Esperienze

Il mio approccio psicoterapeutico è un approccio integrato, compendiando gli apporti e le tecniche della psicologia del profondo/psicodinamica, con gli aspetti cognitivi, esistenziali, bioenergetici e spirituali, vedendo l’uomo come portatore in sé di potenzialità intrinseche di sviluppo: ci si può arrestare, bloccare, possiamo arrancare nel corso del nostro processo di vita, ma portiamo pur sempre dentro di noi le risorse e la spinta a superare questi ostacoli. La relazione di aiuto si basa essenzialmente sul portare a riscoprire queste nostre risorse e poterle utilizzare. Il cardine dell’approccio risiede nel promuovere un’integrazione (sintesi) fra le varie dimensioni, ambiti e componenti della personalità, partendo dal nostro “centro” (l’Io, il Sé), da ricontattare tramite la centratura, consapevolezza, mindfulness, presenza mentale: si tratta di diventare autori e registi della propria vita, piuttosto che “lasciarsi vivere” o, peggio ancora, essere spettatori inermi delle proprie conflittualità o difficoltà dentro di noi e nelle nostre relazioni.

La Relazione è lo strumento cardine della psicoterapia. Poi utilizzo altri strumenti/tecniche, alcuni più analitici, altri che lavorano più nel senso del promuovere una maggiore consapevolezza e padronanza di sé e del qui-ed-ora, del proprio funzionamento psichico e del proprio possibile futuro sviluppo (scrittura – diario, note, riflessioni, autobiografia, dialogo interiore e fra le parti di sé, scrittura creativa; mindfulness, meditazione, visualizzazioni, lavoro sui sogni e con i sogni, analisi dei processi cognitivi e dei comportamenti/vissuti/reazioni nella vita di tutti i giorni, soprattutto nelle relazioni; tecniche di drammatizzazione e gestaltiche; lavoro con i simboli; disegno – in seduta o fuori seduta, per chi ha propensione con questo mezzo; strumenti per la gestione dello stress, tecniche di rilassamento, training autogeno; tecniche di integrazione mente-corpo e tecniche di psicoterapia a mediazione corporea).
Il percorso psicoterapeutico ed il processo variano in funzione della persona, della sua domanda/richiesta, dei suoi bisogni e delle sue risorse e tipologia, è un approccio su misura.

Mi occupo degli aspetti psico-somatici e della integrazione mente-corpo (ad es. delle patologie emergenti fibromialgia, sindrome da stanchezza cronica, disturbi dolorosi cronici psicogeni, disturbi da somatizzazione, dei risvolti psichici associati a patologia medica cronica o delle sindromi con sintomi somatici che però hanno prevalentemente se non esclusivamente una genesi psichica, o infine i quadri di ipocondria/ansia di malattia). In questi casi la psicoterapia, con l’integrazione di tecniche di rilassamento/gestione dello stress/training autogeno e tecniche di integrazione/mente-corpo, può dare un valido aiuto.

Oltre all’attività libero-professionale come medico psicoterapeuta, svolgo attività formativa e didattica (presso la Scuola di Psicoterapia Psicosintetica della S.I.P.T.: https://www.scuolapsicosintesi.com/sipt/struttura/).

Link ad un sito che curo: www.ricentrarsi.com


Link al database dell’Ordine dei Medici della provincia di FI (scheda allegata in foto)

https://omceofi.irideweb.it/grouping-search

e della FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici e degli Odontoiatri):

https://application.fnomceo.it/Fnomceo/public/dettagliProfessionista.pub11c?1d=0&_HD1V_1T1T1_=4-4-B6771611161FC4118FD91474612737C2
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Professionale e dettagliato.
Lo consiglio per intraprendere un percorso su se stessi, è un vero professionista

S
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Comprensione, attenzione. Le sedute sono sempre uno spunto di riflessione; ho scoperto molte cose di me stessa negli incontri di psicoterapia.

S
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Attenzione e delicatezza direi le due qualità che più rilevo nel dott. Nannicini , oltre alla sua professionalità. Per quanto mi riguarda un ottimo percorso di psicoterapia.

S
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Cortesia, puntualità, professionalità e empatia sono alcune delle foto del dottor Nannicini.
Per me il percorso ha significato: accoglienza, crescita personale e senso profondo di trasformazione.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore

Sono allarmato dalla bizzarria dei pensieri che faccio, e che mi assalgono contro la mia volontà . Il curante ha riportato sul referto "sintomi OCD like", ma a me non convince come diagnosi: ho paura di starmi avviando verso una psicosi; la stessa sertralina, che assumo al dosaggio di 75mg die, temo che stia precipitando i miei sintomi. Sono passato dalla paura di gettarmi dal balcone, che ora sembra addormentata, alla paura di sviluppare un delirio: ad esempio, di convincermi che gli oggetti inanimati mi guardino con ostilità, idea che riconosco come priva di senso ma che proprio per questo mi inquieta. Adesso ho una nuova fobia: quella di entrare in contatto col mio stesso corpo, cosa che normalmente chiunque fa in maniera inavvertita, mentre a me provoca ultimamente una inspiegabile paura, come se temessi di non essere piu in grado di riconoscere come mio il mio corpo, ma come estraneo e minaccioso, il che, mi rendo conto, è assurdo, ma non riesco a liberarmi di questa ideazione, che per la sua stessa incongruenza col senso comune mi fa preoccupare non poco; in particolare, non so se insistere a dirmi che quello con cui entro in contatto è sempre il mio corpo, cosa che già so e che dunque dovrebbe essere superflua, oppure cercare di ignorare l'ansia che questo pensiero, al pari di tanti altri ad esso simili, mi procura... Che ne pensate?

Salve, concordo con le risposte dei colleghi che le suggeriscono un percorso psicoterapeutico, come approccio terapeutico (in aggiunta ai farmaci, almeno in un primo periodo). Allo stesso tempo comprendo le sue perplessità circa la diagnosi e il trattamento farmacologico. Purtroppo non ci fornisce il dato relativo a "da quanto tempo" assuma sertralina, soprattutto al dosaggio corrente di 75 mg (1 cpr e mezzo da 50). La sertralina, come altri serotoninergici SSRIs, per le prime 2-3 settimane non dà sostanziale beneficio, anzi inizialmente può esserci una esacerbazione dello stato di "tumulto" interiore. Questa è la ragione per cui, in tale periodo iniziale, dovrebbe essere associata ad un ansiolitico (ad es. una benzodiazepina), fintantoché non sia iniziato l'effetto ansiolitico della sertralina stessa. I serotoninergici come la sertralina vengono anche utilizzati come antiossessivi (per il DOC/OCD), in genere a dosaggi doppi rispetto a quelli richiesti per ansia/depressione. Quindi anche 100 o 150 mg per la sertralina. Vengo poi a quelle che chiama ideazioni giustamente "bizzarre". Mi hanno colpito soprattutto quelle più recenti relative al "contatto" (immagino come consapevolezza, da dentro) con il proprio corpo, percepito come estraneo e minaccioso. In effetti sembrano ideazioni psicotico-simili, tuttavia lei le riferisce come egodistoniche (le teme e le critica, quindi non è un vero e proprio delirio). Immagino però che le risultino incresciose. Per questo vedrei appropriato eventualmente l'utilizzo (come spesso si fa in OCD/DOC gravi) di una bassa dose di certi antipsicotici atipici, tipo l'aripiprazolo. Ma questa non è la sede per un corretto inquadramento diagnostico e prescrizione terapeutica. Non si può prescindere dal colloquio diagnostico e anche dall'utilizzo eventuale di questionari/interviste strutturati in sede di colloquio psichiatrico. Pertanto, in considerazione del vissuto come increscioso di certi pensieri (effettivamente lei sembra avere un mentale iperattivo/ipertrofico e disregolato) bizzarri, a mio avviso abbisogna innanzitutto di un consulto psichiatrico per conferma della corretta diagnosi e per la migliore terapia farmacologica per darle aiuto in breve termine. Solo in seguito, magari su consiglio dello psichiatra, circa un collega psicoterapeuta di sua fiducia, intraprendere poi anche un percorso psicoterapeutico che poi è quello che va a lavorare davvero in maniera profonda sciogliendo i meccanismi disfunzionali da un punto di vista di dinamica psichica. Si faccia consigliare un bravo psichiatra nella sua zona. Vedrà che potrà poi stare sensibilmente meglio, ovvero abbassare sensibilmente i livelli di angoscia e di assedio da parte di pensieri veramente incresciosi e spaventevoli. Un caro saluto e buon proseguimento.

Dr. Alberto Nannicini

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