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ha risposto a 9 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve,mi chiamo Mauro soffro di incontinenza cardiale un problema alla valvola gastrica,questo mi ha creato gravi problemi di stato ansia e attachi di panico,dopo diverse cure dal gastrologo l'unica cura efficace e stata il Levopraid prima di pranzo e cena ,prima di questa cura avevo perso 12 kili ,adesso dopo 3 mesi di cura il gastrologo ha provato a cambiarmi la cura togliendomi il Levopraid e sono tornato al incubo di non poter mangiare con Ansia e atachi di panico per la situazione ,volevo sapere e possibile prendere il Levopraid sempre o puo creare dei problemi,con questa cura mi trovo bene ma il gastrologo mi disse che potrebbe crearmi problemi ormonali,vorrei una vostra opinione ,grazie mi scuso del disturbo.
Caro sig. Mauro, il Levopraid, a lungo andare, può effettivamente dare problemi ormonali sull'asse ipotalamo-ipofisario, per cui il suo gastroenterologo ha ragione a tentare una strada alternativa. Io le consiglierei di dividere il suo problema in due: quello gastrico del reflusso e quello psicologico degli attacchi di panico. per il primo forse potrebbe provare con un farmaco del tipo del Lucen, che so aver dato buoni risultati a qualche mio paziente con questo problema (ma non è la mia specialità). per gli attacchi di panico invece proporrei una terapia fatta da uno psichiatra con farmaci appropriati del tipo SSRI (paroxetine, duloxetine o altri). a disposizione. dott. Andrea Flego
Buongiorno,
sono un ragazzo di 21 anni, in quest’ultimo periodo sto avendo un po’ d’ansia sociale forse legata anche allo stress lavorativo che porta ad inteferfacciarsi con diverse persone.
Sono un ragazzo a cui non piace essere al centro dell’attenzione, temo spesso i giudizi delle persone, ho paura di fare brutte figure e di conseguenza mi vergogno, ma cerco di affrontare le situazioni tranquillamente, anche se a volte mi capita di arrossire mentre affronto una conversazione ed è questo soprattutto che mi sta causando disagio, a volte cerco di sviare la cosa; il tutto ora si ripercuote anche al di fuori da lavoro. Vorrei poter per quanto possibile risolvere questo disagio, grazie per la vostra attenzione!
la soluzione è un percorso psicoterapeutico volto ad analizzare la situazione e a trovare delle modalità di affrontare le cose in modo meno disfunzionale. ci sono diversi esercizi cognitivo-comportamentali che possono aiutarla, e, se del caso, anche qualche aiuto di tipo farmacologico. se vuole approfondire mi scriva, o, se non è troppo lontano, venga a trovarmi che ne parliamo. dott. Andrea Flego
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