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Dottore molto gentile........contattato solo telefonicamente in quanto la visita e'stata rimandata perche'concordato che era meglio effettuassi prima una risonanza
Risposte ai pazienti
ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buona sera, ho 43 anni e a seguito di trauma ho riportato in data 9 luglio la cuneizzaziine di d8. Di seguito i dati della prima risonanza fatta dopo due settimane dal trauma:
RM RACHIDE DORSALE
Esame condotto su apparecchiatura RM 1,5 T con acquisizioni sagittali ed assiali, pesate per il T1,
T2, STIR.
Dati clinici: Cedimento D8. trauma durante atterraggio con deltaplano il 9/07
Non sono stati resi disponibili precedenti.
Cedimento moderato della porzione di destra della limitante superiore di D7, con lieve
sottoslivellamento ed edema della sottostante spongiosa. Muro posteriore conservato.
Cuneizzazione anteriore di D8 per cedimento della limitante superiore, con edema della
sottostante spongiosa. Muro posteriore leggermente bombato posteriormente con lieve impronta
sul profilo durale. Apparenti rime di frattura in corrispondenza dei versanti metamerici dei
peduncoli articolari.
Cedimento della limitante superiore di D9, leggermente prevalente verso destra, con
sottoslivellamento della limitante stessa ed edema della sottostante spongiosa. Muro posteriore
conservato. Angioma peduncolare a sinistra.
Accessoriamente, piccolissima ernia sottolegamentosa mediana D4-D5.
Spondilosi marginale somatica anteriore diffusa.
Non alterazioni morfologiche o di segnale a carico del midollo spinale dorsale, visibile caudalmente
fino al cono.
Conclusioni: fratture delle limitanti superiori di D7, D8 e D9. Da definire mediante TC l'eventuale
coinvolgimento dei peduncoli e l'esistenza di franche rime dI frattura.
La tac non riporta fratture peduncolari.
Sono stato trattato con busto tipo spinomed ormai da due mesi e magnetoterapia per 20 giorni (6 ore al giorno)
In data 19 settembre, due mesi e mezzo dopo il trauma ho eseguito un rm di controllo, di seguito :
Esame condotto su apparecchiatura RM 1,5 T con acquisizioni sagittali ed assiali, pesate per il T1, T2, STIR.
Dati clinici: controllo fratture.
Il controllo si effettua rispetto alla RM del 23 luglio u.s.
Invariata l'altezza dei metameri D7, D8 e D9, interessati dalle fratture allora segnalate.
Permangono moderate note di edema della spongiosa a D8, anteriomente.
In sede subcondrale a D7 e D9 si rileva invece sfumato alterato segnale di tipo cronico.
A D9 si rileva una piccola ernia intraspongiosa della limitante superiore.
Invariato il resto.
In particolare, non alterazioni morfologiche o di segnale a carico del midollo spinale dorsale, visibile caudalmente fino al cono.
In attesa della visita dal neurochirurgo, vorrei sapere se ci sono miglioramenti rispetto a due mesi o mezzo fa. Non capisco per “Invariato il resto” cosa voglia dire? Le vertebre sono ancora fratturate o stanno migliorando.
Grazie e buon lavoro.
Gentile paziente,
Il dato radiologico non può essere esaminato in assenza del dato clinico. Talvolta permangono per diversi mesi alterazioni radiologiche, in particolare nelle sequenze STIR, che non per forza sono associate a dolore. E viceversa, talvolta, seppur raramente, si può avere ancora dolore nonostante un netto miglioramento radiologico.
Inoltre, risulta essenziale la visione diretta delle immagini e il paragone dei due studi di risonanza, e non solo la lettura dei referti.
Cordialmente,
Buongiorno, sono un ragazzo di 35 anni e in data 03/07/24 ho subito una brutta caduta in MTB fratturandomi 1° costa DX, SX e fratture a D6 D8 e D10. Dalle RX fatte a distanza di circa un mese e mezzo dalla caduta, sono emersi cedimenti somatici a carico di D6, D8 e D10. Più accentuato a carico di D8. L'ortopedico mi ha detto che è avvenuta la cosiddetta cuneizzazione della vertebra (riferendosi solo alla D8). Ovviamente sto portando il busto con spallacci dal giorno dopo la caduta. Io come lavoro svolgo il posatore di parquet (parquettista) e da ormai 3 mesi, sto vivendo con l'ansia di non poter più svolgere il mio lavoro. Con una condizione cosi permanente di una o più vertebre a cuneo, quanto può cambiare la vita e avere limitazioni?
grazie
Le vertebre, come tutte le altre ossa, se guariscono nella maniera corretta, non dovrebbero rappresentare una limitazione nelle attività fisiche e lavorative. Qualora non guarissero perfettamente, esistono dei percorsi di rieducazione posturale e muscolare specifico e personalizzati che permettono comunque un ritorno alla vita normale.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.
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