il padre vede la bambina e manco ha un ricordo di lui... Non accetta alcuna forma maschile tranne i suoi parenti diretti.
È molto asociale non saluta a nessuno e risponde spesso male ma non è tanto quello il problema quanto l'egoismo nei confronti della mamma della quale non interessa che lei gli abbia detto che comunque starebbe con me a prescindere dalla sua decisione ma è incomprensibile come mai abbia alzato un muro insommortabile... Lei vuole decidere per la mamma e la mamma non riesce a reagire in nessun modo perché "ricattata dalla bambina" ora chiedo cosa si possa fare io ho scritto lettere mandato messaggi fatto piccolo gesti ma non avendo alcuna emozione ora un consiglio su come risolvere questo problema grazie
Capisco bene quanto questa situazione sia delicata e dolorosa, sia per te che per la tua compagna. È una dinamica che tocca tre livelli diversi:
1)la relazione madre–figlia,
2)la tua posizione nella coppia,
3)e la crescita emotiva della bambina.
Da come descrivi, emergono alcuni nodi importanti:
Rapporto simbiotico madre–figlia
Dopo la separazione, la bambina e la madre hanno creato un legame molto stretto, quasi esclusivo, che ha funzionato come “protezione reciproca”. Questo spiega perché la bimba viva il tuo arrivo come una minaccia: la mamma non è più “solo sua”.
Rifiuto della figura maschile
Il padre è assente e rifiutato, quindi l’unico modello maschile che incontra sei tu. Se l’associa a tensioni o litigi, è possibile che abbia generalizzato la diffidenza verso le figure maschili in generale.
Controllo e ricatto emotivo
La bambina sembra avere un potere enorme sulla madre (“decido io se torni a casa o no”). Ma questo non è sano né per lei né per la mamma: è un’inversione di ruoli in cui la figlia detta le regole all’adulto.
Cosa fare concretamente
Non ci sono “soluzioni lampo”: qui serve pazienza, gradualità e un lavoro di squadra tra te e la madre.
Ruolo chiaro della madre
È fondamentale che sia lei, come genitore, a ristabilire i confini: con amore ma anche con fermezza. La figlia deve capire che la mamma è l’adulto e che, pur tenendo conto delle sue paure, non può lasciare a lei il potere di decidere la vita familiare.
Abbassare i conflitti
Se ci sono stati litigi davanti alla bambina, è importante che non si ripetano: la confermano nella sua idea che la tua presenza porta tensione.
Piccoli passi di avvicinamento
Non forzare la vicinanza. A volte la cosa migliore è smettere di insistere (messaggi, regali, lettere), e lasciare che sia lei – nel tempo – a riavvicinarsi. Puoi esserci in modo discreto: un saluto gentile, una disponibilità senza pressione.
Coinvolgere un supporto esterno
Visto che la situazione è bloccata da tempo, può essere molto utile un percorso di mediazione familiare o sostegno psicologico per la bambina. Non per “aggiustarla”, ma per aiutarla a dare voce ai suoi timori e costruire fiducia gradualmente. Anche la mamma potrebbe trarne beneficio, per rafforzarsi nel suo ruolo educativo.
Proteggere la coppia
La tua compagna ti ha detto chiaramente che sta con te “a prescindere”. È importante che il vostro legame resti solido: la figlia sentirà la differenza se percepirà stabilità e coerenza da parte vostra.
Una cosa da tenere a mente: a 11 anni, una bambina può sembrare “grande”, ma è ancora piena di paure profonde. Il muro che ha alzato non è odio verso di te, ma difesa. Le serve tempo per sentire che non le stai togliendo la mamma, ma che siete tutti in uno stesso progetto di vita.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
Salve, da quando mi sono sposata, ovvero un anno, i rapporti con mia madre si sono sgretolati. Premetto che mia madre vive con mio fratello e si sta separando con mio padre, separazione non voluta da lei ma conseguenza del fatto che mio padre 2 anni fa ha abbandonato il tetto coniugale e non si è fatto più vivo. Purtroppo le cose da allora sono andate tutte in discesa, ha litigato di brutto anche con mio marito subito dopo il matrimonio. Lei avrebbe voluto che io continuassi la vita di prima, ha problemi di salute ed io sono sempre stata il suo punto di riferimento forse anche fin troppo dato che non ho mai avuto nessuno aiuto né da mio padre né da mio fratello finendo per fare tutto io dal pagare una bolletta ad accompagnarla dal medico. Abito a 20 minuti da lei e non avendo più la macchina che lei mi ha tolto perché non avevo più intenzione di rimanere fino a tardi dopo il lavoro da lei ma volevo semplicemente vivere la mia vita coniugale rientrando in orario decente a casa mia, la mia nuova casa, sono rimasta a piedi e dati i cattivi rapporti con mio marito ci passo una volta alla settimana ma purtroppo senza un lavoro e macchina non posso passare neppure per dieci minuti tutti i giorni né accompagnarla a comprarsi un paio di scarpe. Questo ha creato un forte distacco, continua a ribadire che l'ho abbandonata, che non ho pensato alla sua salute quando ho preso casa a 20 minuti da lei, che le ho solo provocato dolore, cattiverie gratuite e che sono suggiocata da mio marito che mi accompagna una volta a settimana solo perché non può vederla. In realta lei non è che sia stata con lui clemente lo ha insultato di brutto e lui non è riuscito mai del tutto a perdonarla anche perché il fatto che si sia ripresa la macchina e mi abbia fatto perdere il lavoro non lo ha mai accettato. Io mi sento continuamente in colpa, volevo sposarmi e farmi una famiglia ma non avrei mai voluto rompere i rapporti con lei né farle del male. Sono in attesa di 6 mesi e anche in questo caso lei continua a lamentarsi a dirmi quanto faccia schifo ad andare una volta a settimana e quanto i non mi faccia accompagnare tutti i giorni dal mio marito, ma lei non ci arriva che mio marito è l'unico a lavorare in questo momento e fa turni di 10 ore dalle 5 del mattino perché ci servono i soldi. Non so più cosa fare né come comportarmi adesso non mi risponde neppure più alle telefonate. Mio marito per il mio bene è risalito a casa a prendere un caffè ma mia madre continua ad aprire discorsi di un anno fa riaprendo sempre le stesse discussioni
Quello che racconti è molto pesante da portare sulle tue spalle, soprattutto adesso che sei incinta e avresti bisogno di serenità, sostegno e leggerezza.
Da come descrivi la situazione, emergono alcuni punti chiave:
1)Ruolo invertito: sei sempre stata il “genitore del genitore”, la persona che si prendeva carico di tutto per tua madre. Questo ti ha messo in una posizione di responsabilità eccessiva, che ora è diventata insostenibile.
2)Senso di colpa: lei continua a ribadirti che l’hai abbandonata, che sei cattiva, che non la aiuti. Ma queste sono più accuse che un vero confronto: ti fanno male e minano la tua serenità. Non sembrano tener conto del fatto che tu sei una figlia, non la sua badante o il suo partner sostitutivo.
3)Conflitto con tuo marito: i rapporti tesi tra loro alimentano ancora di più il problema. Da una parte tua madre lo insulta, dall’altra lui fatica a tollerare le sue accuse e a vedere quanto peso stai portando.
4)La tua nuova vita: ti sei sposata, hai diritto a costruirti una famiglia, a proteggere il tuo matrimonio e ad avere spazio per te stessa. Non significa abbandonare tua madre, ma trovare un equilibrio più sano.
Quello che sta succedendo adesso è in parte una “resistenza al cambiamento” da parte di tua madre: aveva bisogno di te come punto di riferimento unico, e ora vive la tua autonomia come un tradimento. Ma non è un tradimento: è la vita.
Cosa puoi fare concretamente:
Riconosci i tuoi limiti
Non puoi sostituirti a un marito, a un fratello, a un sistema di supporto. Puoi esserci, ma non da sola e non a costo della tua salute (e della gravidanza).
Metti confini chiari
Se tua madre continua a insultare tuo marito o a colpevolizzarti, hai il diritto di interrompere la conversazione. Non sei obbligata a subire.
Cerca alleati
Parlane con tuo fratello: non può restare sempre ai margini. Deve assumersi la sua parte di responsabilità.
Valuta se ci sono servizi sociali o assistenziali a cui tua madre può rivolgersi, soprattutto se ha problemi di salute. Non tutto deve ricadere sulle tue spalle.
Non giustificarti sempre
Hai spiegato tante volte le tue ragioni (lavoro di tuo marito, distanza, gravidanza). Se lei non vuole ascoltare, non dipende più da te. Non puoi convincerla a cambiare atteggiamento: puoi solo decidere come proteggerti dalle sue parole.
Proteggi la tua serenità
Sei in un momento delicato: il tuo bambino ha bisogno di una mamma serena. Continuare a portare addosso sensi di colpa che non ti appartengono rischia di farti ammalare dentro.
Un punto importante: a volte i genitori non riescono ad accettare che i figli diventino adulti e si stacchino. Questo non significa che tu stia sbagliando: significa che lei ha difficoltà a elaborare la sua solitudine e la sua rabbia verso tuo padre, e purtroppo la riversa su di te.
Dott.ssa Antonella Bellanzon
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