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42 recensioni
Punteggio generale
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Anna
Massima competenza professionalità e soprattutto soluzione dei problemi e dei dolori manifestati. Bravissima. Grazie Dott.ssa Loreti
Alessandro
Professionista serio e competente. In sede di visita mette il paziente in assoluta naturalezza, predisponendolo al trattamento.
Gioia e Camy
Professionale e dolcissima con le bambine
Si sono sentite tranquille E rilassate
Grazie davvero di tutto
I.C.
Professionista competente ed empirica. Ottima professionalità e grandi risultati, visibili sin da subito!
Alicw
Una dottoressa con la D maiuscola....ho trovato pazienza dedizione preparazione e soprattutto umanità.... Quello che tutti i dottori dovrebbero essere felice di aver intrapreso una terapia con lei.... ALICE
Omar D'Andrea
Dott.ssa bravissima e grande professionalità molto attenta e scrupolosa in ogni dettaglio Sono in cura da Lei e mi a risolto molti problemi da consigliare certamente.
Laura
Gentile, mi ha messo subito a mio agio. In sede di terapia ha risposto a tutte le mie domande ed è stata accurata nell'intervistarmi. Ho già prenotato la seconda terapia.
AP
Una professionista seria e preparata, fa sentire a proprio agio le persone. Mi sono trovata molto bene e ho già preso un altro appuntamento!
Veronica
Professionale, attenta, risolutiva. La dott.ssa Loreti riesce a sintetizzare tutte le qualità che sono richieste ad un vero professionista.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 43 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buonasera, vorrei avere un chiarimento riguardo la manipolazione cervicale, o anche detto trust, se non sbaglio (in parole povere, il classico scrocchio del collo).
Sono seguita da un osteopata ormai da anni e mi ha letteralmente cambiato la vita, sia a livello emozionale che muscolare (pratico uno sport pesante e soffro di ansia). Quando può evita, ma è capitato che mi praticasse questo "scrocchio al collo", ed è sempre andata benissimo. È capitato però una volta che durante la pratica mi irrigidissi tantissimo e da lì avvertii subito una forte tensione, poi tramutato in dolore alla testa e forte dolore dietro al collo, come se avessi il classico torcicollo. Ero letteralmente di marmo e mi trovò diverse contratture, poi sciolte.
Vorrei sapere da voi il vero pericolo di queste manovre. Possibile che possa causare un danno come una dissecazione cervicale, o a livello di arterie? Gli estranei all'osteopatia ne parlano male e mi fanno paura, ma io mi fido ciecamente del mio professionista. Mi ha detto che se eseguito da un esperto e in una persona sana, il massimo pericolo sono appunto queste contratture e sicuramente non la morte. Cosa ne pensate? Ho avuto paura..
Se ha avuto paura deve riferirlo al suo terapista. In linea di massima l’irrigidimento durante la tecnica dovrebbe essere una controindicazione!
Riguardo la tecnica in se, ci sono decine di studi riguardo la bassissima incidenza di esito negativo (ne hanno molte di piu i farmaci). Ma il terapista deve escludere ogni tipo di controindicazione (le cosiddette Red Flags), questa dovrebbe essere una prassi comune. Se non è sicuro di essere in assenza di controindicazione non deve praticare la tecnica. Esistono tantissimi modi per sbloccare una vertebra, non è necessario un thrust.
Buona giornata!
Buonasera Gentili Terapisti
Io sono la persona che purtroppo oltre 3 anni e mezzo fa subì un trauma (da schiacciamento, pare) al 5 metatarso. Si generò frattura intraspongiosa con edema osseo di cui l'ultima RMN evidenza strascichi, sofferenze edematose. Sono in preda un pò allo scoramento, ora ho stabilito il contatto con un centro che pare a regime "familiare" in cui pare il titolare, cioè sono una coppia lui fisioterapista estroverso e molto stimato, dico pare prendano in carico la problematica totale e poi hanno alcuni specialisti oltre al laboraratorio fisioterapico: li avevo contattati per il problema plantari che mi fanno tribolare, poi il titolare prima di darmi il contatto col Dottore Podologo per valutazione plantari, ha voluto lui sapere un pò la mia situazione...è ancora tutto da stabilire comunque...Dicevo col titolare e si è dimostrato subito disposto a leggere tutta la documentazione, che io ho inserito nella mia "Cronistoria trauma piede dx" in cui ho inserito cosa mi è successo, le cure svolte, i referti dei vari specialisti e ovviamente strumentali, valutazioni varie etc. Poi magari scrivo le mie conclusioni finali e potrete dirmi. Ci tengo a riferire di un concetto, specie con gli Osteopati. Ho letto praticamente da quasi tutte le gentili risposte degli osteopati, che l'osteopatia non prende in considerazione solo il distretto in oggetto traumatizzato ma tutto l'insieme....sono molto d'accordo su concetti olistici, anzi ho pure avuto discussioni col mio medico che è piuttosto chiuso a certi concetti...però voglio dire la mia (scusate!)....Io posso capire che ad esempio un piede che di suo ha problemi, va creare problemi in altri distretti corporei; giusto per fare un esempio col fatto che ebbi trauma piede destro quando effettuai la baropodometria 2 anni fa, il tecnico ortopedico quando ero fermo sulla pedana mi disse che caricavo di più sul piede sinistro (ovvio...), e quindi mi fece capire che tutto il corpo era un pò "piegato, storto" sul lato sx...e col tempo lo immagino da solo che non sarà certo una situazione di salute!
però, coi miei problemi dannati al piede, disestesie, fastidi al'appoggio tipo "sassolino" sotto 5 metatsro, piede in tensione, che "tira" specie verso le dita piccole, rigidità, detto tutto questo, che trattamenti in altre parti del corpo mi vadano a risolvere o migliorare sensibilmente le mie patologie al piede, eh no faccio molta fatica a crederlo ah sarebbe troppo bello!! io posso capire quando ci sono problemi in alcuni distretti che vengono da malate fisiologie già insite nella persona, allora si potranno correggere, ma cari miei, qua c'è stato un trauma - sempre per via del prossimo che se non era tanto prossimo era molto ma molto meglio e allora mi sono ritrovato un monitor di pc su piede quasi scalzo (calzavo espadrillas...), qua c'è stato un forte impatto sull'osso e scusate ma faccio fatica a immaginare che trattamenti in altre parti del corpo mi guariscano i malanni al piede, oggettivi, concreti! poi felicissimo di sbagliarmi...Inserisco le conclusioni di cui davo cenno, inviate ieri al Fisioterapista del Centro:
"Io non sono nei settori inerenti la mia problematica piede, ma dopo oltre 3 anni e mezzo di “vicissitudini”, alcune mie idee me le sono fatte.
Capisco bene che in questo ambito come spesso in tanti del settore sanitario, si proceda per tentativi terapeutici. Però dopo tutto questo tempo dal trauma, e diverse terapie - fisioterapie spesso quali tentativi, il mio desiderio è che si riesca davvero ad optare per quelle situazioni che ragionevolmente potranno essere attive a migliorare la situazione del mio piede. Perché cercate di capirmi, inizio ad essere un po’ “stanchino” di tentativi…
Da profano, ma sorretto da 3 anni e ½ di “calvario”, mi pare di aver individuato 3 diversi possibili iter - ambiti operativi, da valutare al meglio (io li scrivo ma poi non so!!)
1) Questione SOFFERENZA EDEMATOSA 5 metatarso (che a mio avviso è una delle principali se non la massima responsabile dei miei disturbi e dolori). Anche da ultima Risonanza capirne l’entità, la precisa posizione, quindi possibilmente operare a minimizzarla (magari eliminarla..) con una precisa terapia (Farmaci? Tecar? Magnetoterapia? Etc)
2) Questione TENSIONE - RIGIDITA' (specie bordo piede esterno e verso le dita piccole) ben citate nei referti, e DISTURBI CONTATTO piede tipo “sasso”..Terapie manuali? Osteopatia? Propriocezione? Chinesiterapia o Kinesioterapia? Forse sarà utile, ma sinceramente sono un pochino cauto o dubbioso, visto il marasma possibile di cui mi hanno dato nota..e cure manuali dette “neuro- connettivali” non apportarto alcuna miglioria.
3) Questione PLANTARI: ottimizzarli al meglio, considerando quello che ho qua riferito e quello che lo Specialista appurerà. O, come prima l’Ortopedico e ultimamante la Dottoressa Podologa hanno indicato, ovvero utilizzare quelli che già possiedo ma con le opportune e migliorative modifiche, oppure con plantari nuovi (in questo caso da valutare bene anche disposizione in calzatura, ovvio).
Buongiorno, capisco le sue perplessità. In caso di trauma, avendo fatto tutte le indagini del caso, sarebbe bene che il terapista prendesse in considerazione prima il trattamento del distretto interessato che puo trattare con tecniche intraossee ed altri tipi di tecniche per ristabilire la biomeccanica locale. Poi il trattamento deve peró proseguire laddove si fossero creati dei compensi a distanza, in modo da evitare posture antalgiche e aiutare eventuali edemi post traumatici.
Rimango a disposizione
Buona giornata
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